Roma «Imu e Tasi su case sfitte e invendute»

reganam

Nuovo Utente
Registrato
19/11/09
Messaggi
25.155
Punti reazioni
1.284
Immobili vuoti, piano del Comune
«Adesso si pagheranno Imu e Tasi»

Immobili vuoti, piano del Comune «Adesso si pagheranno Imu e Tasi» - Corriere.it

In ballo 200 mila abitazioni in mano a privati. Raggi chiede di tassarle per far sì che i proprietari le ri-immettano sul mercato in modo da calmierare gli affitti e da essere coinvolte nel sistema Sassat per l’emergenza abitativa. Ma la Lega è contraria

«Imu e Tasi su case sfitte e invendute». La proposta di Virginia Raggi plana sul tavolo del premier Giuseppe Conte con tutto il dossier legato agli sgomberi degli immobili occupati e al tema dell’emergenza casa nella Capitale. Il «suggerimento» inoltrato ieri dalla sindaca è di fatto un grimaldello, che però non piace alla Lega di Matteo Salvini. Raggi punta dritto ai 200 mila immobili privati sfitti di Roma che, da una parte, comprimono il mercato facendo sballare i canoni di locazione e dall’altra, considerate le 62 mila persone con un problema-casa, rappresentano uno dei più grandi sprechi cittadini. Una vera città fantasma in origine destinata alla vendita che, a termini di legge, non deve pagare le tasse perché «l’esenzione opera finché tali immobili non sono locati». Quindi mai, almeno finora.
Ecco, ammesso che la legge lo consenta, introdurre Imu e Tasi per le case vuote potrebbe portare i proprietari - di solito grossi gruppi immobiliari - a ri-immetterle sul mercato dopo anni e anni di persiane sbarrate. Con un doppio (presunto) effetto che il Comune di Roma ha calcolato: il calo fisiologico degli affitti - nella Capitale tra i più cari d’Italia - e la sterminata quantità di immobili di nuovo su piazza che, almeno in parte, il Campidoglio potrebbe coinvolgere nel sistema Sassat, ovvero quella procedura tramite cui il Comune rastrella case private per girarle all’emergenza abitativa. Sarebbe, quindi, come togliere l’innesco alla bomba sociale che potrebbe comportare un’applicazione pedissequa della circolare Salvini in tema di sgomberi.
PUBBLICITÀ

inRead invented by Teads
L’uovo di Colombo, insomma. Soprattutto alla viglia delle operazioni di sgombero all’ex fabbrica di penicillina, sulla Tiburtina, e al palazzone di Bankitalia in viale Carlo Felice, a San Giovanni. Se non fosse, però, che il «suggerimento» della sindaca, al netto dei nodi legali ancora tutti da sbrogliare, incontra già le prime resistenze politiche. Secondo Matteo Salvini, infatti, «la proprietà privata è sacra», come disse i primi di settembre proprio in relazione agli sgomberi di Roma e Milano. Così, anche se l’interlocutore adesso è «amico» e la copertura politica c’è, sembra impossibile praticare quel maxi esproprio per emergenza pubblica indirizzato ai locali vuoti da oltre un decennio, via radicale teorizzata da alcuni esponenti M5S. Ma pare assai difficile pure la strada indicata da Raggi, cioè cambiare la legge e tassare le case vuote per «stimolare» i proprietari a ri-immetterle sul mercato. Su questo fronte Raggi non ha infatti incassato garanzie di ferro: prima vanno messe d’accordo le due anime, leghista e grillina, del governo.
Più facile, invece, che da Conte arrivino segnali sugli immobili pubblici. Il tema è parte del dossier che Raggi ha lasciato a Palazzo Chigi nel quale è formulata la richiesta della disponibilità «dell’immenso patrimonio che il governo potrebbe mettere a disposizione dei comuni per superare l’emergenza abitativa», come disse la sindaca l’anno scorso, ai tempi dello sgombero di via Curtatone. E anche il potenziamento dell’attuazione del federalismo demaniale in modo che il governo possa assegnare alle amministrazioni locali le caserme e i forti, a Roma ormai ridotti a pachidermi di cemento in avanzato stato di fatiscenza. In allegato, ovviamente, c’è anche la richiesta delle risorse per le riqualificazioni. Ma il nodo più complicato da sciogliere è politico: bisogna capire quale parte di governo è disposta a iniziare una guerra contro i poteri forti del mattone.
 
grande Raggi!!! così si che si smuove il mercato!!!
 
