Giuseppe Uncini

Alessandro Celli

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Giuseppe Uncini lo considero un vero “artista scultore” che fin dagli esordi utilizzò innesti di terre, sabbie e persino cenere.
Sfidò la prassi ingegneristica e riuscì a trasportare in arte il concetto delle produzioni industriali, in questo era geniale.
Come geniale su quella innovativa una ricerca basata su un continuo rapporto tra luce ed ombra, pieno e vuoto, con l’elaborazione delle varie possibilità di quei suoi moduli e delle variazioni prospettiche nei frammenti della realtà urbana più nobile delle nostre città.

Pareva che con quei cementi e quei ferri volesse dare una risposta alla cultura del dopoguerra, ma senza provocazione, senza malizia, soltanto con purezza e sobrietà.

"E' sempre stato un artista molto caparbio. Tento' di solidificare l'ombra e metterla al fianco dell'oggetto per avere una visione piu' ampia". Fu il ricordo di Mariolina Uncini, vedova dell'artista.

Ad avere spazio e un buon conto in banca, sarebbe fra i primi ad entrare in casa mia.....

una cosa così, però: - Terra - 1958:eek::eek::eek:
 

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in Soth's
nel 2011 questa fece
84 750 EUR

ma non se ne parla più:(:rolleyes:
 

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Ma sì, dai,
un po' di storia.....


Nel 1953 si trasferisce a Roma su invito dello scultore Mannucci che lo accoglie nel suo studio dandogli la possibilità di frequentare Afro, Burri, Cagli, Capogrossi, Colla, De Kooning, Leoncillo, Marca Relli e Turcato. Nel 1957 inizia il ciclo di opere chiamate “Terre”, tavole realizzate con oli e tempere, tufi, sabbia, cenere e terre dove si avverte una chiara attenzione materica e naturalistica.

La svolta nell’evoluzione artistica di Uncini è del 1958 con la creazione del primo “Cementarmato”, un opera/oggetto costruita con il cemento.. Si susseguono diverse mostre che vedono insieme la cosiddetta “Giovane scuola romana”: Uncini, Festa, Lo Savio, Angeli e Schifano.
 

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Nel 1990 partecipa alla rassegna “L’altra scultura a Madrid”, Barcellona e Darmstadt.
Con le opere “Spazicemento” nel ‘94 Uncini inizia la collaborazione con la Galleria Fumagalli di Bergamo.
Prosegue il suo lavoro con la serie dei “Tralicci” e dei “Muri di cemento”, opere che rimandano alla storica serie dei Cementarmati riprendendone l’essenzialità e il rigore.

Nel 1999 espone al PS1 di New York in “Minimalia”. Nel 2001 un’importante retrospettiva sul lavoro di Uncini si tiene alla Stadtische Kunsthalle di Mannheim. Sempre del 2001 è la partecipazione alla mostra “La scultura italiana del XX secolo” che ha fatto tappa in cinque musei: Yokohama Museum of Art, Yokohama; Kagoshima City Museum of Art, Kagoshima; The Museum of Modern Art, Ibaraki; Museum of Contemporary Art, Sapporo e Shimane Art Museum, Shimane.



Nel settembre 2002 sono allestite due importanti personali a Milano alla Galleria Christian Stein ed alla Galleria Giò Marconi:eek:
 

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questa al Museo del Novecento
Milano
 

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Grazie per aver ricordato un Artista che mi appassiona quanto ben pochi altri. Purtroppo non se parla più da troppo tempo, dal 2008 dopo la sua morte improvvisa. E' stato uno dei più grandi Artisti italiani e dalla fine degli anni 50 in poi i suoi lavori sono sempre stati di una forza straordinaria e di una validità di livello internazionale.
 
Hai citato alcune delle Gallerie prestigiose con cui ha lavorato: manca Christian Stein.
 
Artista serio
riconoscibile
trattato da ottime gallerie



cosa non ha funzionato?
:(:rolleyes::(
 
Quella mostra al Mart fu curata da una mia grandissima amica, con la collaborazione della moglie, visto che proprio durante l'allestimento l'artista venne a mancare. Se vuoi posso farti avere materiale interessante
 
Quella mostra al Mart fu curata da una mia grandissima amica, con la collaborazione della moglie, visto che proprio durante l'allestimento l'artista venne a mancare. Se vuoi posso farti avere materiale interessante

magari,
lo sto studiando da anni
ti mando un mp:bow:
 
Artista serio
riconoscibile
trattato da ottime gallerie



cosa non ha funzionato?
:(:rolleyes::(

E' morto nell'anno della crisi (2008), in cui anche l'Arte ha subito un grande scossone. Le Gallerie che lo trattavano non hanno saputo far fronte comune e anzichè sostenerlo e continuare un'azione a salvaguardia del suo lavoro e delle sue quotazioni, non hanno saputo far di meglio che ritirarsi e abbandonarlo. Alle aste importanti (Christie's e Sotheby's) i suoi lavori hanno iniziato a perdere colpi e nessuno si è reso conto che senza fare più nè mostre, nè attività promozionali, nè proposte internazionali, l'interesse si andava spegnendo. Un grandissimo errore strategico da parte di Galleristi di fama ma davvero poco illuminati.
 
" Mani forti e oneste quelle di Giuseppe Uncini, che dipingono con ferro e cemento gli spazi delle gallerie Christian Stein e Gio Marconi.

Sin dal regesto infatti, i lavori di Uncini dicono - anche - di un' arte che è umile e faticoso tentativo di partecipare alla costruzione dello spazio umano.
Chi la guarda ci gira attorno, vorrebbe sporgersi oltre la soglia e sapere cosa fa di una colata di cemento una poesia tridimensionale."
 

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E' morto nell'anno della crisi (2008), in cui anche l'Arte ha subito un grande scossone. Le Gallerie che lo trattavano non hanno saputo far fronte comune e anzichè sostenerlo e continuare un'azione a salvaguardia del suo lavoro e delle sue quotazioni, non hanno saputo far di meglio che ritirarsi e abbandonarlo. Alle aste importanti (Christie's e Sotheby's) i suoi lavori hanno iniziato a perdere colpi e nessuno si è reso conto che senza fare più nè mostre, nè attività promozionali, nè proposte internazionali, l'interesse si andava spegnendo. Un grandissimo errore strategico da parte di Galleristi di fama ma davvero poco illuminati.

:wall::wall::wall::wall:
 
Opere straordinarie: ha saputo dare valore plastico e leggerezza al cemento armato e peso all'ombra.
 
Miseria ladra ai mercanti:(

poi ti vanno ad erigere artisti che io li parcheggerei in cantina....

comunque sono andato a vedere il lotto da Poleschi
opera strepitosa, con una nota altrettanto
poetica:

"....sul colore, Uncini ha un’ idea personalissima: «Per me non
ha né corpo, né materia, né peso e intendo contrapporlo al
cemento, il colore apre uno spazio proiettato all’ infinito nel quale
è impossibile trovare indicazioni, è qualcosa di freddo che si
contrappone alla mia idea di materia»...


oggi con una base di 38K credo che in tanti si getterebbero su altri artisti:rolleyes::rolleyes::rolleyes:.
Mannaggia al mercato
gioca spesso brutti scherzi:mad::mad::mad:
 

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