In caso di break dell'Euro, quali artisti scegliere?

varoon

Ciao Fellini
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La domanda sulla bocca di tutti in questo momento è " dove investo se salta l'Euro? Bund? Dollaro? oppure oro?"

Mutuando questo discorso nell'arte, ci sarebbe da chiedersi quali artisti sarebbero avvantaggiati dalla rottura dell'Euro.

Di primo istinto mi verrebbe da dire che si rivaluterebbero maggiormente gli artisti che hanno un mercato con valuta forte (rispetto alla Lira): i tedeschi, gli americani.

E sull'Italia cosa succederebbe? Tolti Fontana, Manzoni, Cattelan e pochi altri che hanno un mercato internazionale, agli altri artisti (che stanno tentando il balzo internazionale) che succederebbe?

Aggiungo: con la Lira andava forte il figurativo, l'ascesa informale ha seguito l'euro. Coincidenza?

Se saltasse l'Euro, secondo voi su quali artisti converrebbe puntare?
 

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whow!
che domanda!
ma giusta
debiti in valuta debole
crediti in quella forte!


ma, nel caso, posso vendere allo scoperto un paio di .....?
 
ma il dollaro é una moneta forte?

qualche anno fa l'euro stava a 80 centesimi, ora é salito sopra 1,30 :yes:

quasi quasi vado short su rothko :D
 
ok
ma dopo mi torni
;)

comunque va tutto a gonfie vele:
prima o poi ci commissariano ed avremo politici non locali
nel caso cambio il nick in italicae res
:clap:
 
mi auguro non succeda mai.
Io sono convinto che dietro queste forti tensioni dei mercati in Europa c'è lo zampino degli Stati Uniti che avrebbero tutto l'interesse a far saltare la zona euro per poter tornare egemoni visto che oggi sono nelle sabbie mobili.
Io comunque spero che l'Europa resista e superi con unità d'intenti questo momento difficilissimo e i presupposti ci sono tutti, vedasi la nascita del governo tecnico Monti in Italia ed il lento ma costante avvicinamento di comunione d'intenti tra i big d'Europa.
Ritornando all'arte se crollasse l'euro si salverebbero solo gli artisti italiani internazionali che sono assai ben pochi per tutti gli altri ci sarebbe il crollo delle loro quotazioni. :)
 
Premesso che questa crisi è voluta per mano di persone che muovono i fili ai burattini dei nostri governanti(debito pubblico ma con chi???.....:confused::D)e di tutto il sistema(sottolineo che i burratinai ci sono anche in arte)e anche per mano delle persone che voglion fare sempre il passo più lungo della gamba per apparire ecc..
Se cade l'euro(cosa che credo avverrà) io punterei sui fenomeni che vanno tanto di moda oggi;ossia qualche artista cinese!Sicuramente lì l'investimento sarà al sicuro!(parere personale ovviamente)
 
L'arte non è diversa dai c.d. "beni rifugio". Occorre investire in artisti che garantiscano la possibilità di rivendita in caso di necessità. Si escludono quindi gli emergenti e si deve puntare sugli storicizzati.
 
mi auguro non succeda mai.
Io sono convinto che dietro queste forti tensioni dei mercati in Europa c'è lo zampino degli Stati Uniti che avrebbero tutto l'interesse a far saltare la zona euro per poter tornare egemoni visto che oggi sono nelle sabbie mobili.
Io comunque spero che l'Europa resista e superi con unità d'intenti questo momento difficilissimo e i presupposti ci sono tutti, vedasi la nascita del governo tecnico Monti in Italia ed il lento ma costante avvicinamento di comunione d'intenti tra i big d'Europa.
Ritornando all'arte se crollasse l'euro si salverebbero solo gli artisti italiani internazionali che sono assai ben pochi per tutti gli altri ci sarebbe il crollo delle loro quotazioni. :)

Concordo al 100% con Artepassion.OK!
 
senza dare una nazionalità o un nome a chi potrebbe "sopravvivere" io direi....tutti sopravviveranno !!! :D:D
ma solo quelli con mercato internazionale RICONOSCIUTO avranno libera circolazione e un valore stabile o quanto meno UN VALORE.....;);)
 
Ritornando all'arte se crollasse l'euro si salverebbero solo gli artisti italiani internazionali che sono assai ben pochi per tutti gli altri ci sarebbe il crollo delle loro quotazioni. :)

ma solo quelli con mercato internazionale RICONOSCIUTO avranno libera circolazione e un valore stabile o quanto meno UN VALORE.....;);)

Se fosse come dice artepassion, artisti italiani veramente internazionali ci sarebbero solo Fontana, Manzoni, Cattelan, Modigliani e pochissimi altri. Ad esempio già su Castellani avrei qualche dubbio: è molto apprezzato all'estero, ma il suo mercato di riferimento rimane l'Italia. Per non parlare degli altri meno internazionali di Castellani...