Le seconde case sfitte possedute dai privati in Italia sono già soggette a IMU e TASI, e pure con aliquote importanti.

L'articolo si riferisce evidentemente agli immobili in mano ai costruttori ossia quelli destinati dall'impresa costruttrice alla vendita. L'esenzione opera fino a che permane tale destinazione e finché tali immobili non sono locati.

Immobili-merce delle imprese costruttrici: niente Imu se sfitti – Studio De Stefani
 
mamma mia, ma chi è che scrive sti articoli...ma informarsi un po' prima di buttar giù un articolo e un titolo a captzum no?
 
Articolo effettivamente scritto alla captzum.

Cmq gli immobili sfitti (sia che invenduti) andrebbero tassati molto di piu’ per evitare le seguenti cose che attualmente succedono:

A) sono affittati in nero

B) proprietari li lasciano vuoti per sfizio perche’ nessuno gli paga le cifre a cui loro Aspirano, alimentando cosi un circolo vizioso di mancato calo dei valoro a fronte di proprieta’ vuote.


C) immobili vuoti creano disagio sia in un condominio che nelle campagne. I primo creando aree di deggrado e nn riscaldamento, le seconde cadendo a pezzi e inquinando il territorio.
 
Articolo effettivamente scritto alla captzum.

Cmq gli immobili sfitti (sia che invenduti) andrebbero tassati molto di piu’ per evitare le seguenti cose che attualmente succedono:

A) sono affittati in nero

B) proprietari li lasciano vuoti per sfizio perche’ nessuno gli paga le cifre a cui loro Aspirano, alimentando cosi un circolo vizioso di mancato calo dei valoro a fronte di proprieta’ vuote.


C) immobili vuoti creano disagio sia in un condominio che nelle campagne. I primo creando aree di deggrado e nn riscaldamento, le seconde cadendo a pezzi e inquinando il territorio.

c'è l'altra faccia della medaglia: rendere gli sfratti dei furbi più facili.
 
Articolo effettivamente scritto alla captzum.

Cmq gli immobili sfitti (sia che invenduti) andrebbero tassati molto di piu’ per evitare le seguenti cose che attualmente succedono:

A) sono affittati in nero

B) proprietari li lasciano vuoti per sfizio perche’ nessuno gli paga le cifre a cui loro Aspirano, alimentando cosi un circolo vizioso di mancato calo dei valoro a fronte di proprieta’ vuote.


C) immobili vuoti creano disagio sia in un condominio che nelle campagne. I primo creando aree di deggrado e nn riscaldamento, le seconde cadendo a pezzi e inquinando il territorio.

D) non c'è sufficiente garanzia che chi non paga se ne vada in tempi accettabili
 
Gli immobili sfitti cmq pagano già l'IMU.
Ma cosa dice sta ochetta?
 
Articolo effettivamente scritto alla captzum.

Cmq gli immobili sfitti (sia che invenduti) andrebbero tassati molto di piu’ per evitare le seguenti cose che attualmente succedono:

A) sono affittati in nero

B) proprietari li lasciano vuoti per sfizio perche’ nessuno gli paga le cifre a cui loro Aspirano, alimentando cosi un circolo vizioso di mancato calo dei valoro a fronte di proprieta’ vuote.


C) immobili vuoti creano disagio sia in un condominio che nelle campagne. I primo creando aree di deggrado e nn riscaldamento, le seconde cadendo a pezzi e inquinando il territorio.


Su questo tema la penso in modo diametralmente opposto.

Oggi le aliquote IMU e TASI sulle seconde case sono talmente elevate da rasentare l'esproprio rateale dell'immobile (ogni anno lo Stato si prende fino all'1.06% del valore catastale dell'immobile, in pochi decenni l'immobile viene di fatto parzialmente espropriato).

Ogni aumento ulteriore della tassazione, benchè possa favorire la rimessa in circolo dell'immobile sul mercato degli affitti, finirebbe per trasferirsi ai conduttori con un aggravio dei canoni di affitto che diverrebbero insostenibili (e in alcune città come Milano già lo sono).

