Mappa degli squilibri economici Unione Europea

salcatal

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Interessante grafico della mappa degli squilibri economici elaborata dalla Commissione Europea.

Mappa che fa giustizia di tanti luoghi comuni, tipo che l'indebitamento privato in Italia sia basso (infatti è appena al 126,4%), ma che soprattutto fa emergere in maniera palese (evidenziate in giallo) i mali di cui soffre ogni paese.

Commenti?

La conferma che fra le grandi la vera malata dell'eurozona è la Spagna, con una non invidiabile Posizione netta sull'estero del 98% sul PIL.

Il che significa una cosa sola.

Che la SPAGNA ha ipotecato il futuro delle prossime generazioni in pochi anni di permanenza nell'euro.

Perchè è la Posizione netta sull'estero la vera ipoteca sul futuro di un paese (in termini di interessi da pagare all'estero e, quindi di risorse prodotte che defluiscono dal paese per finire all'estero) e non certo il Debito Pubblico.

Allego l'evoluzione di questo importante indicatore dal quale si evidenzia anche come l'Italia, in epoca euro, abbia notevolmente compromesso quella che era una situazione di tutta tranquillità.

Infine troviamo la conferma di quello che già sapevamo, vale a dire che la Germania è stata la grande vincitrice al tavolo dell'Euro.


Europa, ecco la mappa dello squilibrio economico Paese per Paese - Il Sole 24 ORE
 

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diciamo che i tedeschi sono stati "leggermente" paranoici nel ritirare nel 2011 centinaia di miliardi di euro di esposizione sull'italia.

vale più un articolo sul FAZ che mille tabelle macroeconomiche.
 
diciamo che i tedeschi sono stati "leggermente" paranoici nel ritirare nel 2011 centinaia di miliardi di euro di esposizione sull'italia.

vale più un articolo sul FAZ che mille tabelle macroeconomiche.

No no, all'epoca vendette tutto il mondo perchè volevamo uscire dall'euro.


L'ex primo ministro Silvio Berlusconi voleva risolvere il problema facendo uscire l'Italia dall'eurozona e svalutando la nuova moneta. Nell'autunno del 2011 tenne colloqui esplorativi con altri governi dell'eurozona e cercò un accordo con il primo ministro greco George Papandreou, il quale proponeva un referendum che, di fatto, avrebbe significato scegliere tra una rigorosa austerità e l'uscita dall'euro.

Entrambi i leader, però, dovettero dimettersi nel novembre 2011, a tre giorni di distanza l'uno dall'altro. Considerazioni politiche di ordine superiore, così come gli interessi del sistema bancario, militarono contro l'abbandono della moneta unica.

L'economista Mario Monti, succeduto a Berlusconi alla presidenza del consiglio, tentò un deprezzamento reale introducendo una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro allo scopo di indurre i sindacati a fare concessioni salariali. Gli sforzi di Monti, però, risultarono vani; tra gli altri problemi, la Bce, con il suo generoso aiuto finanziario, aveva allentato la pressione su sindacati e imprese.

La spirale negativa dell'Italia - Il Sole 24 ORE
 
diciamo che i tedeschi sono stati "leggermente" paranoici nel ritirare nel 2011 centinaia di miliardi di euro di esposizione sull'italia.

vale più un articolo sul FAZ che mille tabelle macroeconomiche.

I tedeschi sono stati tanto paranoici da ritirare i capitali da tutto il mondo.
Le banche hanno ritirato 600 miliardi da Spagna, Irlanda, Grecia, Portogallo.
2.000 miliardi da tutto il mondo.
A questo aggiungiamo quello che hanno ritirato le famiglie tedesche.

Per farne che?
Per investire allo 0% con una inflazione allo 0,8%, quando gli va bene.
A proposito: è per questo che i tedeschi vogliono impedire che la BCE faccia il suo dovere portando l'inflazione al 2%; per difendere i loro risparmi.
Ma le regole BCE le avevano firmate anche loro.
:o
E per continuare ad accumulare avidamente visto che neanche consumano ed adesso investono anche poco in macchinari.
 
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Interessante grafico della mappa degli squilibri economici elaborata dalla Commissione Europea.

Mappa che fa giustizia di tanti luoghi comuni, tipo che l'indebitamento privato in Italia sia basso (infatti è appena al 126,4%), ma che soprattutto fa emergere in maniera palese (evidenziate in giallo) i mali di cui soffre ogni paese.

Commenti?

