I Volumi della Dadamaino

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

varoon

Ciao Fellini
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Mi dicono che ad Artverona c'era un'esplosione di volumi della Dadamaino. Praticamente uno stand su due del moderno ne aveva almeno uno. La cosa mi ha sorpreso per una serie di motivi:

- solitamente i volmi che avevo visto in passato erano fatti con materiale rigido, mentre questi sono delle tele tagliate;:confused:
- alle fiere se ne vedevano max 1 o 2: a Verona sembra che ne fossero una trentina:eek:
- un paio di gallerie che trattano storicamente la Damaino non ne esponevano nemmeno uno di quel genere.:mmmm:

C'è qualcuno che ha qualche informazione in più su questo "bastimento" di volumi approdato di colpo sul mercato:confused:.
 
Mi dicono che ad Artverona c'era un'esplosione di volumi della Dadamaino. Praticamente uno stand su due del moderno ne aveva almeno uno. La cosa mi ha sorpreso per una serie di motivi:

- solitamente i volmi che avevo visto in passato erano fatti con materiale rigido, mentre questi sono delle tele tagliate;:confused:
- alle fiere se ne vedevano max 1 o 2: a Verona sembra che ne fossero una trentina:eek:
- un paio di gallerie che trattano storicamente la Damaino non ne esponevano nemmeno uno di quel genere.:mmmm:

C'è qualcuno che ha qualche informazione in più su questo "bastimento" di volumi approdato di colpo sul mercato:confused:.

Beh, a parte l'importanza delle Dadamaino come artista, un paio di galleristi coi quali ho parlato qui in Piemonte e che la trattano direttamente mi hanno riferito che alcune gallerie importanti tedesche si sono messe a trattarla con molto interesse ed è probabile che questi galleristi si siano accodati al trend generale annusando un possibile rialzo delle quotazioni. Secondo me molte artiste donne italiane sono molto sottovalutate, tra tutte citerei Dadamaino ovviamente, Varisco e Carol Rama, sicuramente da tenere d'occhio...
 
Beh, a parte l'importanza delle Dadamaino come artista, un paio di galleristi coi quali ho parlato qui in Piemonte e che la trattano direttamente mi hanno riferito che alcune gallerie importanti tedesche si sono messe a trattarla con molto interesse ed è probabile che questi galleristi si siano accodati al trend generale annusando un possibile rialzo delle quotazioni. Secondo me molte artiste donne italiane sono molto sottovalutate, tra tutte citerei Dadamaino ovviamente, Varisco e Carol Rama, sicuramente da tenere d'occhio...

OK, ma da dove arrivano tutti questi volumi eseguiti su tela?:confused:
 
sabato vedo Willy e gli chiedo qualche info ulteriore :)
 
