Il fallimento degli outlet di vestiario (nonostante le apparenze)

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P.A.T.

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Passando davanti gli outlet di vestiario di Noventa, Palmanova, Vicenza, etc. mi sono sempre chiesto perche' ci fossero chilometri e chilometri di file alle uscite autostradali e parcheggi sempre intasati, .

Ora ho la certezza che la gente entra negli outlet

A) per curiosare

B) perche' non sa che ca…. fare la domenica

C) per stare al caldo d'inversno

D) per prendere le misure e comprare poi su Amazon, Zalando, Yoox, etc. e simili
 
Immobiliare: al gran saldo degli outlet (Mi.Fi.)

MILANO (MF-DJ)--Per chi fa della politica dei saldi infiniti il proprio credo deve essere complicato, ora. trovarsi sul mercato. Perché in Italia è partita la svendita degli outlet. Una corsa. a ostacoli. alla dismissione della proprietà immobiliare di almeno 15 centri commerciali. Un trend legato ai dati preoccupanti arrivanti dagli Stati Uniti e legato anche al boom dell'e-commerce.

Perché Oltreoceano. Scrive Milano Finanza che negli ultimi due anni si è registrata una ecatombe di queste grandi superfici dedicate allo shopping. Una crisi certificata da Cushman&Wakefield che in una recente ricerca ha fatto emergere come nel 2017 le società retail tra le quali Macy's. Sears e J.C. Penney. hanno chiuso qualcosa come 9mila negozi.

Inoltre. più di 50 catene hanno presentato istanza di fallimento.

Ma se quel dato complessivo di 9mila chiusure era stato considerato record, Il 2018 potrebbe essere l'annus horribilis. Perché sempre secondo C&W saranno più di 12mila le attività commerciali che getteranno la spugna. Con altri 25 player pronti a far richiesta di bancarotta.

Una strage.

Certificata dalla notizia riportata nei giorni scorsi dal Wall Street Journal relativa alla storica Sears (900 negozi) che presentato. Una situazione da coma irreversibile. visto che Edward Lampert. l'hedge-fund manager che è il presidente. l'ad. il maggior azionista e creditore di Sears sta lavorando alla ristrutturazione per tagliare più di un miliardo di debito sui 5.5 miliardi di esposizione complessiva.

L'onda lunga del tracollo del business dei centri commerciali non poteva comunque non arrivare prima o poi anche in Italia. mercato particolarmente ricettivo sul fronte outlet. Anche se per tutto il 2017 la crisi non si avvertiva se è vero che erano presenti su territori ben 943 outlet. grazie alle 8 aperture a fronte di sole due chiusure. Una situazione ancora florida. dodici mesi fa. visto che gli esperti del settore prevedevano 70 nuovi centri commerciali entro il 2020.

Una tendenza che, invece, è andata sfumando proprio quest'anno: a fronte di 9 inaugurazioni si sono registrate 10 chiusure, la gran parte concentrati al Nord Italia.

Va detto che complessivamente il comparto conta ancora 948 shopping center in attività (oltre a 30 factory outlet).

red/fch

(END) Dow Jones Newswires
 
Diciamo che oltre un certo limite non si può andare.
In termini di numero di centri, in termini di dimensione e numero di negozi per centro, in termini di distanza dai centri urbani, in termini di offerta commerciale di prezzi bassi, in termini di effetto-novità, eccetera.
 
Diciamo che oltre un certo limite non si può andare.
In termini di numero di centri, in termini di dimensione e numero di negozi per centro, in termini di distanza dai centri urbani, in termini di offerta commerciale di prezzi bassi, in termini di effetto-novità, eccetera.

Ho aperto questo 3d PER DIMOSTRARE che

- la crisi futura degli outlet non e' dovuta al governo che vuole la chiusura di domenica, anche se questo provvedimento voluto da Di Maio dara' il colpo finale.

ma e' dovuta al sempre maggior numero crescente di gente che a provare le scarpe, le giacche, etc. e poi fotografa con lo smartphone il codice a barre prima dell'uscita.

La gente compra solo se vede sangue rosso zampillare, non e' piu' cosi' ingenua di andare a comperare ai primi saldi da -30 …-50% se puo' trovare su Internet il capo gia' provato in negozio a prezzo minore.

