mi rivolgo ai collezionisti under quaranta

Alessandro Celli

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Già, proprio così.
Mi rivolgo ai giovani collezionisti, diciamo under quaranta.:rolleyes:

Spesso ho avuto l’occasione di vedere collezioni private di persone di circa sessant’anni.
Le collezioni più meritevoli sono a mio parere sempre quelle dove si spinsero sulla ricerca, sulle avanguardie e sugli artisti della loro epoca.OK!
Tempo fa ebbi il piacere di vedere una collezione di un notaio (piuttosto anziano) che teneva alle pareti Campigli, Rosai, Sironi e pure qualche piccolo Fontana.
Quel Signore sicuramente spendeva tanto negli anni settanta, ma si limitava a comprare ciò che all’epoca il mercato proponeva e certo non rischiava su artisti giovani.:no:

Recentemente vidi un’altra collezione, di un signore di circa settant’anni.
Costui, diversamente dal notaio, ha avuto un approccio differente, acquistando soltanto artisti del suo tempo e ad oggi si ritrova tanta arte povera (anni settanta) e opere che fanno davvero invidia, sicuramente rischiò maggiormente ma la ricerca lo premiò.:yes:

La scelta della collezione è difficile, non pensate mai al fatto che fra 20-30 ecc anni molti dei vostri quadri potrebbero venire "rottamati " dai vostri figli?”

E mi ricollego alla notizia del collezionista che ha donato 640 opere al Museo del Novecento:
Collezionista-mecenate dona640 opere al Museo del Novecento - Corriere.it
Il noto collezionista della Vallecamonica in effetti confessò:
Collezionava con un criterio? “Certo: documentare quello che avveniva di nuovo nel panorama artistico, nei limiti del possibile”.

Scusate la noiosa premessa:wall:, vengo al dunque.

A Voi, amici collezionisti under quaranta ed a maggior ragione under trenta, :bow: chiedo:
perché inseguite artisti del passato, spesso già sepolti e quando va bene ottantenni, quando potreste rivolgervi all’arte odierna?
Perché inseguite le correnti degli anni settanta, a volte anche sessanta, quando potreste vivere il contemporaneo?:mmmm:
Al di là del mercato e degli investimenti, non vi trovereste più fruitori e lettori del presente che non di un passato?
O magari preferite tutti ascoltare Mina e Modugno invece che Elisa e gli U2 ?:D:p:D

Il mercato?
Quando avrete sessantenni, se sarete stati collezionisti attenti potreste aver cavalcato le avanguardie, le innovazioni e le emergenze potreste davvero trovarvi una collezione che i vostri figli non metterebbero in cantina.:cool:

E chiudo.
Leggo qui di giovani collezionisti bravi, preparati, con tanta voglia di amare l’arte.
Portate avanti l’arte di oggi che è il vostro tempo, diversamente mi chiedo se fra vent’anni le collezioni di prestigio (e mi auguro le Vostre), saranno colme di opere datate 65 anni.

E ci sarà un vuoto incolmabile, cosa che invece non vedo nelle collezioni importanti degli attuali settantenni.

Parafrasando un pò comperare Boetti nel 1972 era “cosa azzardata” … proseguite un po’ Voi questa mia riflessione ….. buona giornata.
:bye::bye::bye:
 

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Ale tra gli under 30 (ancora per poco:D) ci sono pure io...tra i collezionisti di prestigio con opere importantissime, purtroppo no :'(.

Allora io non mi pongo limiti: mi piacciono Banksy, Obey e Blu e allo stesso tempo Bonalumi, Griffa e Fontana e allo stesso tempo ancora De Pisis, Casorati e Carrà.

Nella musica dopo aver ascoltato ''Il cielo in una stanza''di Mina/Paoli ascolto Justin Timberlake o il grande Michael Jackson e dopo ancora ascolto ''La Vie en Rose'' di Édith Piaf.

Cioè.... non ho limiti, non me li pongo perché per me l'arte è libertà e mi piace spaziare in lungo e in largo ;)


P.S per quanto riguarda la realtà odierna per me gli artisti italiani attuali che potranno rimanere sempre sulla cresta dell'onda sono Cattelan e Beecroft.
Caro Ale purtroppo oggi stiamo vivendo un periodo storico brutto e chiunque investe ''certe cifre'' sui nomi della ''generazione anni novanta'' preferisce puntarle su qualcosa che fornisce maggiori sicurezze e non su qualcosa che ''forse sarà''.
E di tutti quegli artisti la ''sicurezza'' è sinonimo di Cattelan e Beecroft.... ...allargando il raggio d'azione ci metterei anche la Bonvicini , la Pivi e qualche altro nome italiano (se si vuole rimanere solo in Italia)
 
