Manifesta 12 a Palermo dal 16/6 al 4/11

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Manifesta 12 Palermo

Manifesta e' la biennale nomade europea di arte contemporanea. Nel 2018, per la sua dodicesima edizione, la biennale si terra' a Palermo

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Manifesta, la Biennale nomade europea, nasce nei primi anni 90 in risposta al cambiamento politico, economico e culturale avviatosi alla fine della guerra fredda e con le conseguenti iniziative volte a facilitare l'integrazione sociale in Europa. Sin dall'inizio, Manifesta si e' costantemente evoluta in una piattaforma per il dialogo tra arte e societa' in Europa, invitando la comunita' culturale e artistica a produrre nuove esperienze creative con il contesto in cui si svolge. Manifesta e' un progetto culturale site-specific che reinterpreta i rapporti tra cultura e societa' attraverso un dialogo continuo con l'ambito sociale.

Manifesta e' stata fondata ad Amsterdam dalla storica dell'arte olandese Hedwig Fijen, che ancora oggi la guida. Ogni nuova edizione viene avviata e finanziata individualmente, ed e' gestita da un team permanente di specialisti internazionali. Il team di Manifesta 12 lavora dai suoi uffici di Amsterdam e Palermo, ed un ufficio di prossima apertura a Marsiglia. Diretta da Hedwig Fijen e Peter Paul Kainrath, la squadra permanente e' composta da Tatiana Tarrago', Paul Domela, Esther Regueira, Yana Klichuk, Asell Yusupova, Marieke van Hal and Mikaela Poltz, nonche' dal direttore generale di Manifesta 12 Roberto Albergoni e dalla coordinatrice Francesca Verga. Nel prossimo decennio, Manifesta si concentrera' sulla propria evoluzione da autorevole biennale d'arte contemporanea a piattaforma europea interdisciplinare volta a esplorare e catalizzare un cambiamento sociale positivo in Europa attraverso la cultura contemporanea.

:clap:Con immenso piacere saluto nella squadra di Manifesta la storica "Amica dell'Arte" Francesca Verga gia' al nostro fianco nell'organizzazione di ShTArt - Manifesto del collezionismo 2.0:clap:

Personalmente ho programmato da tempo le mie vacanze 2018 in prospettiva di Manifesta e saro' in Sicilia ad agosto dividendomi tra Palermo e le altre sedi come abbiamo anticipato qui L'arte vista da Sud: intervista a Francesco Pantaleone:

Roberto Brunelli: "Nel 2018 si terra' a Palermo MANIFESTA, la Biennale Europea d'arte contemporanea. Certamente e' una grande opportunita', non solo per la citta' di Palermo, ma per tutta la Sicilia. Come poter fare sistema e sfruttare al meglio anche questa opportunita'?

Francesco Pantaleone: "Sicuramente e' una grande opportunita, molto ghiotta, ricca ed importante, lo stiamo vivendo sin da ora. La citta gode gia' di una grande attenzione, abbiamo artisti e collezionisti che gia' ci vengono a trovare e che parlano di Palermo. Manifesta, e piu' ancora l'eco di Manifesta ci stanno gia dando delle grandi opportunita'. So per certo, perche' ho gia' collaborato con lo staff Manifesta, che il centro nevralgico sara' sicuramente Palermo. Ma c'e' l' idea anche di una Manifesta piu diffusa anche sul territorio siciliano, ad esempio Agrigento, posso anticiparti dunque che quello che dici e' giusto".
 
Gli Eventi Collaterali di Manifesta 12

I Progetti Selezionati​

l programma degli Eventi Collaterali di Manifesta 12 si rivolge a istituzioni pubbliche e private, organizzazioni non-profit, e professionisti di Palermo, di Sicilia, d’Italia e di tutto il mondo affinché realizzino a Palermo un progetto collaterale alla biennale. I progetti selezionati avranno luogo contemporaneamente alla biennale stessa, beneficiando della risonanza internazionale di Manifesta. Gli Eventi Collaterali sono estensivamente associati alla biennale e promossi attraverso i canali di comunicazione ufficiali di Manifesta 12.

