paesaggisti

batteristasinest

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Non mi sembra che se ne sia mai qui discusso in modo approfondito.
Volevo sapere dai più esperti cosa pensate di questo genere di pittura.per paesaggisti intendo tutti quelli che in un qualche modo si sono avvicinati al paesaggio inteso non solo in senso naturalistico.
Personamente credo che tornerà ancora di moda ed in auge il "bel paesaggio" pittorico ma questa è solo una mia opinione.
Attualmente che pittori paesaggisti consigliereste a prescindere dal modo e dalla tecnica da loro usati e quali invece sono da scartare in assoluto nonostante possano in qualche modo far quadri piacevoli?
 
prendi Gugliemo Ciardi, Beppe Ciardi, Pietro Fragiacomo, Carlo Fornara, Mario Puccini, Telemaco Signorini, Silvestro Lega.....:D:D:D:p:p:p
 
Grazie, cercherò qualcosa.Ma a parte i pittori dell'ottocento o i macchiaioli, adesso cioè oggi, chi sono i pittori paesaggisti validi?
Ne dico due o tre che a me piacciono a prescindere dal mercato: massimo di lecce, faccincani, remo brindisi (paesaggi veneziani),scuffi (un pò triste ma molto particolare), fissore (prati sempreverdi) e altri che adesso non ricordo.
 
Se riesci a trovare qualcosa di Angelo Balbi....
 
angelo balbi...mai sentito, ok, provvedo subito.Grazie.
Ma , non so, mi sembra che molti qui snobbino i paesaggisti, ma secondo me fate male.
 
bah. io amo il paesaggio ma non certo quello che aveva un senso prima della foografia.
è sicuramente una delle forme più utilizzate insieme alal natura morta ed al ritratto nella storia dell'arte. ma penso ci si debba prima chiedere che senso possa avere oggi riprodurre un paesaggio in arte e soprattutto che cosa si intende per paesaggio.
per come la vedo io Bernd ed Hilla Becher sono paesaggisti, Gerard Richter e Peter Doig sono paesaggisti, Allora e Calzadilla sono paesaggisti. Gente che ha ben poco in comune.

per esempio ho un paio di opere di Valentina D'Amaro che dipinge paesaggi inesistenti sotto cieli improponibili, con accostamenti cromatici che è miracoloso vederli nella realtà.
ne vengono fuori rappresentazioni non proprio da arcadia dove la visione è apparentemente rassicurante, in realtà fredda e razionale, dove l'umanità è assente e il peso di solitudine e silenzio possono creare smarrimento.

oppure Keenleyside nei cui paesaggi mistero e intrigo trasformano luoghi fisici in stati mentali.

oppure i paesaggi di Lewis Baltz (bellissima instalazione ad art statements) che fa dire a Calvino:
La fotografia di Baltz si concentra su di una serie di oggetti salvati dalla dispersione, cristallizzati ed estratti dal fluire continuo delle esperienza. La rarefatta consistenza del linguaggio di Baltz cresce come resistenza alla pesantezza dell'esistenza, addensata nelle zone marginali, nella devastazione di un territorio osservato con scetticismo, nel vuoto e nell'assenza dell'esistenza
 
ohh ecco, comincia a delinearsi una possibile mostra di paesaggisti:).Se poi vogliamo approfondire partendo dagli albori ecco che si apre un orizzonte quasi infinito.Dai paesaggi propiziatori dei primitivi agli affreschi di pompei sino ad arrivare ad oggi i paesaggi son sempre stati i fedeli compagni di quasi tutti pittori (almeno un paesaggio l'hanno dipinto tutti) dunque perchè snobbarli? Se fossi un gallerista aprirei sicuramente una bella mostra di paesaggisti partendo dagli anni più remoti sino ad arrivare , che ne so, ai paesaggi informali di scatizzi e cialdini o ai paesaggi iperrealisti...ma oggi, dico oggi (2011) cosa bolle in pentola?Ci sono novità tra i paesaggisti? Ho visto i paesaggi suggeriti da astrattissimo ma ancora non mi sembrano quelli che segnano il 2011, o forse si, ma non credo... se ne vedo uno che mi ispira e che credo sia lo specchio di oggi lo sento subito, per ora ancora no.
 