Ultima modifica:
io ho comprato/compro opere del mio tempo...
artisti in vita che hanno 40/50 anni.
capisco chi compra artisti già "vecchi"....vogliono la certezza della storicizzazione già in atto, di un valore economico abbastanza tutelato e di un gusto oramai metabolizzato (o in via di metabolizzazione) dalla società.
Comprare opere contemporanee vuol dire spendere 5/10 mila euro x singola opera e al 90% aver buttato i soldi....forse fra 30 anni si avrà un ritorno, e se va di c.lo su un solo artista su 10 che abbiamo scelto...
poi il sistema oggi è più difficile perchè troppo ampio, fino a 20 anni fa si parlava solo di artisit europei e americani, ora si parla di indonesiani, cinesi, russi, romeni, brasiliani, iraniani, turchi......ma sinceramente....come si può star dietro a questo flusso inarrestabile di artisti "scoperti" domani e lanciati come proiettili verso la luna !!!
ammetto che certe volte pure io sono sconcertato e demoralizzato da questo sistema...
ma la malattia ogni volta è + forte .
 
poi ci sarebbe il tema della "graniglia".....che scarseggia sempre + e....la gente deve essere oculata anche in questo settore...
sempre meno persone guadagnano bene (parlo di italiani...non stranieri) e gli acquisti di pancia sono sempre + rari...
 
Già, proprio così.
Mi rivolgo ai giovani collezionisti, diciamo under quaranta.:rolleyes:

Spesso ho avuto l’occasione di vedere collezioni private di persone di circa sessant’anni.
Le collezioni più meritevoli sono a mio parere sempre quelle dove si spinsero sulla ricerca, sulle avanguardie e sugli artisti della loro epoca.OK!
Tempo fa ebbi il piacere di vedere una collezione di un notaio (piuttosto anziano) che teneva alle pareti Campigli, Rosai, Sironi e pure qualche piccolo Fontana.
Quel Signore sicuramente spendeva tanto negli anni settanta, ma si limitava a comprare ciò che all’epoca il mercato proponeva e certo non rischiava su artisti giovani.:no:

Recentemente vidi un’altra collezione, di un signore di circa settant’anni.
Costui, diversamente dal notaio, ha avuto un approccio differente, acquistando soltanto artisti del suo tempo e ad oggi si ritrova tanta arte povera (anni settanta) e opere che fanno davvero invidia, sicuramente rischiò maggiormente ma la ricerca lo premiò.:yes:

La scelta della collezione è difficile, non pensate mai al fatto che fra 20-30 ecc anni molti dei vostri quadri potrebbero venire "rottamati " dai vostri figli?”

E mi ricollego alla notizia del collezionista che ha donato 640 opere al Museo del Novecento:
Collezionista-mecenate dona640 opere al Museo del Novecento - Corriere.it
Il noto collezionista della Vallecamonica in effetti confessò:
Collezionava con un criterio? “Certo: documentare quello che avveniva di nuovo nel panorama artistico, nei limiti del possibile”.

Scusate la noiosa premessa:wall:, vengo al dunque.

A Voi, amici collezionisti under quaranta ed a maggior ragione under trenta, :bow: chiedo:
perché inseguite artisti del passato, spesso già sepolti e quando va bene ottantenni, quando potreste rivolgervi all’arte odierna?
Perché inseguite le correnti degli anni settanta, a volte anche sessanta, quando potreste vivere il contemporaneo?:mmmm:
Al di là del mercato e degli investimenti, non vi trovereste più fruitori e lettori del presente che non di un passato?

O magari preferite tutti ascoltare Mina e Modugno invece che Elisa e gli U2 ?:D:p:D

Il mercato?
Quando avrete sessantenni, se sarete stati collezionisti attenti potreste aver cavalcato le avanguardie, le innovazioni e le emergenze potreste davvero trovarvi una collezione che i vostri figli non metterebbero in cantina.:cool:

E chiudo.
Leggo qui di giovani collezionisti bravi, preparati, con tanta voglia di amare l’arte.
Portate avanti l’arte di oggi che è il vostro tempo, diversamente mi chiedo se fra vent’anni le collezioni di prestigio (e mi auguro le Vostre), saranno colme di opere datate 65 anni.

E ci sarà un vuoto incolmabile, cosa che invece non vedo nelle collezioni importanti degli attuali settantenni.

