Perchè collezioniamo?

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Perchè collezioniamo?​


Riporto come contributo alla discussione uno scritto che ha accompagnato la mostra personale di ARMIN LINKE da poco terminata al PAC di Milano.

"Non viviamo in una società, bensì in un collettivo. Se siamo in un collettivo E perché collezionismo cose. Un aspetto centrale della storia del nostro cosiddetto mondo moderno, in particolare del moderno mondo scientifico, é che ha inventato le collezioni. Perché? " BRUNO LATOUR.
 
non sopporto le pareti di casa spoglie ... :D
 
Mi ricordo un 3D molto simile a questo di qualche tempo fa...ma va'a ricordare quale...

Comunque, piuttosto di drogarsi...
 
sono un masochista
e mi piace sentire l'odore del mio denaro
quando brucia
:D
 
Mi ricordo un 3D molto simile a questo di qualche tempo fa...ma va'a ricordare quale...

...

Carissimo chiro60,

Anch'io ricordavo di avere già visto nei vari thread affrontato l'argomento. Ma di un thread specifico non ricordavo.

Fatte le dovute ricerche come é scritto (GIUSTAMENTE) qui Guida alla lettura e alla partecipazione a questa sezione del FOL

...

1) Prima di postare un argomento nuovo, guardate se c’è già una discussione aperta sul tema, consultando l'indice di questo thread o la funzione “cerca”.

...

Ho ritenuto allora interessante aprirne uno ad hoc.

Cordialmente.

investart
 
Un primo pensiero... mi fa star bene con me stessa in un mondo davvero difficile da vivere...
 
Da aspirante dico per una ricerca di armonia e per costruire attraverso diversi frammenti e sfaccettature un "mosaico" che mi rappresenti.
 
qualcuno lo fa per vivere nell'illusione di diventare warren buffet ... altri per beneficienza (senza nemmeno la gratificazione di saperlo) ... alcun'altri per noia .... pochi per amore
 
Mi ripeto, visto il il mio precedente tentativo di abbordare questo approccio - forse inserito in un contesto meno indicato - non ha sortito riscontri (tranne una, graditissima, reputazione).
W. Benjamin scriveva nei Passages: « L’intérieur è il rifugio dell’arte. Il collezionista è il vero inquilino dell’ intérieur. Egli si assume il compito di trasfigurare le cose. È un lavoro di Sisifo, che consiste nel togliere alle cose, mediante il possesso di esse, il loro carattere di merce. Ma egli dà loro solo un valore d’amatore invece del valore d’uso. Il collezionista si trasferisce idealmente, non solo in un mondo remoto nello spazio o nel tempo, ma anche in un mondo migliore, dove gli umini, è vero, sono altrettanto poco provvisti del necessario che in quello di tutti i giorni, ma dove le cose sono libere dalla schiavitù di essere merci».
Si tratta di un approccio evidentemente molto ambizioso; non so se riesco, o se mai riuscirò, ad arrivare a tanto; ma, per me, l'aspirazione rimane essenzialmente quella che la frase di Benjamin bene sintetizza.
 
Un bel modo , forse il migliore per collegare il nostro " io esterno col nostro io interno " attraverso la conoscenza del tempo ;). Chissa ' se mi sono spiegato ... :rolleyes:
 
Per capire studiare e nutrire quel poco di intelletto che mi rimane, creare una mia visione del mondo Arte, un mosaico(Cito Loryred perche' per mè è la definizione più indicata)che mi rappresenti e stimoli e mi dia soddiffazione
 
Troppo faticoso, collezionare, troppo complicato.
Almeno per me.
E' un termine che possiede un retrogusto che sa di morboso, di maniacale.
E' fondamentale essere leggeri, invece.
Collezionare, al limite, le nuvole.

– Ti va di salire a vedere la mia collezione di due di picche?
– No!
– Evvai, che mi mancavi!


