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Carissimi del forum, vorrei un vostro parere su questo movimento e sugli artisti che ne fanno parte...
Noiosi arredatori di vetrine e piazzette, niente di più.
Qualcuno si è chiesto quante chiocciole sono state "sfornate"? Ve lo dico io: alcune centinaia per ogni colore, per ciascuno dei tre formati. Totale: migliaia. Tra qualche anno le troveremo in discarica insieme ai pinguini, ai coccodrilli, alle tartarughe e alle rane.
Per Sanmicheli: mi pare che Omar Ronda da molto tempo non faccia più parte del gruppo (e chissenefrega...)
Sì, ma prima che arrivi l'era della discarica magari riusciranno anche loro ad avere un momento di gloria.
...ho messo un pinguino della cracking in ufficio e ad oggi ne ho già "venduti" 6 (sarà il prezzo conveniente, sarà che non impegna, ma piace molto a tutti).
Mah.......!
Avevo sperato che il nostro nuovo acquisto del fol Matica1011 si impegnasse con qualcosa di meglio... amen.
Ammetto di aver pensato la stessa cosa forse ritenendo a torto che un art advisor fornisse consulenze di nicchia e su mandato una sorta di "scouting" di opere iper-selezionate per un target medio-alto, in questo caso mi pare più un acquistare direttamente un certo numero di lavori creando "economie di scala", un pò uno dei filoni proposti da Collezionissima.
Perchè mi domando dovrei rivolgermi ad un esperto per procurarmi lavori di cracking art disponibili sul mercato anche a costi e con rischi piuttosto limitati, ma se ho preso un granchio mi aspetto tutti i chiarimenti e le precisazioni del caso su questo tipo di figure professionali.
Diversa è la consulenza di un vero art advisor: è una figura che conosce a fondo il mercato dell'arte, cioè non è un generico promotore finanziario ma un vero esperto in grado anche di "costruire" una collezione. L'art advisor è il consulente che ti segue in modo specifico e ultra-specialistico per gli investimenti in arte, capace di farti comprare opere di grande valore ma anche di fartele vendere al momento opportuno. L'art advisor ha contatti con fondazioni e musei, con collezionisti top e clientela già fortemente orientata. Insomma: non stiamo parlando di un agente che a lato di una polizza, di una obbligazione o di un hedge fund cerca di collocare anche un certo numero di pupazzotti.
Infatti questa è l'idea che mi ero fatta anch'io... non so nell'ambito finanziario ma per certi versi mi pare che Vanoni ad es. rivendichi per certi versi l'auspicio ed anche la capacità di svolgere un'attività di questo tipo... il punto che non conosco proprio è se la consulenza comprenda anche pacchetti di tipo finanziario mirati finalizzati all'investimento, alla portata quindi di quasi tutti, o si rivolga più alla diversificazione di grandi patrimoni e/o ad operazioni di "ingegneria finanziaria".
La seconda. Si tratta di servizi paragonabili ai "private" in ambito finanziario. Anzi, ancora più specialistici ovviamente.
Come pensavo, quindi il nuovo amico si collocherebbe in una sorta di "via di mezzo"...
Eccomi. Come già ribadito NON sono un art advisor.
Gestendo la ricchezza delle persone ho sempre considerato anche l'arte come un investimento e ho sempre portato avanti il discorso con i clienti.
Alcuni hanno importantissime collezioni, altri in casa hanno i quadri di Ikea (pur avendo patrimoni considerevoli).
Quello che faccio é ricercare in acquisto e in vendita le opere che mi vengono richieste, valutare la bontà della documentazione delle opere e gestire le trattative.
Il private delle banche non propone arte, propone i suoi prodotti finanziari sui quali guadagna tantissimo senza che il cliente lo sappia, non propone investimenti che non siano indicati dall'alto; la banca tradizionale fa ancora peggio.
Io non mi permetterò mai di dire che un'opera é bella o brutta e che un autore diventerà il nuovo Picasso (in termini di quaotazioni), al massimo dirò mi piace o non mi piace e che un autore é per me più o meno banale o che ha un percorso alle spalle.
L' arte é soggettiva.
Il fatto di avere in ufficio delle opere é per me elemento di conversazione (ho opere "minori" e non porto certo Calzolari o Boetti della mia collezione) e avvicinamento al l'investimento in arte, la cracking per me é più design, simpatica e facile per chi compra quadri all'Ikea, il primo semplice passo per poi magari un giorno arrivare a capire e apprezzare ad esempio la pittura analitica.
Ho contatti con grandi collezionisti e fondazioni, come detto ho trattato opere da poche centinaia di euro e opere da decine di milioni, mi piace, lo faccio con passione e cercando di "istruire" chi é lontano da questo mondo.
Sulla partecipazione più attiva o sulle attese che c'erano dopo il mio ingresso..mi hanno sempre insegnato il rispetto verso chi é più "anziano" e quindi sto cercando di capire le dinamiche del forum per poi essere più presente e, spero, dare anche io il mio piccolo contributo "culturale".