Aspetta casomai sempre l'ultimo giorno di saldo in marzo e fine agosto, quello da -50% … - 70%

Gli outlet di vestiario italiani versano in una situazione finanziaria precaria ed alcuni addirittura drammatica, come l'articolo ci fa capire.
 
Diciamo che oltre un certo limite non si può andare.
In termini di numero di centri, in termini di dimensione e numero di negozi per centro, in termini di distanza dai centri urbani, in termini di offerta commerciale di prezzi bassi, in termini di effetto-novità, eccetera.

Sono i consumatori, e la loro capacità di spesa cumulata, a fissare il limite al business sul territorio. Amministrazioni e imprenditori hanno pensato invece che bastasse aprirne altri e altri ancora per veder volare i fatturati verso nuovi traguardi...
Poi si finisce contro un muro, purtroppo il terreno fertile rimane cementato e i dipendenti senza reddito
 
ciao @P.A.T. accendiamo la lettera d) ti confermo che le persone mi dicono proprio "eh sai tanto poi compro su amazon"
 
Mc Arthur Glen sta compiendo sforzi eccezionali per convogliare turisti, andando a prenderli a Venezia in piazzale Roma con un imponente servizio di bus navette gratuito per tutto il giorno. Per questo motivo l'outlet di vestiario funziona ancora bene.

Altri outlet non hanno la possibilita' logistica di convogliare turisti facoltosi, per cui puntano a soluzioni diverse, quali

- concerti

- presenze della Belen di turno

- festival gastronomici (tipo cucina con gli insetti…)

Si vede dall'enfasi che attribuiscono a questi effetti "collaterali" che gli outlet di vestiti sono alla canna. Offrire 50.000 Euro per una serata di selfie con la starlette di turno a tacco 12 assume anche una promozione diseducativa per i giovani.
 
Mc Arthur Glen alcuni anni or sono aveva commissionato l'allestimento a noventa di una mostra sulla grande guerra ed hemingway. risultato fatta e tenuta aperta per mesi e poi chiusa e mai replicato l'iniziativa. quando si dice tira più un pelo di f.x.x.a. che un buon libro
 
Stanno chiudendo un sacco di centri commerciali e negozi da tempo, che non vengono rimpiazzati. E non è colpa dell’online, ma di un minore potere di acquisto generale.

Io seguo la cosa negli USA x lavoro e li catene storiche come Sears x esempio stanno chiudendo o stanno x farlo o sono in declino. E di nuovo, non è il web il principale responsabile, xche ad oggi piu dell’80% degli acquisti USA e offline.

Ce meno potere di acquisto, anche dovuto all’esagerato valore degli IMMOBILI. Che risucchiano meta’ delle risorse delle famiglie.

Questo negli USA. Il lento aumento tassi fa si che i mutui x le persone normali aumentino di qlc decina o cento dollari pensando in maniera decisiva.

In Italia mi sembra ovvio il perche’. Al di fuori che ne hanno fatti troppi siamo un Paese in pieno declino economico con le risorse monetarie tutte in mano ad anziani pensionati che come ben evedenziato dai dati bancari, non li spendono ma lasciano in banca.

I giovani col lavoro sopravvivono a malapena, quelli che lo hanno.
Se li vedete a fare shopping è con i soldi del babbo o del nonno:cool:
 
In Italia mi sembra ovvio il perche’. Al di fuori che ne hanno fatti troppi siamo un Paese in pieno declino economico con le risorse monetarie tutte in mano ad anziani pensionati che come ben evedenziato dai dati bancari, non li spendono ma lasciano in banca.

I giovani col lavoro sopravvivono a malapena, quelli che lo hanno.
Se li vedete a fare shopping è con i soldi del babbo o del nonno:cool:

In parte questo articolo mi sembra esagerato, perché da quello che vedo nei giorni di saldi tali outlet sono sempre stra-colmi ed i prezzi sono di molto inferiori anche rispetto a stessi capi su e-commerce.
Probabilmente, però, è proprio tutto il settore vestiario di qualità media che non attira più molto.

I giovani/giovanissimi fino 3X anni (e lo vedo anche tra impiegati di multi-nazionali) vanno da zara/h&m invece che ad outlet con marchio levi's/timberland perché spendono comunque di meno e non devono fare gite fuori porta (considerate anche che molti millennial la macchina non possono permettersela).

