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A seguito del crollo del ponte di Genova ,è quasi sicuro che circa 600 persone non potranno più rientrare nelle loro abitazioni che verranno abbattute, volevo capire come viene calcolato il valore dell'immobile
valgono 0...
l'italiano medio è stu..pido e non lo capisce manco a pagarlo che NON pùo vivere sotto ponti potenzialmente pericolosi...sulle falde di vulcani (napoli e dintorni, sicilia...)...su montagne che possono franare da un momento all'altro...a ridosso di binari ferroviari...a due passi da impianti chimici, vicino ad aeroporti…ecc...ecc...
ma la gente continua a non capirlo finche non capitano le disgrazie...poi pretendono pure di essere "risarciti"...
mah...
Hanno vinto la lotteria...
Hanno vinto la lotteria. Case senza mercato gli verranno pagate a “prezzo di mercato” piu danni etc etc
Sì confermo che le case erano presenti prima della costruzione del ponte, Conosco abbastanza bene la zona per sapere che quelle case hanno un valore di mercato bassissimo ,quindi un risarcimento al prezzo corrente non darà sicuramente la possibilità agli sfortunati di riacquistare una casa in un altro quartiere, Oltre il danno mi sa che si devono aspettare la beffa all'italiana.
Situazione davvero penosa, i palazzi sotto il ponte sono stati edificati nel '60, il ponte gli è stato costruito sulle teste successivamente, dal '63 al '67.
Per riuscire a far passare un braccio obliquo del pilastro in cemento armato sono arrivati a segare letteralmente parte del cornicione di un palazzo, guardando alcune foto si ha l'impressione visiva che il ponte si "appoggi" sul palazzo.
Quindi oltre il sopruso subito per 50 anni per ragion di Stato (con relativa svalutazione degli immobili), i residenti sotto il ponte si trovano adesso di fatto espropriati delle loro case per ragioni di sicurezza, oltre il danno la beffa finale.
Solo il crollo improvviso del pilone rimasto in piedi potrebbe paradossalmente circoscrivere al minimo l'area dell'esproprio in quanto solo i palazzi attigui verrebbero coinvolti mentre i restanti potrebbero tornare agibili in poche settimane (riacquistando un valore economico).
Morale, prima decidono di abbattere il pilone e maggiori sono le speranze per gli sfollati periferici di rientrare nelle proprie case.
Chi invece abita sotto il ponte non vedo chance di rientro, meglio costituirsi fin da subito in comitato e battersi per una ricollocazione abitativa dignitosa a spese di Autostrade.
Così poco valgono?
Concordo in pieno anche se con un valore di 30-35000 euro a appartamento, e ti garantisco che il valore è quello ,se non si aggiunge il danno personale non so cosa convenga fare.
Così poco valgono?
Fossi nel comitato lotterei per farmi riconoscere il danno economico ed esistenziale subito fin dai tempi della prepotente costruzione del ponte sulle loro teste, pretendendo una ricollocazione abitativa dignitosa in un appartamento di metratura similare piuttosto che un risarcimento economico del valore residuo dell'immobile (diversi appartamenti sono pure gravati da mutuo).
Il crollo del viadotto Morandi, essendo nodo nevralgico, rimarrà per diversi mesi al centro dell'attenzione mediatica ed è quindi possibile che per ragioni di opportunità politica le istituzioni riescano a trovare sistemazioni dignitose per gli sfollati in tempi rapidi (diversamente dalle note vicende aquilane..).
Concordo in pieno anche se con un valore di 30-35000 euro a appartamento, e ti garantisco che il valore è quello ,se non si aggiunge il danno personale non so cosa convenga fare.
Passino quelli che erano proprietari già da prima ma i nuovi? c'è gente che ha acquistato l'anno scorso.
Voi che siete valenti psicologi immobiliari, ditemi di quale patologia soffrono queste persone per voler andare ad abitare in una zona soggetta a pesante inquinamento atmosferico ed acustico, con panoramicità sottozero ed a rischio idrogeologico.
Più che una volontà Penso sia una necessità per questioni economiche ,così è stato per un conoscente che abita proprio nel palazzo a cui hanno segato l'angolo per fare posto al ponte ,trasferitosi l'anno scorso per avere un appartamento più grande, scelta che io mai e poi mai avrei fatto piuttosto tutta la vita in affitto in un monolocale.Passino quelli che erano proprietari già da prima ma i nuovi? c'è gente che ha acquistato l'anno scorso.
Voi che siete valenti psicologi immobiliari, ditemi di quale patologia soffrono queste persone per voler andare ad abitare in una zona soggetta a pesante inquinamento atmosferico ed acustico, con panoramicità sottozero ed a rischio idrogeologico.
da una rapida ricerca, vedo che i prezzi di vetrina si aggiravano intorno ai 1000 euro / mq per appartamenti in stato normali. Quelli da 30 - 35.000 euro erano appartamenti da ristrutturare.