Montini, il coyote lo vedo tra tre mesi (nel gran canyon) :D
 
- solitamente i volmi che avevo visto in passato erano fatti con materiale rigido, mentre questi sono delle tele tagliate;:confused:-
Biografia di Dadamaino
1935 - Nasce a Milano. 1957 Conosce Piero Manzoni e tra loro nasce una profonda amicizia. Espone i primi lavori astratto-informali in mostre collettive. 1958 - Aderisce all'avanguardia milanese che ha come punto d'incontro il Bar Giamaica, in Brera. Nell' ambiente degli artisti è nota soltanto con il nome Dada (diminutivo di Eduarda). Realizza le prime opere intitolate Volumi: si tratta di tele con grandi fori ellittici in cui si avverte l'influenza di Lucio Fontana. Al riguardo afferma: "Ho sempre aborrito la materia e ricercato l'immaterialità. Naturalmente Fontana ha avuto un ruolo determinante nella storia della mia pittura; […] Se non fosse stato Fontana a perforare la tela, probabilmente non avrei osato farlo neppure io. Si asportava totalmente la materia, al punto da rendere visibili anche parti della tela, per eliminarne ogni elemento materiale, per privarla di ogni retorica e ritornare cosi alla tabula rasa, alla purezza". "Così sulle tele pulite operai grandi squarci ovoidali, a volte uno solo, grande come tutto il quadro. Dopo questo atto liberatorio rimasi perplessa sul come proseguire. Il come lo trovai interessandomi al futurismo... I meravigliosi insegnamenti futuristi, chissà perché dimenticati, erano i più vivi e veri che si potessero raccogliere. Pensando a ciò guardai i miei lavori. Dietro i grandi buchi vedevo un muro pieno di luci e ombre che vibravano e si muovevano. Ecco la cosa da cercare e da seguire. L'arte era stata sinora statica, tranne per pochi pionieri, bisognava farla ridiventare dinamica e con mezzi conseguenti alle più recenti esperienze tecnico-scientifiche, stabilito che si può fare dell'arte con qualsiasi mezzo”. Tiene la prima mostra personale presso la Galleria dei Bossi di Milano. 1959 - Si costituisce il gruppo milanese Azimuth, cui l' artista aderisce. Esso stabilisce stretti contatti con il Gruppo Zero in Germania, il gruppo Nul in Olanda e il gruppo Motus in Francia. Nello stesso anno partecipa ad un'esposizione collettiva nella galleria Azimut, usando il cognome Maino. Tiene una personale alla Galleria del Prisma, Milano. 1960 - Negli anni che seguono partecipa a numerose mostre nazionali ed internazionali (Olanda, Belgio, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Svizzera). Inizia a lavorare con superfici di materiale sintetico, su cui pratica fori sempre più piccoli e numerosi. Nascono così i Volumi a moduli sfasati: si tratta di fogli di plastica che dopo essere stati fustellati regolarmente a mano vengono tesi sul telaio sovrapposti in più strati. Osserva Dadamaino: "Volevo creare fori che fossero disposti in modo prospettico e traducessero il volume su tre o quattro strati di materiale plastico. Trovai un materiale semitrasparente che si utilizza normalmente per le tende da doccia e che all'epoca si avvicinava di più all'idea di trasparenza. Con una fustella perforai a mano gli strati e li collocai sul telaio. Il calore della mia mano spostava i fori, e tale spostamento era il frutto del caso". Gli spostamenti e le sovrapposizioni appena percepibili dei fogli monocromi perforati conferiscono all'opera un'unità di spazio e superficie e, attraverso la leggera vibrazione, una dimensione temporale.

Sarebbe interessante sapere quali hai visto in passato !!! :D:D:D Ma non te lo chiedo !!! :p:p:p
 
Biografia di Dadamaino
1935 - Nasce a Milano. 1957 Conosce Piero Manzoni e tra loro nasce una profonda amicizia. Espone i primi lavori astratto-informali in mostre collettive. 1958 - Aderisce all'avanguardia milanese che ha come punto d'incontro il Bar Giamaica, in Brera. Nell' ambiente degli artisti è nota soltanto con il nome Dada (diminutivo di Eduarda). Realizza le prime opere intitolate Volumi: si tratta di tele con grandi fori ellittici in cui si avverte l'influenza di Lucio Fontana. Al riguardo afferma: "Ho sempre aborrito la materia e ricercato l'immaterialità. Naturalmente Fontana ha avuto un ruolo determinante nella storia della mia pittura; […] Se non fosse stato Fontana a perforare la tela, probabilmente non avrei osato farlo neppure io. Si asportava totalmente la materia, al punto da rendere visibili anche parti della tela, per eliminarne ogni elemento materiale, per privarla di ogni retorica e ritornare cosi alla tabula rasa, alla purezza". "Così sulle tele pulite operai grandi squarci ovoidali, a volte uno solo, grande come tutto il quadro. Dopo questo atto liberatorio rimasi perplessa sul come proseguire. Il come lo trovai interessandomi al futurismo... I meravigliosi insegnamenti futuristi, chissà perché dimenticati, erano i più vivi e veri che si potessero raccogliere. Pensando a ciò guardai i miei lavori. Dietro i grandi buchi vedevo un muro pieno di luci e ombre che vibravano e si muovevano. Ecco la cosa da cercare e da seguire. L'arte era stata sinora statica, tranne per pochi pionieri, bisognava farla ridiventare dinamica e con mezzi conseguenti alle più recenti esperienze tecnico-scientifiche, stabilito che si può fare dell'arte con qualsiasi mezzo”. Tiene la prima mostra personale presso la Galleria dei Bossi di Milano. 1959 - Si costituisce il gruppo milanese Azimuth, cui l' artista aderisce. Esso stabilisce stretti contatti con il Gruppo Zero in Germania, il gruppo Nul in Olanda e il gruppo Motus in Francia. Nello stesso anno partecipa ad un'esposizione collettiva nella galleria Azimut, usando il cognome Maino. Tiene una personale alla Galleria del Prisma, Milano. 1960 - Negli anni che seguono partecipa a numerose mostre nazionali ed internazionali (Olanda, Belgio, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Svizzera). Inizia a lavorare con superfici di materiale sintetico, su cui pratica fori sempre più piccoli e numerosi. Nascono così i Volumi a moduli sfasati: si tratta di fogli di plastica che dopo essere stati fustellati regolarmente a mano vengono tesi sul telaio sovrapposti in più strati. Osserva Dadamaino: "Volevo creare fori che fossero disposti in modo prospettico e traducessero il volume su tre o quattro strati di materiale plastico. Trovai un materiale semitrasparente che si utilizza normalmente per le tende da doccia e che all'epoca si avvicinava di più all'idea di trasparenza. Con una fustella perforai a mano gli strati e li collocai sul telaio. Il calore della mia mano spostava i fori, e tale spostamento era il frutto del caso". Gli spostamenti e le sovrapposizioni appena percepibili dei fogli monocromi perforati conferiscono all'opera un'unità di spazio e superficie e, attraverso la leggera vibrazione, una dimensione temporale.