Quelli invece >45 anni con redditi ancora da benestanti acquistano gli stessi capi in città, senza fare caso a qualche decina di euro in più per capo...
 
Stanno chiudendo un sacco di centri commerciali e negozi da tempo, che non vengono rimpiazzati. E non è colpa dell’online, ma di un minore potere di acquisto generale.

Io seguo la cosa negli USA x lavoro e li catene storiche come Sears x esempio stanno chiudendo o stanno x farlo o sono in declino. E di nuovo, non è il web il principale responsabile, xche ad oggi piu dell’80% degli acquisti USA e offline.

Ce meno potere di acquisto, anche dovuto all’esagerato valore degli IMMOBILI. Che risucchiano meta’ delle risorse delle famiglie.

Questo negli USA. Il lento aumento tassi fa si che i mutui x le persone normali aumentino di qlc decina o cento dollari pensando in maniera decisiva.

In Italia mi sembra ovvio il perche’. Al di fuori che ne hanno fatti troppi siamo un Paese in pieno declino economico con le risorse monetarie tutte in mano ad anziani pensionati che come ben evedenziato dai dati bancari, non li spendono ma lasciano in banca.

I giovani col lavoro sopravvivono a malapena, quelli che lo hanno.
Se li vedete a fare shopping è con i soldi del babbo o del nonno:cool:

È la realtà, gli anziani hanno redditi e patrimoni mentre i giovani sono precari o comunque con redditi limitati (anche perché espropriati tramite aliquota inps). I vecchi che pensano sia normalissimo prendere 13x1500 netti ogni anno se non di più non si rendono minimamente conto della cosa, ma neanche quelli con 1100x13 e casa di proprietà
 
È la realtà, gli anziani hanno redditi e patrimoni mentre i giovani sono precari o comunque con redditi limitati (anche perché espropriati tramite aliquota inps). I vecchi che pensano sia normalissimo prendere 13x1500 netti ogni anno se non di più non si rendono minimamente conto della cosa, ma neanche quelli con 1100x13 e casa di proprietà

ed oltre a questo vantaggio, i vecchi in taluni centri commerciali dopo le 18:00 hanno uno sconto del 10% sulla spesa oltre i 75 anni.
Me l'ha detto una volta un amico dottore commercialista che ne usufruisce, sebbene a malavoglia (suo reddito >200 k l'anno)
 
Se li vedete a fare shopping è con i soldi del babbo o del nonno:cool:

Hai dimenticato di dire "ottenuto con gli affitti e i proventi dei moltelplici immobili ereditati". I babbi e i nonni erano inevitabilmente i soliti temibili babyboomers.
 
Hai dimenticato di dire "ottenuto con gli affitti e i proventi dei moltelplici immobili ereditati". I babbi e i nonni erano inevitabilmente i soliti temibili babyboomers.

Quando hai ben piu del 30% dello stipendio rubbbbato ogni mese x mantenere arzilli pensionati e ripagargli i debiti, hai poco da ridere.
 
Opinione mia sugli Outlet, parere di uno che ne ha visti davvero pochi: Fidenza, Mantova, Scalo Milano e Vicolungo.

Secondo me il problema principale è che vendono robaccia in gran parte e gli affari sono davvero pochissimi.
Nike, adidas, ecc. hanno linee dedicate. Trovare gli stessi capi che trovi nei negozi (anche l'anno dopo) è praticamente impossibile.
Michael Kors ha modelli e colori che non vendono. E' esplosa la moda della "Selma" come borsa qualche anno fa, all'outlet manco col binocolo la trovi.
Ho comprato da Vans e roba simile, sconti interessanti, vero. Ma considerando strada, km, benzina e caselli, non è poi molto conveniente.

Li ho riscoperti per gli abiti da uomo, c'è il pregio di avere molti negozi vicini per cui si fa prima. Non credo però che la scontistica sia enorme rispetto al corrispondente negozio.
 
Quando hai ben piu del 30% dello stipendio rubbbbato ogni mese x mantenere arzilli pensionati e ripagargli i debiti, hai poco da ridere.
Guarda che in tutto il mondo e da sempre, i giovani mantengono gli anziani genitori e i nonni.
Poi sono state inventate le pensioni e solo in alcuni paesi privilegiati dell'occidente.
Purtroppo le pensioni sono sostenibili solo quando il paese produce e il pil aumenta.
Vedrai che le ridurranno...volenti o nolenti. I conti non tornano.
 
