Grafica d'autore :

lordsyncler

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salve sarò breve che ne pensate dell aquisizione di grafica di emilio vedova?
emiliovedova.jpg

mi mette i brividi come del resto scanavino
 
l'opera d'arte è per definizione unica, come i brividi che sa offrire.
Mi accontenterei di un piccolo Vedova al posto tuo, tutto tuo ma solo tuo, ma non prenderei una grafica.
 
il problema è che per il piccolo vedova anche su carta per le mie tasche la cifra è disturbante
 
l'opera d'arte è per definizione unica, come i brividi che sa offrire.
Mi accontenterei di un piccolo Vedova al posto tuo, tutto tuo ma solo tuo, ma non prenderei una grafica.

Sono personalmente più possibilista di te: meglio una bella grafica seriale che una brutta opera unica.
La singolarità del pezzo ha a che fare più con la psicologia del possesso che con l'arte in sé.

Altrimenti non potremmo neanche prendere in considerazione la scultura in genere, visto che per la legislazione italiana è considerata opera unica fino a 9 esemplari. Una vera assurdità, ma purtroppo è così.
Solo a Milano conosco la collocazione di tre esemplari dell'Ettore e Andromaca di de Chirico.

La serialità è un modo utile per diffondere l'arte a basso costo, raggiungere un bacino di utenza che non sarebbe in grado di avvicinarsi all'arte in altro modo, coltivare il gusto di intere generazioni, come in fondo è stata la mission originaria della vera pop art.
Certo che ci dev'essere sempre un equo rapporto di costo tra l'opera unica e le tirature dei multipli: alcuni artisti, o meglio i loro eredi, ci giocano spesso.
 
nulla da eccepire al tuo discorso, mario io esprimevo il mio personale atteggiamento in proposito.
Penso che prima di tutto ognuno di noi si rapporta al proprio portafogli oltre che sensibilità verso l'arte e si muove di conseguenza.
Grafiche di autori importanti non le porti a casa con poco e possono costare anche 10-15mila euro e con questa cifra, puoi trovare autori seppur minori ma ne prendi il massimo della qualità e se scegli bene, poi chissà....

Il De Chirico di cui parli è stato ripodotto anche dopo la sua morte, figurati.

Se avessi i soldi di saatchi probabilmente avrei in casa opere ed autori assolutamente diversi da quelli che ho, ma così, purtroppo, non è.:wall:

La fisima dell'opera unica purtroppo io ce l'ho ed è quella che, per esempio, mi impedisce di avvicinarmi anche alla fotografia, di cui ho grande passione, ma comprare Shirin Neshat o gregory Crewdson, uno/150 a quindicimila euro mi girano le balle. e chi te lo di ce che è uno di 150 e non di 15.000? questo è un mondo pieno di pescecani.:yes:
 
Il De Chirico di cui parli è stato ripodotto anche dopo la sua morte, figurati.

Questa discussione mi ha fatto tornare alla mente un episodio successo ormai + di 10 anni fa.

Un privato voleva fare rientrare nell’acquisto di una mia Opera una grafica di Ricasso, originale, con tutte le autentiche “a posto” ma purtroppo ( perché era bella ) non firmata a mano dall’Artista ma firmata solo in lastra ( Lastra che è scritto nel Catalogo Generale dell’Artista, che è stata da lui distrutta quando era “naturalmente” ancora in vita ).

Io non accetai perché mi sembrava che fosse come:” andare a Roma e non vedere il Papa”.

Voi cosa ne pensate della cosa ?

L’Opera “ha valore” anche se non firmata in calce dall’Artista ? Non per essere venale, ma secondo me, già che si tratta di grafica, anche se originale, se manca anche la firma …… Non è “solo” la firma di Picasso che dà valore all’Opera ???
 
Questa discussione mi ha fatto tornare alla mente un episodio successo ormai + di 10 anni fa.

Un privato voleva fare rientrare nell’acquisto di una mia Opera una grafica di Ricasso, originale, con tutte le autentiche “a posto” ma purtroppo ( perché era bella ) non firmata a mano dall’Artista ma firmata solo in lastra ( Lastra che è scritto nel Catalogo Generale dell’Artista, che è stata da lui distrutta quando era “naturalmente” ancora in vita ).

Io non accetai perché mi sembrava che fosse come:” andare a Roma e non vedere il Papa”.

Voi cosa ne pensate della cosa ?

L’Opera “ha valore” anche se non firmata in calce dall’Artista ? Non per essere venale, ma secondo me, già che si tratta di grafica, anche se originale, se manca anche la firma …… Non è “solo” la firma di Picasso che dà valore all’Opera ???