Sarebbe interessante sapere quali hai visto in passato !!! :D:D:D Ma non te lo chiedo !!! :p:p:p

Ultimamente solo quelli rigidi e pochi. 30 volumi su tela apparsi di punto in bianco mi stupivano. Speravo che qualcuno conoscesse l'origine...:cool:
 
Ultimamente solo quelli rigidi e pochi. 30 volumi su tela apparsi di punto in bianco mi stupivano. Speravo che qualcuno conoscesse l'origine...:cool:
Ma quali sono quelli rigidi che hai visto ?

Volumi o Volumi a moduli sfasati ? :cool:
 
come giustamente dice Mr Fox66
sono due cose diverse

prima sono iniziati questi tagli concentrici della tela
con cui fa la prima mostra nel '58
Gallery

a me sinceramente piacciono molto poco
li trovo sgraziati e privi d'ingegno, lavori acerbi sotto
il forte, fortissimo influsso del Maestro che bucava e tagliava
talvolta con garbo, altrove con lirismo e talvolta con forza bruta
da grande scultore qual'era

l'allieva impara a bucare e li sa fare solo grandi
e talvolta maldestri, da sarta inesperta
(ma è una visione di un semplice ignorante, la mia)

poi invece parte a lavorare coi moduli sfasati
entra in gioco la grazia e l'armonia e parte tutt'altra ricerca
e bravura

però il mercato andrà probabilmente a premiare queste cose qui
che adesso (ai primi soldi veri) spuntano all'improvviso
però se queste opere sono sono state fatte in numero esiguo per davvero
come mai non le tengono in magazzino e vendono il resto?
(che non manca ed è anche bello)

Ps
di interessante a verona c'era un progetto di biasi
sui moduli sfasati, giusto per capire la ricerca dietro e non solo
il giochino di sovrapporre due tele bucherellate o delle garze
 
Mi spiace Mr.Rothko …. ma sui volumi non concordo :no: …. i volumi di dada aprono ad un nuovo mondo !!! :yes::yes::yes:
Quelli sul sito son bruttini !!! ;)
"Così sulle tele pulite operai grandi squarci ovoidali, a volte uno solo, grande come tutto il quadro. Dopo questo atto liberatorio rimasi perplessa sul come proseguire. Il come lo trovai interessandomi al futurismo... I meravigliosi insegnamenti futuristi, chissà perché dimenticati, erano i più vivi e veri che si potessero raccogliere. Pensando a ciò guardai i miei lavori. Dietro i grandi buchi vedevo un muro pieno di luci e ombre che vibravano e si muovevano. Ecco la cosa da cercare e da seguire. L'arte era stata sinora statica, tranne per pochi pionieri, bisognava farla ridiventare dinamica e con mezzi conseguenti alle più recenti esperienze tecnico-scientifiche, stabilito che si può fare dell'arte con qualsiasi mezzo”.
 
il mondo è bello perchè è vario!

a parte un volume di carlina quelli visti a Verona erano proprio brutti e slabbrati
che poi lei ci vedesse un muro pieno di luci ed ombre che vibravano
ben per lei ( e bene che non erano gli anni '60)
io di quello ci vedevo ( e vedo) ben poco

cose che poi ho cominciato a vedere coi moduli sfasati
ma lì si salta a lavori ben diversi
e molto più significativi

ciao
;)
 
