MOVIDA e TURISMO: l estate dei record per Milano

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

reganam

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MOVIDA e TURISMO: l'estate dei record per la citta di Milano

Movida e turismo: il primo è da sempre un motore della città, il secondo è una scoperta di questi ultimi anni dopo il semestre dell’Expo2015. Ecco i dati

La Movida notturna si conferma macchina da primato. I dati elaborati dalla Camera di commercio fotografano un settore in salute. Un’impresa italiana su venti legata al settore della movida è di base nel capoluogo lombardo: sono 42.368, in leggera crescita rispetto all’anno scorso, quando erano 41.932, su un totale italiano che supera quota 936mila aziende, di cui 120mila in Lombardia (il 13 per cento del totale nazionale).

Ma soprattutto, nonostante Roma possa vantare numeri doppi (conta circa 80mila imprese), va a Milano la palma per giro d’affari e numero di addetti. È qui che si muove un quinto dell’intero business del settore: 31 miliardi di euro su circa 150 miliardi, lasciando dietro la Capitale che si ferma a distanza di quattro miliardi di euro. Numeri che garantiscono un lavoro in città a oltre 274 mila persone sui tre milioni addetti totali del settore.

Il fenomeno «nuovo» che si sta registrando ormai da tre anni, da quell’Expo 2015 con i suoi 20 e più milioni di visitatori, è la riscoperta di Milano come destinazione turistica.

A fornire i dati questa volta è il Comune che certifica lo scorso luglio come il più fortunato.
Infatti è stato toccato il picco assoluto di visitatori: 621.258 presenze in città, con una crescita del 5,4 per cento rispetto a luglio di un anno fa, quando gli arrivi si arrestarono a quota 589.232.

Non solo record di visitatori: sempre a luglio è anche aumentato il numero di turisti che ha soggiornato sul territorio per un periodo di tempo compreso tra gli undici e i venti giorni. «Con l’estate 2018 viene confermato il trend di incremento delle presenze di visitatori in città – commenta l’assessore al Turismo, Roberta Guaineri -.

Sono numeri che collocano Milano tra le mete turistiche più ambite a livello globale, come riportato proprio in questi giorni anche dalla stampa internazionale che inserisce la nostra città tra le destinazioni migliori al mondo dove concedersi anche una vacanza di lusso senza spendere eccessivamente».

Da Palazzo Marino provano anche a tracciare il profilo di quello che appare dai dati come il turista tipo. Il mese test è sempre quello di luglio. L’identikit che emerge? Single, con un’età compresa tra i 30 e i 45 anni, che si ferma in città fino a un massimo di dieci giorni.

Sono 269.432, infatti, i visitatori arrivati in città che corrispondono a queste caratteristiche. Seguono le fasce d’età tra i 45 e i 60 anni (253.501) e quella tra i 19 e 30 anni (194.574).
 
Interessante. Segnalo che parlavo a un mio amico che fa Airbnb con una stanza di casa sua da 5 anni e dice che quest’anno ha avuto meno prenotazioni tra luglio e agosto x la prima volta. Questo e’ riconducibile al fatto che un sacco di persone hanno levato immobili dagli affitti lunghi a quelli brevi e l’offerta probabilmente ha sorpassato la domanda. Infatti la domanda degli affitti lunghi e’ aumentata e quindi prezzi a fronte di una calo di posti letto disponibili. Secondo me la situazione non e’ equilibrata sugli affitti brevi, e si vedranno calare i guadagni al punto che il gioco non varra’ piu l’impresa per molti e ritorneranno all’affitto lungo.
 
Capirai , dati forniti dal bugiardo comune di Milano che fa di tutto per millantare record inesistenti.... già da EXpo che per loro fu un successo, invece rispetto ad altre città fu un flop, alla bufala del turismo aumentato a dismisura, ora alla movida che batterebbe addirittura Roma che ha il doppio delle imprese in tal senso .... ma a chi vogliono perculare, che la scorsa settimana dopo mezzanotte , tolte 2 vie c'era il coprifuoco assoluto ?? Poi d'estate ma chi avrebbe voglia di andare a Milano, a fare cosaaaa.... ma per favore , per favore basta con ste fakes
 
Capirai , dati forniti dal bugiardo comune di Milano che fa di tutto per millantare record inesistenti.... già da EXpo che per loro fu un successo, invece rispetto ad altre città fu un flop, alla bufala del turismo aumentato a dismisura, ora alla movida che batterebbe addirittura Roma che ha il doppio delle imprese in tal senso .... ma a chi vogliono perculare, che la scorsa settimana dopo mezzanotte , tolte 2 vie c'era il coprifuoco assoluto ?? Poi d'estate ma chi avrebbe voglia di andare a Milano, a fare cosaaaa.... ma per favore , per favore basta con ste fakes

Che il comune di Milano sia malafedoso non ci piove. Ma milano cia un botto di turisti dopo l’expo e in merito agli eventi supera Roma 10 a 1. Gli eventi di milano non sono convcerti in piazza tutti sudati ubriachi ma sono un continuo ogni giorno tutto l’anno di eventi legati alle varie manifestazioni culturale/economiche che passano in citta’, moda, design, food, industria....etc...etc. Sono eventi per quelli di settore e non aperti al pubblico. Ce ne sono diversi tutti i giorni e a volte eccezzionali.
 
