Arte Primo Novecento

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" Le avanguardie storiche

I numerosi movimenti artistici sorti all’inizio del Novecento sono stati tutti caratterizzati da una volontà di rottura con il passato. Questa forte carica di rinnovamento li ha di fatto posti in prima linea nell’àmbito delle nuove ricerche artistiche. Ciò ha determinato l’appellativo, dato a questi movimenti, di «avanguardie». Tutto il Novecento, in realtà, è stato caratterizzato da un clima di sperimentazione continua. Ma, per delimitare quelli che sono stati i primi movimenti di rinnovamento, vi è la convenzione di definirli «avanguardie storiche».

Lo spazio temporale di questo fenomeno coincide con gli anni a cavallo della prima guerra mondiale. Le prime avanguardie sorgono intorno al 1905, con l’Espressionismo; le ultime agli inizi degli anni ’20, con il Surrealismo (1924).

Parigi, nel corso del XIX secolo, si era affermata come la capitale europea in campo artistico. Il fenomeno delle avanguardie storiche interessa invece tutta l’Europa, anche se Parigi continua a conservare un ruolo determinante nel campo artistico. Le prime due avanguardie sorsero infatti nella capitale francese. Nel 1905, si costituì il gruppo dei Fauves, che rappresenta il primo movimento di ispirazione espressionistica. Nello stesso anno l’Espressionismo si diffuse soprattutto in Germania e nei paesi nordici. Nel 1907, grazie a Picasso e Braque, sempre a Parigi sorse il movimento del Cubismo.

Anche il Futurismo, che è un’avanguardia decisamente italiana, partì da Parigi. Qui, infatti, sul quotidiano Le Figaro, Filippo Tommaso Marinetti pubblicò nel 1909 il «Manifesto del Futurismo». Il Cubismo e il Futurismo produssero influenze notevoli in Russia dove in quegli anni sorsero movimenti quali il Cubofuturismo, il Suprematismo e il Costruttivismo.

Anche la seconda avanguardia italiana di quegli anni, la Metafisica, in embrione nacque a Parigi, dove Giorgio De Chirico, il massimo rappresentante del movimento, svolse parte della sua attività giovanile.

Una cesura notevole nello sviluppo delle avanguardie fu determinato dallo scoppio, nel 1914, della prima guerra mondiale. Numerosi artisti furono costretti a partire per il fronte bellico e molti di essi morirono in guerra. A Zurigo, nella neutrale Svizzera, si rifugiarono numerosi artisti ed intellettuali e qui nacque, nel 1916, il movimento di maggior rottura tra le avanguardie storiche: il Dadaismo.

Dal Dadaismo e dalla Metafisica, nel 1924, nacque quella che viene considerata l’ultima delle avanguardie storiche: il Surrealismo. Anche qui, il centro di maggior irradiamento del nuovo movimento fu soprattutto Parigi e la Francia.

Infine, pur se non può essere considerato un movimento omogeneo e compatto, le avanguardie storiche produssero il fenomeno di maggior novità nell’arte del Novecento: l’Astrattismo. L’abbandono definitivo della mimesi naturalistica avvenne intorno al 1910, grazie soprattutto ad un artista di origine russa, ma operante in Germania: Wassilj Kandinskij. La sua formazione artistica è di matrice espressionistica, tanto che l’Astrattismo, nella sua fase iniziale, può essere considerato un estremo limite dell’Espressionismo. In seguito, l’Astrattismo conobbe sviluppi notevolissimi, divenendo, soprattutto nel secondo dopoguerra, terreno fertile per numerose sperimentazioni, che attraverso l’arte Informale e l’arte Concettuale, arrivano fino ai giorni nostri.

Il fenomeno delle avanguardie si spense intorno agli anni ’30. La foga rinnovatrice aveva momentaneamente esaurito la sua carica rivoluzionaria.
Ma le avanguardie storiche avevano oramai totalmente modificato il concetto di arte visiva. In pochi anni avevano accumulato un patrimonio enorme di idee e di concetti che divennero la vera eredità per tutti i futuri movimenti che si sono sviluppati in campo artistico fino ai giorni nostri. "


P.S. spazio dedicato ai capolavori dell'Arte Italiana del primo novecento ...........troppo a lungo ingiustamente trascurati .....
 