Parafrasando un pò comperare Boetti nel 1972 era “cosa azzardata” … proseguite un po’ Voi questa mia riflessione ….. buona giornata.
:bye::bye::bye:

Ti rispondo anche se fuori età, sia pure non di molto.
Il contemporaneo, al di là del fatto che deve piacere e a me non piace, rappresenta un rischio altissimo.
Se azzecchi l' artista probabilmente hai margini di crescita economica maggiori rispetto a chipunta su artisti bstoricizzati ma si deve considerare, come ha detto bene schiavo, che al 90% sono soldi che non rivedrai mai.
Inoltre, per convinzione personale, siamo in un epoca in cui non mi pare che l' arte nè la cultura in generale dei nostri tempi siano ai livelli del recente passato, purtroppo.

Ps. io tra una casa liberty e una costruita oggi preferisco sempre la prima chissà perchè.
 
Per quanto mi riguarda, avverto il vuoto culturale del mio tempo, e riguardo al passato e a determinati periodi storici del secondo novecento come invece tra i più fervidi.
E questo in tutti gli ambiti.
Per cui, come mi rifugio in un bel film anni 50/60 con Sordi o Tognazzi (padre) o Gassmann (padre) o De Sica (padre), come preferisco De André o la PFM o gli Area a Tiziano Ferro, o Ennio Flaiano a qualsiasi scrittore di oggi, allo stesso modo preferisco rifugiarmi in Crippa o Dova o chi per loro.
 
Per quanto mi riguarda aspetto di averla, una collezione :D
A parte ciò secondo me ora come ora sul contemporaneo bisogna avere una conoscenza (e di conseguenza uno studio a monte) molto superiore al passato, perchè ovviamente la proposta è infinitamente più ampia: questo porta a settorializzare molto gli interessi, quindi pensare di creare una collezione "contemporanea" è un po' utopistico (a meno di non averne una barca investendo sugli artisti di punta), al limite si può creare una raccolta di street, o di artisti indonesiani, o di lowbrow, o yba etc etc..., sempre ricordato come detto sopra che ci si tuffa in una mare di speculazioni che può anche azzerare l'investimento, vista la velocità con cui cambia oggi il mercato per artisti non di prima fascia.
Per questo rischio ci vogliono schei, io di u30/u40 così ben messi ne conosco pochi ;)
 
Per quanto mi riguarda aspetto di averla, una collezione :D
A parte ciò secondo me ora come ora sul contemporaneo bisogna avere una conoscenza (e di conseguenza uno studio a monte) molto superiore al passato, perchè ovviamente la proposta è infinitamente più ampia: questo porta a settorializzare molto gli interessi, quindi pensare di creare una collezione "contemporanea" è un po' utopistico (a meno di non averne una barca investendo sugli artisti di punta), al limite si può creare una raccolta di street, o di artisti indonesiani, o di lowbrow, o yba etc etc..., sempre ricordato come detto sopra che ci si tuffa in una mare di speculazioni che può anche azzerare l'investimento, vista la velocità con cui cambia oggi il mercato per artisti non di prima fascia.
Per questo rischio ci vogliono schei, io di u30/u40 così ben messi ne conosco pochi ;)

sono d'accordo, per fare una collezione "rilevante" e vista come "investimento", negli storicizzati recenti come quelli messi in grassetto, ci vogliono già centinaia di migliaia di euro.
chi ce li ha under 40?
Ad esempio
street art- per fare una collezione da investimento devo prendere Banksy, Fairey, Kaws, Invader, Os gemeos, Faile, Swoon (come base solida in quanto storicizzati e già nella "storia") e prendendo opere medie di questi artisti siamo già sopra i 200k totali.

YBA (tralasciando damien) se prendo opere medie di Emin, hume, chapman brothers, sarah lucas, chris ofili, jenny saville, marc quinn Ian Davenport siamo già sopra i 500k euro.(edit)

Sugli asiatici è vero che puoi spendere meno ma non sono investimenti "sicuri"

se si avessero i soldi sono convinto che in percentuale quelli da me sopra citati fra 30 anni valgono molto ma molto di più dei vari analitici, cinetici e compagnia briscola.
 