La conferma che fra le grandi la vera malata dell'eurozona è la Spagna, con una non invidiabile Posizione netta sull'estero del 98% sul PIL.

Il che significa una cosa sola.

Che la SPAGNA ha ipotecato il futuro delle prossime generazioni in pochi anni di permanenza nell'euro.

Perchè è la Posizione netta sull'estero la vera ipoteca sul futuro di un paese (in termini di interessi da pagare all'estero e, quindi di risorse prodotte che defluiscono dal paese per finire all'estero) e non certo il Debito Pubblico.

Allego l'evoluzione di questo importante indicatore dal quale si evidenzia anche come l'Italia, in epoca euro, abbia notevolmente compromesso quella che era una situazione di tutta tranquillità.

Infine troviamo la conferma di quello che già sapevamo, vale a dire che la Germania è stata la grande vincitrice al tavolo dell'Euro.


Europa, ecco la mappa dello squilibrio economico Paese per Paese - Il Sole 24 ORE

In questa mappa manca la ricchezza finanziaria ed immobiliare delle famiglie.
 
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con questi dati basterebbe non attuare politiche depressive e dannose per non uscire dalla situazione di sostenibilità dei conti pubblici italiani.
 
No no, all'epoca vendette tutto il mondo perchè volevamo uscire dall'euro.


L'ex primo ministro Silvio Berlusconi voleva risolvere il problema facendo uscire l'Italia dall'eurozona e svalutando la nuova moneta. Nell'autunno del 2011 tenne colloqui esplorativi con altri governi dell'eurozona e cercò un accordo con il primo ministro greco George Papandreou, il quale proponeva un referendum che, di fatto, avrebbe significato scegliere tra una rigorosa austerità e l'uscita dall'euro.

Entrambi i leader, però, dovettero dimettersi nel novembre 2011, a tre giorni di distanza l'uno dall'altro. Considerazioni politiche di ordine superiore, così come gli interessi del sistema bancario, militarono contro l'abbandono della moneta unica.

L'economista Mario Monti, succeduto a Berlusconi alla presidenza del consiglio, tentò un deprezzamento reale introducendo una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro allo scopo di indurre i sindacati a fare concessioni salariali. Gli sforzi di Monti, però, risultarono vani; tra gli altri problemi, la Bce, con il suo generoso aiuto finanziario, aveva allentato la pressione su sindacati e imprese.

La spirale negativa dell'Italia - Il Sole 24 ORE

Non può essere semplicemente che la sola idea che un paese possa uscire dall'Euro fa spaventare i mercati (che non sono solo speculatori senza volto, eh, siamo anche io, te e il nostro fondo pensione) e fa decollare i tassi di interesse sul debito? Non mi sembrano considerazioni politiche, bensì eminentemente economiche (che poi l'economia sia una scienza politica, sono d'accordo).

Perchè è quello che ha fatto uscire di scena il Berlusca. Non i complotti, non il Bilderberg, non la BCE. Ma la totale sfiducia dei suddetti mercati verso un paese di fatto non governato, che aveva dapprima fatto schizzare il tasso di interesse sui decennali al 7,5% annuo e successivamente sancito la impossibilità pratica di rinnovare lo stock di debito pubblico in scadenza. Non so se è vero, ma in quei giorni convulsi di novembre 2011 ricordo di aver letto su più giornali che se non si fosse dimesso Mister B. a dicembre le tredicesime pubbliche sarebbero saltate.
 
In questa mappa manca la ricchezza finanziaria ed immobiliare delle famiglie.

Mi sfugge perchè in una mappa degli squilibri debba entrare la ricchezza delle famiglie.:mmmm:

Comunque eccola qui, confronto internazionale, limitato ad alcune nazioni però, a pag. 13
 

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  • ricchezza famiglie.pdf
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Non può essere semplicemente che la sola idea che un paese possa uscire dall'Euro fa spaventare i mercati (che non sono solo speculatori senza volto, eh, siamo anche io, te e il nostro fondo pensione) e fa decollare i tassi di interesse sul debito? Non mi sembrano considerazioni politiche, bensì eminentemente economiche (che poi l'economia sia una scienza politica, sono d'accordo).

Perchè è quello che ha fatto uscire di scena il Berlusca. Non i complotti, non il Bilderberg, non la BCE. Ma la totale sfiducia dei suddetti mercati verso un paese di fatto non governato, che aveva dapprima fatto schizzare il tasso di interesse sui decennali al 7,5% annuo e successivamente sancito la impossibilità pratica di rinnovare lo stock di debito pubblico in scadenza. Non so se è vero, ma in quei giorni convulsi di novembre 2011 ricordo di aver letto su più giornali che se non si fosse dimesso Mister B. a dicembre le tredicesime pubbliche sarebbero saltate.


anche a me lo aveva detto mio cuggino...
 
