Enzo Mari

Alessandro Celli

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se è trattato poco, molto poco.:rolleyes::rolleyes:

E colgo l'occasione per segnalare il prossimo evento proprio qui a Brescia.

"eliminare il superfluo per ritrovare l’essenziale"
Opening on 21 November 2015 - Until 16 January 2016

presso ENZO MARI
 

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Struttura n. 895, Omaggio a Fadat (Luce e movimento exhibition), 1967

Allestimento struttura lineare / 1965

Struttura 1059, 1964, alluminio su legno / aluminium on wood, 138 x 138 x 12 cm
 

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La classe di un uomo burbero testimoniata dalla moglie Lea Vergine:

"Quando mi sono occupata dell’arte programmatica e cinetica (non perché lui faceva parte del movimento) era contrario, non lo trovava opportuno e non ricordo sia venuto all’inaugurazione della mostra".
:cool:

P.s.
Imperdibile il catalogo di quella mostra intitolata "L'ultima avanguardia" per gli appassionati del genere!
 
La classe di un uomo burbero testimoniata da se stesso:

"Spesso ci si lamenta perché il pubblico non capisce certi pezzi, o certi progetti architettonici… E grazie che non li capisce: la ricerca deve essere libera, ma se ogni ********* rivendica un suo linguaggio… La firma… la firma!"

Sarà ricordato per tanto altro..oltre ai pezzi "firmati".

Un gigante!
:yes:
 
Bella intervista ma, per chi conosce un poco Mari, non c'e' nulla di nuovo.

ENZO MARI. LEZIONI DI DESIGN - Rai Scuola

Un grande uomo con una coerenza , una coscienza morale e un rigore difficilmente riscontrabili ( per non dire sconosciuti) oggi.

Ottima iniziativa quella di dedicargli un 3d OK!
 
Indubbiamente un grandissimo ma l'intervista non mi è piaciuta granché; a mio parere ne emerge un uomo perennemente in lotta col mondo, difficile negli affetti e con un ego enorme. Spero di aver avuto l'impressione sbagliata, ma le poche parole sulla famiglia ed il figlio, ed altri grandissimi del design mi ha lasciato questa sensazione.

RR
 
Indubbiamente un grandissimo ma l'intervista non mi è piaciuta granché; a mio parere ne emerge un uomo perennemente in lotta col mondo, difficile negli affetti e con un ego enorme. Spero di aver avuto l'impressione sbagliata, ma le poche parole sulla famiglia ed il figlio, ed altri grandissimi del design mi ha lasciato questa sensazione.

RR

E qui non c'e' andato nemmeno troppo pesante :angry:

Enzo Mari (Sette – aprile 2011)


Mari, lei non stima i suoi colleghi.
«Nani… ballerine. I designer sono i primi tra i miei nemici».
Perché?
«Il 95% è totalmente ignorante. Sono dei piccoli robot che accettano come valore solo il mercato»
o».
«Vendo dunque sono»?
«Poi c’è un 5% che capisce, ma cinicamente accetta le distorsioni dello stesso mercato: oggetti costruiti per durare solo qualche mese… Non servono a chi li acquista, ma a chi li produce per fare profitto. È legittimo, ma non si riempiano riviste e volumi per dire che questi lavori contengono qualcosa di cui la società ha bisogno».


La mia impressione e' che sia una persona severa , austera, onesta fino all'intransigenza , uno che non fa sconti a nessuno, in primis a se stesso. Sicuramente una persona scomoda ma lucidissimo nella sua analisi.
 
Grande Enzo Mari.
Mi pregio di averne parlato in altre innumerevoli occasioni qui sul forum. Assieme ad Alviani e' quello che stimo di piu'. Un persona obiettiva e sganciata dal circo del mercato fine a se stesso . Non a caso e' amico di Alviani. Entrambi per me rappresentano il top di quell'ambito di ricerca. L 'ultimo grande torto subito da Mari è stata l'eclusione alla mostra del Gran Palais a Parigi ma uno come Lui resterà comunque nella Storia dell'Arte a prescindere da bassezze di ogni genere.
 
Grande Enzo Mari.
Mi pregio di averne parlato in altre innumerevoli occasioni qui sul forum. Assieme ad Alviani e' quello che stimo di piu'. Un persona obiettiva e sganciata dal circo del mercato fine a se stesso . Non a caso e' amico di Alviani. Entrambi per me rappresentano il top di quell'ambito di ricerca. L 'ultimo grande torto subito da Mari è stata l'eclusione alla mostra del Gran Palais a Parigi ma uno come Lui resterà comunque nella Storia dell'Arte a prescindere da bassezze di ogni genere.

