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carlosan

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Cari tutti,

guardando in giro ho notato un altro artista che mi intriga parecchio. Francois Morellet.
Come sapete, avevo chiesto dei pareri circa Vasarely (in particolare l'opera che e' ora su meeting art), ed anche le opere di Morellet le trovo interessanti.
Da quanto ho capito si tratta di un filone diverso, forse piu' concettuale, ma che credo prenda sempre spunto dall'optical di vasarely (che in questo senso credo sia il capofila ssoluto), con forte caratterizzazione geometrica e con un approccio piu cinetico e meno statico.

che ne pensate?
come valori e' abbastanza impegnativo, ma non irrangiungibile (parlo di opere max inizio anni 70, non successive e cmq rappresentative dell'attivita dell'artista).
chiedo anche in ottica di mercato, sempre sulla considerazione che non compro per rivendere, ma essendo cifre per me impegnative preferire avere qualche briciolo di serenita' ;)

grazie
carlo
 
Un artista da finale di champions anche se costa molto anche nelle opere anni 70 .
mio punta di vista lui ma anche Le Parc a livello di mercato hanno ancora da iniziare a galoppare...siamo sempre al trotto! Non penso in Italia si possa trovare molto di lui.
 
Cari tutti,

guardando in giro ho notato un altro artista che mi intriga parecchio. Francois Morellet.
Come sapete, avevo chiesto dei pareri circa Vasarely (in particolare l'opera che e' ora su meeting art), ed anche le opere di Morellet le trovo interessanti.
Da quanto ho capito si tratta di un filone diverso, forse piu' concettuale, ma che credo prenda sempre spunto dall'optical di vasarely (che in questo senso credo sia il capofila ssoluto), con forte caratterizzazione geometrica e con un approccio piu cinetico e meno statico.

che ne pensate?
come valori e' abbastanza impegnativo, ma non irrangiungibile (parlo di opere max inizio anni 70, non successive e cmq rappresentative dell'attivita dell'artista).
chiedo anche in ottica di mercato, sempre sulla considerazione che non compro per rivendere, ma essendo cifre per me impegnative preferire avere qualche briciolo di serenita' ;)

grazie
carlo

Caro Carlo, amichevolmente, devo dirti che lituo approccio, secondo un mio modestissimo parere, lo vedo sbagliato.
Sia Vasarely che Morellet senza dubbio sono dei giganti (io preferisco Morellet) e come tu ben sai nelle opere giuste richiedono investimenti di cifre importanti (che a me fanno venire i brividi:D).
Quando stamattina ho letto questo tuo messaggio su Morellet ho capito (se ho capito male ti chiedo pubblicamente scusa) che il tuo ''da quanto ho capito'' è sinonimo di una conoscenza superficiale di Morellet.
Non credi che sarebbe meglio prima approfondire doverosamente l'artista prima di puntare ad un eventuale acquisto?

Ti dico questo perche Morellet è un artista che deve essere studiato seriamente perché quando prendi una sua opera, allo stesso tempo, acetti anche il suo pensiero e il suo pensiero deve essere approfondito non solo con la visione ma anche con una importante lettura.

Un caro saluto;)
 
Ha perfettamente ragione artpop, altro che chiedere scusa. Anch'io leggo con stupore affermazioni buttate là con sconcertante leggerezza: (vasarely (che in questo senso credo sia il capofila assoluto), Da quanto ho capito si tratta di un filone diverso, forse piu' concettuale, chiedo anche in ottica di mercato...
Inoltre, in altro thread, chiedi pareri su un Dova (che per bello che sia, cosa c'entra con tutti gli altri, Vasarely, Hartung, Morellet ???). Un minestrone di idee ben confuse insomma.
Al di là della disponibilità economica, per pensare di comprare e collezionare Arte, è necessaria una buona conoscenza. Dalle poche righe che hai scritto hai voluto far capire (mi auguro per gioco) che questa conoscenza è veramente scarsa. Se è così, credimi: devi lavorarci su e molto.
 