Anche se non firmata dall'artista l'opera hà valore,poi dipende dai casi,parlando di viventi penso di nò.Comunque la firma dovrebbe dare valore all'opera.
 
seguendo il consiglio di arsonist stò valutando un opera unica 100x100 un cellotex di burri
non so come farò,l'impegno c'è,grazie a tutti
 
seguendo il consiglio di arsonist stò valutando un opera unica 100x100 un cellotex di burri
non so come farò,l'impegno c'è,grazie a tutti

se sei curioso
colleziona multipli dei gruppi dell'arte programmata et similia degli anni '60
c'è tutta une teorizzazione dietro contro il modo "borghese" di celebrare il pezzo unico
come se si vivesse 4 secoli fa

qualcosa si trova ancora a prezzi interessanti
non più soto, forse tomasello
appena arriva un pezzo N o T se lo mangiano anche se non in condizione perfette
(sempre in debita proporzione di valori)

oppure comprati in rotolo di noto artista torinese che nei mercati li vendeva a metro
ai passanti......
(quello costicchia, non come burri o vedova, ma non è regalato...)
 
se sei curioso
colleziona multipli dei gruppi dell'arte programmata et similia degli anni '60
c'è tutta une teorizzazione dietro contro il modo "borghese" di celebrare il pezzo unico
come se si vivesse 4 secoli fa

qualcosa si trova ancora a prezzi interessanti
non più soto, forse tomasello
appena arriva un pezzo N o T se lo mangiano anche se non in condizione perfette
(sempre in debita proporzione di valori)

oppure comprati in rotolo di noto artista torinese che nei mercati li vendeva a metro
ai passanti......
(quello costicchia, non come burri o vedova, ma non è regalato...)



grazie del consiglio,accolto..darò uno sguardo agli anni sessanta chiaramente
scherzavo per il cellotex di burri dovrei ipotecare anche quello che non ho,:D a parte gli scherzi se avessi investito in arte che sia oli o grafica in tutti questi anni invece di acquistare azioni che negli anni mi hanno regalato solo fumo negli occhi avrei goduto di più e perso forse di meno.
Riassumendo,pensi che artisti come Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi, Grazia Varisco siano da prendere in considerazione?o vado sul classico con le ombre delle incisioni di piranesi :'(
 
Riassumendo,pensi che artisti come Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo, Gabriele Devecchi, Grazia Varisco siano da prendere in considerazione?

IMHO Assolutamente si, aggiungendo alla lista dei "Cinetici" Getulio Alviani.

Io guarderei: Alviani, Biasi, Colombo e Boriani
 
Questa discussione mi ha fatto tornare alla mente un episodio successo ormai + di 10 anni fa.

Un privato voleva fare rientrare nell’acquisto di una mia Opera una grafica di Ricasso, originale, con tutte le autentiche “a posto” ma purtroppo ( perché era bella ) non firmata a mano dall’Artista ma firmata solo in lastra ( Lastra che è scritto nel Catalogo Generale dell’Artista, che è stata da lui distrutta quando era “naturalmente” ancora in vita ).

Io non accetai perché mi sembrava che fosse come:” andare a Roma e non vedere il Papa”.

Voi cosa ne pensate della cosa ?

L’Opera “ha valore” anche se non firmata in calce dall’Artista ? Non per essere venale, ma secondo me, già che si tratta di grafica, anche se originale, se manca anche la firma …… Non è “solo” la firma di Picasso che dà valore all’Opera ???

LASTRA BIFFATA : Lastra che, alla fine della tiratura, viene danneggiata in modo da non potere essere ulteriormente stampata
 
ps

un collezionista
tanto tempo fa ha iniziato proprio con la grafica, come molti,
quando nessuno, ma proprio nessuno la considerava.
Ha sparato alto
Vincent...

ma per lavori che non voleva nessuno visto che non hanno nulla
del maestro che tutti conosciamo

però poi qualcuno coi danè ripiega anche su cose di secondo livello
pagandole sempre di più....
visto che il nostro avrà fatto una decina di lastre in tutto.
non follie di guadagni, ma che davano la convinzione che si poteva anche guadagnare con l'arte.

Poi questo collezionista ha affinato il gusto
virando decisamente sul contemporaneo (mentre l'intuito era tutto suo)

diciamo che ne aveva da vendere se ha comprato subito
i mostri sacri che contano (anche il mio nick nei primi anni '60)
e dei nostri pure la mozzarella in carrozza....
(pagandola allora un'enormità, a detta di tutti)

dimenticavo;
aveva solo la quinta elementare

quindi mio caro lordsynclair

in questo mondo c'è spazio per tutti.....
 