Oltre 630 progetti sono stati valutati dalla giuria nominata da Manifesta 12, e 62 progetti sono stati selezionati per far parte del programma collaterale alla biennale. Dal punto di vista geografico, i progetti ricevuti provengono dalle seguenti località: 50% Palermo; 8% Sicilia; 21% Italia; 18% Europa; 3% Altre località.

E' possibile guardare la lista ufficiale dei progetti selezionali cliccando al seguente link:

Manifesta 12 Collateral Events - Manifesta 12 Palermo
 
Gli Eventi Collaterali di Manifesta 12

I Progetti Selezionati​

l programma degli Eventi Collaterali di Manifesta 12 si rivolge a istituzioni pubbliche e private, organizzazioni non-profit, e professionisti di Palermo, di Sicilia, d’Italia e di tutto il mondo affinché realizzino a Palermo un progetto collaterale alla biennale. I progetti selezionati avranno luogo contemporaneamente alla biennale stessa, beneficiando della risonanza internazionale di Manifesta. Gli Eventi Collaterali sono estensivamente associati alla biennale e promossi attraverso i canali di comunicazione ufficiali di Manifesta 12.

Oltre 630 progetti sono stati valutati dalla giuria nominata da Manifesta 12, e 62 progetti sono stati selezionati per far parte del programma collaterale alla biennale. Dal punto di vista geografico, i progetti ricevuti provengono dalle seguenti località: 50% Palermo; 8% Sicilia; 21% Italia; 18% Europa; 3% Altre località.

E' possibile guardare la lista ufficiale dei progetti selezionali cliccando al seguente link:

