Collezione Unicredit

Ne avevamo già scritto nel 3d "brutte notizie" e ribadisco la posizione ipercritica e le finalità "discutibili".

Spero che almeno si esercitino le tutele previste per i capolavori e le opere più identitarie.
 
considerate che ci sono anche tante opere che sono state "donate" alla banca dai clienti per saldare ingenti debiti personali od aziendali... per cui è comprensibile che la banca di tanto in tanto voglia monetizzare gli asset anche perchè ne ha pancia 60.000 opere (!!!) ed è giusto che razionalizzi di tanto in tanto

per esempio di Castellani ne andranno diciamo 1-2 in asta ma magari ne ha 40 a magazzino, quindi in realtà non fa alcun danno nè a se stessa ne al mercato...anzi sono certo che le quotazioni degli artisti ne beneficieranno visto che la provenienza è eccellente e non può far altro che da volano alle altre opere
 
In questo caso non mi pare nelle intenzioni si tratti di "rotazione del magazzino" ma di dismissione totale dell'asset!

Sul secondo punto diversa può essere la valutazione del collezionista che si può anche avvantaggiare in modo diretto o indotto da quella del puro appassionato che può vedere nella liquidazione di parti del patrimonio (ad es. antiche e/o pregiate!) un impoverimento artistico e culturale.
 
considerate che ci sono anche tante opere che sono state "donate" alla banca dai clienti per saldare ingenti debiti personali od aziendali... per cui è comprensibile che la banca di tanto in tanto voglia monetizzare gli asset anche perchè ne ha pancia 60.000 opere (!!!) ed è giusto che razionalizzi di tanto in tanto

per esempio di Castellani ne andranno diciamo 1-2 in asta ma magari ne ha 40 a magazzino, quindi in realtà non fa alcun danno nè a se stessa ne al mercato...anzi sono certo che le quotazioni degli artisti ne beneficieranno visto che la provenienza è eccellente e non può far altro che da volano alle altre opere

Sono d'accordo!

L'unica cosa su cui mi permetto di dissentire è l'ottima provenienza.
Una collezione che nasce dal recupero crediti temo non sia tutta sta gran provenienza.
 
In questo caso non mi pare nelle intenzioni si tratti di "rotazione del magazzino" ma di dismissione totale dell'asset!

Sul secondo punto diversa può essere la valutazione del collezionista che si può anche avvantaggiare in modo diretto o indotto da quella del puro appassionato che può vedere nella liquidazione di parti del patrimonio (ad es. antiche e/o pregiate!) un impoverimento artistico e culturale.

Dipende alla fine da quanto metteranno in asta. Potrebbe non essere una "rotazione" questo si ma una "razionalizzazione" ci starebbe!
 
Sono d'accordo!

L'unica cosa su cui mi permetto di dissentire è l'ottima provenienza.
Una collezione che nasce dal recupero crediti temo non sia tutta sta gran provenienza.

mi correggo, provenienza istituzionale...ottima è di certo relativo
certo che comprare dalla collezione di una banca diciamo che fa curriculum per l'opera
la qualità è poi da vedere pezzo per pezzo
 
mi correggo, provenienza istituzionale...ottima è di certo relativo
certo che comprare dalla collezione di una banca diciamo che fa curriculum per l'opera
la qualità è poi da vedere pezzo per pezzo

Allora siam d'accordo su tutto!
 
In questo caso non mi pare nelle intenzioni si tratti di "rotazione del magazzino" ma di dismissione totale dell'asset!

Sul secondo punto diversa può essere la valutazione del collezionista che si può anche avvantaggiare in modo diretto o indotto da quella del puro appassionato che può vedere nella liquidazione di parti del patrimonio (ad es. antiche e/o pregiate!) un impoverimento artistico e culturale.

A me invece sembra più che rotazione, razionalizzazione. Poi le ragioni le conoscono solo loro, certo in parte quello che scrivono per finanziamento dei progetti e in parte sarà monetizzazione per utilizzo della liquidità da destinare ad altro ma "dismissione totale" proprio no.

Dismissione totale dell'asset significa vendere tutto e a parte che non possono farlo o va giu tutto il mercato (ma poi perchè dovrebbero farlo???) ed in secundis sarebbe un'operazione senza senso e che comunque richiederebbe anni ed anni, di certo non fanno un catalogo d'asta con 60.000 pezzi...difatti vendono all'asta 312 opere che su 60.000 fa appena lo 0,52% della collezione Unicredi (lo 0,52%!!!). Detto ciò di quale "dismissione totale" si sta parlando?
 
Un estratto dell’articolo: Per non parlare della più ampia collezione di opere di Antonio Donghi.


Ecco dov’erano finiti tutti i Donghi...
 
Dall'articolo pare comunque che terranno per se' 5000 opere e che non tutte andranno all'asta, alcune saranno direttamente donate a Musei ed Istituzioni. Vediamo se tirano fuori dal cilindro quella che sto cercando :D
 
Potrebbero regalare un'opera a ogni correntista unicredit, con la sfiga che ho mi capiterebbe un Banksy.
 
Ti andrebbe comunque bene...
uscito dalla filiale te lo rubano...
:):p Ciao!!

 
Gli articoli ad es. Sole24Ore parlavano di dismissione totale ovvio non tutto insieme, se qcs nel frattempo è cambiato non so. Anche proporre servizi da Art Advisor sarebbe un tantino contraddittorio!

Razionalizzare e' altro, indubbiamente più comprensibile e logico ma da quanto letto ho avuto altre impressioni.
 
... ci saranno anche opere di Tirelli, Bianchi, Jodice, Basilico, Peter Blake, Todosijevic, Beecroft, Vezzoli e Alexander Brodsky

Rabarama non pervenuta:D
 
C'è una lista completa degli autori da qualche parte?

Al momento no. Tieni presente che parla di una prima vendita a thinking italian quindi a maglie sempre piú strette 30/40 opere top poi si vedrá.
 
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