Alessandro Celli
Nuovo Utente
- Registrato
- 23/10/09
- Messaggi
- 34.217
- Punti reazioni
- 831
Già, proprio così.
Mi rivolgo ai giovani collezionisti, diciamo under quaranta.
Spesso ho avuto l’occasione di vedere collezioni private di persone di circa sessant’anni.
Le collezioni più meritevoli sono a mio parere sempre quelle dove si spinsero sulla ricerca, sulle avanguardie e sugli artisti della loro epoca.
Tempo fa ebbi il piacere di vedere una collezione di un notaio (piuttosto anziano) che teneva alle pareti Campigli, Rosai, Sironi e pure qualche piccolo Fontana.
Quel Signore sicuramente spendeva tanto negli anni settanta, ma si limitava a comprare ciò che all’epoca il mercato proponeva e certo non rischiava su artisti giovani.
Recentemente vidi un’altra collezione, di un signore di circa settant’anni.
Costui, diversamente dal notaio, ha avuto un approccio differente, acquistando soltanto artisti del suo tempo e ad oggi si ritrova tanta arte povera (anni settanta) e opere che fanno davvero invidia, sicuramente rischiò maggiormente ma la ricerca lo premiò.
La scelta della collezione è difficile, non pensate mai al fatto che fra 20-30 ecc anni molti dei vostri quadri potrebbero venire "rottamati " dai vostri figli?”
E mi ricollego alla notizia del collezionista che ha donato 640 opere al Museo del Novecento:
Collezionista-mecenate dona640 opere al Museo del Novecento - Corriere.it
Il noto collezionista della Vallecamonica in effetti confessò:
Collezionava con un criterio? “Certo: documentare quello che avveniva di nuovo nel panorama artistico, nei limiti del possibile”.
Scusate la noiosa premessa, vengo al dunque.
A Voi, amici collezionisti under quaranta ed a maggior ragione under trenta, chiedo:
perché inseguite artisti del passato, spesso già sepolti e quando va bene ottantenni, quando potreste rivolgervi all’arte odierna?
Perché inseguite le correnti degli anni settanta, a volte anche sessanta, quando potreste vivere il contemporaneo?
Al di là del mercato e degli investimenti, non vi trovereste più fruitori e lettori del presente che non di un passato?
O magari preferite tutti ascoltare Mina e Modugno invece che Elisa e gli U2 ?
Il mercato?
Quando avrete sessantenni, se sarete stati collezionisti attenti potreste aver cavalcato le avanguardie, le innovazioni e le emergenze potreste davvero trovarvi una collezione che i vostri figli non metterebbero in cantina.
E chiudo.
Leggo qui di giovani collezionisti bravi, preparati, con tanta voglia di amare l’arte.
Portate avanti l’arte di oggi che è il vostro tempo, diversamente mi chiedo se fra vent’anni le collezioni di prestigio (e mi auguro le Vostre), saranno colme di opere datate 65 anni.
E ci sarà un vuoto incolmabile, cosa che invece non vedo nelle collezioni importanti degli attuali settantenni.
Parafrasando un pò comperare Boetti nel 1972 era “cosa azzardata” … proseguite un po’ Voi questa mia riflessione ….. buona giornata.
Mi rivolgo ai giovani collezionisti, diciamo under quaranta.
Spesso ho avuto l’occasione di vedere collezioni private di persone di circa sessant’anni.
Le collezioni più meritevoli sono a mio parere sempre quelle dove si spinsero sulla ricerca, sulle avanguardie e sugli artisti della loro epoca.
Tempo fa ebbi il piacere di vedere una collezione di un notaio (piuttosto anziano) che teneva alle pareti Campigli, Rosai, Sironi e pure qualche piccolo Fontana.
Quel Signore sicuramente spendeva tanto negli anni settanta, ma si limitava a comprare ciò che all’epoca il mercato proponeva e certo non rischiava su artisti giovani.
Recentemente vidi un’altra collezione, di un signore di circa settant’anni.
Costui, diversamente dal notaio, ha avuto un approccio differente, acquistando soltanto artisti del suo tempo e ad oggi si ritrova tanta arte povera (anni settanta) e opere che fanno davvero invidia, sicuramente rischiò maggiormente ma la ricerca lo premiò.
La scelta della collezione è difficile, non pensate mai al fatto che fra 20-30 ecc anni molti dei vostri quadri potrebbero venire "rottamati " dai vostri figli?”
E mi ricollego alla notizia del collezionista che ha donato 640 opere al Museo del Novecento:
Collezionista-mecenate dona640 opere al Museo del Novecento - Corriere.it
Il noto collezionista della Vallecamonica in effetti confessò:
Collezionava con un criterio? “Certo: documentare quello che avveniva di nuovo nel panorama artistico, nei limiti del possibile”.
Scusate la noiosa premessa, vengo al dunque.
A Voi, amici collezionisti under quaranta ed a maggior ragione under trenta, chiedo:
perché inseguite artisti del passato, spesso già sepolti e quando va bene ottantenni, quando potreste rivolgervi all’arte odierna?
Perché inseguite le correnti degli anni settanta, a volte anche sessanta, quando potreste vivere il contemporaneo?
Al di là del mercato e degli investimenti, non vi trovereste più fruitori e lettori del presente che non di un passato?
O magari preferite tutti ascoltare Mina e Modugno invece che Elisa e gli U2 ?
Il mercato?
Quando avrete sessantenni, se sarete stati collezionisti attenti potreste aver cavalcato le avanguardie, le innovazioni e le emergenze potreste davvero trovarvi una collezione che i vostri figli non metterebbero in cantina.
E chiudo.
Leggo qui di giovani collezionisti bravi, preparati, con tanta voglia di amare l’arte.
Portate avanti l’arte di oggi che è il vostro tempo, diversamente mi chiedo se fra vent’anni le collezioni di prestigio (e mi auguro le Vostre), saranno colme di opere datate 65 anni.
E ci sarà un vuoto incolmabile, cosa che invece non vedo nelle collezioni importanti degli attuali settantenni.
Parafrasando un pò comperare Boetti nel 1972 era “cosa azzardata” … proseguite un po’ Voi questa mia riflessione ….. buona giornata.