Andrea Di Marco

alecsandere

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10/7/09
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Ieri in seguito ad una tragedia Ci ha lasciato l'artista Di Marco:'(:'(:'(
 
Scrive su Facebook Marco Cingolani, artista ed ex docente di pittura dell'Accademia di Belle Arti di Palermo. «Caro Andrea, grazie per tutti i tuoi quadri meravigliosi, per la tua simpatia, per la tua passione per l'arte e soprattutto per l'amicizia che mi hai saputo dare. I tuoi quadri di luce, dipinti al buio, sono fra i più belli dipinti in Italia degli ultimi decenni e te l'ho sempre detto. Oggi, purtroppo, te lo ridico senza avere in risposta il tuo sorriso di scherno, umile e consapevole come solo i grandi pittori possono esserlo».


Queste notizie mi uccidono sempre dentro.
 

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straziante notizia, che fa riflettere ed al tempo stesso di sradica dal cuore ogni certezza.

addio maestro
 
Condoglianze ai suoi famigliari e a chi con lui ha condiviso percorsi di vita!Morire in quelle circostanze e a quell'età poi fà ancor più rabbia!
 
La morte di un ragazzo perché così si e' oggi a questa età mi colpisce sempre al di là che si tratti di un artista o meno.
Riposa in pace.
 
Innanzitutto le mie più vive condoglianza alla famiglia ed ai cari dell'Artista.
Ho sempre apprezzato molto le Opere di Di Marco che sapevano raccontare davvero una storia, solo la mia ottusità verso la "lista Fiz" mi ha impedito di possedere fino ad ora un suo Lavoro.

Come avevo scritto lo scorso anno:

A San Mercuriale la Messa dell’Artista


L’appuntamento per le personalità della cultura scomparse è giunto alla 48ª edizione

FORLÌ. Promossa dalla scuola “Messaggio Musicale Federico Mariotti” e dal Comitato pro Forlì storico-artistica, col patrocinio del Comune e la collaborazione di Liceo musicale “Masini” e “Amici dell’Arte”, ritorna oggi la Messa dell’artista.
Giunta alla 48ª edizione, la singolare liturgia musicale in suffragio di artisti, esponenti della cultura e di tutti i forlivesi scomparsi dopo il 2 novembre 2010, andrà in scena a San Mercuriale alle 18, presieduta dal nuovo abate don Enrico Casadio. La messa inizierà con un brano organistico (Preludio e Fuga) di J.S. Bach, seguito, all’introito dal “Dulcis Christe” per coro e orchestra di Michelangelo Grancini. L’offertorio sarà caratterizzato dal brano “Hostias et preces”, dal “Requiem” di Perosi, cantato dal soprano Giovanna Gatta. Il Sanctus per coro e orchestra è di autore ignoto, mentre l’Agnus Dei è in gregoriano. Alla comunione coro e orchestra proporranno due brani di Mozart: l’“Ave verum” e il mottetto “Qui presso a te”, oltre a “Hai dato un cibo” di autore ignoto. Concluderà la celebrazione una preghiera alla Madonna per coro e orchestra di L. Perosi: “Lodate Maria”. Tutte le parti corali saranno appannaggio del coro “Jubilate” di San Pietro in Trento, diretto da Paola Bucchi, mentre sull’altare risuonerà la maestrìa dell’Orchestra da Camera di Forlì diretta da Fausto Fiorentini. All’organo Anna Maria Cortini. L’anno trascorso ha visto concludersi la vicenda terrena dei musicisti Raoul Berti, Carlo Leoni, Italo Nava, Mario Padovani e don Otello Valmori, dei cantanti Giovanni Bendandi e Mareva Sali, del musicologo e direttore di coro Egidio Giorgioni, dei pittori Emilio Brignolo e Ulisse Bugni, dello scultore Alfredo Landi, del promotore culturale Domenico Camporesi, del fotografo d’arte Giorgio Giunchi, dell’editore Publio Marzocchi, dello scrittore Giuseppe Mengozzi, del disegnatore Renzo Rossi e, infine, del poeta Erio Sughi. Piero Ghetti

Tratto da: A San Mercuriale la Messa dell

Anche quest'anno si è svolta oggi nella mia amata Forlì la "la Messa dell’Artista" e ho partecipato pregando anche per il Bravo Artista siciliano.


All'Amico artebrixia:


Cari amici,
dopo la drammatica notizia sulla prematura scomparsa di Andrea Di Marco starò un pò lontano dalle pesanti discussioni in arte, come quella in corso.
E' una scelta forse inutile, la mia, ma mi va di farlo.
Buona serata....

Voglio invece dire che queste immani tragedie ci devono dare ancor più la forza di parlare del povero Andrea, personalmente da anni vado scrivendo dello scomparso Artista partenopeo Paolo Bresciani contribuendo per le mie possibilità a tenere alto il ricordo del suo nome
 
No, caro Investart,
io non mi riferivo a dissociarmi dal parlarne,
bensì da quelle pesanti discussioni che si sono accese su altri post.
Di cui, appunto, per ora, non intendo dar seguito.
 
Prima di tutto, come ha detto arte2011, quello che colpisce è la morte di un ragazzo, o comunque un giovane uomo.

Tutti i giorni parlo di arte, di artisti, di quotazioni, di date di nascita e di morte e del "tizio" che è morto recentemente e chissà che effetti avrà sul mercato.
Tutti i giorni parlo di arte come merce e dei suoi esecutori come coloro che producono tale merce da "buttare" nel mercato.
Tutti i giorni parlo degli artisti, dei loro errori e degli errori del mercato nei loro confronti.
Tutti i giorni parlo delle loro creazioni, che sono belle, brutte o senza interesse per il mercato, ragionandone un po' come si fa quando si compra il pesce al mercato.
Vale un tanto al kilo, è fresco, è a sconto... è da buttare.

Me ne dispiaccio, mi rendo conto di aver perso il senso dell'arte, di essermi desensibilizzato o di aver comunque anestetizzato certi sentimenti.
La mia non è cattiveria, è deformazione professsionale, se così vogliamo chiamarla.
E' come quando il chirurgo opera una persona: le prime operazioni sicuramente sono cariche di sentimenti contrastanti, poi le persone diventano "oggetti" da sistemare e quindi routine e numeri, ma questo non va a peggiorare la qualità del suo lavoro, ma il suo coinvolgimento sentimentale.

Termino qua il mio sfogo con poco senso, ma volevo solo salutare un giovane artista che è morto, scusandomi in anticipo con lui e che non me ne voglia, se un giorno parlerò di lui, come faccio con gli altri, ragionandone così... un tanto al kilo.
 
Prima di tutto, come ha detto arte2011, quello che colpisce è la morte di un ragazzo, o comunque un giovane uomo.

Tutti i giorni parlo di arte, di artisti, di quotazioni, di date di nascita e di morte e del "tizio" che è morto recentemente e chissà che effetti avrà sul mercato.
Tutti i giorni parlo di arte come merce e dei suoi esecutori come coloro che producono tale merce da "buttare" nel mercato.
Tutti i giorni parlo degli artisti, dei loro errori e degli errori del mercato nei loro confronti.
Tutti i giorni parlo delle loro creazioni, che sono belle, brutte o senza interesse per il mercato, ragionandone un po' come si fa quando si compra il pesce al mercato.
Vale un tanto al kilo, è fresco, è a sconto... è da buttare.

Me ne dispiaccio, mi rendo conto di aver perso il senso dell'arte, di essermi desensibilizzato o di aver comunque anestetizzato certi sentimenti.
La mia non è cattiveria, è deformazione professsionale, se così vogliamo chiamarla.
E' come quando il chirurgo opera una persona: le prime operazioni sicuramente sono cariche di sentimenti contrastanti, poi le persone diventano "oggetti" da sistemare e quindi routine e numeri, ma questo non va a peggiorare la qualità del suo lavoro, ma il suo coinvolgimento sentimentale.

Termino qua il mio sfogo con poco senso, ma volevo solo salutare un giovane artista che è morto, scusandomi in anticipo con lui e che non me ne voglia, se un giorno parlerò di lui, come faccio con gli altri, ragionandone così... un tanto al kilo.

Caro Brian,
queste tue parole ti fanno onore e per questo ti stimo,
... con quel "tanto al kilo" credo in tanti avrebbero da riflettere,
Bravo!
Buona serata,
alessandro
 
Prima di tutto, come ha detto arte2011, quello che colpisce è la morte di un ragazzo, o comunque un giovane uomo.
........ Vale un tanto al kilo, è fresco, è a sconto... è da buttare.
Me ne dispiaccio, mi rendo conto di aver perso il senso dell'arte, di essermi desensibilizzato o di aver comunque anestetizzato certi sentimenti.
La mia non è cattiveria, è deformazione professsionale, se così vogliamo chiamarla.
........Termino qua il mio sfogo con poco senso, ma volevo solo salutare un giovane artista che è morto, scusandomi in anticipo con lui e che non me ne voglia, se un giorno parlerò di lui, come faccio con gli altri, ragionandone così... un tanto al kilo.

Grazie per la tua cruda analisi della situazione attuale priva di falsi moralismi, perchè senza tanti fronzoli alla fine è proprio il "tanto al kilo" che va avanti.
T quoto e ti saluto con l'augurio che si possa sempre commerciare in arte ma che al contempo si mantenga la sensibilità di un appassionato e la capacità di dare un senso non solo commerciale a quello che si fa.
 
Ricevo privatamente (per emai) e pubblico volentieri

La galleria Bonelli ArteContemporanea

invita alla mostra

omaggio a

ANDREA DI MARCO

un archeologo del moderno

31 gennaio - 3 marzo 2013

Museo d’Arte Contemporanea di Lissone
 

Allegati

  • comunicato stampa ANDREA DI MARCO.doc
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Tra pochi giorni inaugura la mostra "La Scuola di Palermo" che riunisce i lavori degli artisti Alessandro Bazan, Francesco de Grandi, Fulvio Di Piazza e Andrea Di Marco, scomparso prematuramente nel 2012 a soli 42 anni e al quale questo thread è dedicato.



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Andrea Di Marco, 'Masso' olio su tela 2012

Palermo - A Palazzo Riso, una mostra sugli Artisti della "Scuola di Palermo"

Dal 22 marzo esposte le opere di Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza, Francesco De Grandi e Andrea Di Marco

Nella Palermo degli anni Novanta, scossa da eventi brutali perfino difficili da raccontare, quattro giovani artisti intraprendono una ricerca incentrata sul recupero della pittura, quasi un velo di preziosismi, gesti e colori che filtra e rielabora i ricordi e le immagini di una città in bilico sull'abisso. Sono Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza, Francesco De Grandi e Andrea Di Marco, quest'ultimo scomparso prematuramente nel 2012 a 42 anni.​

Molto opportunamente nell'anno di "Palermo Capitale italiana della Cultura" il Palazzo Riso - Museo d'arte contemporanea della Sicilia dedica un'ampia retrospettiva alla loro opera. La mostra, che s'intitola "La scuola di Palermo" ed è curata da Sergio Troisi, si apre il prossimo 22 marzo e terminerà il 25 aprile.

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