Manifesta 12 Collateral Events - Manifesta 12 Palermo

Di seguito, in ordine alfabetico, la lista dei progetti selezionati :​

  • ABADIR Accademia di Design e Arti Visive, MIGRA-N-TI. Esperimenti pratici e simbolici nel design
  • Accademia di Belle Arti di Palermo e Gabriella Ciancimino, In Liberty we Trust
  • Art & Globalization Platform, Art & Connectography. Remapping the Global World through Art
  • Arte Migrante Palermo, Arte Migrante
  • Associazione Culturale FPAC e Gelitin, The Fountain
  • Associazione Culturale Glenn Gould, Ypsigrock 2018
  • Associazione Culturale ONIBI, Oltre Oreto
  • Associazione per il patrimonio e la promozione dell’opera di Ignazio Moncada, La stanza dell’ irrequieto – Attraverso Palermo seguendo Ignazio Moncada
  • Azoto Projects & Communication, Drift
  • BJCEM, A natural Oasis
  • Bridge Art in collaboration with Dimora Oz and Casa Sponge, Border Crossing
  • Claudy Jongstra, Woven Skin – Shelter of Colour
  • Dimora OZ, KAOZ
  • Droog Design, Serious Seduction – Sustainable Luxury for a New World
  • Edel Assanti London, Giochi Senza Frontiere
  • fanfare, fanfare inc. Tools
  • Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee-MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, Lara Favaretto: Indagare il sottosuolo. Atlante delle Storie omesse
  • Fondazione VOLUME, 2017
  • Galleria Francesco Pantaleone, Per Barclay Cavallerizza Palazzo Mazzarino
  • Galleria Lorcan O’Neill, Richard Long – Palermo
  • Galleria X3, Tabula rasa
  • Incompiuto Siciliano, Incompiuto, Io stile.
  • Institut Français, Goethe-Institut, Le Jardin Botanique de Palerme comme métaphore (Der Botanische Garten Palermo als Metapher – L’Orto Botanico di Palermo come metafora)
  • Institut français Italia, Soundwalk Collective, Ulysses Syndrome
  • Interferenze new arts festival, Liminaria 2018
  • Istituto di Alta Cultura Fondazione Orestiadi Festival delle Orestiadi, # Contemporaneamente. La lunga notte del contemporaneo
  • Istituto Svizzero, Martin Kippenberger: Syros Moma
  • John Norton, CYCLONE SOUND SYSTEM
  • Lorenzo Bruni, Paesaggi mentali – Traiettorie naturlai
  • Luca Trevisani e Olaf Nicolai, Raymond
  • Mare Memoria Viva, Elena Bellantoni: Atti locutori. O azioni che vanno in corrispondenza all’emissione di certi suoni acquatici
  • Margherita Bianca, Piante di Città
  • Marginal Studio, Spaces for Counter – Colonial Aesthetics
  • Master in Photography, Palermo | Grand Tour en Italie
  • MDCA Foundation, Poetry of the Flow
  • Minimum, Mo[t]us operandi
  • Moltivolti, Altrove Tour
  • Multimedia Art Museum Moscow, AES+F. Mare Mediterraneum
  • Museo Civico di Castelbuono e Kunst Merano Arte, From North to South (titolo provvisorio)
  • Museo Civico di Castelbuono, Olaf Nicolai e Raymond – Controfigura
  • Museo Salinas, Evgeny Antufiev: When art became part of landscape. Chapter 1
  • N38E13, Politics of Dissonance
  • Niccolò De Napoli e Michele Tiberio, MISCONCEPTION: a way to (mis)understand reality
  • Nina Doevendans, Transcendence
  • Orto Capovolto scs, Coltiviamo la città
  • Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, La città negata (blind walk)
  • PUSH, FORWARD MASTERCLASS
  • PUSH + BR1, – visual artist, MICRO||COSMI
  • RADICETERNA, RADICETERNA – Biblioteca Arte e Ambiente
  • Rizzuto Gallery, Francesco De Grandi: Come Creature
  • Royal College of Art, Islands of Exile – The Case of Leros
  • Sicilia Queer Filmfest, Catherine Opie. Human Landscape | The modernist
  • Sicilia Queer Filmfest, laisse moi te voir, laisse moi te toucher
  • Tasca d’Almerita Cogito, Un aperitivo per la mente
  • Terradamare Cooperativa Turistica, Il tempo di Ballarò.
  • The classroom, I frutti puri impazziscono – the classroom #6 PALERMO
  • The Great Learning Orchestra, Confiscated Properties: Architecture, Ideology, and Performance (Beni Confiscati: Architettura, Ideologia e Performance)
  • Triad, ENOUGH ABOUT YOU
  • Verein Düsseldorf Palermo e. V, Sieverding Palermo
  • Video Sound Art, Taipe. Well said, old mole
  • Warka Water NGO, Warka Water Every drops count
  • XRIVISTA, X=Danisinni
 
Oggi l'avvio ufficiale della biennale d'arte "Manifesta 12"

Sul numero di giugno del mensile "Collezionare" è pubblicato un mio articolo dedicato alla Manifestazione

Collezionare mensile.jpg
 
un buon articolo Roberto, ma soltanto su una frase mi trovi molto scettico.

" ... mina il progetto di una reale Europa dei popoli…”

onestamente io un progetto così dipinto non l'ho proprio mai percepito, semmai una Europa delle banche dei popoli:D
 
Interessante articolo Apre a Palermo la galleria Pinksummer di Genova | Artribune a firma di Desirée Maida che testimonia quanto Manifesta stia già rappresentando per la città e non solo. Oltre alla genovese Pinksummer sono già "sbarcate" sull'isola due gallerie romane, Lombardi e La Nica e il biellese Vittorio Rappa, titolare della omonima project room che, insieme agli studi degli artisti Ignazio Mortellaro e Luca Cutrufelli, anima l’appena inaugurato Spazio Speciale.
 
e bravo RobertoOK!

