G.A.C. Guglielmo Achille Cavellini

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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Apro un 3D su questo artista, approfittando di citazione in altro 3D...ci sarà modo di riparlarne, sperando che qualcuno voglia contribuire.

Chi ne conosce i lavori e la storia sa quanto sia stato marginalizzato in maniera violenta dal sistema dell'arte.

Da questo lui ha tratto forza e condotto una critica davvero avanti sui tempi...ne riparleremo, periodo personalmente un po' incasinato questo !
 
Apro un 3D su questo artista, approfittando di citazione in altro 3D...ci sarà modo di riparlarne, sperando che qualcuno voglia contribuire.

Chi ne conosce i lavori e la storia sa quanto sia stato marginalizzato in maniera violenta dal sistema dell'arte.

Da questo lui ha tratto forza e condotto una critica davvero avanti sui tempi...ne riparleremo, periodo personalmente un po' incasinato questo !

OK!
 

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posso solo dirti che qui da noi
nei vicoli del centro
ancora si dice
"era fuori come un balcone"
 

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se poi volete approfondire e
capire la Brescia di qualche anno fa
questo fa per Voi:
supermegaiperdada

io chiudo qui,
sono troppo di parte:D:p
 

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Allora dai, inizio io. Però non sono una voce a favore, lo dico subito.
Partiamo un po' da lontano. Cavellini artista (perchè Cavellini organizzatore di eventi e amico di molti grandi Artisti è un'altra cosa), Cavellini artista dicevo vuole a tutti i costi avere un atteggiamento Dada con almeno 40 anni (malcontati) di ritardo. Gli piace stupire, spiazzare, giochicchiare.
Già: il vero Dadaismo (1916), fu un movimento assolutamente fondamentale per la rivoluzione dell'Arte del Novecento, in quanto nacque per sorprendere con provocazioni e dissacrazioni: rivendicò lo scopo di inventare un’arte nuova e forme d'arte stravaganti. La rivoluzione di Duchamp e di quel gruppo di finissimi intellettuali non ha bisogno di commenti: ruppe tutto il passato e aprì migliaia di nuove strade. Fu l'inizio vero di un certo tipo di Arte, quella che ancora oggi crea così tante perplessità e divisioni.
L'idea fondamentale del Dadaismo era quella di opporsi ad ogni atteggiamento razionalistico ed aveva una sua logica necessaria legata al tempo: bisognava distruggere l'arte e le convenzioni borghesi. Solo così, dissacrando tutto, sarebbe potuta nascere una nuova Arte. Moderna.
Cavellini si scopre Dadaista nell'animo con un ritardo pauroso: le sue trovate furono vuote novità, scherzi, provocazioni facilotte, giochetti abbastanza infantili. Che senso aveva al suo tempo ormai rifare il percorso Dadaista? Dove poteva condurre? A quale scoperta di quale nuova Arte? La sua epoca (fa l'artista negli anni 60) era invece un fermento di ritrovata "razionalità" dopo la tempesta informale. Dove poteva portare la sua distruzione di un'arte che era già stata distrutta e ricomposta più volte prima di lui?
Passo la palla a coloro che ritengono importante il suo lavoro...
 
Gac era fuori come un balcone...vero però fu uno dei più importanti esponenti della mail art.ho una sua piccola opera e con piacere ho inviato qualcosa al suo archivio in sua memoria.nome che rimarrà alla storia della mail art....che piaccia o meno non significa che non sia nessuno o solo fuori di testa:)
 
Il discorso su Cavellini é molto complesso e per capirlo bisogna necessariamente rifarsi alla sua opera e cioé a quello che ha fatto e detto (e a quando questo é accaduto :cool:), non al percorso espositivo in quanto quest'ultimo é necessariamente molto poco nutrito.
Ma proprio questo é il punto: non sarebbe potuta andare diversamente visto che il suo "dadaismo", sempre che di dadaismo di possa parlare come dice Accipicchia, assume una forma e dei contenuti molto molto originali e dei bersagli ben precisi:

