Visita al Museo Madre di Napoli

markov

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22/2/12
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Il Madre - Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina – (Museo MADRE) è ubicato nel centro storico di Napoli nell’ottocentesco Palazzo Donnaregina. La ristrutturazione e conversione in museo del Palazzo è stata progettata dell’architetto portoghese Álvaro Siza Vieira.

Inaugurato nel 2005 ha avuto come direttore artistico Edoardo Cicelyn e dal dicembre del 2012 Andrea Villani.

Lasciata la direzione del Museo Madre Cicelyn, forse per edipica attrazione dalla figura materna, ha rilevato una storica galleria di Napoli e l’ha rinominata “Casamadre” (CASAMADRE - Arte Contemporanea). :rolleyes:

L’esposizione del Madre è distribuita su tre piani. Al primo c’è la collezione permanente, denominata site-specific, composta in larga parte da opere create appositamente per il museo, al secondo e al terzo piano sono esposte opere prestate da collezionisti, gallerie e altre istituzioni e opere delle esposizioni temporanee.

Nel corso del 2012 le voci di chiusura del museo hanno causato il ritiro pressoché totale delle opere in prestito e di conseguenza il primo lavoro di Villani è stato quello di riformare la collezione con le iniziative Per_formare una collezione #1 e Per_formare una collezione #2 (In corso | Museo MADRE).

Veniamo all’esposizione site-specific (le immagini sono tratte dal sito):

SOL LEWITT 10,000 LINES e SCRIBBLES

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FRANCESCO CLEMENTE AVE OVO
affresco distribuito su due sale realizzato appositamente per il Madre

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LUCIANO FABRO CIELO DI GENNARO
opera concepita per il Madre

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RICHARD LONG LINE OF CHANCE
installazione per il Madre

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JEFF KOONS

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MIMMO PALADINO

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JANNIS KOUNELLIS
installazione creata appositamente per il Madre

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REBECCA HORN SPIRITS
Con i teschi dell’installazione del Natale 2002 a Piazza del Plebiscito a Napoli all’epoca oggetto di feroci contestazioni

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RICHARD SERRA GIUDITTA ED OLOFERNE
opera appositamente creata per il Madre

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Nella sezione Per_formare una collezione (In corso | Museo MADRE) opere di: Joseph Beuys, Allan Kaprow, Joseph Kosuth, Lawrence Weiner, Carl Andre, Carlo Alfano, Tomaso Binga, Arrigo Lora Totino, Vincenzo Agnetti, Robert Barry, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio, Emilio Isgrò, Alighiero Boetti, Mario Garcia Torres.

Sul tetto il momento più bello della visita per la bella vista sui tetti di Napoli e per il Cavallo di Paladino.

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E sempre sul tetto un’opera di Sam Falls che, a causa della pavimentazione sconnessa, può risultare di non immediata comprensione.

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La sezione Per_formare una collezione mi è parsa priva percorsi logici e di temi capaci di coinvolgere.

La collezione site-specific, pur composta da opere rappresentative degli artisti, non emoziona. In particolare Clemente, Paladino e Kounelis hanno fatto lavori con ben altra tensione emotiva: l’impressione è che chiamati a produrre un’opera per un museo non hanno avuto il coraggio di osare limitandosi a rappresentare se stessi.

In sintesi, a mio parere, un’esposizione priva di capolavori che non emoziona e poco coinvolge.

Se si visita il Madre nel periodo natalizio suggerisco la visita alle vicine botteghe di San Gregorio Armeno, sempre attuali nel rappresentare il sacro e il profano, quest’anno andava per la maggiore Papa Francesco e la sposa Belen.
 
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Grandissimo Markov

ecco dov'eri finito:eek::eek::eek:

Bravo,
anzi GRAZIE
:clap::clap::clap::clap:
 
A marzo probabilmente sarò a Napoli !!!!
 
La sezione Per_formare una collezione mi è parsa priva percorsi logici e di temi capaci di coinvolgere.

La collezione site-specific, pur composta da opere rappresentative degli artisti, non emoziona. In particolare Clemente, Paladino e Kounelis hanno fatto lavori con ben altra tensione emotiva: l’impressione è che chiamati a produrre un’opera per un museo non hanno avuto il coraggio di osare limitandosi a rappresentare se stessi.

In sintesi, a mio parere, un’esposizione priva di capolavori che non emoziona e poco coinvolge.

Mi duole, da Napoletano, concordare con quanto dici.

A mio avviso l'errore principale è stato il limitarsi alla ricerca di nomi importanti che però tra loro non hanno un filo conduttore, e proprio la mancanza di collante porta il visitatore a smarrirsi in uno spazio che giustamente tu definisci privo di percorso logico.

Ho l'impressione che questo risultato sia legato in parte al tentativo maldestro di voler ancorare questo museo alla tradizione partenopea, e l'opera di Kounellis esprime bene questo concetto che però resta un esperienza isolata specie se si pensa di farla dialogare con Jeff Koons o con Sol Lewitt, in parte mi pare che le risorse siano state investite più nell'architettura museale che nelle opere commettendo una serie di errori ai quali difficilmente si potrà rimediare.
 
Mi duole, da Napoletano, concordare con quanto dici.

A mio avviso l'errore principale è stato il limitarsi alla ricerca di nomi importanti che però tra loro non hanno un filo conduttore, e proprio la mancanza di collante porta il visitatore a smarrirsi in uno spazio che giustamente tu definisci privo di percorso logico.

Ho l'impressione che questo risultato sia legato in parte al tentativo maldestro di voler ancorare questo museo alla tradizione partenopea, e l'opera di Kounellis esprime bene questo concetto che però resta un esperienza isolata specie se si pensa di farla dialogare con Jeff Koons o con Sol Lewitt, in parte mi pare che le risorse siano state investite più nell'architettura museale che nelle opere commettendo una serie di errori ai quali difficilmente si potrà rimediare.

Hai fatto una sintesi lucida dei problemi del Madre che, a mio avviso, sono comuni a molte altre realtà espositive.

Problemi comuni perché:
sono necessari investimenti economicamente importanti per le acquisizioni: si dovrebbe ridurre e concentrare;
la direzione artistica dovrebbe essere capace di stimolare e incuriosire cosa che accade di rado.

A proposito di stimolare e incuriosire ho un ricordo intenso della visita a un'altro museo senza capolavori: quello di arte contemporanea di Zagabria (ne ho parlato qui http://www.finanzaonline.com/forum/...-museo-di-arte-contemporanea-di-zagabria.html) per gli appunti del soldato danese sulla ragazza bosniaca e per l’uomo sempre in ginocchio verso i palazzi del potere.
 
Ho ricaricato le immagini (che non erano più visibili per la mutata politica del sito di hosting) di questo piccolo report del Museo Madre di Napoli del gennaio del 2014.

Credo che i contenuti del report siamo ancora attuali.
 
Ho ricaricato le immagini (che non erano più visibili per la mutata politica del sito di hosting) di questo piccolo report del Museo Madre di Napoli del gennaio del 2014.

Credo che i contenuti del report siamo ancora attuali.

Beh siamo arrivati almeno a "creare una collezione 4" :p
Il Madre io lo trovo un museo tra i migliori d'Italia almeno per quanto riguarda le mostre che propone. Sul site specific ammetto che il caos di accostamenti regna ancora un po' sovrano..
 
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