Ma mi scuso, perchè non aprire una discussione con il trasparente titolo: Piazza del mercato del Forum. Dove tutti si possono liberamente sfogare nel cerco, compro, vendo... Cosa è questo ermetismo di fondo? Protezionismo lo definirei, di cosa? Dell'alta valenza culturale del forum? Dove ci sono 3d demenziali su come investire in rame o letame, o fili di babano. Dove i convitti più discussi sono quelli dove si parla di Orler, Telemarket, televendite ed autentiche. Dove le discussioni infuocate riguardano artisti che al di fuori delle televedite non esistono. Dove si parla di investire in oro, argento, diamanti, bronzo, ottone e quant'altro di becero e lonato dagli artisti. Dove se si prova a lanciare discussioni culturali sul vetro di Murano o sulle diomore dove abitano le opere d'arte, o di design, si rimane a scrivere da soli. Dove il sapientino di turno copia ed incolla manifesti ora poveristi, ora concettuali, ora analitici, senza avere un quadro globale del termine "estetica". Dove non si conosce la collezione della GNAM, ora GN, o dove la si critica per non esporre accusandola di immobilismo, alcuni artisti. Dove si riesce ancora a discutere di chi spara prioiettili sulle lamiere o infagotta le tele. Dove in privato ti arrivano mesaggi di tutti i tipi di gente che chiede di, lasciamo stare. Dove è una fogna a cielo aperto in gran parte delle discussioni, il Mercato della Piazza del Forum sarebbe un dignitosissimo punto di incontro. La selezione si farà da sola. Libertà. L'ìbertà. Li bertà.