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Cari tutti,

guardando in giro ho notato un altro artista che mi intriga parecchio. Francois Morellet.
Come sapete, avevo chiesto dei pareri circa Vasarely (in particolare l'opera che e' ora su meeting art), ed anche le opere di Morellet le trovo interessanti.
Da quanto ho capito si tratta di un filone diverso, forse piu' concettuale, ma che credo prenda sempre spunto dall'optical di vasarely (che in questo senso credo sia il capofila ssoluto), con forte caratterizzazione geometrica e con un approccio piu cinetico e meno statico.

che ne pensate?
come valori e' abbastanza impegnativo, ma non irrangiungibile (parlo di opere max inizio anni 70, non successive e cmq rappresentative dell'attivita dell'artista).
chiedo anche in ottica di mercato, sempre sulla considerazione che non compro per rivendere, ma essendo cifre per me impegnative preferire avere qualche briciolo di serenita' ;)

grazie
carlo


Puoi partire da questo per conoscere morellet
http://accademiaromartgallery.wikispaces.com/Francois+Morellet

Probabilmente potresti estendere la tua ricerca a tutti gli autori del GRAV (
Hugo Demarco, Garcia Miranda, Horacio Garcia Rossi, Julio Le Parc, Francois Molnar, Francois Morellet , Moyano, Servanes, Francisco Sobrino, Joen Stein, Jean Pierre Vasarely).

Penso che le loro ricerche derivino direttamente da quelle della Bauhaus (Itten,Albers in particolare) e che dalle loro discendano un po' tutti i cinetici.
 
Ha perfettamente ragione artpop, altro che chiedere scusa. Anch'io leggo con stupore affermazioni buttate là con sconcertante leggerezza: (vasarely (che in questo senso credo sia il capofila assoluto), Da quanto ho capito si tratta di un filone diverso, forse piu' concettuale, chiedo anche in ottica di mercato...
Inoltre, in altro thread, chiedi pareri su un Dova (che per bello che sia, cosa c'entra con tutti gli altri, Vasarely, Hartung, Morellet ???). Un minestrone di idee ben confuse insomma.
Al di là della disponibilità economica, per pensare di comprare e collezionare Arte, è necessaria una buona conoscenza. Dalle poche righe che hai scritto hai voluto far capire (mi auguro per gioco) che questa conoscenza è veramente scarsa. Se è così, credimi: devi lavorarci su e molto.


il parere su dova non c entra nulla con il resto...e' un parere...non sapevo che fosse un problema chiedere un parere se prima se ne e' chiesto un altro su un artista molto diverso.
stesso discorso per hartung...ho chiesto un parere.
mi spiegheresti perche' lo apostrofi come fosse un problema?

Di sicuro non vanto grande conoscenza in materia, ma sembra quasi che scrivere sul forum sia solo per esperti e questo mi pare poco consono allo spirito di un forum.
infine, l'amico Fabius almeno ha dato un suggerimento circa una fonte per informarsi e artpop ha dato un consiglio con educazione...tu diciamo un pochino meno....

ad ogni modo grazie x i feedback
 
Puoi partire da questo per conoscere morellet
http://accademiaromartgallery.wikispaces.com/Francois+Morellet

Probabilmente potresti estendere la tua ricerca a tutti gli autori del GRAV (
Hugo Demarco, Garcia Miranda, Horacio Garcia Rossi, Julio Le Parc, Francois Molnar, Francois Morellet , Moyano, Servanes, Francisco Sobrino, Joen Stein, Jean Pierre Vasarely).

Penso che le loro ricerche derivino direttamente da quelle della Bauhaus (Itten,Albers in particolare) e che dalle loro discendano un po' tutti i cinetici.

grazie x il link
e' interessante e sicuramente utile
thanks
 
il parere su dova non c entra nulla con il resto...e' un parere...non sapevo che fosse un problema chiedere un parere se prima se ne e' chiesto un altro su un artista molto diverso.
stesso discorso per hartung...ho chiesto un parere.
mi spiegheresti perche' lo apostrofi come fosse un problema?

Di sicuro non vanto grande conoscenza in materia, ma sembra quasi che scrivere sul forum sia solo per esperti e questo mi pare poco consono allo spirito di un forum.
infine, l'amico Fabius almeno ha dato un suggerimento circa una fonte per informarsi e artpop ha dato un consiglio con educazione...tu diciamo un pochino meno....