Non può essere semplicemente che la sola idea che un paese possa uscire dall'Euro fa spaventare i mercati (che non sono solo speculatori senza volto, eh, siamo anche io, te e il nostro fondo pensione) e fa decollare i tassi di interesse sul debito? Non mi sembrano considerazioni politiche, bensì eminentemente economiche (che poi l'economia sia una scienza politica, sono d'accordo).

Perchè è quello che ha fatto uscire di scena il Berlusca. Non i complotti, non il Bilderberg, non la BCE. Ma la totale sfiducia dei suddetti mercati verso un paese di fatto non governato, che aveva dapprima fatto schizzare il tasso di interesse sui decennali al 7,5% annuo e successivamente sancito la impossibilità pratica di rinnovare lo stock di debito pubblico in scadenza. Non so se è vero, ma in quei giorni convulsi di novembre 2011 ricordo di aver letto su più giornali che se non si fosse dimesso Mister B. a dicembre le tredicesime pubbliche sarebbero saltate.

La verità è che l'Italia era arrivata al c.d. punto di non ritorno, cioè al punto in cui riuscivamo a pagare gli interessi sul debito estero solo facendo nuovi debiti.


Per risolvere il problema qualsiasi governo aveva davanti a sè due sole strade:

a) Uscire dall'euro;

b) Portare in equilibrio rapidamente il saldo delle partite correnti (il che significa, semplificando, che con il saldo positivo della bilancia commerciale eravamo di nuovo in grado di pagare gli interessi all'estero, senza far ricorso a nuovo debito).

La storia dice che dopo avere vanamente sperimentato la strada a), come racconta Sinn -che è un eminente Professore Universitario tedesco di economia nonchè Presidente dell'IFO, quindi le sue rivelazioni, fra l'altro non smentite sono attendibilissime- fu scelta la strada b) e che Berlusconi si dimise semplicemente perchè ritenne che la strada b) avrebbe significato, a suo modo di vedere, la sua definitiva fine politica.

Nessun complotto, solo la presa d'atto da parte di Berlusconi di non avere la capacità politica di seguire una delle due strade.

Tanto è vero che Berlusconi appoggiò il governo Monti.
 
Mi sfugge perchè in una mappa degli squilibri debba entrare la ricchezza delle famiglie.:mmmm:

Comunque eccola qui, confronto internazionale, limitato ad alcune nazioni però, a pag. 13

Avrai notato che l'italia ha una ricchezza netta delle famiglie tra le più alte, tra i paesi più ricchi.

Questo conta molto direi, nella mappa degli squilibri. Molto più del solo indebitamento privato, direi.

In Italia famiglie ricche ma imprese povere. Come te lo spieghi? Non sarà per questo che siamo poco competitivi e non per colpa dell'euro? Come si è investito finora? La politica fiscale ed economica quali investimenti ha favorito finora in Italia?
 
Ultima modifica:
I tedeschi sono stati tanto paranoici da ritirare i capitali da tutto il mondo.
Le banche hanno ritirato 600 miliardi da Spagna, Irlanda, Grecia, Portogallo.
2.000 miliardi da tutto il mondo.
A questo aggiungiamo quello che hanno ritirato le famiglie tedesche.

Per farne che?
Per investire allo 0% con una inflazione allo 0,8%, quando gli va bene.
A proposito: è per questo che i tedeschi vogliono impedire che la BCE faccia il suo dovere portando l'inflazione al 2%; per difendere i loro risparmi.
Ma le regole BCE le avevano firmate anche loro.
:o
E per continuare ad accumulare avidamente visto che neanche consumano ed adesso investono anche poco in macchinari.
Morningstar: Fonds-Performance | Total Returns |Ethna-AKTIV E-T|ISIN:LU0431139764

Private Banking Directory: ETHENEA Independent Investors S.A. < Frankfurt am Main Hedge Funds


Non è detto che i tedeschi investano in bund o solo in bund
 
La verità è che l'Italia era arrivata al c.d. punto di non ritorno, cioè al punto in cui riuscivamo a pagare gli interessi sul debito estero solo facendo nuovi debiti.

