Salve a tutti, questo è il mio primo messaggio e già ringrazio chi mi risponderà.
Scrivo qui perchè da quello che ho potuto leggere è pieno di gente competente del settore, che forse mi saprà dare un parere.
Ho individuato un immobile che mi interessa a Roma, edificato negli anni 2000 in una zona PEEP. Il proprietario ha già avviato l'istanza di affrancazione, che giace con le altre migliaia negli uffici comunali. Tuttavia è comune sostenere, e a quanto pare anche verificato, che in presenza di un preliminare di vendita con domanda avviata e completa in tutte le sue parti, che il processo di conteggio ed affrancazione possa subire una accelerazione, ed addivenire ad una conclusione in tempi brevi (2-6 mesi).
Tuttavia per un acquirente come me, non è possibile andare a richiedere un mutuo per un immobile di cui nemmeno il venditore ha la piena proprietà per iscrivervi ipoteca, credo.
Si potrebbe fare un preliminare con caparra bassa, condizionato al buon fine dell'affrancazione e, come usualmente avviene, alla concessione del mutuo, aspettando i famosi 2-6 mesi.
Il fatto è che io vorrei entrare in possesso dell'immobile prima possibile, e vorrei evitare anche il rialzo probabile dei tassi di interesse che tutti temono da qui ad anno nuovo.
Il proprietario sarebbe disposto a darmi il possesso dell'appartamento anche subito, trascrivendo il preliminare tramite notaio e a fronte di un grosso anticipo. Solo che a quel punto la clausola sospensiva sul mutuo diventerebbe ridicola (perchè intanto quei soldi verrebbero impiegati, poi non me li può mica ridare...) e questo mi esporrebbe comunque ad un rischio, oltre che al rialzo dei tassi.
Lasciando per un attimo da parte la formula del rent to buy, che sarebbe una delle risposte ovvie, esiste secondo voi un modo per fare un contratto di compravendita basato sul fatto che l'attuale proprietario otterrà a breve la piena proprietà, e quindi parlare di vendita di cosa futura?
Potrebbe la mia banca concedermi subito un mutuo sulla base del prezzo pattuito nel preliminare, iscrivendo ipoteca sull'immobile (eventualmente col permesso dell'attuale proprietario) e depositando io il saldo prezzo dal notaio, effettuando il rogito regolare a piena proprietà acquisita?
Attendo vostri pareri su queste idee... o altre sicuramente più ferrate
per ora grazie anticipatamente dell'interessamento
lucas
Scrivo qui perchè da quello che ho potuto leggere è pieno di gente competente del settore, che forse mi saprà dare un parere.
Ho individuato un immobile che mi interessa a Roma, edificato negli anni 2000 in una zona PEEP. Il proprietario ha già avviato l'istanza di affrancazione, che giace con le altre migliaia negli uffici comunali. Tuttavia è comune sostenere, e a quanto pare anche verificato, che in presenza di un preliminare di vendita con domanda avviata e completa in tutte le sue parti, che il processo di conteggio ed affrancazione possa subire una accelerazione, ed addivenire ad una conclusione in tempi brevi (2-6 mesi).
Tuttavia per un acquirente come me, non è possibile andare a richiedere un mutuo per un immobile di cui nemmeno il venditore ha la piena proprietà per iscrivervi ipoteca, credo.
Si potrebbe fare un preliminare con caparra bassa, condizionato al buon fine dell'affrancazione e, come usualmente avviene, alla concessione del mutuo, aspettando i famosi 2-6 mesi.
Il fatto è che io vorrei entrare in possesso dell'immobile prima possibile, e vorrei evitare anche il rialzo probabile dei tassi di interesse che tutti temono da qui ad anno nuovo.
Il proprietario sarebbe disposto a darmi il possesso dell'appartamento anche subito, trascrivendo il preliminare tramite notaio e a fronte di un grosso anticipo. Solo che a quel punto la clausola sospensiva sul mutuo diventerebbe ridicola (perchè intanto quei soldi verrebbero impiegati, poi non me li può mica ridare...) e questo mi esporrebbe comunque ad un rischio, oltre che al rialzo dei tassi.
Lasciando per un attimo da parte la formula del rent to buy, che sarebbe una delle risposte ovvie, esiste secondo voi un modo per fare un contratto di compravendita basato sul fatto che l'attuale proprietario otterrà a breve la piena proprietà, e quindi parlare di vendita di cosa futura?
Potrebbe la mia banca concedermi subito un mutuo sulla base del prezzo pattuito nel preliminare, iscrivendo ipoteca sull'immobile (eventualmente col permesso dell'attuale proprietario) e depositando io il saldo prezzo dal notaio, effettuando il rogito regolare a piena proprietà acquisita?
Attendo vostri pareri su queste idee... o altre sicuramente più ferrate
per ora grazie anticipatamente dell'interessamento
lucas