ad ogni modo grazie x i feedback

La mia idea di fondo, di cui sono assolutamente convinto, è che una collezione per dirsi tale deve avere un tema o almeno un indirizzo. Un filo conduttore logico insomma. In caso contrario trattasi di accozzaglia. Non è proibito ovviamente, ma mettere insieme un'accozzaglia al massimo soddisfa la propria ansia di possesso. Una collezione invece esprime la propria personalità e la propria capacità di approfondire con sensibilità e cultura l'argomento principale di interesse. Ecco perchè faccio molta fatica a capire come si possa pensare di mettere in collezione contemporaneamente Dova e Morellet, o si possa provare lo stesso grado di interesse per Boetti e De Pisis (tanto per fare degli esempi fortemente "contrastanti"). Se questo è dovuto a un iniziale avvicinamento all'Arte, ben venga: è capibile guardare un po' tutto con curiosità. Se tale atteggiamento permane anche in seguito, io credo che si possa parlare di "confusione". Al di là tutto, io spero che la tua voglia di chiedere agli altri partecipanti al fol, sia frutto di un "novello e frizzante" interesse alla materia artistica, ma quando leggo frasi del tipo "mi pare di aver capito che Vasarely è importante", "non conoscevo per niente Morellet ma mi pare bravo", bhe... ci vedo un leggerissimo senso di incompetenza, non scusabile perchè pensare di collezionare senza studiare è semplicemente un'assurdità.
In ogni caso, ti auguro tanti proficui approfondimenti e, solo successivamente, tanti soddisfacenti acquisti.
 
grazie x l'augurio.
di sicuro partiamo da un approccio del tutto diverso, a prescindere dal fatto che io abbia sicuramente scarsa cultura a riguardo: il discorso dell'accozzaglia.
mi ricorda un po' come quando da ragazzo discutevo con non musicisti (io lo ero, non prfessionista, ma seriamente appassionato ed informato) circa il fatto di seguire e sentire solo un genere o un gruppo ristretto di artisti che alla fine si rifanno ad un solo linguaggio etc...e dopo un po di anni mi sono convinto dell'esatto opposto.
come capisco perfettamente chi sente profokiev e metheny e li adora entrambi (mettiamoci anche i beatles, i led zeppelin e tutti gli altri grando musicisti che hanno contribuito alla storia della musica degli ultimi diciamo 100 anni), capisco benissimo chi mette insieme fontana e guttuso, piuttosto che boetti e morellet, dorazio e zorio oppure fai tu.
cosa c entrano fra loro? niente. danno messaggi diversi, percorsi diversi, magari contrastanti ma cmq che vale la pena ascoltare (se ti comunicano qualcosa).

limitarsi a un genere, un filo conduttore etc tu la vedi come un modo per approfondire con sensibilità e cultura l'argomento principale di interesse; ed io ci vedo il rischio di limitare la visuale. tutto qui. come chi rifiuta di sentire musica classica perche non e' rock.
non avere preparazione e' un gap da colmare, niente da dire.
Riferirsi ad interessi fra loro contrastanti ed etichettarli come confusione e' frutto solo di un tuo modo di intendere l'approfondimento culturale ed il collezionismo.
con me il gioco e' facile perche non ne so molto, ma se trovassi in collezione di uno studioso vero (come magari sei tu) dova e morellet che li ha scelti x motivi diversi ma validi e cmq personali non credo che inizieresti una polemica circa la mancanza di una linea guida nella sua collezione...io almeno non lo farei
ciao
ps: ovviamente stiamo discutendo, nient'altro ;)
 
No, direi proprio di no! Non ci siamo.
La musica e i quadri non sono assimilabili. E' fuor di ogni dubbio che studio e conoscenza sono le uniche vie per arrivare a comprendere la musica (quella vera, quella che come forma di alta cultura rappresenta la sua epoca) così come la pittura o, per meglio dire, le arti visive. Così come senza aver studiato musica si può aver un orecchio sensibile finchè si vuole ma non si è in grado di valutarla appieno, allo stesso modo l'arte contemporanea (soprattutto) non è interpretabile: o la conosci e non ne capisci praticamente niente. Il solo giudizio estetico non è certamente sufficiente.
Non sto a ripetere l'argomento già trattato infinite volte, di quanto sia assurdo parlare di "emozione" nell'arte contemporanea. Mi limito a chiederti cosa ci sia di emozionante difronte ad un taglio di Fontana, a un monocromo di chi vuoi tu, a una compressione di Cesar o a un sale di Calzolari. Proprio niente e si ci trovi qualcosa di emozionante è solo per la consapevolezza del suo valore storico e culturale. L'Arte si studia e si approfondisce, si valuta e si apprezza, si confronta e si colloca nel giusto contesto. Altre vie non ce ne sono, a meno che non si sia disposti ad accontentarsi di giudizi superficiali.
L'esempio che hai fatto dell'ascoltare musica, permettimi non c'entra nulla. In Arte è giusto guardare tutto, valutare tutto, conoscere più cose possibili su epoche, stili e autori anche diversissimi tra loro. Ma quando si parla di collezionare Arte, non si possono mettere accanto opere a casaccio. Persino i musei seguono percorsi ben definiti e ogni sala ospita autori in base a criteri curatoriali molto rigorosi. Non solo: ogni quadro, ogni autore, ha un suo "peso". Ci sono quadri che visti da soli sono belli ma che non sopportano altre opere vicino, e ci sono quadri che semplicemente non è possibile accostare: stridono. Fontana e Guttuso insieme??? Mi sembra un'aberrazione, un'esibizione di pessimo gusto, concettualmente una bestemmia. Io sarò troppo rigoroso, ma c'è un ordine per ogni cosa.