Guarda che è quello che facciamo da tantissimi anni eh? :D

Saldo primario a 0, con gli interessi andiamo in deficit (deficit = nuovo debito)
 
Avrai notato che l'italia ha una ricchezza netta delle famiglie tra le più alte, tra i paesi più ricchi.

Questo conta molto direi, nella mappa degli squilibri. Molto più del solo indebitamento privato, direi.

In Italia famiglie ricche ma imprese povere. Come te lo spieghi? Non sarà per questo che siamo poco competitivi e non per colpa dell'euro? Come si è investito finora? La politica fiscale ed economica quali investimenti ha favorito finora in Italia?

Le famose rendite che tanto disincentivano la sana attività economica.
In ogni discorso monti ne parlava, ma la inesistente cultura economica italiana faceva si che gl iitaliani non avessero la più pallida idea di cosa fossero.
 
Guarda che è quello che facciamo da tantissimi anni eh? :D

Saldo primario a 0, con gli interessi andiamo in deficit (deficit = nuovo debito)

Buongiorno.

Probabilmente non sono stato abbastanza chiaro.

Non mi riferivo al debito pubblico, che conta relativamente.

Mi riferivo al saldo delle partite correnti della bilancia dei pagamenti.

Che è il deficit/avanzo che un paese ha nei confronti dell'estero.

Nel caso dell'Italia il saldo dei redditi era, ed è tuttora, fortemente negativo e non compensato dal saldo della bilancia commerciale.

Il che significa, appunto, che eravamo costretti a contrarre NUOVO DEBITO all'estero per pagare gli interessi all'estero.

Qual è il problema?

Che per vari motivi in quel momento all'estero nessuno era disposto a concederci nuovo credito e, quindi, stavamo per saltare.
 
Le famose rendite che tanto disincentivano la sana attività economica.
In ogni discorso Monti ne parlava, ma la inesistente cultura economica italiana faceva si che gl iitaliani non avessero la più pallida idea di cosa fossero.

E' per questo che in Italia c'è forte necessità di investire nella formazione, nella scuola, nelle Università.
In questo modo almeno il futuro potrebbe essere più roseo.
 
Il bidello monti può e poteva dire ciò che vuole sulle rendite, magari poi parliamo pure delle sue perché ha investito in immobili e non in partecipazioni, ma potrebbe dire insieme a tanti altri che danno aria alle gengive

perché investire in un paese con servizi messicani, tassazione scandinava, sistema giudiziario inesistente, burocrazia borbonica

Tafazzi esiste solo al cabaret, la realtà è un'altra cosa.
 
La verità è che l'Italia era arrivata al c.d. punto di non ritorno, cioè al punto in cui riuscivamo a pagare gli interessi sul debito estero solo facendo nuovi debiti.


Per risolvere il problema qualsiasi governo aveva davanti a sè due sole strade:

a) Uscire dall'euro;

b) Portare in equilibrio rapidamente il saldo delle partite correnti (il che significa, semplificando, che con il saldo positivo della bilancia commerciale eravamo di nuovo in grado di pagare gli interessi all'estero, senza far ricorso a nuovo debito).

La storia dice che dopo avere vanamente sperimentato la strada a), come racconta Sinn -che è un eminente Professore Universitario tedesco di economia nonchè Presidente dell'IFO, quindi le sue rivelazioni, fra l'altro non smentite sono attendibilissime- fu scelta la strada b) e che Berlusconi si dimise semplicemente perchè ritenne che la strada b) avrebbe significato, a suo modo di vedere, la sua definitiva fine politica.

Nessun complotto, solo la presa d'atto da parte di Berlusconi di non avere la capacità politica di seguire una delle due strade.

Tanto è vero che Berlusconi appoggiò il governo Monti.

Il punto di non ritorno non è pagare interessi con nuovo debito... che è la norma... è non poterlo collocare più... ci trovammo senza compratori e 250 miliardi da piazzare in 3/4 mesi... 250 tds che nessuno voleva... a meno che...
 
Il punto di non ritorno non è pagare interessi con nuovo debito... che è la norma... è non poterlo collocare più... ci trovammo senza compratori e 250 miliardi da piazzare in 3/4 mesi... 250 tds che nessuno voleva... a meno che...

c'ntra nulla magari il famoso discorso del duo merkolona sarkozy in seguito alla crisi greca quando negarono una mutua assistenza intra ue?
mi sembra che non si allargò solo il ns spread, il quale anche col genio monti rimase bello ampio, e servì un certo discorso di draghi riguardo all'omt per farlo cominciare a calare seriamente...
ma magari sbaglio io.
 
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