A Dynamo,Lemoine ha escluso Biasi.
Peccato che poi ne abbia curato la personale nella nota galleria parigina.
Si sarà ravveduto?

Credo però che Mari passerà alla storia per tanto altro rispetto alle opere eseguite all'inizio,in pratica,della sua carriera.

Interessanti considerazioni per l'uscita dei "suoi" ricordi.
Enzo Mari. 25 modi per piantare un chiodo
 
:clap:

Grande Enzo Mari.
Mi pregio di averne parlato in altre innumerevoli occasioni qui sul forum. Assieme ad Alviani e' quello che stimo di piu'. Un persona obiettiva e sganciata dal circo del mercato fine a se stesso . Non a caso e' amico di Alviani. Entrambi per me rappresentano il top di quell'ambito di ricerca. L 'ultimo grande torto subito da Mari è stata l'eclusione alla mostra del Gran Palais a Parigi ma uno come Lui resterà comunque nella Storia dell'Arte a prescindere da bassezze di ogni genere.

Munari, Mari, Massironi e Alviani

i Magnifici Quattro
 
Indubbiamente un grandissimo ma l'intervista non mi è piaciuta granché; a mio parere ne emerge un uomo perennemente in lotta col mondo, difficile negli affetti e con un ego enorme. Spero di aver avuto l'impressione sbagliata, ma le poche parole sulla famiglia ed il figlio, ed altri grandissimi del design mi ha lasciato questa sensazione.

RR

È' l'altra faccia della medaglia. Non sta scritto da nessuna parte che per essere grandi artisti si debba essere burberi e scontrosi, Mari probabilmente ricade in questa categoria. Fontana era una persona amabile e apprezzato da tutti i colleghi, anzi spesso chi è davvero grande ha una visione più elevata e si chiama fuori da scontri, lotte di parte e invidie, semplicemente perché è' totalmente concentrato sulla propria arte e a far bene quello che fa: di cosa fanno gli altri non si interessa in termini di invidia e gelosia.

Poi però sono esistiti anche Caravaggio e Cellini :D:D:D...quindi l'unica regola è' che nn ci sono regole, forse grandezza e temperamento di un artista nn sono collegate e collegabili
 
È' l'altra faccia della medaglia. Non sta scritto da nessuna parte che per essere grandi artisti si debba essere burberi e scontrosi, Mari probabilmente ricade in questa categoria. Fontana era una persona amabile e apprezzato da tutti i colleghi, anzi spesso chi è davvero grande ha una visione più elevata e si chiama fuori da scontri, lotte di parte e invidie, semplicemente perché è' totalmente concentrato sulla propria arte e a far bene quello che fa: di cosa fanno gli altri non si interessa in termini di invidia e gelosia.

Poi però sono esistiti anche Caravaggio e Cellini :D:D:D...quindi l'unica regola è' che nn ci sono regole, forse grandezza e temperamento di un artista nn sono collegate e collegabili

Pienamente d'accordo! Anzi, molto spesso, in qualcunque campo, i "grandi" non sono anche grandi persone (a prescindere dal caso specifico di Mari).

Il mio era solo un commento sull'intervista, in cui mi colpivano più certe affermazioni sugli affetti che altro...

Come qualcuno sopra, consiglio anch'io "25 modi di piantare un chiodo", una lettura molto interessante.

ciao,
RR
 
Ricordo che una volta vidi un'intervista di Mari su un canale Rai del digitale terreste (l'ottima Rai 5 mi pare) e ne rimasi folgorato: il tema era coniugare il design con l'autoproduzione dei beni. Personalmente il tema dell'autoproduzione (musicale, alimentare, etilica.....) ha sempre avuto un grande fascino, e scoprire che Enzo Mari aveva dato alle stampe un volume in cui illustrava come autoprodursi i mobili, di design, di uso quotidiano mi colpì moltissimo. Il libro in questione si intitola "autoprogettazione?".


http://www.matthewlangley.com/blog/Enzo-Mari-Autoprogettazione2.pdf
 
Penso sia la stessa che avevo visto io e che mi aveva inizialmente avvicinato a Mari!
L'edizione originale del '74 è parecchio rara ma l'ottima Corraini ha ristampato il volume qualche anno fa. Secondo me il Mari-pensiero è tutto lì dentro.

Inoltre, se non ricordo male, si lamentava che moltissime persone non avessero compreso pienamente lo spirito dell'iniziativa, dicendo di aver ricevuto un buon numero di lettere dove le persone si complimentavano con lui ma chiedevano nuovi disegni per realizzare altri mobili...
 
Macchina per esperimenti psicologici
:eek:
VI Biennale di San Marino, 1967
 

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