P.S. anch'io sto solo discutendo :D. Non nutro alcuna speranza di convincerti :p
 
infatti non mi convinci ;)
se penso alle collezioni esposte in molti musei grandi, c'e' di tutto
se penso alle grandi collezioni private diventate pubbliche (guggenheim per esempio), c'e' molta varieta', legata al fatto che magari sono state messe in anni diversi e quindi hanno attinto a periodi culturali diversi.
mi sembra che la questione la stai ponendo piu' su un fatto di vicinanza fisica di opere diverse, e posso anche darti ragione se mi dici che un fontana e un guttuso stanno male vicini.
ma io ovviamente non parlavo di vicinanza fisica, ma di presenza nella stessa collezione, nello stesso patrimonio personale (esposti in stanze diverse per capirci).
davvero ti disturberebbe entrare in una casa e non so manguiare in una sala con un fontana e spostarti in un salotto con uno guttuso? a me non molto credo...
circa l'emozione ti diro'...dipende. saranno gusti, ma a me per esempio un quadro di mathieu emoziona. chiaramente mi piace esteticamente, ma la gestualita, la forza, la ricchezza cromatica mi da emozioni, mi trasmette forza.
Immagina una opera di mathieu di quelle forti, o di shiraga, magari immagina un video montato ad hoc (magari durante l'esesuzione dell'opera) con il rach 4 suonato da michelangeli in sottofondo e secondo me qualche brivido ti arriva
ciaoo
 
Concordo con Carlo.
Io, x esempio, colleziono da Mario Tozzi a Obey, passando da Fontana, Paolini e Zaza.

L'importante è collocarli con criterio in modo che abbiano un filo logico che li accomuna.
 
io sono più simile ad acci nel rigore collezionistico ma al contempo sono molto meno intransigente e comprendo perfettamente chi collezioni diversamente, purchè con una logica (ad esempio, potrebbe fare anche senso come criterio ... che so .... il novecento italiano .... dal futurismo agli anni 90)

razionalmente devo pensare/trovare un criterio, una ratio .... qualunque esso/a sia, purchè sia
 
io sono più simile ad acci nel rigore collezionistico ma al contempo sono molto meno intransigente e comprendo perfettamente chi collezioni diversamente, purchè con una logica (ad esempio, potrebbe fare anche senso come criterio ... che so .... il novecento italiano .... dal futurismo agli anni 90)

razionalmente devo pensare/trovare un criterio, una ratio .... qualunque esso/a sia, purchè sia

la mia ratio è ...........
uno spaccato della storia dell'Arte da un certo periodo ai giorni nostri!
visto ovviamente con la mia "sensibilità" e i miei "gusti".

rispetto ad un collezionismo tematico
(che ovviamente rispetto, scusa il giro di parole)
trovo molto più "stimolante" avere un quadro complessivo di quanto accaduto,
approfondendo magari particolari tematiche, movimenti, artisti, che mi piacciono particolarmente.