- E' diretto in maniera violenta contro il sistema dell'arte, in particolare i critici e tutto quanto un artista deve pagare al sistema per diventare riconoscibile: i dadaisti non hanno mai avuto questo intento. Cavellini é invece stato iper-determinato e per tutta la sua carriera artistica, in maniera totalmente coerente e con un linguaggio molto innovativo - dalle casse contenenti i propri lavori distrutti a partire dal 1967, fino alle operzioni di autostoricizzazione attraverso la scrittura, i cimeli, i ritratti impertinenti etc...- si é battuto per evidenziare queste incongruenze nel mondo artistico. Non é forse vero che da fine anni '90 , con qualche decennio di ritardo, molti artisti hanno cominciato un'opera di autostoricizzazione, aprendo gallerie in proprio, promuovendosi direttamente etc..? Teniamo conto che lo stesso Martin Kippenberger ha effettuato, qualche decennio dopo, un'operazione molto simile affermando in sostanza che lui non avrebbe aspettato istituzioni, critici e mostre in quanto :"I can do it faster myself". La critica di Cavellini al sistema dell'arte e soprattuto della critica istituzionalizzata dell'arte é un qualcosa di estremamente originale e totalmente innovativo nel mondo dell'arte e questo é il punto nodale del suo lavoro: senza comprendere questo non si può comprendere l'artista e la valenza di quanto ha fatto.

- La parte più originale (anche se non l'unica) del suo lavoro parte nel 1971 ed é la cosiddetta Autostoricizzazione grazie alla quale, dopo un percorso di autopurificazione artistica, lui tenta di scavalcare tutto il sistema dell'arte e procedere a rendersi riconoscibile in forma autonoma. Personalmente ritengo che questa modalità operativa sia davvero geniale e una critica fortissima, violenta ed istrionica a tutto un sistema al quale gli artisti si devono piegare e al quale devono rendere conto per diventare riconoscibili.

- La sua critica, istrionica e beffarda appunto, al sistema dell'arte avviene in un momento nel quale in altre parti del mondo avvengono, esattamente nello stesso momento, critiche al sistema dell'arte simili, seppur profondamente diverse: Broodthaers al sistema museale e Daniel Buren con le sue famose dispute all'interno dei musei. Attenzione, non sto paragonando Cavellini a questi artisti, ma semplicemente faccio notare le coincidenze temporali in termine di critica al sistema e di artisti che procedono lungo un percorso parallelo (ma molto differente sia nel linguaggio che negli obiettivi ed intenti). Spesso, ochio, queste coincidenze temporali non sono causali, o meglio, possono sembrarlo all'apparenza, ma a chi conosce come funzionano certe "strane" coincidenze nel mondo dell'arte devono almeno fischiare un poco le orecchie.

- Ricordo inoltre che il MART di Rovereto (non un museo qualunque) aveva organizzato una personale sull'artista a 100 anni dalla sua nascita, nel 2014. Tale rassegna é stata cancellata ad 1 giorno dall'inaugurazione a causa di dispute tra gli eredi, ma il fatto stesso che un Museo come il Mart si sia interessato al suo lavoro é comunque un segnale di rilievo...
 
Detto questo, in estrema sintesi, ma secondo voi, sarebbe potuta andare diversamente e/o gli avrebbero potuto tributare qualche riconoscimento di peso??? :cool::cool::cool:
 
Allora:fiufiu::fiufiu:

per rispondere a Batterista hai ragione, ecco qui:
LA “MAIL ART”

riguardo a G.A.C. posso dire soltanto che sono di parte per campanilismo.:D
 
Cavellini inoltre, oltre ad avere frequentazioni ad altissimo livello nel mondo artistico, prima come collezionista e poi come artista era:

- L'artista preferito da Andy Warhol: in diverse occasioni il pop artist statunitense fece queste dichiarazioni nei confronti di Cavellini

- Riporto inoltre qui una dichiarazione fatta da Dubuffet su Cavellini : « Caro Guglielmo Achille Cavellini, noi tutti abbiamo all'inizio dedicato la nostra fede (il nostro entusiasmo giovanile) a degli schemi che si sono rivelati ingenui. Abbiamo creduto innocentemente che la capacità producesse il merito e che dal merito venisse la gloria. Abbiamo scoperto via via nel tempo che ciò non accade. Abbiamo imparato che, nei rapporti sociali, è la gloria che crea il merito e la capacità. Ed ecco che ora scopriamo che questo concetto di capacità è scomparso divenendo un'idea ingannevole che i divulgatori introducono a loro piacimento. Ridiamo ora attraverso di lei dei nostri sbagli precedenti. Ridiamo del merito e della gloria. Ridiamo del pubblico e della società, ridiamo delle loro beffarde mitologie. Questo è il messaggio che sgorga dalla sua sferzante e singolare attività. La saluto e la elogio. Vivissimi auguri. »
(Jean Dubuffet, 1978)

L'ha detto Dubuffet, non di sicuro Chiro60 eh, beninteso...
 
