Seduti dans le bistrot de l'amour...tavolo n° 7

maf@lda

il bello, il buono, il giusto
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E' passato l'autunno, è passato l'inverno, tra pochi giorni è estate ed è ora di mettere il settimo tavolino nel cortile interno del bistrot, sotto la vite che ripara dal sole e regala un po' di frescura. E poi le rose e il gelsomino in fiore spandono nell'aria un profumo veramente delizioso .......sediamoci e rilassiamoci ascoltando in sottofondo questa canzone classica e molto bella anche se un tantino impegnativa!;)

YouTube - Max Pezzali 883 - Quello Che Capita




Questi sono i tavolini serviti:
http://www.finanzaonline.com/forum/s....php?t=1120902
http://www.finanzaonline.com/forum/s....php?t=1131047
http://www.finanzaonline.com/forum/s....php?t=1141956
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Seduti dans le bistrot de l'amour.....tavolo n° 6 - Forum di Finanzaonline.com
 

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La donna lupo e il guerriero

In una piccola e serena tribù del nord viveva una giovane donna innamorata
di un guerriero che aveva contato molti colpi. Al tempo si diceva che
sulle rive del vicino lago, nelle notti di plenilunio, si potesse
vedere un lupo trasformarsi in una splendida donna. La voce arrivò
anche al guerriero che decise di trascorrere ogni notte di plenilunio
sulla riva del lago per tentare di vedere la “Donna-Lupo”.
La giovane donna era sempre gentile con il guerriero e al di lui cospetto
tutti i membri della tribù notavano l’illuminarsi in volto della donna,
tutti tranne il guerriero, che mai si soffermava a contemplare il suo
sguardo.
Il guerriero era troppo intento a vantarsi della caccia con gli amici e a
dire che avrebbe visto la Donna-Lupo per primo per accorgersi dei
sentimenti della giovane donna, ma lei pazientava in silenzio.
Una notte di plenilunio il guerriero seguì un bagliore nel buio, fino a
vedere il lupo trasformarsi nella donna più bella che avesse mai visto.
Incantato dalla visione, il guerriero cadde in ginocchio davanti a lei
e se ne innamorò all’istante. Lei non proferì verbo, ma sorrise
emanando una calda luce in direzione del guerriero, poi scomparve
mentre lui chiuse gli occhi, non potendo sostenere la visione.
L’indomani il guerriero tornò al villaggio raccontando a tutti di aver visto la
Donna-Lupo, di quanto fosse bella e che il suo cuore ormai le
apparteneva. La giovane donna chiese al guerriero cosa mai avesse di
così speciale quella Donna-Lupo, ma lui non le seppe rispondere, non lo
sapeva proprio descrivere a parole.
Il plenilunio seguente, il guerriero tornò al lago, attendendo fiducioso l’arrivo della Donna-Lupo e lei arrivò.
“Cosa ti porta qua guerriero?” Domandò lei.
“Tu, sono qua per te.” Rispose entusiasta lui.
“Dimmi, vieni a me per chiedere o per donare?” Domandò la Donna-Lupo divertita.
“Sono qua per donarti il mio cuore e il mio braccio e per chiederti di essere la mia compagna.” Replicò il guerriero sorridendo.
“Quando riuscirai a vedermi accetterò il tuo dono ed asseconderò la tua richiesta.” Rispose lei scomparendo all’istante.
Il guerriero tornò all’accampamento pensieroso, la donna gli si avvicinò,
avendo intuito i suoi turbamenti e gli domandò se lo potesse aiutare.
Bruscamente
il guerriero la mandò via, dicendole che la sua era solo gelosia verso
la Donna-Lupo e che non voleva aiutarlo, ma solo confonderlo
ulteriormente; la donna se ne andò in silenzio, serena in volto e tornò
a svolgere i suoi compiti.
Al terzo plenilunio il guerriero tornò al lago, la Donna-Lupo apparve e senza indugio lui le disse che la vedeva benissimo.
La Donna-Lupo sorrise abbassando lo sguardo scuotendo lievemente il capo e
senza rispondere sparì, così il guerriero tornò all’accampamento molto
dispiaciuto.
L’uomo si aspettava, come sempre, di vedersi arrivare incontro la giovane
donna, ma lei quella volta non arrivò; il guerriero non capiva il
motivo, ma sapeva solo che la doveva cercare, così andò nella sua
tenda, ma la trovò vuota. A terra, nella tenda, c’era solo una pelle di
lupo e un pezzo di corteccia con inciso un messaggio: “Se solo mi
avessi veramente voluta vedere, avresti scoperto che sono sempre stata
accanto a te, a tua disposizione; anche il sole un giorno potrebbe non
sorgere, ma vuoi davvero attendere quel giorno per accorgerti di lui?”
Da quel momento il guerriero imparò a porre un’attenzione consapevole
verso ciò che lo circondava e si dedicò alla cura degli altri; non
smise mai di pensare alla giovane donna ormai perduta.
 

