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LIBRERIA BOCCA DI MILANO IN GALLERIA VITTORIO EMANUELE DAL 1775
Salve a tutti è da un po' che non intervengo su FOL anche se continuo a leggervi avidamente.
Volevo portare all'attenzione dei forumisti questa piccola storia.
In questi anni, tutte le volte che mi son trovato in piazza Duomo a Milano (io sono di Catania), passavo sempre a vedere le vetrine di questa libreria, piccola, ma molto fornita soprattutto in libri e cataloghi d'arte che funge anche da galleria d'arte. Nel gennaio di quest'anno vado a visitare per l'ennesima volta il museo del Novecento e per la prima volta la collezione della banca Intesa. Al ritorno, con negli occhi ancora le belle opere appena viste alla collezione Intesa, decido di entrare in questa libreria per comprare qualche monografia. Trovo una persona molto simpatica che vista la mia richiesta di monografie su Ruggeri e Olivieri, mi chiede se faccio il pittore, alla mia risposta affermativa, mi fa domande su chi fosse l'autore di due sculture che erano in esposizione, una era di Alberto Ghinzani bellissima e l'altra per me bruttissima di Rabarama. Allora, mi fa...vedo che te ne intendi! Ti andrebbe di realizzare una mattonella per il pavimento della libreria che è trasparente e resistente (in plexiglass o vetro). Così mi spiega...ogni anno a dicembre facciamo un catalogo con le opere/mattonella realizzate da artisti alcuni anche molto conosciuti (nel frattempo mi dà da sfogliare uno dei precedenti cataloghi). Se ti va di partecipare ti do le misure e poi mi mandi il tutto. Io le dico che va bene, mi faccio dare misure, indirizzo esatto, contatti e tutto il resto e vado via. Dopo qualche mese gli mando l'opera che viene esposta a pavimento. A inizio dicembre mi chiedo come mai non ho ancora notizie del catalogo e digito su internet "libreria bocca" viene fuori un articolo di giornale che parla di crisi della cultura e di spazi dedicati alla cultura chiusi o che comunque sono in grande sofferenza per via della crisi. Tra questi in sofferenza anche la libreria Bocca.
Allarmato, telefono al mio simpatico interlocutore, che mi dice """"confermo quello che hai letto su internet purtroppo la crisi sta spazzando via tutto la gente compra sempre meno libri e i costi di gestione sono sempre più insostenibili""". Le chiedo della mostra se il catalogo si farà? Mi risponde che chi sponsorizzava il catalogo è fallito e per quest'anno non si farà nulla ma che comunque le opere/mattonelle sono in mostra e speriamo in qualche spiraglio di luce in futuro. Ci salutiamo e chiudiamo.
MI CHIEDO E VI CHIEDO, MA SE UNA LIBRERIA STORICA SITUATA IN UNO DEI LUOGHI PIU' CONOSCIUTI AL MONDO CHIUDE O COMUNQUE RISCHIA DI CHIUDERE, MI SA CHE SIAMO VICINISSIMI AL BARATRO O NO?
IN GALLERIA PASSANO DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE AL GIORNO, FIGURIAMOCI COSA PUO' SUCCEDERE AD UNO SPAZIO DEDICATO ALLA CULTURA UN PO' PIU' DECENTRATO.
FACCIO UN APPELLO AI FORUMISTI CHE SONO IN ZONA O CHE COMUNQUE SI TROVANO DA QUELLE PARTI DI ANDARLA A VISITARE, MAGARI SOLO CON QUESTO PICCOLO GESTO SI RISOLVERA' QUALCOSA O MAGARI NO...MA PERLOMENO CI ABBIAMO PROVATO.
P.S. ALLEGO UNO DEGLI ARTICOLI TROVATI SU INTERNET -
DA "MILANO POST QUOTIDIANO ON LINE" del 24 ottobre 2013.-
S.O.S. CULTURA! Salviamo la Libreria Bocca, la più antica d’Italia
Milano, 24 ottobre - Passeggiando per le vie del centro della nostra bella città, in una tipica mattina autunnale -grigia e piovosa- decidiamo d’entrare in Galleria Vittorio Emanuele; qui, una brutta sorpresa.
