Un saluto ad Umberto Eco

accipicchia

Nuovo Utente
Registrato
8/10/13
Messaggi
9.357
Punti reazioni
444
Ieri sera è scomparso Umberto Eco, un uomo di straordinaria intelligenza, di una cultura smisurata, con un carattere spigoloso, un senso critico più che pungente e uno spirito molto lontano dalla stomachevole melassa del politically correct di tanta pseudo-intellighenzia. Oggi, quando tutti ne parlano, è difficile ricordarlo in modo non banale (proprio lui detestava la banalità) e scrivere su di lui un pensiero che non sia già stato scritto.
Vorrei ricordare qui il suo legame con l'Arte (non con il mondo dell'arte). Amava e conosceva l'Arte. Sapeva parlarne come pochi e pur non essendo mai stato un critico ha scritto pagine molto importanti ed ha avuto un ruolo di assoluto rilievo. Un esempio: la famosissima mostra "Arte Programmata" del 1962 allestita nel Negozio Olivetti per volontà di Munari e altri, è una mostra passata legittimamente alla Storia per l'innovazione, per la tendenza tanto moderna da farla sembrare attuale ancora oggi (le luci e l'architettura furono addirittura anticipatrici di gusti che divennero popolari alcuni decenni dopo). Il testo del libro-catalogo di quella mostra epocale era proprio di Umberto Eco.
 
Bravo Acci, giusto ricordarlo ed ancor più giusto ricordare quanto ci ha lasciato in eredità in termini di pensiero e cultura.

R.I.P.
 
R.I.P.

e mi spiace che lo stanno rammentando solo per "il nome della rosa"
mentre fece ben altro
fra semantica e filosofia del linguaggio...
vabbè, tanto ormai ....

Riposi in pace.
 
Un uomo senza peli sulla lingua.
Forsa la miglior (e rara) dote, che si possa avere ai nostri tempi.
 
Mi spiace moltissimo.
Mi associo agli altri messaggi di cordoglio.
 
Va detto anche che a molti non è mai stato simpatico per il giudizio sprezzante che ha sempre dato della classe politica appartenente al centrodestra italiano. Sostanzialmente credeva che il blocco di potere berlusconiano fosse composto di persone ignoranti che avevano volutamente spento il cervello per mettersi al servizio di un uomo potente (e corrotto) allo scopo di trarne qualche vantaggio.
Ricordo che si rifiutò di stringere la mano a Sandro Bondi quando era ministro della cultura.
Che cosa pensasse poi di Berlusconi a quel punto è superfluo specificarlo.
Credo comunque che anche il suo giudizio del centrosinistra non fosse così elevato, anche se forse non così sprezzante.
Giudizi proprio lusinghieri, va detto...
 
Va detto anche che a molti non è mai stato simpatico per il giudizio sprezzante che ha sempre dato della classe politica appartenente al centrodestra italiano. Sostanzialmente credeva che il blocco di potere berlusconiano fosse composto di persone ignoranti che avevano volutamente spento il cervello per mettersi al servizio di un uomo potente (e corrotto) allo scopo di trarne qualche vantaggio.
Ricordo che si rifiutò di stringere la mano a Sandro Bondi quando era ministro della cultura.
Che cosa pensasse poi di Berlusconi a quel punto è superfluo specificarlo.
Credo comunque che anche il suo giudizio del centrosinistra non fosse così elevato, anche se forse non così sprezzante.
Giudizi proprio lusinghieri, va detto...

Chissà, forse aveva visto bene...:D
 
Senza far politica non mi pare che neppure renzi e compagni siano dei premi nobel eh
 
Indietro