Ultima modifica:
E non si può parlare di GRAFICA senza citare doverosamente:

L'ARTE ANTICA sas di SILVERIO SALAMON
La Galleria, specializzata in stampe originali antiche moderne e giapponesi, fu fondata nel 1956 da Ferdinando e Teresa Salamon che curarono mostre per il museo di Torino (Piranesi e l'Incisione Europea dal XV al XX secolo). Autori, inoltre, de il Conoscitore di Stampe 1960 Einaudi (7 edizioni) e de la Collezione di Stampe 1971 Mondadori (4 lingue tra cui il giapponese). Nei 50 anni di attività sono state curate mostre su Dürer, Canaletto, Mantegna, Rembrandt, Goya, Luca Di Leyda, Della, Bella, Callot, Tiepolo, Picasso, Chagall, Mirò, De Chirico, Carrà, Campigli, Casorati, Hokusai, Hiroshige. Ogni anno vengono organizzate 2 mostre sulle incisioni antiche, moderne e giapponesi. La stesura delle schede, che accompagnano ogni stampa, è supportata dalla grande biblioteca (oltre 8.000 volumi) tutti sulle stampe.


e lo STUDIO PIVUELLE di San Giovanni Valdarno - AR - Italy

Direttore/Directed by:
Vincenzo Lombardo Parisi
 
ps

un collezionista
tanto tempo fa ha iniziato proprio con la grafica, come molti,
quando nessuno, ma proprio nessuno la considerava.
Ha sparato alto
Vincent...

ma per lavori che non voleva nessuno visto che non hanno nulla
del maestro che tutti conosciamo

però poi qualcuno coi danè ripiega anche su cose di secondo livello
pagandole sempre di più....
visto che il nostro avrà fatto una decina di lastre in tutto.
non follie di guadagni, ma che davano la convinzione che si poteva anche guadagnare con l'arte.

Poi questo collezionista ha affinato il gusto
virando decisamente sul contemporaneo (mentre l'intuito era tutto suo)

diciamo che ne aveva da vendere se ha comprato subito
i mostri sacri che contano (anche il mio nick nei primi anni '60)
e dei nostri pure la mozzarella in carrozza....
(pagandola allora un'enormità, a detta di tutti)

dimenticavo;
aveva solo la quinta elementare

quindi mio caro lordsynclair

in questo mondo c'è spazio per tutti.....

poi ci sarebbero il postino e la bibliotecaria che neanche mi sembrano dei nobel :)
 
poi ci sarebbero il postino e la bibliotecaria che neanche mi sembrano dei nobel :)

se c'è una cosa che ho imparato dai grandi come questo macellaio
è l'umiltà e la modestia che pratico anch'io con fatica...


la battuta che girava era che Panza di Biumo entrava negli studi
dei "suoi" artisti
quando ne usciva Catellani....

purtroppo, di certo, non ho il suo intuito e devo ripiegare su altre cose....
 

Allegati

  • catellani.pdf
    732,1 KB · Visite: 869
l'umiltà e la modestia non le yrovo difficili da praticare, è con l'intuito che ho qualche difficoltà.

mi pare che ne abbiamo già parlato in qualche thread ma non ricordo quale. :confused:
 
io m'illudo che lo studio serva ad affinare il gusto

forse, anzi probabilmente, è vero.

Però capire al volo che quello che hai davanti è un grande

tra qualche anno o tra una decina d'anni

ahi....

vedi quando leggo le storie dei danarosi e si scopre che hanno questo e quello...
non sono molto sorpreso
dovrebbero dirci anche tutte le "sole" che si sono beccati negli anni
lì tacciono....

quando leggo di questo che di un artista 24enne (de Dominicis) capisce che ha fatto già
il suo capolavoro e si svena per prenderlo

ok l'anno prima aveva esposto all'attico ma quanti giovani son passati in gallerie importanti e di loro non c'è traccia?
 
se bastasse lo studio sarebbe facile per molti se non per tutti.
L'istinto è fondamentale e decisivo, e nel mio piccolo (speriamo che) me la cavo.

nel mio post precedente, forse non si capisce, ma volevo dire che si è parlato già di Catellani, ma non mi ricordo se nel PAPA e in quale.
 
ho piacere che lo conosci

c'è tutta una serie di collezionisti
e galleristi
non ricchi non nobili non industriali
che hanno fatto, in parte, la storia del collezionismo italiano

peccato che manchi o per lo meno non conosco
qualche libretto che ne tracci il percorso
 
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