libreria boccaIl nostro sguardo viene catturato da una vetrina e dal messaggio che espone: ” la crisi rischia di farci chiudere, sostieni la più antica libreria d’Italia regalandoti un libro“; è preoccupante quello che i titolari hanno voluto esporre ovvero, un messaggio che è una chiara richiesta di sostegno finanziario. Non abbiamo voluto far finta di nulla ed abbiamo deciso di entrare per capire. Incontriamo così Giorgio Lodetti, uno dei titolari di questa piccola azienda a conduzione famigliare che, a proposito d’arte, ci realizza un quadro tutt’altro che bello. La storica Libreria Bocca che è la più antica d’Italia, nonchè un fregio importante della nostra città, rischia di chiudere i battenti; la crisi economica ha colpito duramente anche gli apparati d’arte e cultura del nostro Paese -dei quali la Libreria Bocca è forte espressione- arrivando ormai, a livelli insostenibili. Agghiacciati da queste pesanti parole, ci è bastato guardarci negli occhi per arrivare ad una semplice intesa: sostenere ed aiutare questo tempio d’arte e cultura.
Cosa fare nel concreto per aiutare questa ormai fragile realtà?
Prendiamo ad esempio l’Irlanda: qui, la cultura ha contribuito a contenere -all’interno del Paese- la crisi economica globale attraverso la valorizzazione la defiscalizzazione delle diverse forme d’arte (con iniziative quali la non tassazione di chi fa cultura in una città come Dublino); diversamente, in Italia -che vogliamo ricordare, secondo le stime dell’Unesco, possiede tra il 60 e il 70% del patrimonio culturale mondiale- questa sensibilità pare proprio non esserci: nè da parte delle istituzioni, tanto meno dalla maggior parte dei cittadini.
Milano in Liberty, il libro acquistato da noi per sostenere la Libreria
Milano in Liberty, il libro acquistato da noi per sostenere la Libreria
Noi proviamo a stimolarvi, invitandovi ad un auto-regalo: un libro -come abbiamo fatto noi questa mattina- ed agevolando un processo di sensibilizzazione iniziato con la nostra realizzazione di un videomessaggio di Giorgio Lodetti; ricordando, inoltre, che ogni giovedì sera -la Libreria Bocca- propone un incontro con i protagonisti dei mondi della pittura, della cultura e della narrativa d’arte.
Salve a tutti è da un po' che non intervengo su FOL anche se continuo a leggervi avidamente.
Volevo portare all'attenzione dei forumisti questa piccola storia.
In questi anni, tutte le volte che mi son trovato in piazza Duomo a Milano (io sono di Catania), passavo sempre a vedere le vetrine di questa libreria, piccola, ma molto fornita soprattutto in libri e cataloghi d'arte che funge anche da galleria d'arte. Nel gennaio di quest'anno vado a visitare per l'ennesima volta il museo del Novecento e per la prima volta la collezione della banca Intesa. Al ritorno, con negli occhi ancora le belle opere appena viste alla collezione Intesa, decido di entrare in questa libreria per comprare qualche monografia. Trovo una persona molto simpatica che vista la mia richiesta di monografie su Ruggeri e Olivieri, mi chiede se faccio il pittore, alla mia risposta affermativa, mi fa domande su chi fosse l'autore di due sculture che erano in esposizione, una era di Alberto Ghinzani bellissima e l'altra per me bruttissima di Rabarama. Allora, mi fa...vedo che te ne intendi! Ti andrebbe di realizzare una mattonella per il pavimento della libreria che è trasparente e resistente (in plexiglass o vetro). Così mi spiega...ogni anno a dicembre facciamo un catalogo con le opere/mattonella realizzate da artisti alcuni anche molto conosciuti (nel frattempo mi dà da sfogliare uno dei precedenti cataloghi). Se ti va di partecipare ti do le misure e poi mi mandi il tutto. Io le dico che va bene, mi faccio dare misure, indirizzo esatto, contatti e tutto il resto e vado via. Dopo qualche mese gli mando l'opera che viene esposta a pavimento. A inizio dicembre mi chiedo come mai non ho ancora notizie del catalogo e digito su internet "libreria bocca" viene fuori un articolo di giornale che parla di crisi della cultura e di spazi dedicati alla cultura chiusi o che comunque sono in grande sofferenza per via della crisi. Tra questi in sofferenza anche la libreria Bocca.