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Donna Selvaggia Donna :
Entusiasma anche me
l'entusiasmo che dentro hai.
Ma così non si può: troppo amore oppure l'odio no.
Infantile finché vuoi
ma gentile qualche volta in più se puoi.
Piace molto anche a me ascoltare la musica
ma se interrompo per te io divento insensibile
È possibile che sia
tutto orribile o bellissimo bambina mia?
Donna selvaggia donna mi piace quasi tutto quello che fai.
Donna selvaggia donna un controsenso affascinante sei
Molto se vuoi tutto non puoi.
Donna selvaggia donna di solo sesso non si vive mai.
Senza trucchi tu sei
molto bella e più giovane.
Non discuto però le tue scelte più libere
ma se non indosserò
gli stivali da cowboy disprezzarmi tu non puoi.
Donna selvaggia donna mi piace quasi tutto quello che fai.
Donna selvaggia donna un controsenso affascinante sei
Molto se vuoi tutto non puoi.
Donna selvaggia donna di solo sesso non si vive mai

http://www.youtube.com/watch?v=Y7yfLn75_nI
Lucio Battisti - Donna Selvaggia Donna MrSong14
 

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Un amico:bow: di bistrot mi ha inviato una frase che trovo molto bella:

"il romanticismo è un lusso più caro di un Cartier"

...e allora mi sono detta che è qualcosa di prezioso questa mia attitudine a cercare il "bello e il buono" nei sentimenti e nei gesti.
Regaliamo, secondo le proprie possibiltà, fiori, cioccolatini, poesie, canzoni, un messaggino con scritto TVB...facciamo arrivare sempre il nostro pensiero gentile a chi amiamo, facendogli sentire che è presente nel nostro cuore ogni momento della giornata! Buona domenica!


http://www.youtube.com/watch?v=tpWV66PfqKQ
 

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Se la musica è l'alimento dell'amore, seguitate a suonare, datemene senza risparmio, così che, ormai sazio, il mio appetito se ne ammali, e muoia.

William Shakespeare

http://www.youtube.com/watch?v=iSBV8AtggoU
 

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Evgenij Evtusenko

Non capirsi è terribile...

Non capirsi è terribile-
non capirsi e abbracciarsi,
ma benchè sembri strano,
è altrettanto terribile capirsi totalmente.
in un modo o nell'altro ci feriamo.
Ed io, precocemente illuminato,
la tenera tua anima non voglio
mortificare con l'incomprensione,
né con la comprensione uccidere

http://www.youtube.com/watch?v=j-wvgmZxbe8
 
Toglimi Il Fiato -Take my breath away (top gun).

Guardando ogni mossa
nel mio stupido gioco d’amore
in questo oceano senza fine
gli innamorati non conosco vergogna
girando e rigirando
in qualche posto segreto dentro al cuore
guardando al rallentatore
mentre tu ti volti e dici

toglimi il respiro
toglimi il respiro

Guardando continuo ad aspettare
Anticipando ancora l’amore
esitando mai
per diventare il tuo destino
girando e rigirando
in qualche posto segreto dentro al cuore
guardando al rallentatore
mentre tu ti giri e dici

toglimi il respiro
toglimi il respiro

attraverso la clessidra ti ho vista
quando sei fuggita
Quando lo specchio si é rotto ti ho chiamata
e mi sono girato per ascoltarti dire
se solo per oggi
non avessi paura

toglimi il respiro
toglimi il respiro

Guardando ogni emozione
In questo stupido gioco d’amore
pervaso dall’idea
che da qualche parte c’é un amore in fiamme
girando e rigirando
in qualche posto segreto dentro al cuore
Guardando al rallentatore
mentre tu ti giri verso di me e dici

toglimi il respiro
toglimi il respiro

YouTube - Take my breath away (top gun).
 

