Enzo Cacciola

Right&reverse

Nuovo Utente
Registrato
2/12/09
Messaggi
1.210
Punti reazioni
29
Approfitto del fatto che un amico del forum ha scritto di preferire Pinelli a Cacciola per aprire una nuova discussione su quest'ultimo.
Tra gli artisti c.d. analitici è uno dei meno ricordati e forse il più appartato. A me piace il suo lavoro (soprattutto quello degli anni 70), a parte Griffa ed insieme a Cotani lo considero il più interessante del gruppo.

Enzo Cacciola di Claudio Cerritelli su Arte contemporanea
 
Sottoscrivo, ho visto le sue opere alla mostra di arte tivù, ed è entrato subito nella wishlist, proprio assieme a Cotani ;)

Parte la ricerca

L.
 
Io ho preso un cemento anni 70 alla Fiera di Bergamo solo per soffiarlo a Cris che ci stava pensando sù ... :D
 
Eccomi, ricompaio di tanto in tanto ma vi seguo con assiduità.
Riguardo ad Enzo Cacciola una sua opera pre cementi è stato il mio secondo acquisto del 2014, e devo dire di essere molto soddisfatto della scelta.
Nell'occasione mi e stato presentato il Maestro,persona squisita, molto disponibile ,piena di entusiasmo nel parlare del suo lavoro e degli anni in cui la pittura analitica cercava di darsi una sua identità.
La cosa che apprezzo di più nel suo lavoro è l'alto livello concettuale, che sembrerebbe un paradosso se si intendesse la pittura analitica solo come ritorno alla pittura-pittura, ma non penso che si possa ridurre semplicemente a questo.
Ripeto in Cacciola e non solo, ma anche in qualche altro rappresentante del "movimento", si evince che il ritorno alla pittura sia inteso sopratutto come mezzo ulteriore di ricerca continua tipico di tutti gli anni 70.
Scusate se ho scritto inesattezze ho banalità:bow:
 
A dire il vero stavo bevendo solo un caffè :angry: scherzi a parte bravo Ostenda ad averl preso quel pezzo che ricordo molto bello :clap:

Cacciola a mio parere è un ottimo artista e avendolo conosciuto anche una bella persona.
Ne parlammo gia' e mi pare lo si stia riscoprendo.
Partecipó anche lui alla ricerca di quegli anni e non passo' inosservato al critico Filippo Menna.

Vi leggo ma ......scrivo poco.
Abbiate pazienza

infatti ... era una provocazione x risentirti ...
 
Approfitto del fatto che un amico del forum ha scritto di preferire Pinelli a Cacciola per aprire una nuova discussione su quest'ultimo.
Tra gli artisti c.d. analitici è uno dei meno ricordati e forse il più appartato. A me piace il suo lavoro (soprattutto quello degli anni 70), a parte Griffa ed insieme a Cotani lo considero il più interessante del gruppo.

Enzo Cacciola di Claudio Cerritelli su Arte contemporanea

Hai aperto un fol per me?!?!! Troppo buono! Troppa considerazione per uno sbandatello come me! Io se devo dirla tutta preferisco anche Cotani a Cacciola, ma ciò non significa che sia più importante Cotani di cacciola..
 
Sottoscrivo tutto, io ho preso un cemento del 74, semplicemente bellissimo; ora sono alla ricerca spasmodica di un bel Cotani (a prezzo, visto che negli ultimi mesi è "decollato"), dopo di che con Griffa direi di aver completato gli "analitici" italiani (gli altri non mi emozionano).
Ps. boom, ho preso spunto dalle tue considerazioni OK!
 
Sottoscrivo tutto, io ho preso un cemento del 74, semplicemente bellissimo; ora sono alla ricerca spasmodica di un bel Cotani (a prezzo, visto che negli ultimi mesi è "decollato"), dopo di che con Griffa direi di aver completato gli "analitici" italiani (gli altri non mi emozionano).
Ps. boom, ho preso spunto dalle tue considerazioni OK!

Su ebay c'è un Cotani "carino"...butta un occhio e poi....de gustibus...
 
Riporto in questa sede più appropriata il mio intervento postato sul thread della Pittura Analitica :

Su Enzo Cacciola si è già detto qualcosa, ma non si è ancora affrontato il suo lavoro con l'attenzione che merita.
Riservandomi di approfondire semmai sul thread a lui dedicato, qui mi limito a sottolineare come il suo lavoro sia incentrato sulla sperimentazione fisica, manuale. Lui fin dai primi anni 70 si concentra sul comportamento dei materiali (cemento e asbesto) in funzione del supporto (la tela di cotone), delle modalità di esecuzione del lavoro e del tempo necessario a solidificare le stesure di cemento. Il risultato finale è in proporzione la cosa meno importante. A Cacciola non interessava in quegli anni "sapere prima come sarebbe riuscita l'opera". Quello che contava per lui era il "processo operativo". L'esecuzione durava per ore e portava ad un risultato non definito in precedenza. Lui si concentrava sulla sua creatività e sul procedimento quali strumenti atti a finalizzare il concetto. Questo per le opere degli anni 70.
Dopo più di vent'anni è ritornato sullo stesso argomento, ma in chiave più costruttivista, questa volta progettando l'oggetto quadro (due o più elementi rettangolari tenuti insieme dai famosi bulloni). In queste opere la costruzione è ben definita, ma il "fattore casuale" è comunque presente nella resina che cola nello spazio fra gli elementi. La pressione esercitata dai bulloni che stringono tra loro gli elementi fa sì che la resina si comprima, fuoriesca, sbordi, si solidifichi senza che l'artefice voglia intervenire a guidarla.
Se a qualcuno interesserà approfondire l'argomento posterò nel thread dedicato a Cacciola alcune immagini di opere che possano spiegare meglio questa sua idea di "processo operativo".
 
