Alessandro Celli
Nuovo Utente
- Registrato
- 23/10/09
- Messaggi
- 34.218
- Punti reazioni
- 831
Ne avevo già trattato di Lui, ma non ritenevo il caso di aprire un 3D dedicato.
Ma si sa, essendo un forum di “arte ed investimenti” dopo questa piacevole notizia:
https://www.dorotheum.com/it/aste/p...mario-surbone.html?currentPage=4&results=sold
torno sul pezzo.
Mario Surbone è nato l'8 settembre 1932 a Treville (AL).
Amico di Roman Opalka, peraltro presente al presente al Museo di Lodz in quanto ai tempi l'artista frequentava molto la Polonia.
ecco una vecchia recensione di Francesco De Bartolomeis in occasione della mostra a Mario Surbone presso la Giulio Bolaffi Editore.
“...particolarmente negli acrilici su legno, sempre in più elementi (come necessarie complicazioni compositive) che siano separati o accolti in un supporto unico, coesistono in modo vitale forme geometriche e forme organiche, masse compatte e configurazioni mediante incisioni, colori netti e colori variati da affioramenti e dalla struttura della pennellata. Le rappresentazioni di vicende interiori legate all’esterno, luogo di cose, di fatti naturali, di rapporti, producono pulsazioni,
spostamenti del centro, percorsi che ritornano su se stessi per avviarne sempre di nuovi”.
Compiuti gli studi presso il Liceo Artistico di Torino e l'Accademia Albertina, dove è stato allievo di Felice Casorati, ha esordito nel 1958 alla Mostra Nazionale d'Arte giovanile di Roma.
Dopo un soggiorno parigino nei primi anni '60, la sua ricerca, iniziata in clima informale, tende a una definizione sempre più rarefatta e astratta dell'immagine, giungendo poi all'introduzione di materiali eterogenei, quali legno e cartone.
Nel 1967, anno decisivo nella ricerca dell'artista, compaiono le prime sagome umane ottenute dai cartoni ritagliati. Mirella Bandini le definì come ritagli di «forme organiche a replicazione modulare in negativo, o in compenetrazione e giustapposizione». Sono invece datati 1968 i primi Incisi, la cui pratica si estende fino al 1976. Nel 1969, nel presentare Surbone alla galleria Triade di Torino, Paolo Fassati colloca la ricerca del pittore trevillese in un' epoca di diffuso «furor geometricus» precisando però allo stesso tempo che «il tema, in Surbone, è lo spazio, come luogo per lasciarsi captare da una più impalpabile energia emotiva».
In quegli anni Surbone partecipa a numerose esposizioni personali e collettive, in spazi pubblici e privati. Nel 1972 e nel 1973 è presente a Réalités Nouvelles a Parigi, ad Arte Contemporanea al Museo Civico di
Bologna e a Verso il Bianco, mostra allestita presso la galleria Unimedia di Genova. Nel 1974 espone con Gorza e De Alexandris negli spazi della llinità a Roma con la presentazione di Luigi Lambertini.
Ma un amico utente
potrà dirci di più, vero?
Ma si sa, essendo un forum di “arte ed investimenti” dopo questa piacevole notizia:
https://www.dorotheum.com/it/aste/p...mario-surbone.html?currentPage=4&results=sold
torno sul pezzo.
Mario Surbone è nato l'8 settembre 1932 a Treville (AL).
Amico di Roman Opalka, peraltro presente al presente al Museo di Lodz in quanto ai tempi l'artista frequentava molto la Polonia.
ecco una vecchia recensione di Francesco De Bartolomeis in occasione della mostra a Mario Surbone presso la Giulio Bolaffi Editore.
“...particolarmente negli acrilici su legno, sempre in più elementi (come necessarie complicazioni compositive) che siano separati o accolti in un supporto unico, coesistono in modo vitale forme geometriche e forme organiche, masse compatte e configurazioni mediante incisioni, colori netti e colori variati da affioramenti e dalla struttura della pennellata. Le rappresentazioni di vicende interiori legate all’esterno, luogo di cose, di fatti naturali, di rapporti, producono pulsazioni,
spostamenti del centro, percorsi che ritornano su se stessi per avviarne sempre di nuovi”.
Compiuti gli studi presso il Liceo Artistico di Torino e l'Accademia Albertina, dove è stato allievo di Felice Casorati, ha esordito nel 1958 alla Mostra Nazionale d'Arte giovanile di Roma.
Dopo un soggiorno parigino nei primi anni '60, la sua ricerca, iniziata in clima informale, tende a una definizione sempre più rarefatta e astratta dell'immagine, giungendo poi all'introduzione di materiali eterogenei, quali legno e cartone.
Nel 1967, anno decisivo nella ricerca dell'artista, compaiono le prime sagome umane ottenute dai cartoni ritagliati. Mirella Bandini le definì come ritagli di «forme organiche a replicazione modulare in negativo, o in compenetrazione e giustapposizione». Sono invece datati 1968 i primi Incisi, la cui pratica si estende fino al 1976. Nel 1969, nel presentare Surbone alla galleria Triade di Torino, Paolo Fassati colloca la ricerca del pittore trevillese in un' epoca di diffuso «furor geometricus» precisando però allo stesso tempo che «il tema, in Surbone, è lo spazio, come luogo per lasciarsi captare da una più impalpabile energia emotiva».
In quegli anni Surbone partecipa a numerose esposizioni personali e collettive, in spazi pubblici e privati. Nel 1972 e nel 1973 è presente a Réalités Nouvelles a Parigi, ad Arte Contemporanea al Museo Civico di
Bologna e a Verso il Bianco, mostra allestita presso la galleria Unimedia di Genova. Nel 1974 espone con Gorza e De Alexandris negli spazi della llinità a Roma con la presentazione di Luigi Lambertini.
Ma un amico utente
potrà dirci di più, vero?