Opinione mia sugli Outlet, parere di uno che ne ha visti davvero pochi: Fidenza, Mantova, Scalo Milano e Vicolungo.

Secondo me il problema principale è che vendono robaccia in gran parte e gli affari sono davvero pochissimi.
Nike, adidas, ecc. hanno linee dedicate. Trovare gli stessi capi che trovi nei negozi (anche l'anno dopo) è praticamente impossibile.
Michael Kors ha modelli e colori che non vendono. E' esplosa la moda della "Selma" come borsa qualche anno fa, all'outlet manco col binocolo la trovi.
Ho comprato da Vans e roba simile, sconti interessanti, vero. Ma considerando strada, km, benzina e caselli, non è poi molto conveniente.

Li ho riscoperti per gli abiti da uomo, c'è il pregio di avere molti negozi vicini per cui si fa prima. Non credo però che la scontistica sia enorme rispetto al corrispondente negozio.

Questa opinione mi trova d´accordo.
Aggiungo che conosco per motivi di residenza due outlet di quel tipo all´estero, in Europa - Roermond in Olanda, e Roppenheim, in Francia (Alsazia) ed entrambi soffrono degli stessi problemi.
Anche con un maggiore potere d´acquisto la massa di clientela e´ o dirottata verso l´online, o semplicemente non presente.
 
Quando hai ben piu del 30% dello stipendio rubbbbato ogni mese x mantenere arzilli pensionati e ripagargli i debiti, hai poco da ridere.

Mah. :mmmm:

Secondo me tu hai un tarlo che ti rode in testa. :yes:

Ma la cosa brutta è che non riesci a liberartene. :no:

Mai che ti senta discutere di sprechi,o privilegi che da decenni accompagnano la nostra esistenza,anche la mia se non ti spiace,o di altre nefandezze che mortificano la meritocrazia e costringono all'espatrio migliaia di giovani con potenziali notevoli.

Dai,cambia articolo.Da mesi il ritornello è sempre il medesimo.Lo conosco a memoria.

Sai benissimo che tutto sta per finire,con il passare del tempo,se non avrai alcuni requisiti,tutte le pensioni verranno finalmente pagate con nuovi metodi.

E comunque,ogni volta che ti leggerò,non dimenticherò di ricordarti che oltre il 70% dei ladroni percepisce 1000€ al mese di pensione.

Faresti bene a postare anche qualche cifra in più.

Altrimenti sparando nel mucchio rischi solo di fare confusione e alimenti una leggenda che prende spunto da valutazioni affascinanti,ma decisamente errate.


Non credo che una rettifica dei dati in tuo possesso faccia male alla discussione. :)


Scusate l'OT
 
Stanno chiudendo un sacco di centri commerciali e negozi da tempo, che non vengono rimpiazzati. E non è colpa dell’online, ma di un minore potere di acquisto generale.

Io seguo la cosa negli USA x lavoro e li catene storiche come Sears x esempio stanno chiudendo o stanno x farlo o sono in declino. E di nuovo, non è il web il principale responsabile, xche ad oggi piu dell’80% degli acquisti USA e offline.

Ce meno potere di acquisto, anche dovuto all’esagerato valore degli IMMOBILI. Che risucchiano meta’ delle risorse delle famiglie.

Questo negli USA. Il lento aumento tassi fa si che i mutui x le persone normali aumentino di qlc decina o cento dollari pensando in maniera decisiva.

In Italia mi sembra ovvio il perche’. Al di fuori che ne hanno fatti troppi siamo un Paese in pieno declino economico con le risorse monetarie tutte in mano ad anziani pensionati che come ben evedenziato dai dati bancari, non li spendono ma lasciano in banca.

I giovani col lavoro sopravvivono a malapena, quelli che lo hanno.
Se li vedete a fare shopping è con i soldi del babbo o del nonno:cool:



Ti dimentichi di postare che i prodotti si vendono ugualmente. :yes:

E' cambiato il modo di proporsi al cliente,ma la sostanza è la stessa.

Hai citato Sears.Favoloso!

Amazon si propone per le consegne con i droni,Sears viaggia con i cataloghi.

Non ti sembra che qualcosa sia cambiato?
 
Bisogna, anche, considerare che non si veste più come prima. :)
 
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