Ecco, ritengo che l'affermazione di Dubuffet sia davvero di peso e sottolinei il vero nucleo ed il nocciolo del lavoro di Cavellini...lo spirito toscano e beffardo di Cavellini fa capolino in ogni singola traccia del suo lavoro, che é permeato di questa caratteristica.

Per apprezzare il lavoro di Cavellini - che ha una valenza ed un'originalità davvero profonda in quanto critica ad un sistema precostituito - bisogna essere in sintonia con il suo spirito istrionico e goliardico, che é stato l'arma principale contro un sistema che non voleva saperne di lasciar filstrare personaggi scomodi...

Scusate, ma quanti esempi di riscoperte tarde, artisti derisi esistono, sono sempre esistiti ed esisteranno al mondo??? Non me li fate elencare!!!

Ecco, questo é il nucleo geniale del lavoro di Cavellini: smascherare queste incongruenze del sistema dell'arte. Se si capisce questo si capisce Cavellini.
 
Ultima modifica:
Guarda che finora stai delineando una personalità "contro-tutto-il-sistema" (che palle tutti questi che si mettono contro quello in cui sono dentro), contorta, sbalestrata, eccentrica. Il che è perfettamente vero, solo che tu tendi ad esaltare quello che invece per me non ha sostanza.
Ho già specificato che l'uomo aveva ottimi contatti ad alto livello, ma questi non implicano automaticamente un altrettanto grande valore artistico. Era anche (forse soprattutto) un valente collezionista con discrete disponibilità e questo avrà pur voluto dire qualcosa: gli artisti lo conoscevano e qualche apprezzamento di poche righe si sa, in questi casi non si nega. Sarei curioso di conoscere qualche opera fatta da Cavellini artista, che secondo te merita considerazione storica.
 
Ecco, questo é il nucleo geniale del lavoro di Cavellini: smascherare queste incongruenze del sistema dell'arte. Se si capisce questo si capisce Cavellini.

Aiuto ci siamo! "SMASCHERARE LE INCONGRUENZE DEL SISTEMA DELL'ARTE"!!! Ti pregooooo. Non si può leggere una frase così banale.
Perfettamente in linea con le contestazioni giovanili degli anni 70, quando nelle assemblee autogestite sobillatori da quattro soldi urlavano quattro slogan quattro e si avventuravano in discorsi vuoti infarciti di migliaia di "cioè". SMASCHERARE LE INCONGRUENZE! No, non lo scrivere più, dai
 
Tanto lo sanno tutti Acci che anche tu sei sempre contro ;) è l'atteggiamento che ti riesce meglio :D, per questo dovresti capire Cavellini meglio di altri...

E, ripeto, io sono uno che guarda sempre (quasi) il CV di un artista, ma quando incappo in qualcuno che dice qualcosa di nuovo, con un linguaggio innovativo ed in anticipo rispetto ai tempi...non mi tiro indietro dal difenderlo. Però i prerequisiti sono che a) devo capirlo b) deve piacermi c) devo entrare in sintonia d) devo dedurre, dal suo percorso artistico che possa aver detto qualcosa di innovativo e con la massima coerenza per primo ed in anticipo sui tempi.

Bene, essendo presenti tutti questi elementi, non mi tiro sicuramente indietro. Lo ritengo, personalmente, un artista molto valido, ma non sono da solo, visto che anche il Mart pare essersene accorto...;)
 
Tanto lo sanno tutti Acci che anche tu sei sempre contro ;) è l'atteggiamento che ti riesce meglio :D, per questo dovresti capire Cavellini meglio di altri...

E, ripeto, io sono uno che guarda sempre (quasi) il CV di un artista, ma quando incappo in qualcuno che dice qualcosa di nuovo, con un linguaggio innovativo ed in anticipo rispetto ai tempi...non mi tiro indietro dal difenderlo. Però i prerequisiti sono che a) devo capirlo b) deve piacermi c) devo entrare in sintonia d) devo dedurre, dal suo percorso artistico che possa aver detto qualcosa di innovativo e con la massima coerenza per primo ed in anticipo sui tempi.

