Filippo De Pisis

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Alessandro Celli

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E dopo le mie pallosissime elucubrazioni su:wall::
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mi va di riprendere una vecchia discussione, su un pittore
che appello volentieri pittore
perché non mi stanca mai…

si chiamava Filippo Tibertelli De Pisis ...
 

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Su De Pisis ci sarebbero ancora interi libri da scrivere, altro che!
Se solo pensiamo che le sue opere ottennero il successo che si meritava soltanto alle Biennali di Venezia del 1948 e del 1954.
(e morì il 2 aprile del 1956....)

Fu inevitabile per l’epoca, che pagò taluni insuccessi per la sua omosessualità mai celata, tant’è che non ottenne il Gran Premio della Biennale del 1948.
Post mortem, nel 1956, la Biennale gli organizzò una retrospettiva presentata da Francesco Arcangeli, forse per riparare…….
Vabbè, lasciamo stare la storia, ora.:mad::mad:

Sottovalutato, dite?
A mio parere sì, in particolare sugli acquerelli, che eseguiva in maniera impeccabile, al pari di Maurice Utrillo.
Infatti "la sua pittura a zampa di mosca"', come l'ha definitì con ironia Eugenio Montale, almeno a livello di mercato, è sempre apparsa al di sotto delle sue potenzialità.
:bow:
 

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Va anche detto che la grave piaga dei falsi ha penalizzato il suo mercato, in parte arginata dal catalogo generale dei dipinti pubblicato da Giuliano Briganti nel 1991 che pur non essendo completo documenta gran parte della sua produzione.

Si consideri che alla Phillips Collection di Washington (The Phillips Collection), De Pisis è presente :yes::yes:.
E' una delle più prestigiose collezioni di arte americana ed europea, che comprende opere di Renoir, Van Gogh, Bonnard, Cézanne, Picasso, Monet, Daumier, Braque, Corot, Courbet, Kandinsky, Kokoschka, Modigliani, Manet, Odilon Redon, Sisley, Utrillo, Rousseau.:eek::eek::eek:

Ah, dimenticavo, in America è presente anche al Saint Louis Art Museum, Saint Louis, Missouri.
Ed ebbe un esordio metafisico e futurista.
Attenzione : NON astrattista! :no::no:


Adottò persino la tecnica dadaista del collage (gli anni in cui frequentava De Chirico, Savinio, Carrà, mi pare fra il ’18 ed il ‘25)
Gli intenti erano decisamente più lirici e meno che polemici, se poi approdò ad altre culture e si fece conoscere per cicli a noi ben più noti, è altra storia, ma lui aveva tutto dentro, davvero tutto.
 

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E come si legge in un libro di Calvesi “il ruolo che de Pisis ha saputo e voluto rivestire e interpretare all'interno del piccolo gruppo approdato nella città metafisica per eccellenza (De Chirico con il fratello Savinio, Carrà e, più tardi, Morandi) appare ancora in gran parte sconosciuto”.

Ed anche nelle pagine straordinarie di Briganti sui metafisici nel saggio della mostra veneziana del 1979 sulla pittura di quel periodo, si legge di quell’esperienza ferrarese (la poetica dechirichiana che rimanda al nulla "l'enigma che fa coincidere l'ignoto con il vuoto di senso" e quella depisisiana, secondo l'intuizione dell'Arcangeli, richiamata al gioco del non-senso Dada ma anche, fondamentalmente lirica) ci fanno avvertire quanto de Pisis abbia contribuito alla formulazione di quel movimento così complesso e così affascinante.

