due terzi delle sostanze esposte sono tossiche per l'uomo se usate in modo sbagliato...
e poi non esiste UN'ALTRA MEDICINA
esiste una BUONA MEDICINA e una CATTIVA MEDICINA...
te lo dissi.....
"E' la dose che fa il veleno" PARACELSO....
ciao
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due terzi delle sostanze esposte sono tossiche per l'uomo se usate in modo sbagliato...
e poi non esiste UN'ALTRA MEDICINA
esiste una BUONA MEDICINA e una CATTIVA MEDICINA...
te lo dissi.....
"E' la dose che fa il veleno" PARACELSO....
ciao
Le medicine alternative (L'Altra Medicina, la Medicina non Convenzionale) non devono essere equiparate alla medicina ufficiale e non devono entrare nel Sistema sanitario nazionale e nella pratica clinica.
Il richiamo è stato sottoscritto da scienziati di fama internazionale tra cui Umberto Veronesi, Umberto Tirelli e Silvio Garattini poiché un progetto di legge prevedeva la possibilità di introdurre insegnamenti universitari per queste pratiche e di inserire "esperti di queste medicine" nel Consiglio Superiore di Sanità.
Anche il ministro della Salute ha preso una posizione favorevole all'insegnamento della medicina tradizionale cinese.
Alcune regioni, come la Toscana e l'Emilia già adesso garantiscono alcune pratiche alternative a carico del Sistema sanitario regionale ed il Piemonte ha inserito nel Piano socio-sanitario 2006-2010 iniziative atte a promuoverne la sperimentazione.
Una proposta di legge della Regione Emilia vuole far insegnare le medicine non convenzionali nelle università e farle esercitare solo da "esperti" che abbiano frequentato master specifici.
Le medicine non convenzionali:
a) Medicina Omeopatica;
b) Medicina Omotossicologica;
c) Agopuntura;
d) Medicina Ayurvedica;
e) Medicina Tradizionale Cinese;
f) Fitoterapia;
g) Medicina Antroposofica;
h) Medicina Tradizionale Tibetana.
Rientra tra le MNC anche la Medicina Manuale, che comprende i seguenti
indirizzi terapeutici:
a) Osteopatia;
b) Chiropratica.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te
ACIDITA' e disturbi digestivi ]La fitoterapia conosce numerose soluzioni naturali per contrastare gastrite, reflusso gastroesofageo, acidità, bruciori di stomaco e altri disturbi digestivi.
Chi ne soffre sa quanto sia fastidiosa: dà dolori allo stomaco, nausea, vomito, acidità, gonfiore e senso di pesantezza dopo i pasti. E’ la gastrite, un disturbo che colpisce il 35% della popolazione italiana e, in particolare, affligge chi ha superato i 40 anni, è separato o divorziato, usa spesso farmaci, è in sovrappeso e, soprattutto, è stressato.
“La prima regola da adottare se si soffre di gastrite è una dieta corretta, qual è quella mediterranea, che è basata su cibi semplici: cereali, legumi, frutta e verdura, pesce, poca carne (preferibilmente bianca), scarsi formaggi (possibilmente di pecora e capra), olio di oliva come grasso base (niente burro) e moderate quantità di vino rosso (un bicchiere al pasto). Bisogna poi mangiare lentamente, masticando bene ed in condizioni tranquille, evitando situazioni stressanti”.
Liquirizia: ha un’azione antispasmodica e antinfiammatoria sulla muscolatura liscia dello stomaco, si utilizza un estratto secco titolato in glicirrizina (minimo 4%); la posologia giornaliera va da 6 a 8 mg di estratto per chilo di peso corporeo in due somministrazioni, una al mattino al risveglio e l’altra tra le 16.00 e le 17.00. La liquirizia può provocare aumento della pressione arteriosa, non va usata, quindi, da soggetti ipertesi; è controindicata, inoltre, da chi assume contraccettivi orali. Non devono assumerla neppure le persone diabetiche e va presa con precauzione dai nefropatici. E’ vietata, infine, in gravidanza e allattamento e nei bambini di età inferiore ai 12 anni (in questi casi l’estratto titolato di liquirizia non va usato, mentre la liquirizia pura o il succo nelle varie forme, in quantità modeste, è tollerato).