Per ridare fiato al mercato degli affitti occorrerebbe il coraggio di intervenire su 3 versanti:

- semplificare drasticamente gli adempimenti burocratici eliminando nel contempo ogni gabella sulla registrazione dei contratti.
- imporre la cedolare secca al 10% su tutti gli affitti a canone libero.
- accorpare IMU e TASI in un'unica imposta con aliquota dell'1% sul valore catastale a titolo di imposta forfettaria sullo sfruttamento economico dell'immobile.
 
Questa sciacquetta che si è autovotata 7 e mezzo mentre noi romani l'abbiamo bocciata sonoramente, non sa che le seconde case già pagano IMU e TASI, salatissime peraltro. E non sa perchè privati e costruttori sono restii ad affittare le proprie case. A maggior ragione se trattasi di certe categorie sociali. Niente da fare, dal marziano siamo caduti nelle mani spinate della venusiana.

Dateci un sindaco terrestre, vi supplico!
 
Su questo tema la penso in modo diametralmente opposto.

Oggi le aliquote IMU e TASI sulle seconde case sono talmente elevate da rasentare l'esproprio rateale dell'immobile (ogni anno lo Stato si prende fino all'1.06% del valore catastale dell'immobile, in pochi decenni l'immobile viene di fatto parzialmente espropriato).

Ogni aumento ulteriore della tassazione, benchè possa favorire la rimessa in circolo dell'immobile sul mercato degli affitti, finirebbe per trasferirsi ai conduttori con un aggravio dei canoni di affitto che diverrebbero insostenibili (e in alcune città come Milano già lo sono).

Per ridare fiato al mercato degli affitti occorrerebbe il coraggio di intervenire su 3 versanti:

- semplificare drasticamente gli adempimenti burocratici eliminando nel contempo ogni gabella sulla registrazione dei contratti.
- imporre la cedolare secca al 10% su tutti gli affitti a canone libero.
- accorpare IMU e TASI in un'unica imposta con aliquota dell'1% sul valore catastale a titolo di imposta forfettaria sullo sfruttamento economico dell'immobile.
sbagliato...sai quanti seconde case 1 x il marito altra della moglie che prendono residenza li e abitano 10 mesi nella casa in città ?
 
...sai quanti seconde case 1 x il marito altra della moglie che prendono residenza li e abitano 10 mesi nella casa in città ?

Certo, ma ciò che citi è un escamotage illegale, simile all'affittare le seconde case in nero:
Agenzia delle Entrate: sulle false residenze arrivano i controlli per chi non paga l'IMU

Alzare ulteriormente la tassazione sulle seconde case (dove per "seconde case" si intenda anche la terza, quarta, etc) significa scoraggiare ulteriormente i proprietari già pesantemente vessati, spingendoli a compiere azioni elusive o a ricorrere ancora più massicciamente al nero.
 
sbagliato...sai quanti seconde case 1 x il marito altra della moglie che prendono residenza li e abitano 10 mesi nella casa in città ?

con l'IMU non è più così, possono anche prendere la residenza, ma sempre seconda casa pagano..o per l'una o per l'altra..
 
con l'IMU non è più così, possono anche prendere la residenza, ma sempre seconda casa pagano..o per l'una o per l'altra..

sicuro? io intendo di coppie in cui il marito ha la proprietà ereditata dai genitori ma abita con la moglie 10 mesi anno nella residenza 1 casa della moglie in altra città?
 
la casa ereditata la pagherà come seconda casa con o senza residenza presa lì.
Essendo in comuni diversi l'unico caso dove potrebbe essere esente è dimostrando che ha preso la residenza nella ex casa dei genitori per motivi ben precisi e motivati che non gli permettono di dimorare stabilmente con il suo nucleo familiare. Già se i comuni sono limitrofi il tutto potrebbe non bastare.
 
la casa ereditata la pagherà come seconda casa con o senza residenza presa lì.
Essendo in comuni diversi l'unico caso dove potrebbe essere esente è dimostrando che ha preso la residenza nella ex casa dei genitori per motivi ben precisi e motivati che non gli permettono di dimorare stabilmente con il suo nucleo familiare. Già se i comuni sono limitrofi il tutto potrebbe non bastare.

allora la situazione attuale non è piu cosi!! meno male
 
Indietro