Recensione che poteva entrare a pieno titolo qui:
Manifesta - Domus

... poi però mi dovrai spiegare quando mai l'Europa abbia mai ambìto ad un "progetto di una reale Europa dei popoli",
semmai che abbiano letto molto bene George Orwell:mmmm:
 
Si moltiplicano a Palermo le mostre sia in spazi pubblici che privati aperte in concomitanza con:



Francesco De Grandi - COME CREATURA

come-creatura-francesco-de-grandi-invito.jpg

Inaugurazione: sabato 15 settembre 2018, ore 18

Opening Saturday, 15 September 2018 - at 6 p.m.


RIZZUTO GALLERY
Palermo (IT), Via Maletto, 5 - Via Merlo 36/40​

La mostra - evento collaterale di Manifesta 12, inserita nel programma ufficiale di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, con il patrocinio del Comune di Palermo - riassume lo studio e il ragionamento sulle Idee Sacre che in questi anni l’artista sta portando avanti.
 
scultura in giro per Palermo durante Manifesta. Di Gianfranco Meggiato "La spirale della Vita".
Inno alla difesa dei valori della vita e della cultura. Io l'ho trovata molto bella ed interessante..bel colpo d'occhio in una piazza circondata da palazzi antichi un pò fatiscenti..
 

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dettaglio con due nomi illustri :(
 

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Manifesta è stata una biennale all'insegna della video arte e delle installazioni. Pittura praticamente zero.. in generale non una bella biennale, molte idee ma non sempre i lavori sono stati all'altezza.

Partiamo con "Peng! Collective" e con il loro lavoro partecipativo se solo avesse funzionato quando sono arrivato lì..:mad: il ragazzo di turno mi ha detto che momentaneamente non funzionava...credo che mi sarei divertito a fare una telefonata. Allego la spiegazione dell'opera :D
 

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All'interno del palazzo lavori di:
foto 1 - James Bridle, artista londinese. Altra opera partecipativa dove il visitatore inseriva un sito internet e il pc caricava e mostrava tutte le informazioni trasmesse dal computer, come esse vengono tracciate ed in che luoghi vengono archiviati.
foto 2 E 3 - Rayyane Tabet con "stee rings" ovvero anelli d'acciaio con inciso sopra i dettagli della posizione lungo la oleodotto TransArabian. Ai lati dei muri documenti incorniciati riguardanti il TransArabian. Il TransArabian fu una manovra americana di creazione di un oleodotto lungo più di 1000 km che trasportava il petrolio dall'Arabia Saudita al Libano passando per Giordania e Siria. A seguito di sviluppi vari sociopolitici di quelle zone leggermente guerrafondaie l'oleodotto fu abbandonato. In sé la scultura che rappresenta l'oleodotto è molto affascinante da vedere, un gran bel colpo d'occhio. Una delle stanze migliori se si considera che subito dopo ci sta la stanza con l'opera di Lydia Ourahmane (foto 4) raccontata dal bel post di Roberto (personalmente una dei più bei lavori di tutta Manifesta..ma sono di parte poiché lei è un fenomeno e la seguo ormai da un annetto).
 

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In un'altra villa troviamo (foto 1) una installazione di un'artista africano/a (non ho idea del sesso dell'artista): Jelili Atiku. In realtà l'installazione è il finale della performance processuale tenutasi i primi giorni di Manifesta che combina il rituale sacro del camminare (in questo caso in giro per Palermo fino a questa stanza di questa villa) con il trasporto di piante, terra, sculture sacre, produzioni di suoni. Ai lati non fotografato ci stava il video della performance..
Ai giardini troviamo lavori difficili da spiegare e fotografare. Lavori più fatti per esserci dentro e respirarli..come in foto 2 con il lavoro di Leone Contini con questa installazione ambientale incentrato sulle attività rurali di diverse comunità di migranti.
In foto 3-4 interessante installazione di Michael Wang: Una foresta composta da piante resistenti alle radiazioni e che crescono vicino alle rovine industriali del vecchio gasometro palermitano (attaccato ai giardini) ed altamente radioattivo. foto 5 invece la piscina tossica composta da batteri primordiali tra i primi organismi in grado di compiere la fotosintesi clorofilliana...insomma con noi che distruggiamo il mondo o senza di noi la natura continua a fare quello che cavolo vuole ed a resistere a tutto..:D
 

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Qui arriviamo a dei lavori stupendi! Ad averceli i soldini!!!:D
Toyin Ojih Odotola, ragazza di soli 33 anni.
Sono lavori su carta! (ma lei lavora credo solo su carta..)
ed i lavori sono stati supportati da Giuseppe Iannaccone, che non se ne fa scappare nessuno in collezione!!!
Godetevi i lavori che sono poetici!!!!
 

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Per terminare piccolo elogio a questo video di Peng! Collective. Mi sono emozionato vedendolo e mi sono anche un pò (tanto) rattristato.

oltre ad una foto spot del video (due signori tedeschi che in macchina stanno "salvando" un immigrato a loro rischio e pericolo) vi allego anche foto con la spiegazione del lavoro..merita di essere letto...
Con questo finisco con le foto di Manifesta..ci sta ancora molto altro alla biennale ma se volete vederlo mi sa che vi tocca andarci di persona..altrimenti accontentarsi di queste poche foto :D
 

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TRA IL SACRO E IL POP
“Aichnim” – questo il titolo, che sarebbe “*******” al contrario – è un lavoro talmente leggero, così ingenuamente pop, che poteva tranquillamente starci oppure no. Niente di radicale. Ma un sorriso lo strappa, se non fa arrabbiare. Simpatico quanto basta, politically uncorrect ma senza graffiare, incapace di risultare scomodo davvero, ma non limitato alla pura decorazione. A suo modo inscritto tra la memoria e la strada, tra un qualunque rito pagano e uno slang allegramente comune. Un lavoro che scandalizza solo perbenisti annoiati e noiosi baciapile, ciascuno dei quali la parola “*******” l’avrà masticata mille volte almeno. Scaltro, deliziosamente sguaiato, formalmente risolto ma non necessario. Un lavoro che gioca con l’identità del luogo, quella pittoresca e vernacolare, ribadendola in quanto stereotipo, capriccio linguistico, appartenenza lieve. Niente di eclatante, niente di volgare: giusto una parolaccia appesa al cielo, come si appendono mutande, sguardi alla finestra, parole per caso, girandole, fioriere.
Un lavoro, poi, che ripropone il topos della luminaria, già ampiamente e felicemente affrontato da Massimo Bartolini con opere suggestive (una esposta proprio a Manifesta 12, per un altro evento collaterale a Palazzo Oneto), poi s*******to in ogni salsa, tra oggetti di design e decorazioni varie. Le luminarie: un po’ la versione local-chic del classico neon di stampo minimalista-concettuale, adottato spesso dagli artisti, in tutte le salse, per qualunque scritta o figura. Una garanzia: ovunque lo metti funziona.
Una piccola opera, certo, che non lascerà alcun segno a parte il ricordo di una trovata curiosa e l’eco di una polemichetta provinciale. E non poteva mancare l’uscita patetica di chi, non capendone un accidenti d’arte contemporanea, prova a farne occasione per misere battaglie di quartiere.
 

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Manifesta è stata una biennale all'insegna della video arte e delle installazioni. Pittura praticamente zero.. in generale non una bella biennale, molte idee ma non sempre i lavori sono stati all'altezza.

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Carissimo br1iz,

Grazie per il bel reportageOK!

E' stato bello il nostro incontro palermitano tra "Amici dell'Arte" del FOL:clap:

Ecco una bellissima notizia per il mondo dell’arte!!!
Una coppia di appassionati collezionisti che si incontrano a Palermo per Manifesta 12 davanti ad una installazione video! :D:D
Questi sono bei momenti da condividere.. grande Roberto!OK!

 
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