Allarmato, telefono al mio simpatico interlocutore, che mi dice """"confermo quello che hai letto su internet purtroppo la crisi sta spazzando via tutto la gente compra sempre meno libri e i costi di gestione sono sempre più insostenibili""". Le chiedo della mostra se il catalogo si farà? Mi risponde che chi sponsorizzava il catalogo è fallito e per quest'anno non si farà nulla ma che comunque le opere/mattonelle sono in mostra e speriamo in qualche spiraglio di luce in futuro. Ci salutiamo e chiudiamo.
MI CHIEDO E VI CHIEDO, MA SE UNA LIBRERIA STORICA SITUATA IN UNO DEI LUOGHI PIU' CONOSCIUTI AL MONDO CHIUDE O COMUNQUE RISCHIA DI CHIUDERE, MI SA CHE SIAMO VICINISSIMI AL BARATRO O NO?
IN GALLERIA PASSANO DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE AL GIORNO, FIGURIAMOCI COSA PUO' SUCCEDERE AD UNO SPAZIO DEDICATO ALLA CULTURA UN PO' PIU' DECENTRATO.
FACCIO UN APPELLO AI FORUMISTI CHE SONO IN ZONA O CHE COMUNQUE SI TROVANO DA QUELLE PARTI DI ANDARLA A VISITARE, MAGARI SOLO CON QUESTO PICCOLO GESTO SI RISOLVERA' QUALCOSA O MAGARI NO...MA PERLOMENO CI ABBIAMO PROVATO.
P.S. ALLEGO UNO DEGLI ARTICOLI TROVATI SU INTERNET -
DA "MILANO POST QUOTIDIANO ON LINE" del 24 ottobre 2013.-
S.O.S. CULTURA! Salviamo la Libreria Bocca, la più antica d’Italia
Milano, 24 ottobre - Passeggiando per le vie del centro della nostra bella città, in una tipica mattina autunnale -grigia e piovosa- decidiamo d’entrare in Galleria Vittorio Emanuele; qui, una brutta sorpresa.
libreria boccaIl nostro sguardo viene catturato da una vetrina e dal messaggio che espone: ” la crisi rischia di farci chiudere, sostieni la più antica libreria d’Italia regalandoti un libro“; è preoccupante quello che i titolari hanno voluto esporre ovvero, un messaggio che è una chiara richiesta di sostegno finanziario. Non abbiamo voluto far finta di nulla ed abbiamo deciso di entrare per capire. Incontriamo così Giorgio Lodetti, uno dei titolari di questa piccola azienda a conduzione famigliare che, a proposito d’arte, ci realizza un quadro tutt’altro che bello. La storica Libreria Bocca che è la più antica d’Italia, nonchè un fregio importante della nostra città, rischia di chiudere i battenti; la crisi economica ha colpito duramente anche gli apparati d’arte e cultura del nostro Paese -dei quali la Libreria Bocca è forte espressione- arrivando ormai, a livelli insostenibili. Agghiacciati da queste pesanti parole, ci è bastato guardarci negli occhi per arrivare ad una semplice intesa: sostenere ed aiutare questo tempio d’arte e cultura.
Cosa fare nel concreto per aiutare questa ormai fragile realtà?
Prendiamo ad esempio l’Irlanda: qui, la cultura ha contribuito a contenere -all’interno del Paese- la crisi economica globale attraverso la valorizzazione la defiscalizzazione delle diverse forme d’arte (con iniziative quali la non tassazione di chi fa cultura in una città come Dublino); diversamente, in Italia -che vogliamo ricordare, secondo le stime dell’Unesco, possiede tra il 60 e il 70% del patrimonio culturale mondiale- questa sensibilità pare proprio non esserci: nè da parte delle istituzioni, tanto meno dalla maggior parte dei cittadini.
Milano in Liberty, il libro acquistato da noi per sostenere la Libreria
Milano in Liberty, il libro acquistato da noi per sostenere la Libreria
Noi proviamo a stimolarvi, invitandovi ad un auto-regalo: un libro -come abbiamo fatto noi questa mattina- ed agevolando un processo di sensibilizzazione iniziato con la nostra realizzazione di un videomessaggio di Giorgio Lodetti; ricordando, inoltre, che ogni giovedì sera -la Libreria Bocca- propone un incontro con i protagonisti dei mondi della pittura, della cultura e della narrativa d’arte.