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auguri ai 70 di francesco guccini



Ancora qui a domandarsi e a far finta di niente
come se il tempo per noi non costasse l' uguale,
come se il tempo passato ed il tempo presente
non avessero stessa amarezza di sale.

Tu non sai le domande, ma non risponderei
per non strascinare parole in linguaggio d' azzardo;
eri bella, lo so, e che bella che sei,
dicon tanto un silenzio e uno sguardo...

Se ci sono non so cosa sono e se vuoi
quel che sono o sarei, quel che sarò domani,
non parlare non dire più niente, se puoi,
lascia farlo ai tuoi occhi, alle mani...

Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di te...

Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse,
trascinate dai giorni come piena di fiume
tante cose sembrate e credute diverse,
come un prato coperto a bitume.

Rimanere così, annaspare nel niente,
custodire i ricordi, carezzare le età;
è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente
del diritto alla felicità...

Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perchè?
Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani?
Esser tutto, un momento, ma dentro di te,
aver tutto, ma non il domani...

Non andare... vai.. Non restare...stai... Non parlare... parlami di te...

E siamo qui spogli in questa stagione che unisce
tutto ciò che sta fermo, tutto ciò che si muove,
non so dire se nasce un periodo o finisce,
se dal cielo ora piove o non piove...

Pronto a dire "buongiorno", a rispondere "bene",
a sorridere a "salve", dire anch'io "come va?"
Non c'è vento stasera. Siamo o non siamo assieme?
Fuori c'è ancora una città?

Se c'è ancora balliamoci dentro stasera,
con gli amici cantiamo una nuova canzone...
tanti anni e son qui ad aspettar primavera,
tanti anni ed ancora in pallone...

Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di te...
Non andare... vai... Non restare...stai... Non parlare... parlami di noi...
 

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Dr. John Dee (David Threlfall)
Io so soltanto che quando infuria la tempesta, alcuni restano muti per il terrore, mentre altri spiegano le ali come aquile e si alzano in volo!

Citazioni dal film Elizabeth - The Golden Age

http://www.youtube.com/watch?v=etEK0caKs4U&feature=related

Raleigh (Clive Owen)
Abbiamo molte debolezze, proviamo molte emozioni, muoriamo, ma certo abbiamo la possibilità di amare…

Elisabetta (Cate Blanchett)
Lasciate immediatamente la mia presenza e fate ritorno nella vostra topaia. Dite a Filippo che io non temo né lui né i suoi ministri di dio ne le sue armate,ditegli che se vuole agitare i pugni contro di noi siamo pronti a morderli al punto che si pentirà di non aver tenuto le mani in tasca.
 

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Aleksandr Puskin

Ti amai...

Ti amai
anche se forse ancora non è spento del tutto l'amore.
Ma se per te non è più tormento voglio che nulla ti addolori.
Senza speranza, geloso, ti ho amata nel silenzio e soffrivo,
teneramente ti ho amata come - Dio voglia - un altro possa amarti.
http://www.youtube.com/watch?v=hFO0Nrr5z-U
 
Nella moltitudine

Sono quella che sono.
Un caso inconcepibile
come ogni caso.
In fondo avrei potuto avere
altri antenati,
e così avrei preso il volo
da un altro nido,
così da sotto un altro tronco
sarei strisciata fuori in squame.
Nel guardaroba della natura
c’è un mucchio di costumi:
ragno, gabbiano, topo di campagna.
Ognuno va subito a pennello
ed è portato docilmente
finché si consuma.
Anch’io non ho scelto,
ma non mi lamento.
Potevo essere qualcuno
molto meno a parte.
Qualcuno d’un formicaio, banco, sciame ronzante
una scheggia di paesaggio sbattuta dal vento.
Qualcuno molto meno fortunato,
allevato per farne una pelliccia,
per il pranzo della festa,
qualcosa che nuota sotto un vetrino.
Un albero conficcato in terra, a cui si avvicina un incendio.
Un filo d’erba calpestato
dal corso di incomprensibili eventi.
Uno nato sotto una cattiva stella,
buona per altri.
E se nella gente destassi spavento,
o solo avversione,
o solo pietà?
Se al mondo fossi venuta
nella tribù sbagliata
e avessi tutte le strade precluse?
La sorte, finora,
mi è stata benigna.
Poteva non essermi dato
il ricordo dei momenti lieti.
Poteva essermi tolta
l’inclinazione a confrontare.
Potevo essere me stessa – ma senza stupore,
e ciò vorrebbe dire
qualcuno di totalmente diverso.

