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Per continuare a leggere visita questo LINKMagari qualche consiglio serio oltre a quelli ironici
Magari qualche consiglio serio oltre a quelli ironici
Città Venezia , ha già magazzino con storicizzati e clienti
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Caro Artista?,
è sempre encomiabile progettare il proprio futuro, sognare un obiettivo realizzabile e buttarsi con tutte le energie - in primis la passione oltre ad una buona dose di ottimismo indispensabile per un imprenditore - nella costruzione del progetto.
Detto questo, per darti dei consigli appena consapevoli e non generici quanto ci hai espresso è veramente troppo poco. In ogni caso le difficoltà - inutile nasconderlo - sono tante e grosse, tanto è vero che ricordo un articolo del blog Collezione da Tiffany, di alcuni mesi fa, in cui si evidenziava come nella Milano capitale italiana di arti e mestieri, circa tre quarti delle gallerie fossero in perdita.
In ogni caso il mio più amichevole augurio di successo.
Potrei anche diventare un tuo buon cliente...
Per fortuna un'attività che punta alla valorizzazione culturale...
P.S. Sorry Batterista ma "626" is dead da più di 10 anni ora D. Lgs. n. 81/2008 , mi aspettavo Brixia al varco! Un suggerimento, se si tratta di subingresso, subentro o simili accertati preventivamente dell'idoneità di locali/certificazioni impianti etc. e non darli per scontati vistà l'attività preesistente. La tua è considerata a tutti gli effetti una nuova azienda con tutti gli adempimenti del caso. Meglio evitare costosi adeguamenti tardivi di cui magari non si è nemmeno tenuto conto nel business plan!
è proprio vero che di arte o di pittura non si campa facilmente, i tempi belli in cui si facevano denari son passati da tanto e credo non torneranno più, o si è a livelli altissimi sia come galleria o fai fatica, un pò come lo specchio di quella società che si è trasformata in cui la classe media va sparendo.Artista...Non voglio essere "ironico"...ma so che molte Gallerie hanno chiuso i battenti; io ho ancora ( teoricamente ) un Gallerista in Trentino...cittadina turistica, è una persona onesta...mi dice sempre che riesce a sopravvivere perché i locali sono suoi e, con lui, lavorano moglie e figlia...poi, certo, Venezia è un'altra realtà. ..se poi il tuo amico ha già un giro di Clienti...da valutare, comunque, attentamente. ..Ciao.
P.S. Sorry Batterista ma "626" is dead da più di 10 anni ora D. Lgs. n. 81/2008 , mi aspettavo Brixia al varco! Un suggerimento, se si tratta di subingresso, subentro o simili accertati preventivamente dell'idoneità di locali/certificazioni impianti etc. e non darli per scontati vistà l'attività preesistente. La tua è considerata a tutti gli effetti una nuova azienda con tutti gli adempimenti del caso. Meglio evitare costosi adeguamenti tardivi di cui magari non si è nemmeno tenuto conto nel business plan!
Per gli addetti ai lavori si continua a parlare di 626 come punto di riferimento sapendo che sarebbe più corretto aggiungere e ss. La 626 come precisato anche dalla recente Cassazione non è stata messa fuori gioco dal D lgs 81/2008 ma esiste una continuità normativa tra le due.In effetti a ben vedere la più recente normativa ha recepito quanto sancito dalla 626 in ordine agli obblighi del datore di lavoro, della nomina del responsabile ecc ecc.Dunque è cambiata la legge ma in sostanza gli obblighi son gli stessi e quindi per capirsi meglio, chi apre un'attività parla sempre di 626 sapendo subito gli obblighi che deve rispettare perchè ormai noti a tutti, o quasi.Precisazione dovuta. Tecnicamente la 626 è stata abrogata ma anche a livello giurisprudenziale si parla di continuità normativa tra le due norme solo che la 626 è ormai così famosa da citarla sempre quale pro-memoria per gli adempimenti gravosi da rispettare più che la legge in sè.
Ma come voi del Fol volete emergenti ?
Per gli addetti ai lavori si continua a parlare di 626 come punto di riferimento sapendo che sarebbe più corretto aggiungere e ss. La 626 come precisato anche dalla recente Cassazione non è stata messa fuori gioco dal D lgs 81/2008 ma esiste una continuità normativa tra le due.In effetti a ben vedere la più recente normativa ha recepito quanto sancito dalla 626 in ordine agli obblighi del datore di lavoro, della nomina del responsabile ecc ecc.Dunque è cambiata la legge ma in sostanza gli obblighi son gli stessi e quindi per capirsi meglio, chi apre un'attività parla sempre di 626 sapendo subito gli obblighi che deve rispettare perchè ormai noti a tutti, o quasi.Precisazione dovuta. Tecnicamente la 626 è stata abrogata ma anche a livello giurisprudenziale si parla di continuità normativa tra le due norme solo che la 626 è ormai così famosa da citarla sempre quale pro-memoria per gli adempimenti gravosi da rispettare più che la legge in sè.
Mi unisco agli "in bocca al lupo"!
Consiglierei innanzitutto di andarci con i piedi di piombo.
Sono d'accordo con @Kiappo: sono molte le gallerie che hanno chiuso i battenti, diverse quelle che tirano a campare e svariate quelle che effettivamente sono in perdita. Certamente ci sono anche quelle che guadagnano e quelle che lavorano come scrive @benakia, ma sul fatto che parecchie siano in perdita onestamente ci credo, perchè sicuramente le vendite sono calate mentre le spese sono rimaste e - a seconda di come uno gestisca l'attività - non sono poche. Oltre ad affitto, personale, utenze, apertura società e tasse varie (che si pagano anche in assenza di utili!), ci sono gli stand delle fiere con relativi trasporti, trasferte, soggiorni, i costi per le mostre, cataloghi, curatori ecc.
Anche limitandosi ai primi punti (tipici di qualsiasi attività commerciale), è sempre qualcosa di impegnativo e da non sottovalutare.
Personalmente in quest'ottica vedrei prudente cercare di limitare il più possibile le spese, andandoci con i piedi di piombo come ho scritto sopra.
Paradossalmente mi verrebbe da pensare che oggi possa più funzionare una attività un po' "old style" ossia una piccola galleria come luogo di ritrovo gestita da mercante. Certo, magari con il sito web e l'uso dei social.
Se il nostro lettore-futuro-gallerista ha già dei potenziali clienti ed un nucleo di opere di artisti storicizzati secondo me potrebbe partire con il piede giusto.
Sicuramente è una modalità di lavoro che ha minori costi gestionali rispetto a proporre artisti giovani o emergenti, d'altro canto ha dei costi di investimento maggiori (le opere sono più costose da comperare), quindi sarebbe bene trovare anche modo di lavorare con il conto-vendita.
Ancora in bocca al lupo e ricordati di invitarci all'inaugurazione