Non tutti i volumi sono slabbrati e brutti , ne ha fatti anche di carini, alcuni poi non hanno vari e grossi fori ….ma un unico centrale molto equilibrato o tanti e piccolini (tipo stelline) in ogni modo personalmente ritengo (come poi tutte le produzioni) di averne visto di molto carini …. stesso discorso per i moduli sfasati, dei quali però non hai scritto il colore, con il quale hai iniziato a vedere le “vibrazioni” !!!
Un saluto ;)
 
Scusate andavo di fretta, mi spiego meglio. I volumi che ho visto alle fiere degli ultimi anni erano tipo questi. Olio e sabia su tela, che rendevano la tela rigida e quindi meno soggetta a slabbrature.

d5153365l.jpg


Dadamaino (N. 1935) | Due volumi | Post-War & Contemporary Art Auction</li> | 20th Century, Paintings | Christie's

Il mio stupore è stato sentire di questo improvviso e contemporaneo fiorire di volumi su tela (quindi di un altro tipo rispetto a quei pochi che si vedevano ultimamente alle fiere). Oltre ai 30 in fiera, ho saputo che la Carlina organizza una mostra di volumi. Da zero a cento. Immagino non sia facile trovare tutte queste opere dello stesso tipo. Per cui mi chiedevo se qualcuno avesse qualche info in più.
 
Scusate andavo di fretta, mi spiego meglio. I volumi che ho visto alle fiere degli ultimi anni erano tipo questi. Olio e sabia su tela, che rendevano la tela rigida e quindi meno soggetta a slabbrature.

d5153365l.jpg


Dadamaino (N. 1935) | Due volumi | Post-War & Contemporary Art Auction</li> | 20th Century, Paintings | Christie's

Il mio stupore è stato sentire di questo improvviso e contemporaneo fiorire di volumi su tela (quindi di un altro tipo rispetto a quei pochi che si vedevano ultimamente alle fiere). Oltre ai 30 in fiera, ho saputo che la Carlina organizza una mostra di volumi. Da zero a cento. Immagino non sia facile trovare tutte queste opere dello stesso tipo. Per cui mi chiedevo se qualcuno avesse qualche info in più.


Riguardo la prossima mostra della Carlina, essendo qui a Torino andrò a vederla e mi sono fermato in fiera a parlare un pò con la simpatica signora che la dirige. Mi ha detto che sono 3 anni che sta accumulando oper di Dadamaino per fare questa mostra. OK!
Il problema ritengo sia che molti galleristi a Verona si sono anch'essi sorpresi dal grande numero di opere datate che stanno uscendo :censored::censored:
Sai com'è ..... lei è passata a miglior vita e anche suo marito! aggiungiamo che pare che non ci sia un organismo "ufficiale" deputato alle autentiche! I dubbi sono d'obbligo :confused::confused::confused:
 
FAntastico! mentre scrivevo giro su Willi e anche lui presenta un volume bianco del 1960 e sento dire che siamo a livello di Manzoni e Fontana. A proposito chi è tal prof. Gualdoni che autentica le opere??
 
Di ritorno da Verona confermo quanto detto da Varoon... Un "volume" non si negava a nessuno.

Sarà tutta roba buona ma si tratta di opere così facilmente riproducibili e così remote nel tempo che purtroppo devono giocoforza essere trattate con estrema prudenza.
E' un po' come se adesso saltassero fuori una cinquantina di tagli di Fontana "inediti" senza nemmeno le frasette sul retro e senza la presenza di una catalogazione autorevole. :rolleyes:
 
Di ritorno da Verona confermo quanto detto da Varoon... Un "volume" non si negava a nessuno.

Sarà tutta roba buona ma si tratta di opere così facilmente riproducibili e così remote nel tempo che purtroppo devono giocoforza essere trattate con estrema prudenza.
E' un po' come se adesso saltassero fuori una cinquantina di tagli di Fontana "inediti" senza nemmeno le frasette sul retro e senza la presenza di una catalogazione autorevole. :rolleyes:

...non per niente ipotizzavo l'intervento del nipotino di qualche gallerista...occhio...OK!
 
ho sentito Willy via sms qualche minuto fa, l'opera è stata confermata 3 volte.
La richiesta era di 44k euro.

Sinceramente, per il mio gusto personale, preferisco le opere del ciclo dell'inconscio razionale: l'inconscio razionale
 
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