o ancora non mi sembrano quelli che segnano il 2011, o forse si, ma non credo... se ne vedo uno che mi ispira e che credo sia lo specchio di oggi lo sento subito, per ora ancora no.

credo che nel 2011 nessun artista contemporaneo amerebbe farsi definire paesaggista..
Secondo me quel filone di arte, come lo intendi tu, è sepolto da tempo.
Forse apprezzerei di più un ritorno alla raffigurazione dei santi..:rolleyes:
 
Credo invece che un artista, vero, ogni volta che vede un paesaggio sublime si senta talmente attratto da volerlo riprodurre secondo la sua sensibilità artistica, magari anche solo segnica.Ecco perchè il paesaggio mai cadrà nell'oblio ma invece sempre risorgerà, fosse anche questione di qualche secolo di oscure forme d'arte, ma tornerà in auge.
 
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ottimo, veramente stupendo ma...ancora non ho visto nessuno postarmi un paesaggio rappresentativo di questo 2011 nonostante ci siano fior fiore di critici, galleristi e collezionisti.Suvvia, non credo che non vi siano cose paesaggistiche rappresentative di questo inizio millennio, dai, mi riferisco ai più esperti, un piccolo sforzo;)?
 
Credo che un pasaggista di oggi, anche se definirlo paesaggista è un pò limitativo, potrebbe essere a buon diritto Christo.Punterò su di lui non appena mi capiterà una buona occasione.
 
questo non è proprio del 2011, ma del 1920.
Era Gianbattista Bosio, tu pensa che questo paesaggio che sta alle porte di Montichiari è ancora quasi intatto, salvo una zona industriale che non ha intaccato questo contesto.....me lo conservo perchè ho lontane origini contadine, io:yes:
 

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Raccolta opere italiane 800 e primo 900

A chi e' appassionato di pittura 800 e primo 900 consiglio i seguenti siti
di privati presenti sul web :

Buonanno arte

Pittura dell'800 napoletano

Prestige 800

Pittura dell'800 italiano e primo 900

Io li ho troati piacevoli e interessanti ...
 
...guarda a questo punto meglio comprare paesaggi di artisti anonimi del 600


Grazie, cercherò qualcosa.Ma a parte i pittori dell'ottocento o i macchiaioli, adesso cioè oggi, chi sono i pittori paesaggisti validi?
Ne dico due o tre che a me piacciono a prescindere dal mercato: massimo di lecce, faccincani, remo brindisi (paesaggi veneziani),scuffi (un pò triste ma molto particolare), fissore (prati sempreverdi) e altri che adesso non ricordo.
 
Posso capire che non ti piacciono gli artisti da me citati, posso anche capire che i paesaggi del '600 sono antichità collezionabili ma, ripeto la domanda, oggi, o meglio nel 2000 quali sono i pittori che escono dal gregge delle innovazioni a tutti i costi e fanno paesaggi degni di essere considerati rappresentativi del mondo di oggi?Anche se non hanno un gran mercato...L'importante è che siano rappresentativi del giorno d'oggi e si possano trovare facilmente in rete senza impazzire a rintracciare l'artista o il venditore e non abbiano prezzi da capogiro.
La mia idea era quella di fare una parete in casa di paesaggi a partire da quelli dell'800 sino ad arrivare ai nostri giorni.Cerco proprio quest'ultimo;)
 
Allora visto che non hai dato limiti di prezzo, posso farti diversi nomi:

Nigel Cooke, Uwe Henneken, Peter Doig...
Sebbene non siano monotematici, il paesaggio spesso è da loro trattato con una sensibilità sicuramente contemporanea.

Tra gli italiani, Schifano ha senza dubbio fatto fare un passo in avanti alla pittura di paesaggio, e le sue opere degli anni 60-70 su questo tema (gli "en plein air"..) sono ancora attualissimi, lo stesso dicasi per le migliori prove di Tano Festa, tra i giovani citerei Botto e Bruno.
 
.L'importante è che siano rappresentativi del giorno d'oggi e si possano trovare facilmente in rete senza impazzire a rintracciare l'artista o il venditore e non abbiano prezzi da capogiro.
La mia idea era quella di fare una parete in casa di paesaggi a partire da quelli dell'800 sino ad arrivare ai nostri giorni.Cerco proprio quest'ultimo;)

Fabio Giampietro puo' piacere? :):rolleyes::)
 
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