Ad esempio "il bianco" è una mia tematica
e li non ci sono movimenti e/o periodi storici particolari.
Puoi partire da Malevich ed arrivare ai giorni nostri con una semplicità disarmante
senza per questo venir meno ai criteri di Accipicchia.

ciao
 
la mia ratio è ...........
uno spaccato della storia dell'Arte da un certo periodo ai giorni nostri!
visto ovviamente con la mia "sensibilità" e i miei "gusti".

rispetto ad un collezionismo tematico
(che ovviamente rispetto, scusa il giro di parole)
trovo molto più "stimolante" avere un quadro complessivo di quanto accaduto,
approfondendo magari particolari tematiche, movimenti, artisti, che mi piacciono particolarmente.

Ad esempio "il bianco" è una mia tematica
e li non ci sono movimenti e/o periodi storici particolari.
Puoi partire da Malevich ed arrivare ai giorni nostri con una semplicità disarmante
senza per questo venir meno ai criteri di Accipicchia.

ciao

condivido

il bianco, ad esempio, è un bellissimo fil rouge
 
la mia ratio è ...........
uno spaccato della storia dell'Arte da un certo periodo ai giorni nostri!
visto ovviamente con la mia "sensibilità" e i miei "gusti".

rispetto ad un collezionismo tematico
(che ovviamente rispetto, scusa il giro di parole)
trovo molto più "stimolante" avere un quadro complessivo di quanto accaduto,
approfondendo magari particolari tematiche, movimenti, artisti, che mi piacciono particolarmente.

Ad esempio "il bianco" è una mia tematica
e li non ci sono movimenti e/o periodi storici particolari.
Puoi partire da Malevich ed arrivare ai giorni nostri con una semplicità disarmante
senza per questo venir meno ai criteri di Accipicchia.

ciao


Condivido perfettamente il tuo modo di collezionare.:bow:
Io sono sulla tua stessa scia però con il colore rosso.

Fermarmi ad un solo periodo storico non fa parte del mio modo di essere.
Anzi, molte volte mi appassionano molto i periodi in cui ancora l'artista sta cercando e costruendo una propria identità (per esempio, il Fontana figurativo degli anni 40).

Ma naturalmente mi trovo anche d'accordo con accipicchia: prima di tutto bisogna conoscere, anzi , io dico "leggere" l'opera è l'artista perché l'artista e l'opera "non devono sembrare" ma "devono essere";)
 
Infatti io non credo di aver detto che una collezione deve essere monotona per forza, rigorosa al punto da riguardare un solo artista o un solo tipo di quadri. Se il tema riguardasse per esempio gli anni 70 italiani, è perfettamente logico che la collezione spazi anche dai movimenti degli anni 60 e arrivi ad artisti degli anni 80. A patto che il tutto si configuri nell'ambito di un tema però. Quello che non ritengo giusto è mettere in collezione qualsiasi cosa tanto per riempire le pareti. Per fare alcuni esempi a caso, cosa c'entra Hartung con Spalletti? Quale sarebbe il legame logico tra Dova e Simeti? Per quale astrusa ragione dovrebbero coesistere Arman e Amadio? Che giustificazione si potrebbe dare a un connubio Zorio e Cascella? Sono convinto che bisogna dare un taglio personale e culturale alla propria collezione, e che non basta mettere insieme tante cose pur di valore: quella è bulimia, impulso di possesso. Irrazionalità.
 
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Infatti io non credo di aver detto che una collezione deve essere monotona per forza, rigorosa al punto da riguardare un solo artista o un solo tipo di quadri. Se il tema riguardasse per esempio gli anni 70 italiani, è perfettamente logico che la collezione spazi anche dai movimenti degli anni 60 e arrivi ad artisti degli anni 80. A patto che il tutto si configuri nell'ambito di un tema però. Quello che non ritengo giusto è mettere in collezione qualsiasi cosa tanto per riempire le pareti. Per fare alcuni esempi a caso, cosa c'entra Hartung con Spalletti? Quale sarebbe il legame logico tra Dova e Simeti? Per quale astrusa ragione dovrebbero coesistere Arman e Amadio? Che giustificazione si potrebbe dare a un connubio Zorio e Cascella? Sono convinto che bisogna dare un taglio personale e culturale alla propria collezione, e che non basta mettere insieme tante cose pur di valore: quella è bulimia, impulso di possesso. Irrazionalità.

obbiettivamente (anche se é dura:D) non posso fare altro che darti ragione questa volta.
Super bollino verde.
 