Bene, essendo presenti tutti questi elementi, non mi tiro sicuramente indietro. Lo ritengo, personalmente, un artista molto valido, ma non sono da solo, visto che anche il Mart pare essersene accorto...;)

Va bene, ma facci vedere qualche capolavoro di Cavellini
 
:rotfl::rotfl::rotfl:
mi state facendo morire dal ridere, ragazzi.

E forse riderebbe pure, lui.OK!

Guardate cosa scrisse nel 1989
« Nel 2014 il sistema da tempo avrà esaurito la sua tradizionale funzione. Non esisteranno più le gallerie d'arte, il mercato, il collezionismo e le migliaia di critici arroganti, presuntuosi, che il tempo avrà inesorabilmente dimenticato, come sempre è avvenuto. Anche dipingere con i colori e i pennelli sarà un antico ricordo. Nasceranno altri uomini geniali che logicamente opereranno con i nuovi mezzi proposti dalla scienza e dalla tecnica. Il nostro pianeta continuerà la sua strada, sempre freneticamente alla ricerca del nuovo e del diverso. Costruiranno città spaziali. I resti delle civiltà passate saranno gelosamente conservati. L'arte servirà ad educare la sensibilità. Finché ci sarà l'uomo ci sarà anche l'arte, espressione del proprio tempo. Mi rammarico perché non mi sarà possibile seguire e conoscere l'evoluzione della mia opera, che ha determinato una autonomia di pensiero e una liberazione da ogni condizionamento. L'arte sarà la vita e la vita sarà l'arte. »

Tratto dal " Vita di un genio, Brescia, Centro studi cavelliniani"


Del resto il malumore di G.A.C. aveva "qualche motivo":rolleyes::rolleyes::
Achille Bonito Oliva, che gli fece visita insieme a Giuseppe Recchia, non mostrò alcun interesse per la sua arte, e allo stesso modo Filiberto Menna e Alberto Boatto lo giudicarono negativamente.

E ancora :
Nel 1976 scrisse a Willi Bongard, direttore della rivista Art Aktuell, chiedendo di essere inserito in prima posizione nella classifica dei migliori artisti del mondo, in quanto con le mostre a domicilio avrebbe realizzato esposizioni in 10.600 luoghi, inclusi i principali musei del mondo che hanno tacitamente accettato i cataloghi.] Non ricevendo risposta, decide di pubblicare egli stesso la classifica con in cima il proprio nome.:eek::eek::eek:
 
E ancora :
Nel 1976 scrisse a Willi Bongard, direttore della rivista Art Aktuell, chiedendo di essere inserito in prima posizione nella classifica dei migliori artisti del mondo, in quanto con le mostre a domicilio avrebbe realizzato esposizioni in 10.600 luoghi, inclusi i principali musei del mondo che hanno tacitamente accettato i cataloghi.] Non ricevendo risposta, decide di pubblicare egli stesso la classifica con in cima il proprio nome.:eek::eek::eek:

Bravo Ale, questa non la sapevo.
Per me era strampalato. Se poi qualcuno queste cose le vede come fenomenali manifestazioni artistiche...
 
beh, guarda ...

allora aggiungo che nel 1976 si procurò (chissà come) una lettera d'invito alla Biennale d'arte di Venezia, sostituì il nome dell'artista con il proprio e indirizzò una lettera al presidente della Commissione Carlo Ripa di Meana, rifiutando l'invito perché in disaccordo con le modalità di svolgimento della rassegna.

Credo che le due lettere furono pure pubblicate su Flash Art, se non erro aprile, ma non ho la certezza se 76 o 77.

Comunque, vi ripeto, son di parte per ragioni di campanilismo.

Per meglio comprendere l'uomo Cavellini e trarne alcune riflessioni, rammento una cartolina intitolata "Dieci modi per diventare famosi"

che conteneva queste frasi:
1. Uccidere Cavellini, o farsi uccidere da Cavellini
2. Essere presenti nel Museo Cavelliniano
3. Esaltare l'autostoricizzazione di Cavellini
4. Indossare il soprabito e il vestito scritti da Cavellini
5. Farsi scrivere sul corpo da Cavellini la sua storia
6. Organizzare un Centro Studi Cavelliniano
7. Ottenere l'incarico di festeggiare il centenario di Cavellini
8. Scrivere un libro o un saggio su Cavellini
9. Ricevere per posta un Andata-Ritorno di Cavellini
10. Possedere un'opera di Cavellini



buon proseguimento di serata.:bye:
 
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