Ultima modifica:
Io sono un giovane collezionista che ha 20 anni, passati da trentacinque, ma il passato non conta.Oggi ho 20 anni come sempre.:D
Dunque artebrix che stà a dì.
SE un giopvane dovesse interessarsi solo dei giovani emergenti pian piano ciò che è vecchio e che ha fatto la storia dell'arte verrebbe dimenticato e ad ogni nuova generazione ci sarebbero sempre nuovi fenomeni e tutta l'arte diverrebbe una palude zeppa di sabbie mobili in cui impantanarsi ad ogni nuova generazione.
Credo invece che certi artisti la cui arte, fama, vita si è consolidata nelle convinzioni di chi ama l'arte e che li considera "grandi" debba sempre e continuamente essere tramandata.Poi chiaramente è anche questione di soldi.Chi più ne ha più mette a parete opere importanti.
Per gli emergenti, le nuove leve, le "innovazioni", credo che la ricerca non si è mai interrotta e che è più vitale adesso che un tempo dato che l'arte oggi è sempre più vicina all'uomo qualunque, facilmente accessibile e, con gli inopportunissimi abbagli, capibile da chiunque.
Dunque brix, non credo abbia tanto senso la tua domanda.
Per la musica poi non parliamone.Vorrai mica dirmi che una cantante come Mina è sorpassata? Ancora fa venire la pelle d'oca ad ascoltare certe sue canzoni così pure Modugno.Poi la musica, come l'arte, progredisce.Prtogrediscono i mezzi tecnici per registrarla (anche se il vecchio vinile rimane insuperabile) progredisce il gusto estetico progredisce anche il mercato, ma brix non venirmi a dire che brani come ne regrette rien di edith piaf o tantissime altre vecchissime siano superate.L'arte, quella oggettiva, quella fatta bene, lo è per sempre, l'ho già detto, lo ribadisco e lo torno a dir di nuovo e le giovani generazioni prima di mettersi a cercare le novità del mercato farebbero meglio a fare una ricerca del passato molto approfondita e ben dettagliata.;)
 
il post è davvero interessante, parlo da under 30

siamo al punto che un'artista giovane costa come un'artista storicizzato...
 
Per quanto mi riguarda, avverto il vuoto culturale del mio tempo, e riguardo al passato e a determinati periodi storici del secondo novecento come invece tra i più fervidi.
E questo in tutti gli ambiti.
Per cui, come mi rifugio in un bel film anni 50/60 con Sordi o Tognazzi (padre) o Gassmann (padre) o De Sica (padre), come preferisco De André o la PFM o gli Area a Tiziano Ferro, o Ennio Flaiano a qualsiasi scrittore di oggi, allo stesso modo preferisco rifugiarmi in Crippa o Dova o chi per loro.

:clap:
 
credo che non sia questione di cifre.Che un'artista emergente costi come un grande del passato semisconosciuto non deprezzerà mai di certo la grande arte dell'artista del passato fosse anche semisconosciuto.
Quello che può infastidire è che si faccia ricerca sugli emergenti mettendone magari qualcuno su un piedistallo a scapito di chi invece, pur del passato, ha fatto opere squisitamente di una bellezza disarmante.Non è questione di solo gusto estetico è anche e soprattutto questione di mercato e false promesse.Purtroppo si guarda sempre più spesso ad un opera d'arte con gli occhi dello speculatore e non con quelli di amante di arte.Sapete quanti bravissimi artisti, dalle doti eccezionali che hanno creato opere stupende si sono ritirati perchè proprio chi compera arte si rivolge altrove, ossia verso non l'arte ma verso oggetti da investimento? E' una cosa schifosa.Non faccio nomi perchè poi attirerei un vespaio, ma ciu sono in giro opere che costano come una casa al mare ma che di artistico non hanno niente.Poi si dice che l'arte è morta.Certamente, finchè si rimane estasiati davanti a una massa di sale o a uno scarabocchio giustificandolo con mille concetti assurdi che neppure possono dirsi poesia come poi si può pretendere che l'arte progredisca.Semmai involve sempre più sino ad annullarsi.Poi spero si riprenda anche perchè più in basso di così non si può, potrà quindi solo riemergere.Dunque semmai le nuove leve hanno l'obbligo morale di dire basta, abbiamo toccato il fondo.Adesso si fa arte davvero!!!! Ma poi quale arte? Insomma oggi i giovinastri sono molto disorientati e per orientarli di nuovo consiglio uno studio approfondito dell'arte del passato e confrontarla almeno con quella contemporanea per rendersi conto di quanta .... di Manzoni circola senza nemmeno l'autentica manzoniana.:D:D:D
 
Caro Ale, interessante il Tuo spunto

io sono fuori fascia .... e non dovrei commentare

ma ho due personalità collezionistiche ... una che guarda al passato, l'altra al futuro ...