Camomilla e melissa: la camomilla viene impiegata sotto forma di infuso (3 g di fiori per tazza 3-4 volte al giorno); allevia spasmi ed infiammazioni del tratto gastrointestinale; la melissa, oltre ad avere una blanda azione di tipo sedativo ed ansiolitico (consigliabile nei soggetti stressati e ansiosi), ha una valida azione spasmolitica sulla muscolatura liscia del tratto digerente dovuta all’olio essenziale e ai flavonoidi.
Sia la camomilla che la melissa possono provocare in soggetti sensibili allergie cutanee; la melissa, poi, non va usata da ipotiroidei, in gravidanza e nell’allattamento.
Zenzero: è molto utile in caso di nausea o vomito, sotto forma di estratto di 19-12 mg/kg di peso corporeo, in due somministrazioni, preferibilmente a stomaco vuoto. Lo zenzero potenzia l’effetto degli antiaggreganti (aspirina) e degli anticoagulanti. Secondo studi recenti, lo zenzero può essere usato anche in gravidanza.
E infine, difficile da credere, il peperoncino rosso, che per la presenza di capsaicina (il principio dal sapore piccante) ha un effetto benefico sulle mucose gastriche.
Altre erbe note per l’azione lenitiva sono quelle che contengono mucillagini capaci di formare uno strato protettivo sulla mucosa gastrica. Queste erbe sono l’altea, la malva e il lichene islandico.
Inequivocabilmente corretto...
IL GOVERNO INGLESE tramite COMMISSIONE ha sentanziato in modo TOMBALE....
Science and Technology Committee - UK Parliament
La francia non ha mai dato soldi pubblici nonostante la presenza del colosso Biron...
La germania, patria della omeopatia, sta ben lontana dal dare soldi pubblici a tale pratica...
ADONIDE
Tra le piante di maggior interesse dal punto di vista officinale merita una particolare menzione l’Adonide, appartenente alla famiglia delle Ranuncolacee ed originaria dell’area mediterranea.
E’ una pianta che può raggiungere i 40 centimetri di altezza, con il suo fusto eretto e le foglie peduncolate. I fiori generalmente sono di color giallo-lucido, ma in alcune varietà possono assumere anche colorazioni differenti (rosso scuro, ad esempio).
L’Adonide è molto diffusa allo stato spontaneo, ma non è raro trovarla in bordure ed aiuole, dove rallegra la vista con i suoi magici colori.
L’Adoide è una pianta che aiuta il cuore perché contiene delle sostanze cardiotoniche e dilatatrici delle arterie, in grado di aiutare la medicina tradizionale nella cura dei disturbi legati al sistema cardiovascolare. Tali sostanze, poi, vengono eliminate facilmente dall’organismo, evitando dunque di far danni in caso di un trattamento prolungato.
La droga:Sommità
Proprieta':Azione diuretica e soprattutto cardioregolatrice analoga a quella della Digitale, ma meno intensa.
Note:Usare con prudenza avendo una potenziale tossicità. Da usarsi solo su prescrizione medica.
L'Agarico è impiegato come purgante e diuretico.
L'Agarico bianco, chiamato anche fungo del larice, non è una pianta ne un'erba, ma una muffa di alcune piante montane come appunto larici, pioppi, castagni e abeti. Si presenta come un fungo di colore giallognolo aderente alla pianta.
La polpa biancastra che racchiude è usata come droga in medicina e in veterinaria. Contiene l'acido agarico laricinico detto agaricina, che possie¬de una spiccata proprietà di diminuire il sudore. Era molto usato nell'antichità e veniva consigliato per diversi mali. Attualmente è impiegato come purgante e diuretico.
UN AIUTO NATURALE PER LA PROSTATA
La prostatite coinvolge l'infiammazione o l'infezione della ghiandola, che può essere associata a fastidio alle regioni pelviche, urinazione dolorosa e anche malfunzionamento del pene. La malattia può essere cronica e può non rispondere facilmente agli antibiotici convenzionali.
Esistono tre tipi di malattie legate alla prostata: prostatite, allargamento benigno della prostata e il cancro alla prostata.