Wislawa Szymborska
 

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Se cambiamento interiore deve esserci, ogni donna deve farlo. Se deve esserci cambiamento nel mondo, noi donne abbiamo il nostro modo per aiutare a raggiungerlo.
Usate il vostro amore e i vostri buoni istinti per sapere quando ringhiare, assalire, colpire violentemente, quando uccidere, ritirarsi, latrare fino all’alba. Una donna deve scuotere più la testa, traboccare di più, avere più intuito, più vita creativa, più solitudine, più compagnia di donne, più vita naturale, più fuoco, più cucina di parole e di idee. Più circoli di cucito terroristi e più ululati. Molto più canto hondo.
Possiamo tutte affermare di essere socie del clan delle cicatrici, possiamo scrivere segreti sui muri, rifiutare di vergognarci. Non spendiamo troppo in collera. Da essa facciamoci potenziare.

Ovunque voi siate venite allo scoperto. Lasciate orme profonde. Siate la vecchia sulla sedia a dondolo che culla l’idea finchè non torna di nuovo giovane. Siate la donna paziente e coraggiosa dell’Orso della luna crescente che impara a vedere attraverso l’illusione.
Non distraetevi ad accendere fiammiferi e fantasie come la piccola fiammiferaia.

Resistete fino a trovare coloro cui appartenete come il brutto anatroccolo. Purificate il fiume creativo affinchè la Llorona possa trovare quel che le appartiene. Come la fanciulla senza mani lasciatevi condurre dal cuore in salvo nella foresta. Come la Loba raccogliete le ossa di preziosi valori perduti e cantate per riportarli in vita.

Perdonate quando potete, dimenticate un poco e create molto.

Quel che fate oggi influenzerà la vostra discendenza femminile in futuro. Le figlie delle vostre figlie delle vostre figlie probabilmente vi ricorderanno e seguiranno le vostre tracce.


Da DONNE CHE CORRONO COI LUPI di Clarissa Pinkola Estés
 

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Evgenij Evtusenko

Non t'amo più...

Non t'amo più... E' un finale banale.
Banale come la vita, banale come la morte.
Spezzerò la corda di questa crudele romanza,
farò a pezzi la chitarra: ancora la commedia perché recitare!
Al cucciolo soltanto, a questo mostriciattolo peloso,
non è dato capire perché ti dai tanta pena e perché io faccio altrettanto.
Lo lascio entrare da me, e raschia la tua porta,
lo lasci passare tu, e raschia la mia porta,
C'è da impazzire, con questo dimenio continuo...
O cane sentimentalone, non sei che un giovanotto...
Ma io non cederò al sentimentalismo.
Prolungar la fine equivale a continuare una tortura.
Il sentimentalismo non è una debolezza,
ma un crimine quando di nuovo ti impietosisci,
di nuovo prometti e provi, con sforzo,
a mettere in scena un dramma dal titolo Ottuso "Un amore salvato".
E' fin dall'inizio che bisogna difendere l'amore
dai "mai" ardenti e dagli ingenui "per sempre!".
E i treni ci gridavano: "Non si deve promettere!".
E i fili fischiavano "Non si deve promettere!".
I rami che s'incrinavano e il cielo annerito dal fumo ci avvertivano,
ignoranti presuntuosi, che è ignoranza l'ottimismo totale,
che per la speranza c'è più posto senza grandi speranze.
E' meno crudele agire con sensatezza e
giudiziosamente soppesare gli anelli prima di infilarseli,
secondo il principio dei penitenti incatenati.
E' meglio non promettere il cielo e dare almeno la terra,
non impegnarsi fino alla morte, ma offrire almeno l'amore d'un momento.
E' meno crudele non ripetere "ti amo", quando tu ami.
E' terribile dopo, da quelle stesse labbra sentire un suono vuoto,
la menzogna, la beffa, la volgarità quando il mondo
falsamente pieno, apparirà falsamente vuoto.
Non bisogna promettere... L'amore è inattuabile.
Perché condurre all'inganno, come a nozze?
La visione è bella finché non svanisce.
E' meno crudele non amare, quando dopo viene la fine.
Guaisce come impazzito il nostro povero cane,
raspando con la zampa ora la mia, ora la tua porta.
Non ti chiedo perdono per non amarti più.
Perdonami d'averti amato.
 
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Io e te ne abbiam vista qualcuna - vissuta qualcuna
ed abbiamo capito per bene - il termine insieme
mentre il sole alle spalle pian piano va giù
e quel sole vorresti non essere tu

e così hai ripreso a fumare - a darti da fare
è andata come doveva - come poteva
quante briciole restano dietro di noi
o brindiamo alla nostra o brindiamo a chi vuoi

l'amore conta
l'amore conta
conosci un altro modo
per fregar la morte?
nessuno dice mai se prima o poi
e forse qualche dio non ha finito con noi
l'amore conta

io e te ci siam tolti le voglie
ognuno i suoi sbagli
è un peccato per quelle promesse
oneste ma grosse
ci si sceglie per farselo un pò in compagnia
questo viaggio in cui non si ripassa dal via

l'amore conta - l'amore conta
e conta gli anni a chi non è mai stato pronto
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te

grazie per il tempo pieno
grazie per la te più vera
grazie per i denti stretti
i difetti
per le botte d'allegria
per la nostra fantasia

l'amore conta
l'amore conta
conosci un altro modo per fregar la morte?
nessuno dice mai se prima o se poi
e forse qualche dio non ha finito con noi

l'amore conta
l'amore conta
per quanto tiri sai
che la coperta è corta
nessuno dice mai che sia facile
e forse qualche dio non ha finito con te
l'amore conta
http://www.youtube.com/watch?v=2ZZL4_0f-T8
 
Arrivano momenti in cui è d'obbligo liberare una rabbia che scuota i cieli. Occorre per questo scegliere il momento giusto, la collera non va scatenata in modo indiscriminato.

Clarissa Pinkola Estés (1945 − vivente), scrittrice, psicanalista statunitense.
 

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Quando si lotta per qualcosa di importante bisogna circondarsi di persone che sostengono il nostro lavoro. È una trappola e un veleno avere intorno persone che hanno le nostre stesse ferite ma non il desiderio vero di guarirle.....

Esistono tante forme di cicatrici quanti sono i tipi di ferite inferte alla psiche. Qualunque sia il segreto, la psiche è colpita.
 

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Siamo pervase dalla nostalgia per l'antica natura selvaggia. Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento. Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio. Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti. Ma l'ombra della Donna Selvaggia ancora si appiatta dentro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre notti. Ovunque e sempre, l'ombra che ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe............

Un po' di oscenità aiuta a vincere la depressione. Certe risate, provocate da vecchie storie che le donne si raccontano, rimescolano la libido, riattizzano il fuoco dell'interesse alla vita.


http://www.youtube.com/watch?v=RxMomMudFrQ
 

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Clarissa Pinkola Estès, con "Donne che corrono coi lupi"(Feltrinelli, 1993) indaga quella parte del femminino la cui naturalità è stata repressa al punto da staccare i contatti tra la psiche individuale e l’anima del mondo, addomesticandola, facendola divenire timorosa e non autosufficiente, priva di iniziative e ingabbiata nell’assenza dell’auto-stima. Come richiamare l’anima? "Con la meditazione, o nei ritmi del canto, della scrittura, della pittura, dell’educazione musicale, (..) visioni di grande bellezza, (...), l’immobilità, la quiete." Così l’anima esce dalla sua dimora, utilizzando l’energia mentale per realizzare uno stato di solitudine utile a ritrovare l’essenza femminile, un essere naturale che possiede "la creatività passionale e un sapere ancestrale".
 

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“La creatività è multiforme
Ora assume una forma, ora un’altra. Che dire di carta e penna, delle aiuole fiorite nei giardini… certo sfiorare con amore le foglie di una pianta, far andare il telaio, trovare la propria voce, amare bene qualcuno… scavare alla ricerca dell’oro psichico, trovare una parola ben fatta, cucire una tenda
Tutto rientra nella VITA CREATIVA

Alcuni dicono che la vita creativa sta nelle idee ,altri dicono che sta nei fatti.
In molti casi pare trovarsi nel semplice essere…E’ L’AMORE PER QUALCOSA.
Non importa se per una persona ,una parola ,un’immagine ,un’idea ,la terra ,l’umanità…
La capacità creativa è IL BENE PIU’ PREZIOSO DELLA DONNA PERCHE’ DONA ALL’ESTERNO E LA NUTRE ALL’INTERNO, ad ogni livello psichico e mentale, emotivo ed economico”

Brano tratto dal libro: la fiaba di Barbablu - Clarissa Pinkola Estes
 

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