e quando guardo al futuro, guardo molto più lontano di ciò che mi circonda

mi sento testimone di uno shift epocale e credo sia mio dovere conservarne le tracce ... per questo colleziono arte asiatica e del sud-est asiatico in particolare (per ragioni di budget)

quello che succede oggi per noi, successe nel novecento per le generazioni che ci hanno preceduto, con lo shift da europa ad america ... nella semina, l'america di ieri è l'asia di oggi .... nel raccolto, l'america di oggi è l'asia di domani

ad un giovane collezionista che voglia tentare di costruire una collezione rilevante con pochi denari, consiglio di esplorare il mondo, lasciandosi guidare dalla passione ma anche da tanto studio e da una voglia infinita di ricerca

ci sono infinite opzioni, tantissima scelta, culturale e di linguaggio ... e, soprattutto, ci sono tanti mezzi per apprendere e rimanere informati

è un contesto anche molto più rischioso, pieno di insidie e manipolazioni (più facili da intraprendere), così contaminato dalla finanza

un consiglio ai giovani collezionisti ..... seguite artisti seri, con rapporti lunghi e duraturi con galleristi veri .... lasciate stare chi si affida a speculatori e mercanti .... possono pure avere successo nel breve, ma alla lunga portano gli artisti - e le relative collezioni - alla rovina
 
mah alla fine guardare al passato è sempre più rassicurante, ma anche meno emozionante e gratificante
Apri un libro di storia, leggi chi più o meno è presente, apri artprice guardi chi più o meno costa, guardi il tuo portafoglio, vedi chi ti puoi permettere e credi che possa salire, e poi compri....
bella roba...
se per voi questo è collezionare prego.....
Chi comprava I Fontana, l'arte povera, i minimalisti, la pop art quando erano contemporanei sicuramente non ragionavano come chi dice che un giovane costa più di uno storicizzato.
Infatti oggi gli storicizzati di un tempo costano "due lire", i contemporanei di quel tempo costano milioni.
 
Ultima modifica:
poi anche nel contemporaneo di ogni epoca è questione di scelte...c'è chi tra Lucien Freud e Francis Bacon ha scelto il primo perché' (ed è vero) era molto più bravo a dipingere rispetto al secondo, e poi sappiamo come è andata a finire....
 
mah alla fine guardare al passato è sempre più rassicurante, ma anche meno emozionante e gratificante
Apri un libro di storia, leggi chi più o meno è presente, apri artprice guardi chi più o meno costa, guardi il tuo portafoglio, vedi chi ti puoi permettere e credi che possa salire, e poi compri....
bella roba...
se per voi questo è collezionare prego.....
Chi comprava I Fontana, l'arte povera, i minimalisti, la pop art quando erano contemporanei sicuramente non ragionavano come chi dice che un giovane costa più di uno storicizzato.
Infatti oggi gli storicizzati di un tempo costano due lire, i contemporanei di quel tempo costano milioni.

confermo che io guardo sempre art price, non mi vergogno per nulla .. .. credo sia giusto capire a quanto passi in asta .. perché dovrei pagare un'opera 4k quando passa in asta a 1...

Documentarsi è lecito credo..
 
confermo che io guardo sempre art price, non mi vergogno per nulla .. .. credo sia giusto capire a quanto passi in asta .. perché dovrei pagare un'opera 4k quando passa in asta a 1...

Documentarsi è lecito credo..

non era quello il mio discorso.
se rileggi ne capisci il senso che era tutt'altro.
Se una persona colleziona "in un certo modo" ovviamente artprice lo deve guardare e non c'è da vergognarsi.
Le ultime due frasi del post che hai quotato riassumono il pensiero
 
il post è davvero interessante, parlo da under 30

siamo al punto che un'artista giovane costa come un'artista storicizzato...

Il problema è lo storicizzato che costa troppo poco o non ha un mercato che lo valorizza.
Altrimenti se prendessimo come riferimento un artista come Turcato (uno a caso), i giovani dovrebbero costare 30/50 Euro?

confermo che io guardo sempre art price, non mi vergogno per nulla .. .. credo sia giusto capire a quanto passi in asta .. perché dovrei pagare un'opera 4k quando passa in asta a 1...

Documentarsi è lecito credo..

Giusto, ma quando in asta si paga più che in galleria, allora c'è un altro problema, ben più grosso. ;)
 
Il problema è lo storicizzato che costa troppo poco o non ha un mercato che lo valorizza.
Altrimenti se prendessimo come riferimento un artista come Turcato (uno a caso), i giovani dovrebbero costare 30/50 Euro?



Giusto, ma quando in asta si paga più che in galleria, allora c'è un altro problema, ben più grosso. ;)

infatti, prendere i Turcato giusto OGGI sono un'affare ... per capirci preferisco mettere 6k per un Turcato storico invece di prendere uno giovane..

Premetto che Ho artisti giovani nella mia collezione
 
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