L'allargamento benigno della prostata colpisce approssimativamente il 50% degli uomini ed è associato con eccessiva frequenza nell'urinazione, debolezza della vescica, maggiore urinazione notturna e altri sintomi. L'aumentare dei livelli di testosterone e del suo metabolite il diddrotestosterone sembrano avere un ruolo nell'allargamento benigno della prostata (BPH)
Il cancro alla prostata è il terzo cancro più comune negli uomini. Anche se i sintomi non sono definiti, si possono avvertire problemi nell'urinare e sangue nell'urina.
Alcuni rimedi naturali
In aggiunta ai metodi di cura tradizionali, possono eventualmente essere considerati i seguenti aiuti naturali per queste problematiche:
ACIDI ESSENZIALI GRASSI (liposteroli) - molto utilizzata é la serenoa repens, la si trova in commercio in tavolette, utilizza estratto secco titolato, una forma concentrata di principi attivi. 160 mg-due volte al giorno di un estratto standardizzato dei frutti può essere molto efficace. La Serenoa repens, una piccola palma nativa delle indie dell'ovest e del Nord America, inibisce i 5-alpha-reductase, l'enzima cioè che converte il testosterone in didrotestosterone(DHT). DHT è un potente androgeno capace di causare la moltiplicazione delle cellule prostatiche con conseguente allargamento della ghiandola. Si comporta come un inibitore chimico simile alla finasteride ed alla dutasteride, ma immune da effetti collaterali come l'aumentata incidenza di disfunzione erettile e la diminuzione artificiosa dei livelli di PSA.
PYGEUM AFRICANUM - Una pianta africana sempreverde ha mostrato significativi effetti benefici nella cura di prostatite e BHP.
ISOFLAVONI DI SOIA - I fitoestrogeni presenti nella soia diminuiscono e regolano i recettori dei didrotestosteroni (DHA) nei tessuti prostatici. Si pensa infatti che DHA abbia un ruolo nell'allargamento della prostata. Gli isoflavoni possono anche mitigare l'effetto degli estrogeni in caso di difficoltà alla prostata.
ZINCO - Un importante nutriente a causa del ruolo che gioca nel funzionamento della prostata, nel metabolismo dell'ormone sessuale, nella formazione e mobilità dello ******. Lo zinco inibisce 5-alpha-reductase come il Saw Palmetto. La dose raccomandata è di 45 -60mg/al giorno per 3 mesi poi proseguire con 30 mg al giorno. Lo zinco ha mostrato benefici effetti nella cura sia di BPH che della prostatite.
I semi di zucca contengono un amminoacido, la cucurbitina, che sembra essere responsabile dell'effetto antielmintico.
E' noto da tempo che i semi di zucchina e di zucca contengono betasteroli strutturalmente simili agli androgeni ed agli estrogeni. Queste sostanze si sono dimostrate utili per abbassare i livelli di colesterolo e migliorare i sintomi dell'ipertrofia prostatica, effetto che sembra legato in parte alla capacità di inibire la conversione del testosterone in diidrotestosterone, ed in parte all'ostacolo offerto nei confronti del legame tra recettori degli androgeni e diidrotestorone.
Vantano una lunga e consolidata tradizione popolare contro i vermi intestinali, l'enuresi notturna dei bambini e le affezioni della prostata. Oggi, l'olio di semi di zucca è largamente impiegato come rimedio fitoterapico utile nella cura dell'ipertrofia prostatica benigna (diminuzione del calibro e del getto urinario, nicturia, urgenza minzionale, minzione intermittente, minzione frequente, senso di incompleto svuotamento della vescica, ritenzione urinaria e gocciolamento post-minzione).
Ortica e salute della prostata
Le foglie di ortica (Urtica dioica L. e/o Urtica urens L.) sono utilizzate nella medicina popolare per le loro proprietà depurative, antinfiammatorie e rimineralizzanti. Nella fitoterapia moderna, invece, la radice ricopre un ruolo di primo piano nel trattamento sintomatologico dell'ipertrofia prostatica benigna.
Radice di ortica: proprietà e studi clinici
L'ortica è una pianta erbacea perenne, originaria dell'Asia occidentale, oggi diffusa in tutte le regioni temperate del globo, Italia compresa. La droga vegetale di interesse urologico è costituita dai rizomi e dalle radici essiccate, che si caratterizzano per la presenza di fitosteroli (β-sitosterolo, daucosterolo e relativi glucosidi) e scopoletina; discreta anche la presenza di tannini, lecitine, sali minerali, fenilpropani e lignani.