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inizio con il mio preferito.........il + grande (e dimenticato ) di tutti..........

Giorgio de Chirico: L'enigma dell'ora, olio su tela (cm 55×71); 1911;
Milano, raccolta privata d'arte moderna
 

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. qui si vede meglio
 

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Giorgio de Chirico: Le chant d'amour 1914. Olio su tela. 73 x 59.1 cm.
The Museum of Modern Arts, New York, NY, USA
 

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Giorgio de Chirico : Il Vaticinatore, 1915 olio su tela,
The Museum of Modern Arts, New York, NY, USA

questo lo dedico a tutti i graficisti del forum.... ;)
 

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Giorgio de Chirico: Natura Morta. Torino a primavera, 1914, olio su tela 125x102. Collezione privata (Francia)
 

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Giorgio de Chirico: L'angoscia della partenza, 1914, olio su tela 85x69
Buffalo (Usa) The Albright-Knox Art Gallery
 

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Giorgio de Chirico: L'Enigma di una giornata, 1914, olio su tela 185x 139
New York, The Museum of modern art (Moma)
 

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Giorgio de Chirico: Mistero e Melanconia di una strada, 1914, olio su tela 87x71, Usa collezione privata
 

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Giorgio de Chirico: Ritratto di Apollinaire, 1914, olio su tela 81x65
Parigi, Museè d'art moderne, centre George Pompidou
 

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Giorgio de Chirico: Autoritratto, 1924, tempera su tela 75x62
Venezia Collezione Deana
 

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Giorgio de Chirico: Il Trovatore, 1917, olio su tela 91x57
Collezione Jucker
 

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Giorgio de Chirico: Ettore e Andromaca, 1917, olio su tela 90x60
Milano, Raccolta privata d'Arte Moderna
 

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Giorgio de Chirico: La torre rossa, 1913, 1913, olio su tela, 75x101
Venezia, Collezione Peggy Guggenheim
 

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Giorgio de Chirico: et Quid Amabo Nisi Quod Aenigma Est?, 1911, olio su tela 70x54, Svizzera collezione privata
PS. sulla cornice in basso di questo suo primo autoritratto vi è questa frase che ha ispirato tutta la vita e la poetica del Genio della Metafisica ( cosa amerò se non c'ho che è un enigma)
 

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Giorgio de Chirico: Il Tributo dell'Oracolo, 1913, olio su tela 134x180
Filadelfia, The Filadelfia Museum of Art
 

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Giorgio de Chirico: Il sogno di Tobia, 1917, olio su tela, 58x48
Parigi collezione privata
 

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Giorgio de Chirico: Il giorno di festa, 1914, olio su tela 80x65
Chicago Collezione Neumann
 

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Giorgio de Chirico: Il Grande Metafisico, 1917, olio su tela 104x69
Collezione privata.
Ps. questo capolavoro immortale è stato venduto all'asta il 5 maggio 2004 da Christie's a New York per 7,2 milioni di dollari ( prezzo + alto mai pagato per un dipinto di artista italiano del 900). Direte tanti soldi...vero ....pero se consideriamo che il giorno dopo un opera certamente inferiore del celebratissimo Picasso e stata aggiudicata a 104 milioni di dollari......ci rendiamo conto della situazione in cui è stata lasciata l'arte italiana dalle istituzioni negli ultimi 60 anni......(è un discorso lungo e nel caso posterò qualche link che fotografi la situazione meglio di quanto non possa fare io).
 

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Lasciamo momentaneamente il "Pictor Optimus" per andare a leggere le opere di un artista unico che nella sua brevissima vita ha lasciato all'umanità opere di forza ineguagliata......

Umbertio Boccioni: Autoritratto, 1908, olio su tela 70x100
Milano Pinacoteca di Brera
 

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