Mi riesce difficile immaginare l'Italia rappresentata da 3/4 artisti.

Forse dovremmo fare un parallelismo con i paesi a monete nazionali (tipo Argentina, Russia, Messico, etc.., ammesso che siano paragonabili all'Italia) e andare a rispolverare cosa succedeva in Italia negli anni '70-'90.

NB: non ho soluzioni in tasca, però credo che non sarebbe male ragionare insieme su questo scenario. Magari elaboriamo una traccia per investire/spendere cmq meglio domani.
 
Varoon,

per fare un esempio spiccio....ma che non voglio spacciare per legge o esatto perchè tutto può succedere...
se tu avessi IPOTETICAMENTE un Josh Smith comprato in USD al cambio di 15.000 euro (quindi circa 20.000 usd)
in seguito a crici economica l'euro tracolla....
torniamo alla cara liretta e .....puff....
il tuo quadro varrà sempre 20.000 usd (circa...) ma vendendolo all'estero tu percepirai non + 15.000 euro ma (se tornassimo alla lira pre-euro) 40.000.000 itl (dicansi quaranta milioni di lire) che però magari a seguito di svalutazioni varie potrebbero permetterti di comprare un appartamento in centro a Milano (esagero un pò ovviamente....ma forse anche no :p) o di tirare a campare per un quinquennio senza lavorare.....
ripeto...potrebbe essere solo una farneticazione ma....se il bene mantiene un certo valore...al futuro cambio potrebbe rivelarsi un grande plusvalore !!!
io cmq credo che l'euro sopravviverà quindi non ci penso a stè cose.....
ho fatto il ragionamento solo per divertimento....:D:D:D
 
E' ormai da molti decenni che si è avviato il processo integrativo di molti stati a formare un unione europea.Da appena un decennio è nato l'euro che permette pagamenti con la stessa moneta nei paesi dell'area euro.Purtroppo le cose son precipitate da subito ad opera di personaggi senza scrupoli che hanno mantenuto la base 1 ugualmente valida passando dalla lira all'euro e ciò ci ha un pò impoveriti tutti.Ovviamente questa speculazione si è fatta sentire di più in certi beni (es. immobili, pane ecc) e meno in altri ma oggi le cose sono un pò precipitate e tornare indietro è un pò improbabile.Dovrebbe scoppiare prima la bolla delle speculazioni immibiliari ma si è ingigatito prima un altro problema: il debito pubblico cui non riusciamo a pagare nemmeno gli interessi negativi.Dunque quali sono gli scenari attuali? Economicamente drammatici e l'uscita dell'italia dall'euro non determinerebbe di certo l'uscita dalla crisi ma semmai unoscenario ancora più incerto di quello attuale con possibili speculazioni su alcune attività ed alcuni oggetti e tra questi rientrerebbero sicuramente le opere d'arte.proviamo un attimo a pensare cosa potrebbe succedere a quest'ultime.Un opera che vale 11000 euro, caduto l'euro cosa varrebbe?Uguale, solo che cambierebbe la valuta.Durante il passaggio tra l'euro e la nuova valuta occorrerebbe vedere come agiranno gli speculatori di opere d'arte e se giudicheranno la situazione appetibile economicamente con incrementi di prezzo o meno.Nel primo caso è ovvio che converrebbe vendere non appena questa bolla speculativa iniziasse a crescere a dismisura oppure , viceversa comperare non appena la sfiducia, la crisi o quant'altro determinerebbero improvvise cadute di prezzo.Lo so, son cose ovvie ma non credo comunque che nessuno possa dire con certezza cosa accadrà se dovesse cadere l'euro e men che meno su quali opere puntare.Ovviamente mi vien da dire di puntare sui grossi nomi italici che pur essendo storicizzati e inseriti nei libri d'arte si trovino a prezzi ragionevoli ma il problema è, comprarli adesso, aspettare la fine dell'euro o comprarli dopo?:)
 