LICOPENE E PROSTATA
Il licopene è una sostanza naturale presente in alcuni alimenti di origine vegetale. Appartiene al gruppo dei carotenoidi, un insieme di pigmenti di colore giallo-violetto molto diffusi in natura.
L'interesse scientifico verso il licopene è dovuto alle sue spiccate proprietà antiossidanti. Tale caratteristica lo rende particolarmente utile nel combattere l'invecchiamento, le malattie cardiovascolari e persino alcune forme tumorali.
DOVE SI TROVA IL LICOPENE?
Se consideriamo il contenuto di licopene nei vari cibi il pomodoro è sicuramente l'alimento principe (da 3 a 40 mg/kg di prodotto fresco). Altre fonti minori sono rappresentate da vegetali come pompelmo rosa, arance rosse, carote, albicocche e cocomeri.
Al contrario di molte vitamine e minerali l'assorbimento del licopene aumenta all'aumentare della temperatura. Anche altri fattori come il grado di maturazione e l'ambiente in cui il pomodoro viene coltivato influenzano in modo significativo la presenza della sostanza nel frutto. Salse, succhi e ketchup sono quindi una fonte migliore rispetto al pomodoro fresco.
Inoltre, considerata la sua elevata liilicità, il licopene viene assorbito più facilmente in presenza di lipidi, grazie allo stimolo sulla produzione dei sali biliari.
Alla luce di tutti questi elementi il massimo assorbimento di licopene si ha per esempio consumando una pizza con pomodorini maturi, salsa di pomodoro siciliano, mozzarella di bufala e olio di oliva. Al contrario mangiando una bella insalata con pomodori verdi del trentino l'assorbimento di licopene sarà inferiore.
Un ottimo metodo per valutare la presenza di questa sostanza in un frutto è quello di osservarne la colorazione. Tanto più questa si avvicina al rosso intenso e tanto maggiore sarà il contenuto in licopene.
Una volta assorbito, a livello intestinale il licopene viene depositato nelle ghiandole surrenali, nel fegato, nei testicoli, nella mammella e nella prostata, formando vere e proprie scorte necessarie per fronteggiare eventuali carenze.
I CAROTENOIDI E GLI EFFETTI BENEFICI DEL LICOPENE
I carotenoidi sono un ampio gruppo di sostanze capitanate dal β-carotene. Sebbene si conoscano oltre 600 tipi di carotenoidi i più importanti dal punto di vista nutrizionale sono il licopene, la zeaxantina, la luteina ed il l β-carotene.
Quest'ultimo in particolare è il principale precursore della vitamina A. Le altre sostanze, come il licopene, hanno invece un'attività antiossidante più spiccata. Questa caratteristica li rende particolarmente efficaci nel combattere i radicali liberi, un piccolo gruppo di molecole o ioni ritenute responsabili di gran parte delle malattie degenerative.
Sono davvero molti gli studi che attribuiscono al licopene un ruolo di primaria importanza per il nostro organismo. Negli ultimi anni si sono avvicendate moltissime ricerche che hanno portato gli studiosi ad una serie di conclusioni che riassumiamo nei seguenti punti.
L'attività antiossidante del licopene si associa ad una riduzione di alcune forme tumorali come il cancro alla prostata, all'apparato digestivo in genere, alla cervice o collo dell'utero, alla mammella (Vedi: Dieta e cancro)
La regolare assunzione di licopene diminuisce l'incidenza delle malattie cardiovascolari, diminuendo il rischio di aterosclerosi e di attacchi cardiaci
In caso di prolungata esposizione ai raggi ultravioletti il licopene esercita un'azione protettiva sulla pelle, allontanando il rischi del fotodaneggiamento
Sempre grazie alle sue proprietà antiossidanti, il licopene protegge l'organismo da malattie neurologiche quali l'Alzheimer e il morbo di Parkinson.
Grandissima Mafalda. Sei stata un po' cattivella con la storia della prostata,
ma p63 è sistemato. Complimentissimi e continua così. :yes:;)
:clap::clap::clap: