L'arte e il nuovo medium: La realtà virtuale

br1iz

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L'arte si evolve e si trasforma, cerca nuovi medium comunicativi ed uno di questi è la realtà virtuale. Probabilmente l'attenzione sulla realtà virtuale è dovuta all'utilizzo degli occhiali nei videogames ed al costo finalmente accessibile per la maggior parte delle persone, sperando che non sia un revival in stile televisori 3D subito ritornati in disuso. Scusate ma ora mi limito ad un copia incolla di quanto scritto sul mio diario di viaggio poichè come giustamente mi ha consigliato Lory è più idoneo farne un topic a parte così da condividerlo con tutti.
Parto col dire gli artisti che utilizzano la VR come mezzo per fare arte sono molto giovani, molto pochi e sempre gli stessi. Questo non è un punto a loro favore poichè già l'arte che utilizza le nuove tecnologie quale internet o l'informatica in generale è molto di nicchia, figuriamoci quanti collezionisti si avvicinano all'arte creata con la realtà virtuale. Credo siamo estremamente pochi! Pochi collezionisti = pochi fondi = poca ricerca e sperimentazione artistica = poca crescita del settore. Importanti in particolare due articoli: il primo del NYT parla di questa nuova frontiera artistica e si domanda appunto che futuro avrà.
https://www.nytimes.com/2017/02/03/arts/design/virtual-reality-has-arrived-in-the-art-world-now-what.html?_r=0
Critica molto su quanto creato finora considerando molte opere piatte e le parti in VR come secondarie e poco funzionali all'opera stessa. Salva ovviamente degli artisti, tra cui fortunatamente la mia Rossin. Della sua opera e di quelle di questi altri artisti ne elogia l'effetto di sbigottimento e meraviglia che riescono a creare, l'effetto di momentanea estraneazione dal reale. Ma purtroppo si ferma tutto a questo! Lo ritiene solo un punto di partenza, non un punto di arrivo. Ritiene che l'arte in VR non si possa limitare a dover consegnare al pubblico solo queste sensazioni ma debba in qualche modo riuscire ad evolversi ed esprimere concetti ed idee più profonde. Ecco i grossi limiti dell'arte attuale..Il New Museum of New York ha fatto a gennaio una mostra di opere in VR. Successivamente ha reso accessibile a tutti tale mostra con la possibilità di scaricarsi gratuitamente dal telefonino l'applicazione della mostra stessa dove con ausilio del cellulare e di un occhiale VR si potevano godere della visione delle opere stesse.
New Museum and EEVO Collaborate on New Mobile App for Virtual Reality Artworks
Devo ammettere che tali opere non sono esaltanti, una delusione totale quella di Satterwhite per esempio dove utilizzo della realtà virtuale serve solo come mezzo per spostarsi nel suo mondo onirico fatto di Drag Queen ecc. Praticamente se si levasse la parte in VR e si lasciasse il video del viaggio all'interno del suo mondo creato forse l'opera sarebbe addirittura migliore. Non commento quella di Rossin perchè sono di parte! per chi volesse approfondire:
A Death Labyrinth, a Steampunk Space Club, and More in the New Museum's First VR Exhibition
Il secondo articolo molto interessante riguarda come anticipato all'inizio del mercato delle opere d'arte in VR.
Dopo vari inutili elogi al nuovo medium e cose così si parla delle opere d'arte a livello economico. Un gallerista dice espressamente che le opere in VR variano in media tra i 5k dollari ed i 20k dollari, prezzi tutto sommato bassi rispetto al mondo dell'arte (anche se si deve considerare che non sono pezzi unici) e che per questo adesso è il momento propizio per investire su quest'arte nascente! Poco dopo però lo stesso gallerista ammette che conosce solo poco più di una dozzina di collezionisti che hanno investito in opere d'arte in VR. Da qui la mia domanda all'inizio del post precedente, come può crescere quest'arte se non ci sono collezionisti che ci investono? Forse è davvero troppo di nicchia? Link dell'articolo per chi volesse approfondire:
Moving Image fair embraces virtual reality
 
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Fabio Giampietro

Mi associo alla discussione e posto il sito di un progetto dell'artista Milanese Fabio Giampietro classe 73
Hyper Planes of Simultaneity
 
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Mi associo alla discussione e posto il sito di un progetto dell'artista Milanese Fabio Giampietro classe 72
Hyper Planes of Simultaneity

Finalmente un italiano! :) Grazie per averlo postato.

Intanto posto la seguente mostra al Kiasma (museo arte contemporanea di Helsinki) dal 31.03.2017 al 14.01.2018:
Kiasma - ARS17
La mostra non riguarda solamente la realtà virtuale ma tratta dell'arte nell'era della rivoluzione digitale. Partecipano molti artisti relativamente giovani ed alcuni anche già un pò più affermati (Jon Rafman per esempio).

ARS17 ARTISTS

Ed Atkins (1982 Great Britain)
Andrey Bogush (1987 Russia)
Nina Canell (1979 Sweden)
Cécile B. Evans (1983 USA/ Belgium)
Melanie Gilligan (1979 Canada)
Juha van Ingen (1963 Finland)
Yung Jake (2011 Internet)
Ilja Karilampi (1983 Sweden)
Nandita Kumar (1981 Mauritius)
Tuomas A. Laitinen (1976 Finland)
LaBeouf, Rönkkö & Turner – Shia LaBeouf (1986 USA), Nastja Säde Rönkkö (1985 Finland), Luke Turner (1982 Great Britain)
Reija Meriläinen (1987 Finland)
Katja Novitskova (1984 Estonia)
Jaakko Pallasvuo (1987 Finland)
Aude Pariset (1983 France)
Jon Rafman (1981 Canada)
Charles Richardson (1979 Great Britain)
Rachel Rossin (1987 USA)
Jacolby Satterwhite (1986 USA)
Ryan Trecartin (1981 USA)
Hito Steyerl (1966 Germany)
Anna Uddenberg (1982 Sweden)
Julia Varela (1986 Spain)
Artie Vierkant (1986 USA)
 

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mi/vi faccio una domanda: non è che queste cose siano basate esclusivamente sul fascino della novità, della tecnologia, dello stupore e che il retinico uscito dalla porta rientra dal pc ?
 
mi/vi faccio una domanda: non è che queste cose siano basate esclusivamente sul fascino della novità, della tecnologia, dello stupore e che il retinico uscito dalla porta rientra dal pc ?

Credo che a certe domande non possa esistere risposta "certa", possiamo fare solo supposizioni ed ipotizzare i possibili sviluppi di quest'arte, nel bene o nel male.
Prima di tutto l'arte con la VR la centrerei in un'arte più generica quale arte digitale, informatica o come la si vuole chiamare. Mi chiedo come prima cosa se si potrà considerare in futuro l'arte digitale come un modo nuovo ed originale di fare e concepire arte, un'arte di rottura con il passato così come lo può essere stata l'arte concettuale che con una sua propria identità, ha trovato il suo spazio unico nel mondo dell'arte senza però sovrastare le altre idee di arte ma coesistendo con loro (es. arte figurativa). Non potrà in futuro l'arte digitale avere una sua unicità e credibilità ed al contempo viaggiare di fianco a loro? Io mi pongo questa domanda, ovviamente senza risposta!:o
Se andiamo nello specifico nell'arte con la VR mi chiedo per prima cosa se tali lavori si potranno in futuro considerare veramente come arte. Se così fosse, e sarebbe già un buon traguardo, mi chiederei fin dove ci si può spingere (da ottimista al primo assunto mi sono autorisposto con un bel "SI! la potremmo considerare arte in futuro"!:D). Gli artisti contemporanei spaziano utilizzando medium diversi all'interno della loro carriera, quadri, foto, sculture, istallazioni, video ecc. Potrebbe la VR diventare un altro medium quotidiano utilizzato in futuro da un artista? Io credo nella maggior parte dei casi di no (avendo bisogno anche di nozioni di informatica per sviluppare lavori in VR).
Allora troverà magari un suo piccolo spazio autonomo nel mondo dell'arte e, se così fosse, in futuro gli artisti si limiteranno a creare lavori come quelli attuali un pò sbiaditi di contenuto ma carichi di stupore e meraviglia? Spero di no ma se così fosse, durerà pochi anni, avrà il suo picco ed in un decennio finirà con lo spegnersi. Ed in tal caso comunque non ci si dovrà ricriminare nulla poiché significa che questo era il suo massimo potenziale. Ma in tal caso, ed adesso mi prendo le antipatie di qualcuno :terrore:, non è stata così anche l'arte cinetica? Una mera arte fine a se stessa che ha esaurito tutte le sue energie ed è morta in poco più di un decennio? :ops:

Dopo questa mia personalissima riflessione (che ammetto può tranquillamente fare acqua da tutte le parti) credo che la miglior cosa rimanga una sola: approfittare del fatto che è un modo nuovo di fare arte per studiarla da zero o almeno cercare semplicemente di conoscerla.:)
Ed è quello che sto cercando di fare io! :D
 
niente acqua e mi piace il tuo approccio elastico , ma io la vedo diversamente, nonostante affermazioni tipo "Il medium è il messaggio" in realtà l' arte che diventa ARTE è quella che ha una componente di comunicazione e significanti che trascendono il media e il tempo
 
Tilt Brush

Novità sulla realtà virtuale! il Tilt Brush. Cosa è? è un'applicazione di Google che lavora con l'Oculus Rift e HTC Vive con il quale si può disegnare e dipingere immersi in uno spazio virtuale 3D.
Per aiutarvi a capire questa nuova tecnologia andate in questo link e guardate il video ad inizio pagina. il link spiega l'interessante iniziativa della Peroni, che inizia oggi, nella quale si esibisce anche Fabio Giampietro (citato neanche a farlo apposta ieri da "Artista ?" :) )

Paint a masterpiece at virtual reality art experience in Soho | London Evening Standard

o potete leggere anche l’esibizione tenutasi dal 12 al 14 gennaio alla royal academy school di Londra.

Virtually Real | Exhibition | Royal Academy of Arts

A sostegno di ciò, ed a ben più alti livelli, sia artistici che di pubblico, nella prossima edizione di Art Basel in Hong Kong si presenteranno lavori sperimentali con questa nuova tecnologia. Tra tali artisti segnalano (non lo conosco data la mia ignoranza ma cito l'articolo) "Cao Fei, artista fresto di una retrospettiva al MoMA PS1 in New York".
Link dell'articolo per approfondimenti:

Art Basel in Hong Kong Unites With Google to Push VR Art | artnet News

Il Tilt Brush può aprire nuovi orizzonti artistici o sarà solo moda?
 
mi dilungo...:D

interessante video sulle potenzialità del Tilt Brush.
60 artisti che hanno lavorato con Google per sperimentare il TB e capirne le potenzialità. Ovviamente rimane un video finalizzato alla promozione del prodotto ma lo considero comunque di estremo interesse poiché si può iniziare ad intravedere cosa può creare veramente un artista.

Tilt Brush Artist in Residence - YouTube

il video è estrapolato dall'articolo del New York Times:

https://www.nytimes.com/2017/01/04/arts/design/the-making-of-virtually-real-art-with-googles-tilt-brush.html?_r=0
 
Real Violence di Jordan Wolfson

Real Violence, il lavoro in VR di Jordan Wolfson esposto alla biennale di Whitney sta facendo parlare molto di se. Il lavoro è molto semplice: un uomo bianco prende una mazza da baseball e colpisce violentemente la testa di un altro uomo bianco per strada senza motivo. Durata 30 secondi! Con la realtà virtuale tale sanguinosa violenza viene vissuta in tutta la sua gratuita crudeltà. L'utilizzo dei due uomini bianchi non è casuale poiché pone in essere l'idea sull'uomo bianco che crede di essere perseguitato quando in realtà è l'aggressore (fa riferimento ovviamente anche a Trump ed alla sua politica contro gli immigrati).
Alcuni criticano l'opera come completamente gratuita, da un senso di disgusto, rabbia, repulsione, altri ne parlano bene ovviamente... L'importante come si sa è parlarne, ed in questo l'artista ci è riuscito!:)
Io sono molto curioso di vedere l'opera. Ma non ho viaggi in America previsti nel breve:D
 