Che il comune di Milano sia malafedoso non ci piove. Ma milano cia un botto di turisti dopo l’expo e in merito agli eventi supera Roma 10 a 1. Gli eventi di milano non sono convcerti in piazza tutti sudati ubriachi ma sono un continuo ogni giorno tutto l’anno di eventi legati alle varie manifestazioni culturale/economiche che passano in citta’, moda, design, food, industria....etc...etc. Sono eventi per quelli di settore e non aperti al pubblico. Ce ne sono diversi tutti i giorni e a volte eccezzionali.

ahahah ma per favore....sì a Roma l'evento è sudato, mentre a Milano è in smoking, più caz.zaro non puoi essere.... la realtà dice che se a Milano ci sono 10 eventi a Roma ce ne sono 100 .....Home | Zero

se ora ci sono più turisti è perchè prima non c'erano proprio .... son tornato mercoledì scorso e di tutte ste ca.gate che scrivi non me ne sono accorto ma se lo dici tu che sono eccezionali con 2 zeta mi fido :D
 
ahahah ma per favore....sì a Roma l'evento è sudato, mentre a Milano è in smoking, più caz.zaro non puoi essere.... la realtà dice che se a Milano ci sono 10 eventi a Roma ce ne sono 100 .....Home | Zero

se ora ci sono più turisti è perchè prima non c'erano proprio .... son tornato mercoledì scorso e di tutte ste ca.gate che scrivi non me ne sono accorto ma se lo dici tu che sono eccezionali con 2 zeta mi fido :D

Su zero non ci sono gli eventi legati all’industria del lavoro. Su zero ci sono concerti, discoteche e ca..gate varie da poveracci costretti a pagare per svagarsi. Milano ogni sera avra’ una decina di eventi, inaugurazione e presentazioni legati al mondo del lavoro , ma neanche shanghai dove vivo la maggior parte del tempo li ha tanti eventi ed e’ 20 volte milano. Roma va bene per andare in piazzetta a bere birra pisciare sul cespuglio e poi saltare sudati a qualche concerto. Ho parenti li, ci sono andato malauguramente per anni per via di un cliente. Citta’ esteticamente bella ma il resto...lasciamo stare.
 
Su zero non ci sono gli eventi legati all’industria del lavoro. Su zero ci sono concerti, discoteche e ca..gate varie da poveracci costretti a pagare per svagarsi. Milano ogni sera avra’ una decina di eventi, inaugurazione e presentazioni legati al mondo del lavoro , ma neanche shanghai dove vivo la maggior parte del tempo li ha tanti eventi ed e’ 20 volte milano. Roma va bene per andare in piazzetta a bere birra pisciare sul cespuglio e poi saltare sudati a qualche concerto. Ho parenti li, ci sono andato malauguramente per anni per via di un cliente. Citta’ esteticamente bella ma il resto...lasciamo stare.

Guarda io non sono romano , e vivo davvero fuori dall'Italia, mica come te ,e ho vissuto una ventina d'anni a Milano e ci torno per mia sorella..... è che mi fanno ridere le ca.xxate che spara il comune e certi suoi cittadini convinti tipo te che reputano attrattivi un tipo di eventi dei quali il 95% della gente se ne frega altamente.... In ogni caso , anche se con qualche problema in più preferisco di gran lunga Roma, sia per gli eventi culturali di livello mondiale che per la movida e la faiga, altro che l'evento dell'ultima lavastoviglie.
 
Guarda io non sono romano , e vivo davvero fuori dall'Italia, mica come te ,e ho vissuto una ventina d'anni a Milano e ci torno per mia sorella..... è che mi fanno ridere le ca.xxate che spara il comune e certi suoi cittadini convinti tipo te che reputano attrattivi un tipo di eventi dei quali il 95% della gente se ne frega altamente.... In ogni caso , anche se con qualche problema in più preferisco di gran lunga Roma, sia per gli eventi culturali di livello mondiale che per la movida e la faiga, altro che l'evento dell'ultima lavastoviglie.

A Milano la “faiga” è da paura, solo x questa tua questa affermazione capisco che si vede che hai gusti strani e le tue affermazioni sono dettate da essi.
 
