Sono d'accordo con il senso generale degli interventi. Vorrei aggiungere, se qualcuno mi leggerà,
che l'astrattismo nella sua forma lirica o poetica, è una stagione che è iniziata e praticamente ha
dominato tutti gli anni cinquanta (ma i francesi hanno iniziato assai prima) e alla fine dei sessanta,
con l'enorme diffusione della pop e delle sue futili icone, è stata mandata in pensione anticipata.
Occorre però considerare che l'astrattismo, come alcuni autori hanno detto, non si riduce a un mero
movimento artistico, come il dada, il surrealismo ecc, m si tratta di una tendenza di fondo dell'uomo
nella sua rappresentazione del mondo. Le caverne non sono piene solo di animali e cacciatori ma
anche di simboli (la svastica ad esempio esiste da decine di migliaia di anni), e possiamo dire che
il mondo medio-orientale e orientale ha ampiamente usato e ancora oggi usa l'astrattismo per
rappresentare il mondo e l'uomo stesso.
E' difficile capire perché C.Wool sia quotato milioni di dollari, io li ho visti alcuni suoi lavori, 3x2 metri,
e non mi hanno detto qualcosa di nuovo.
Fare realmente qualcosa di nuovo è veramente dura, dico usando pennelli e spatole, sia pure con
applicazioni di macrocopie e affiche vari come wool. Nel periodo dal 1940 al 1975 praticamente
tutto quello che vediamo oggi è già stato fatto decine di anni prima. Penso a Ives Klein con il suo
cannoncino ad aria, con cui sparava la vernice o la sua body art performance.
Purtroppo per lavorare nell'astratto, pur nelle sue varie forme, occorre una notevole forza espressiva
e anche molta preparazione tecnica, saper accostare i colori, saperli impastare, oppure saper
saturare una superficie, velandola in modo impercettibile, o creare increspature come Soulages.
L'astratto e ancor più l'informale astratto, non avendo alcuna base di rappresentazione, si presta male
alla lettura, pensate alle belle e ricche signore, mogli dell'avvocato, potranno mai essere contente
che il marito porti a casa un quadro di solulages, tutto nero come la pece?
Questo per dire che fare l'astratto significa essere determinati al massimo, avere una forza psicologica
notevolissima e anche coraggio (almeno oggi), unite a una cospicuo preparazione teorica.
Lo dico anche sulla base della mia personale esperienza. Per questo l'astrattismo è deludente in genere,
tranne quando è fatto da una grande personalità, allora subentra il sublime, come sempre. al