Ciao br1iz, peccato non esserci visti a Miart.
Parlai di questo artista già tre anni fa, penso ti potrà interessare.
Review: Jacolby Satterwhite’s Virtual Reality Performance at SFMOMA Imagines a Black, Queer, S&M Future | Art for Sale | Artspace

Artista assolutamente interessante. Sebbene molto giovane ha già un ottimo curriculum ed espone da anni in diversi musei e istituzioni. Rientra ampiamente nel gruppo di artisti interessanti come la Rossin e la Evans per l'utilizzo nell'arte dei nuovi media (non necessariamente utilizzo di VR), tant'è che lo ritrovo spesso in group exibition con loro. Purtroppo però i suoi prezzi sono già altini, forse sotto i 10k si trovano opere di tiratura 8 di qualche anno fa. Le nuove opere hanno prezzi più alti. Lo considero un buon artista ormai andato (economicamente parlando). Ma lo sto seguendo con attenzione ovviamente perché rientra nella mia idea di arte.
 
A me venerdì per Satterwhite hanno chiesto meno che per il lavoro di Rossin che trattai.
 
Fondazione Giorgio Cini

In occasione della biennale di Venezia oltre ad andarvi a vedere Damien Hirst potete fare una passeggiata anche alla fondazione Giorgio Cini che dal 12 maggio al 27 agosto esporrà tre mostre tra cui:
"New Media (Virtual Reality Art)"
opere new media degli artisti Paul McCarthy e Christian Lemmerz. La realtà virtuale è entrata con successo nel mercato globale ad un ritmo insolitamente accelerato. Khora Contemporary, una piattaforma dedicata esclusivamente all’arte virtuale (VR), creata come ponte tra gli artisti e gli sviluppatori della realtà virtuale, ha visto la collaborazione di Paul McCarthy e Christian Lemmerz, i precursori in questo campo, per la produzione di nuove opere new media.
Us Silkscreeners…| Late Series | New Media (Virtual Reality Art) - Exhibition - Venice - Fondazione Giorgio Cini - Arte.it
O anche (ma solo la prima parte):
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Acute Art

Nasce Acute Art, piattaforma che promuove la realtà virtuale per gli artisti (dal titolo dell'articolo).
Si cimentano nella VR artisti come Jeff Koons e Marina Abramović..:clap:

è un articolo breve da leggere con un altrettanto breve video da vedere.
Nasce Acute Art: arte e realta virtuale | Artribune
 
RealtÃ* virtuale al MAXXI

Un po' di realtà virtuale in Italia e precisamente al MAXXI. Dal 23 giugno e fino a gennaio ci sta una mostra personale sull'architetto Zaha Hadid. All'interno della personale saranno esposti anche lavori e progetti in realtà virtuale. Può essere una buona occasione per conoscere di persona le potenzialità del medium nell'architettura!
Link in inglese dell'articolo del Finanzial Time spiegato con maggiori dettagli:

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E link della mostra preso dal sito stesso del MAXXI:

L’Italia di Zaha Hadid | MAXXI
 
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Su "ARTRIBUNE" di luglio-agosto 2017 un bell'articolo a firma di Giulia Zappa dal titolo "FARE BASE IN RETE" sulle potenzialità di internet/della rete a favore dell'arte.

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Spero tu possa accettare da un ignorante totale sull'argomento, il mio vivo apprezzamento per la tua ricerca, insieme a quella di Fabius, veramente molto molto interessanti.

L'evoluzione del concetto di arte è per me degna di un'attenzione preliminare e non ti nascodo fortemente coinvolgente e fortemente spiazzante.

In questo scarto tra convolgimento e spiazzamento colloco l'essenza artistica tout-court che, per definizione e statuto, prevede appunto un equilibrio precario e mai domo.

Non certo arroccandoci a stilemi di altre epoche potremo godere di nuove senzazioni e di certo non ho bisogno di evocare l'Ulisse dantesco per farmi capire da te.

Ti rinnovo pertanto i miei compimenti e la mia gratitudine per aver ispirato, l'ennesima volta nella mia non breve vita vita, il miracolo dell'ignoto e dell'inatteso, Eraclito docet!

Mutis
 
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