Credo che quando si parla di Artisti che hanno un vero mercato internazionale significa coloro che sono stabilmente trattati da gallerie o mercanti a Londra o New York (un esempio buona parte degli Artisti dell'Arte Povera) e che quindi potrebbero essere venduti su quei mercati in dollari o sterline, quello che dice Schiavo quindi nella malaugurata ipotesi è giustissimo a mio giudizio perchè le opere con queste caratteristiche rappresenterebbero dei veri e propri beni rifugio perchè, slegati dalla relativa svalutazione dell'euro, potrebbero addirittura ulteriormente rivalutarsi o comunque pur mantenendo il loro valore garantirebbero la sicura conservazione del relativo potere d'acquisto.
 
sottolineo che ho fatto l'esempio con Josh Smith e non un artista italiano.....;););)
voi vi siete (permettetemi l'espressione) fossilizzati nel parlare di artisti italiani ma....il mondo è grande....già da alcuni anni...:p:p:p
e in Italia ci sono collezionisti che hanno opere di artisti stranieri...non solo i soliti nomi nostrani....o peggio (vedasi IF...)
imho...;)
 
Credo che quando si parla di Artisti che hanno un vero mercato internazionale significa coloro che sono stabilmente trattati da gallerie o mercanti a Londra o New York (un esempio buona parte degli Artisti dell'Arte Povera) e che quindi potrebbero essere venduti su quei mercati in dollari o sterline, quello che dice Schiavo quindi nella malaugurata ipotesi è giustissimo a mio giudizio perchè le opere con queste caratteristiche rappresenterebbero dei veri e propri beni rifugio perchè, slegati dalla relativa svalutazione dell'euro, potrebbero addirittura ulteriormente rivalutarsi o comunque pur mantenendo il loro valore garantirebbero la sicura conservazione del relativo potere d'acquisto.

condivido quanto detto da artasidea , mentre per rispondere a Varoon, dico che per fortuna non esistono solo i Modigliani, i Manzoni, i Fontana etc.., infatti ritengo che il citato Castellani, così come altri artisti italiani che sono trattati regolarmente da gallerie straniere e venduti sul mercato internazionale anche attualmente a prezzi non esagerati, potrebbero costituire invece un ottimo bene rifugio :) ma già lo sono a prescindere dall'ipotetico crollo dell'euro al quale io non credo :)
I guai invece potrebbero arrivare senz'altro per gli artisti con mercato nazionale praticamente sconosciuti o semisconosciuti all'estero :rolleyes:
 
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Varoon,

per fare un esempio spiccio....ma che non voglio spacciare per legge o esatto perchè tutto può succedere...
se tu avessi IPOTETICAMENTE un Josh Smith comprato in USD al cambio di 15.000 euro (quindi circa 20.000 usd)
in seguito a crici economica l'euro tracolla....
torniamo alla cara liretta e .....puff....
il tuo quadro varrà sempre 20.000 usd (circa...) ma vendendolo all'estero tu percepirai non + 15.000 euro ma (se tornassimo alla lira pre-euro) 40.000.000 itl (dicansi quaranta milioni di lire) che però magari a seguito di svalutazioni varie potrebbero permetterti di comprare un appartamento in centro a Milano (esagero un pò ovviamente....ma forse anche no :p) o di tirare a campare per un quinquennio senza lavorare.....
ripeto...potrebbe essere solo una farneticazione ma....se il bene mantiene un certo valore...al futuro cambio potrebbe rivelarsi un grande plusvalore !!!
io cmq credo che l'euro sopravviverà quindi non ci penso a stè cose.....
ho fatto il ragionamento solo per divertimento....:D:D:D


lo potevi dire subito che era per divertimento. avevo già prenotato un attico con vista sulla madonnina :rolleyes::D
 
Anch'io come Artepassion credo che Castellani non avrà comunque problemi anche perchè so essere collezionato molto in Svizzera la cui moneta è di per sè considerata oggi bene rifugio. Poi concordo anche con le considerazioni di Schiavo sugli Artisti internazionali anche se il tema proposto mi sembrava più specificatamente rivolto all'evoluzione ipotetica degli Italiani.
 
Anch'io come Artepassion credo che Castellani non avrà comunque problemi anche perchè so essere collezionato molto in Svizzera la cui moneta è di per sè considerata oggi bene rifugio. Poi concordo anche con le considerazioni di Schiavo sugli Artisti internazionali anche se il tema proposto mi sembrava più specificatamente rivolto all'evoluzione ipotetica degli Italiani.

Castellani so che lo collezionano un pò ovunque tra l'altro anche negli Stati Uniti ed in Giappone ove il 13 ottobre 2010 ha ottenuto il prestigioso "Praemium Imperiale in honorem of Prince Takamatsu", così come lumeggiato nel dettaglio da Getulio Alviani sulla rivista il Finanziere di gennaio scorso :)
 
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