I lavori forse più interessanti degli anni 70 (dal 1975) sono proprio quei cementi per i quali è stato invitato all'edizione numero 6 di Documenta Kassel nel 1977.

In questi lavori Cacciola guarda al procedimento fisico. Mette in secondo piano il risultato finale e si concentra invece sulle modalità pratiche del costruire l'opera e sul valore del materiale (in questo caso il normalissimo cemento) che ha in sè delle caratteristiche già sufficienti per fare arte.

Cacciola%201975%203%20web.jpg


.....
 
Cacciola nella sua visione fisico-analitica, vuole essere strumento del fare-artigianale. Scrive molto bene Claudio Cerritelli:
"ciò che conta sottolineare -per comprendere la posizione di Cacciola- è il nuovo clima operativo determinatosi in Italia e in Europa nei primi anni Settanta, un modo di sentire il colore in stretta connessione con la parete.
Questa estensione porta a dilatare il campo d’azione della pittura con supporti sagomati (da Arico’ a Gaul e Pinelli), con tracce su tela senza telaio (da Isnard a Viallat, da Griffa a Dolla).
Questi differenti orientamenti sono sintomi di una complessità del “fare e pensare pittura” che, in quel particolare contesto europeo, emerge con determinazione privilegiando l’atteggiamento processuale più che l’esito dell’opera".


Quindi il cemento si modifica asciugando stesura dopo stesura, assume valori luminosi differenti a seconda della sua diluizione, si rapprende, si dilava, si macchia, si crepa, in relazione alla sua fisicità e alla mano dell'artefice. L'esercizio dell'autore sembra anonimo solo perchè lascia che la materia agisca per la sua energia interna.

Ancora Cerritelli:
"per Cacciola la materia si muove per propria energia interna, il procedimento del fare non porta all’opera da contemplare ma alla sua costante relazione con le dinamiche che lo determinano, dal progetto all’azione, dal metodo alla sua verifica".

.....
 
Il processo operativo di cui sto parlando, può sembrare semplicissimo e banale ma non lo è.
Cacciola si costruisce da solo il telaio, usa una tela di cotone, spalma una colla speciale e poi inizia a stendere il cemento molto diluito a più riprese. Tira il cemento, lo spalma, lo leviga. In base al tempo che intercorre tra le varie stesure, il cemento può apparire più chiaro, più steso, più "segnato", più colato. Può asciugare formando delle piccole bolle, delle striature, delle macchie, delle crepe. Tutto ciò non conta. Non c'è volontà estetizzante, ma concretezza e rispetto della sensibilità della materia. Al termine passa una gelatina che rende lisce le rugosità senza eliminarle. Le colature lungo i bordi sono il segno del "comportamento naturale della materia" che cola, si assesta e si stabilizza.
In Cacciola non si può quindi parlare di "ispirazione". Solo di "realizzazione".

9303054_fullscreen.jpg


.....
 
A partire dagli anni 2000, dopo vent'anni di altre ricerche più pittoriche francamente molto meno interessanti, Cacciola realizza le opere molto belle del ciclo "multigum".

TKimg49a676280e681.jpg


Il multigum è una guaina liquida impermeabilizzante che forma una membrana resistente, elastica e uniforme. Nel rispetto della sua visione del "processo operativo", Cacciola usa questo materiale edile e lo stende su elementi sempre rettangolari che costruisce personalmente.

.....
 
Riguardo i multigum riporto la perfetta descrizione di Claudio Cerritelli:

"Se portiamo attenzione ai processi creativi dell’ultimo decennio osserviamo che quest’atteggiamento non è stato stravolto, ritroviamo esaltati i tempi artigianali necessari a preparare telai e tele come piani predisposti ad accogliere materie, pigmenti, barre filettate e avvitate da dietro, infine imbullonature laterali. Dopo la costruzione preliminare dei supporti e la stesura del pigmento, due fasi scandiscono in modo emblematico il senso dell’attuale procedere di Cacciola: da un lato l’artista versa il colore nell’intervallo misurato con precisione tra due bordi, dall’altro stringe i bulloni calibrando con meccanica perizia gli effetti della pressione che dai lati esterni preme verso il centro".

A differenza dei lavori con il cemento degli anni 70, in questi lavori Cacciola progetta l'oggetto che intende costruire, ma lascia all'ultima fase, quella dello stringere definitivamente i bulloni, il compito di rivelare l'autodeterminazione del colore di creare quelle sbordature che l'artista non può e non vuole controllare, limitandosi ad osservarle come puro accadimento.

1267465121b.jpg


.....
 
Nell'ultimo anno è in corso un grande movimento per la giusta rivalutazione economica dell'opera di Enzo Cacciola, soprattutto per i lavori dal 1974 (asbesti), e del 1975-76-77 (cementi).
Nel 2015 sono previste importanti mostre e iniziative.

P.S. ho tratto tutte le immagini da google ma non ho trovato immagini mentre lavora. Se qualcuno ha immagini significative e le vuole postare lo ringrazio sin d'ora.
 
Ultima modifica:
Spettacolare accipicchia.:bow:
Il lavoro di Cacciola rappresenta uno dei punti più alti della Pittura Analitica, quindi i vari riconoscimenti, le future iniziative e rivalutazioni sono meritatissime.

Grazie ancora.:clap:
 
Indietro