Insomma il De Pisis che tanti conoscono, dei fiorellini e dei paesaggi di Brugherio, era ben più grande di quanto si sappia! :bow::bow:
Pagò soltanto lo scotto di una società in cui la Chiesa era molto potente … ma lasciamo stare la sua vita privata, oggi non ne faremmo certo caso.:o:rolleyes::o
Non ottenne infatti il Gran Premio della Biennale del 1948 perché omosessuale. :eek:
Solo nel lontano 1956, ma post mortem, la Biennale gli organizzò una retrospettiva presentata da Francesco Arcangeli, bah…. :D:p:p:p

(:wall::wall::wall:sì, lo so, l'ho già scritto sopra, ma sto facendo un copia incolla di vecchi miei post sempre apparsi sul nostro forum:wall:)

E ci basti riflettere che nel ’24 scrisse, in ambito di metafisica: "In certe camere che guardavano sopra un taciturno e verde giardino chiuso da alte pareti, camere ch'io avevo fatto rimbiancare, ermetiche, un po' spettrali, furono appese, ancora ignote al mondo, lungi da occhi profani, le più belle pitture del periodo metafisico, Le Muse inquietanti, Ettore e Andromaca, I Ritornanti, e forse mai vissero come per i miei occhi in certe desolate eppure armoniose sere d'inverno».

Già, perché il pittore ferrarese esordì come scrittore e sognò di diventare poeta. :eek:
Ma una ultima cosa consentitemela.
Voleva fare il poeta?:mmmm:
Con quella pittura fragile, luminosa, in un delirio di pennellate lievi, spesso aspre, venate d’angoscia, alla poesia c’è arrivato eccome.

… e ci sarebbe ancora tanto da scrivere su questo artista…. :yes:
 

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... del resto se l'artista non è internazionale, perchè discuterne?
:p:D:p:censored::censored:

ma la forza del mercato ci invogliano a parlare dei Boetti con più gusto, o no?:cool::cool:

"Filippo De Pisis è sempre stato un artista considerato per la sua capacità pittorica, un uomo col pennello in mano e i colori sul tavolo.
Nulla di più incredibile riscoprire nell’anima di quest’autore ferrarese una sinergica figura dai volti sensibili.
Due arti che nutrivano di passione lo stesso corpo in modo autonomo e similare, due mondi d’immagine e chiarezza: in pittura si avvicina alla Metafisica e al futurismo per approdare, negli anni Venti, al recupero del classicismo: in poesia affronta con convinzione “l’altronovecentismo”, modo limpido e diretto d’imporre il verso."

Tratto da “Poesie” di Filippo De Pisis,
edito da Garzanti

tanto vale chiudere con un'opera che ho a parete da anni
e che farò molta fatica a staccare,
peraltro la acquistai dal figlio di Andrea Raccagni
che mi portò personalmente a casa
.... fu una giornata per me difficile da dimenticare
bella densa di racconti come piace a me.


:bye::bye:
 

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L'Italia è sempre stata forte nel fioretto
e de Pisis è stato il maestro del tocco
peccato che ci sia stata dietro una "sQuolà" di pessimo gusto
(col suo nome ben in vista però)
 
Io un paio di anni fa ho visitato la casa museo boschi-di stefano e sono rimasto folgorato dai quadri di questo grande maestro!!
 
Riprendo questo argomento perché De Pisis lo ritengo uno dei maestri più importanti della prima parte del 900.
Mi sembra che il caro Artebrixia una volta ha pubblicato la lista dei musei che ospitano sue opere.
La ripubblico nuovamente qui per evidenziare che le sue opere si trovano anche in alcuni musei più importanti del mondo come l'Hermitage, i Musei Vaticani , il Centre Pompidou

Cincinnati Art Museum, Ohio
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Città del Vaticano, collezione d’Arte Religiosa Moderna dei Musei Vaticani
mv.vatican.va

Colonia, Museo Ludwig
Museum Ludwig, Köln

Cortina D’Ampezzo, Galleria d’Arte Moderna Mario Rimoldi
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Ferrara, Galleria Civica d’Arte Moderna "de Pisis"
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Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti
Polo Museale Fiorentino :: Sito Ufficiale

Genova, Galleria d’Arte Moderna
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Grenoble, Museo d’arte contemporanea
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Leningrado, Museo dell’Ermitage
The State Hermitage Museum, St. Petersburg, Russia -- Powered by IBM

