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Praemium Imperiale 2017, il 12 settembre saranno annunciati i nomi dei vincitori


Nella sezione scultura il vincitore è El Anatsui

Congratulazioni Maestro!

Le sue enormi sculture, ispirate ai preziosi abiti da cerimonia tribale, realizzati con materiali di recupero schiacciati e ricuciti tra loro,
testimoniano come si può coniugare la più antica tradizione africana con la modernità delle tecniche e materiali.
E' proprio per questa ragione,
per la tematica sul riciclo e il rispetto per l'ambiente, che il prossimo 13 ottobre gli sarà conferito
il premio alla carriera in occasione della XI edizione della Biennale di Firenze presso la Fortezza da Basso dal 6 al 15 ottobre.






 


Praemium Imperiale an Pierre Alechinsky und Fujiko Nakaya

Nel 2018, giunto alla sua trentesima edizione, il Premium Imperiale è il più importante riconoscimento d’arte esistente al mondo e conferisce un prestigio pari a quello del Nobel per la Scienza. È assegnato in cinque discipline: pittura, scultura, architettura, musica, teatro/cinema e i protagonisti sono insigniti per il contributo esercitato in campo artistico e per l’influenza sull’umanità. La sua autorevolezza è riconosciuta per il rigore estremo della scelta. Tra i consiglieri figurano esponenti di spicco del mondo culturale, finanziario e imprenditoriale. Attualmente sono consiglieri Lamberto Dini, Klaus Dieter Lehmann, William H. Luers, Christopher Patten, Jean Pierre Raffarin e Yasuhiro Nakasone. Consiglieri Onorari Jacques Chirac, David Rockefeller Jr. e François Pinault. Dai comitati di selezione, presieduti dai consiglieri internazionali, sono proposte le nomination annuali, successivamente in queste rose di nomi i Comitati di selezione della Japan Art Association designano i cinque vincitori, ciascuno dei quali riceverà un premio di 15 milioni di yen – circa 115.00 euro – un diploma e una medaglia conferiti dal Patrono Onorario della Japan Art Association, il Principe Hitachi, durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà a Tokyo il prossimo 23 ottobre.

Fonte: Assegnato il Premium Imperiale, Nobel nel campo dell’Arte. La cerimonia a Tokyo il 23 ottobre 2018 – Articolo21

Il Praemium Imperiale 2018 a Riccardo Muti e Pierre Alechinsky. Ecco tutti i vincitori

:bye:
 
Ecco i vincitori del Praemium Imperiale 2019: Kentridge, Hatoum, Williams e Tsien, Mutter e Tamasaburo

Sono stati comunicati questa mattina a Roma i vincitori della XXXI edizione del Praemium Imperiale, il più importante premio internazionale per le arti, che ogni anno viene assegnato dalla Japan Art Association nei campi della pittura, della scultura, dell’architettura, della musica e del teatro/cinema. Per la pittura, il premio va a William Kentridge (Johannesburg, 1955). Nel campo della scultura, il riconoscimento è assegnato a Mona Hatoum (Beirut, 1952), mentre per l’architettura vincono Tod Williams (New York, 1943) e Billie Tsien (Ithaca, New York, 1949) dell’omonimo studio di architettura. Infine, il premio per la musica va a Anne-Sophie Mutter (Rheinfelden, 1963) e quello per il teatro/cinema viene riconosciuto a Bandō Tamasaburō (Tokyo, 1950). I premiati arrivano dunque da tutti i cinque continenti.



William Kentridge : Ha cominciato la carriera di artista con i disegni in movimento, tecnica che permette di effettuare aggiunte e cancellature a disegni in carboncino che vengono filmati un fotogramma alla volta e collegati tra loro tecnicamente così da dare uno stile di animazione. Questa è una tecnica apparentemente molto semplice, rispetto ad altri stili moderni, che però si dice catturi la profondità del tempo.

Mona Hatoum: Ha sviluppato un linguaggio in cui i soggetti familiari, domestici, della vita quotidiana, vengono trasformati in qualcosa di estraneo, minaccioso e pericoloso (per esempio gli oggetti da cucina o strumenti di uso domestico). Lei dice di essere interessata al “perturbante”: quando una situazione è perfettamente familiare improvvisamente appare strana perché associata a un evento traumatico, questo crea sentimenti di ansia, disagio, terrore. In questo modo, Mona Hatoum sfida le nostre certezze.

Tod Williams e Billie Tsien: Il loro studio esplora potenzialità e materiali, e il loro lavoro è segnato da bellezza, atemporalità e utilizzo. “La gente”, dice Billie Tsien, “dice che le strutture progettate da noi sono come persone, cerchiamo di fare in modo che i nostri edifici siano intrisi di un senso di appartenenza. Inoltre vogliono suscitare in chi vi entra un sentimento di stupore”

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Ann-Sophie Mutter: E' considerata una delle più grandi violiniste contemporanee, la sua tecnica del vibrato è unanimemente apprezzata, così come lo sono la sua capacità espressiva, la sua conoscenza musicale e il suo amore per la musica ad ampio spettro. Da più di quarant’anni è la principale interprete del violino classico. Talento precoce, a soli tredici anni fu invitata da Herbert von Karajan a suonare per la filarmonica di Berlino, orchestra con la quale continua a collaborare ancora oggi. Da 35 anni suona un violino Stradivari.

Bandō Tamasaburō: Nella tradizione giapponese del teatro kabuki, è ritenuto una leggenda ed è considerato uno dei più grandi attori Onnagata. È celebre e molto ammirato per le sue capacità di rappresentare la bellezza femminile e di esprimere lo spirito del personaggio che interpreta. È stato riconosciuto come “Tesoro nazionale vivente” dal Giappone, ed è considerato un maestro della propria arte, un ambasciatore della cultura giapponese e un’enorme forza creativa.

 
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Dato che difficilmente si ripresenterà l'occasione, ne approfitto...
:) Ciao!!

Il Kabuki è una delle grandi forme del teatro giapponese, la sola che dalle sue origini ad oggi abbia dimostrato di volersi adattare all'evoluzione della società.
Per tale ragione si preferisce parlare del kabuki come di un teatro popolare anziché di teatro classico in senso stretto.

La proibizione delle scene e delle danze più sfacciatamente erotiche (inizialmente alle donne poi ai ragazzi vedi link) costrinse le nuove compagnie, ormai costituite solo da uomini adulti, a elaborare gli elementi drammatici dei loro spettacoli e a stabilire un sistema di specializzazione per i ruoli che vide la nascita della figura peculiare dell’onnagata, l’attore specializzato in ruoli femminili.

Kabuki | AsiaTeatro – Giappone

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