(vladinho77, Twitter)


:D:D:D

Saluti da Marte
 
Mi ripeto, visto il il mio precedente tentativo di abbordare questo approccio - forse inserito in un contesto meno indicato - non ha sortito riscontri (tranne una, graditissima, reputazione).
W. Benjamin scriveva nei Passages: « L’intérieur è il rifugio dell’arte. Il collezionista è il vero inquilino dell’ intérieur. Egli si assume il compito di trasfigurare le cose. È un lavoro di Sisifo, che consiste nel togliere alle cose, mediante il possesso di esse, il loro carattere di merce. Ma egli dà loro solo un valore d’amatore invece del valore d’uso. Il collezionista si trasferisce idealmente, non solo in un mondo remoto nello spazio o nel tempo, ma anche in un mondo migliore, dove gli umini, è vero, sono altrettanto poco provvisti del necessario che in quello di tutti i giorni, ma dove le cose sono libere dalla schiavitù di essere merci».
Si tratta di un approccio evidentemente molto ambizioso; non so se riesco, o se mai riuscirò, ad arrivare a tanto; ma, per me, l'aspirazione rimane essenzialmente quella che la frase di Benjamin bene sintetizza.

OK!
 
Perché dopo esserti fatto una "pista", devi andare a comprarne altra.
L'opera d'arte la vedi tutte le volte che vuoi (se non arriva qualcuno che te la fotte:D).
 
per partecipare,temporaneamente e con qualche tassello, al mosaico dell'umanità.
 
Personalmente devo dare risposte diverse a seconda di cosa colleziono.
Le sabbie le colleziono per portarmi a casa un ricordo tangibile dei luoghi visitati e delle esperienze vissute.
I francobolli perché sono piccoli pezzetti di storia e di mondo che posso decidere come sistemarlo e in cui si possono fare innumerevoli ricerche sia sotto l aspetto storico di emissione che quello materiale relativo a molteplici situazioni (paese emittente, struttura del francobollo, particolarità , rarità ecc)
Le batterie le collezione perché prima di tutto le suono e poi perché mi sono specializzato in quelle italiane e dagli inizi del secolo scorso ad oggi ho la possibilità di vederle,toccare e suonare sapendo che ci son 100 anni di vissuto artigianale made in italy.
I quadri...o meglio le opere d arte ,quelle che posso permettermi e mai con spese folli, perché mi sembra di essere circondato da opere in cui un po' di estro del suo artefice convive con me e mi da ispirazione anche per le mie cose.
Le cartoline invece mi piacciono sia perché trasmettono messaggi oggi sempre meno usati in forma cartacea e anche per l aspetto materico che a volte è incredibile come ad esempio le cartoline disco, quelle tridimensionali o quelle di mail art.
Poi altre cose...ognuna con un suo significato diverso dalle altre.
 
Perché sono uno spirito libero
 
Premetto che questa indagine sociologica e psicologica ha un certo fascino e che ognuno di noi è un mondo a parte fatto di speranze gioie dolori e😀collezionismo, mi soffermo su quello che hai scritto silvietta non tanto per elogiarlo o criticarlo ma perché mi fa riflettere.leggevo proprio poco tempo fa gli scritti di Seneca sulla libertà e niente è più distante della tua idea di collezionismo rispetto all idea di libertà di Seneca. Infatti per Seneca si è liberi solo se ci si mantiene distanti dalle passioni e dalle cose materiali.praticamente per Seneca si è liberi solo quando non si colleziona niente😂
Vedi come cambiano le idee...
 
Ma dai?
:eek::D:eek::D

tutti invasi da romanticismo dietro questo 3D:p

Io vi riporterei qui:
le mie solite riflessioni, letture


c'è on line qualche buon'anima che anche se va in chiesa di domenica:asd::asd::asd: mi dice : "colleziono nella speranza di fare una badilata di quattrini":rotfl::rotfl::rotfl:
buona domenica;)
 
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