Lubiana (Slovenia), National Gallery
Narodna galerija - NG

Milano, Pinacoteca di Brera
HomePage- Pinacoteca di Brera

Milano, Civica Galleria d’Arte Moderna
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Novara, Museo Civico
Comune di Novara

Parigi, Musée National d’Art Moderne, Centre Pompidou
Accueil ‐ Centre Pompidou

Parigi, Musée d’Art Moderne de la ville de Paris
Accueil paris.fr - Paris.fr

Piacenza, Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi
Sito in preparazione

Roma, Galleria Nazionale d’Arte
www.gnam.arti.beniculturali.it

Torino, Museo Civico – Galleria d’Arte Moderna
Servizio Telematico Pubblico - Città di Torino

Torino, Civica Galleria d’Arte Moderna
Galleria d'Arte Moderna - Home page

Trieste, Civico Museo Revoltella, Galleria d’Arte Moderna
Museo Revoltella

Udine, Galleria d’Arte Moderna
Comune di Udine

Venezia, Museo d’Arte Moderna Ca’Pesaro
MUVE – Fondazione Musei Civici Venezia

Verona, Civica Galleria d’Arte Moderna
Comune di Verona - Portale
 
Riprendo la discussione su Filippo De Pisis.
A proposito del dipinto presente al museo di Cincinnati fate un giro sul sito di Sotheby ed in particolare sull'asta del 30 maggio di quest'anno a New York e troverete una sorpresa.
Visto il risultato in sala una triste sorpresa!
 
Riprendo la discussione su Filippo De Pisis.
A proposito del dipinto presente al museo di Cincinnati fate un giro sul sito di Sotheby ed in particolare sull'asta del 30 maggio di quest'anno a New York e troverete una sorpresa.
Visto il risultato in sala una triste sorpresa!

:wall::wall:


LOT SOLD. 16,250 USD

:wall::wall:
 
Mi unisco ai complimenti ad artebrixia.
A me fa quasi rabbia che un grande come De Pisis non abbia il riconoscimento piu' che meritato da parte del mercato internazionale.
 
A me dispiace tanto che un museo americano decida di vendere/svendere (?) un artista italiano che ha in collezione dal 1955

purtroppo è un fatto da annoverare tra i segni negativi dell'arte italiana del 900 nel mondo

ma se i curatori/trustees/responsabili di quel museo hanno deciso in questo senso
un perchè, ripeto purtroppo, c'è
 
In compenso un De Pisis da venerdì è sulle mie pareti a far compagnia a Giorgio e suo Fratello manca solo il quarto
 
Scusate

ma ho una irrefrenabile
voglia di pittura .....
 

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Mi unisco ai complimenti ad artebrixia.
A me fa quasi rabbia che un grande come De Pisis non abbia il riconoscimento piu' che meritato da parte del mercato internazionale.
Ma veramente pensate che De Pisis sia un grande della pittura internazionale????

Io credo che sia un buon artista con un respiro poco internazionale e con una pittura che ha poco di innovativo per il periodo in cui visse....altri sono i nostri artisti veramente innovativi ed internazionali della prima metà del 900 cioè prima di tutti i futuristi e poi De Chirico poi per il resto rimane ben poco se parliamo di livello internazionale.....
 
era internazionale
soprattutto quando Parigi era il centro dell'arte internazionale
poi il centro s'è spostato e il nostro fantasista s'è perso nel mare dei dubbi
 
era internazionale
soprattutto quando Parigi era il centro dell'arte internazionale
poi il centro s'è spostato e il nostro fantasista s'è perso nel mare dei dubbi

Giustissimo Rothko , De Chirico - Savinio - Campigli - Severini - Tozzi - Paresce- De Pisis formavano il gruppo chiamato allora Les it aliens de Paris .. quando la città era ancora il riferimento nel mondo per tutti gli artisti .. Esponevano insieme negli anni ' 20 ( seconda metà e primi anni ' 30 ) e la loro " guida spirituale " era Modigliani ; nella Biennale del ' 30 avevano avuto una sala per loro ..
 
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