No, direi proprio di no! Non ci siamo.
La musica e i quadri non sono assimilabili. E' fuor di ogni dubbio che studio e conoscenza sono le uniche vie per arrivare a comprendere la musica (quella vera, quella che come forma di alta cultura rappresenta la sua epoca) così come la pittura o, per meglio dire, le arti visive. Così come senza aver studiato musica si può aver un orecchio sensibile finchè si vuole ma non si è in grado di valutarla appieno, allo stesso modo l'arte contemporanea (soprattutto) non è interpretabile: o la conosci e non ne capisci praticamente niente. Il solo giudizio estetico non è certamente sufficiente.
Non sto a ripetere l'argomento già trattato infinite volte, di quanto sia assurdo parlare di "emozione" nell'arte contemporanea. Mi limito a chiederti cosa ci sia di emozionante difronte ad un taglio di Fontana, a un monocromo di chi vuoi tu, a una compressione di Cesar o a un sale di Calzolari. Proprio niente e si ci trovi qualcosa di emozionante è solo per la consapevolezza del suo valore storico e culturale. L'Arte si studia e si approfondisce, si valuta e si apprezza, si confronta e si colloca nel giusto contesto. Altre vie non ce ne sono, a meno che non si sia disposti ad accontentarsi di giudizi superficiali.
L'esempio che hai fatto dell'ascoltare musica, permettimi non c'entra nulla. In Arte è giusto guardare tutto, valutare tutto, conoscere più cose possibili su epoche, stili e autori anche diversissimi tra loro. Ma quando si parla di collezionare Arte, non si possono mettere accanto opere a casaccio. Persino i musei seguono percorsi ben definiti e ogni sala ospita autori in base a criteri curatoriali molto rigorosi. Non solo: ogni quadro, ogni autore, ha un suo "peso". Ci sono quadri che visti da soli sono belli ma che non sopportano altre opere vicino, e ci sono quadri che semplicemente non è possibile accostare: stridono. Fontana e Guttuso insieme??? Mi sembra un'aberrazione, un'esibizione di pessimo gusto, concettualmente una bestemmia. Io sarò troppo rigoroso, ma c'è un ordine per ogni cosa.

P.S. anch'io sto solo discutendo :D. Non nutro alcuna speranza di convincerti :p

Milano, Museo del Novecento
:eek::eek::eek::wall::wall::wall:
 

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    MUSEO_900_fontana_guttuso.jpg
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Infatti io non credo di aver detto che una collezione deve essere monotona per forza, rigorosa al punto da riguardare un solo artista o un solo tipo di quadri. Se il tema riguardasse per esempio gli anni 70 italiani, è perfettamente logico che la collezione spazi anche dai movimenti degli anni 60 e arrivi ad artisti degli anni 80. A patto che il tutto si configuri nell'ambito di un tema però. Quello che non ritengo giusto è mettere in collezione qualsiasi cosa tanto per riempire le pareti. Per fare alcuni esempi a caso, cosa c'entra Hartung con Spalletti? Quale sarebbe il legame logico tra Dova e Simeti? Per quale astrusa ragione dovrebbero coesistere Arman e Amadio? Che giustificazione si potrebbe dare a un connubio Zorio e Cascella? Sono convinto che bisogna dare un taglio personale e culturale alla propria collezione, e che non basta mettere insieme tante cose pur di valore: quella è bulimia, impulso di possesso. Irrazionalità.

Stimatissimo amico accipicchia, naturalmente se un collezionista decide di seguire un percorso storico ben definito non posso darti torto.

Io alla mostra "Trame del 900" ho ammirato una collezione che partiva dalla Metafisica e dal Futurismo, passando per l'astrattismo geometrico e l'informale, per giungere alla Transavanguardia.

Era una grande collezione incentrata sul percorso storico e abbracciava tutte le più importanti tendenze del '900 con veri capolavori museali e a dirti la verità, ammirando questa importante collezione, non ho percepito un senso di bulimia o di irrazionalità ma l'eleganza di una collezione coerente che seguiva l'evolversi dell'arte del 900.
E l'evoluzione era marcata anche da una sorta di ''intrinseco racconto storico cronologico''
Naturalmente una collezione del genere obbliga chi la possiede di sistemarla in maniera coerente seguendo il filo storico essendo il tema di tutto l'apparato.

Trovo anche molto elegante scegliere di seguire un percorso seguendo un preciso colore.

Naturalmente se si sceglie di incentrare il tutto ad un preciso momento storico(anche per gusti e motivazioni personali)...hai perfettamente ragione.;)
 
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