A Milano la “faiga” è da paura, solo x questa tua questa affermazione capisco che si vede che hai gusti strani e le tue affermazioni sono dettate da essi.

lo so, ma non è mai come a Roma, sia come qualità che quantità, la città italiana con più studentesse uni e più turiste , poi basta che vedi il mondo dello spettacolo e del cinema ,le faighe vengono tutte da Roma.....in questo periodo tutte abbronzate, a milano il sole lo dimenticano, lascia perdere ....
Dici a me dei gusti, paragoni anche su questo milano a Roma, a te piaceranno i cessi che se la tirano, si capisce che vivi in un mondo di caxxate, Shanghai ahahahahaha che soggettone
 
Secondo me non ha senso paragonare Milano con Roma, è indubbio che a livello monumenti ed opere d'arte nonché di posti caratteristici Roma superi Milano di gran lunga ma non perché tifi Roma piuttosto che Milano ma perché è un dato oggettivo, che poi i numeri di presenza di turisti diano ragione a Milano non lo voglio mettere in dubbio ma a livello bellezza e storicità tra Roma e Milano NON vi è paragone.

Detto questo non vedo cosa centri questa tematica con l'immobiliare.
 
Interessante. Segnalo che parlavo a un mio amico che fa Airbnb con una stanza di casa sua da 5 anni e dice che quest’anno ha avuto meno prenotazioni tra luglio e agosto x la prima volta. Questo e’ riconducibile al fatto che un sacco di persone hanno levato immobili dagli affitti lunghi a quelli brevi e l’offerta probabilmente ha sorpassato la domanda. Infatti la domanda degli affitti lunghi e’ aumentata e quindi prezzi a fronte di una calo di posti letto disponibili. Secondo me la situazione non e’ equilibrata sugli affitti brevi, e si vedranno calare i guadagni al punto che il gioco non varra’ piu l’impresa per molti e ritorneranno all’affitto lungo.

Sono d'accordo. È il normale meccanismo di riequilibrio di mercato.
A mio avviso, però, l'affitto a lungo subirà una sostanziale metamorfosi diventando più "difficile" per i meno facoltosi.
Il tema è facile: con gli affitti a breve il rischio di mancato pagamento è trascurabile e privo di effetti nel medio periodo.
L'affitto a lungo è invece, oggi, un vero campo minato. Credo si arriverà ad uno standard che preveda fideiussione ed assicurazione.
 
Visto che ci sei perché non pubblichi anche qualche bell'articolo riguardante le pasticcerie del comune di Gorgonzola oppure i bellissimi paesaggi lombardi:o?

Dalla pianura alle colline, dai laghi alle montagne, manca solo il mare in Lombardia :o
 
Visto che ci sei perché non pubblichi anche qualche bell'articolo riguardante le pasticcerie del comune di Gorgonzola oppure i bellissimi paesaggi lombardi:o?

Dalla pianura alle colline, dai laghi alle montagne, manca solo il mare in Lombardia :o

sono info gratuite che do' a chi è interessato a investire sull immobiliare, infatti sto vedendo che quando metto in affitto il mio bilo mi chiamano tantissimi che lavorano a milano e sono disposti a venire da me nonostante l aggravio del costo del metrò, ultimamente a milano c 'è una richiesta esagerata di case in affitto e sto illustrando i motivi
 
lo so, ma non è mai come a Roma, sia come qualità che quantità, la città italiana con più studentesse uni e più turiste , poi basta che vedi il mondo dello spettacolo e del cinema ,le faighe vengono tutte da Roma.....in questo periodo tutte abbronzate, a milano il sole lo dimenticano, lascia perdere ....
Dici a me dei gusti, paragoni anche su questo milano a Roma, a te piaceranno i cessi che se la tirano, si capisce che vivi in un mondo di caxxate, Shanghai ahahahahaha che soggettone

A forza di luoghi comuni mi aspetto che qualcuno risponda con le 2/3 modelle che passano da Milano
 
Visto che ci sei perché non pubblichi anche qualche bell'articolo riguardante le pasticcerie del comune di Gorgonzola oppure i bellissimi paesaggi lombardi:o?

Dalla pianura alle colline, dai laghi alle montagne, manca solo il mare in Lombardia :o

le pasticcerie a gorgonzola non stanno andando molto bene , ne hanno chiuso un paio ultimamente, in compenso va molto bene la tecnologia avanzata :D

Thales, l'azienda di Gorgonzola atterra negli Stati Uniti - Cronaca - ilgiorno.it

L’azienda sul Naviglio fa centro con una commessa da 200 milioni


Gorgonzola (MIlano), 12 agosto 2018 - Dalle sponde del Naviglio Martesana agli aeroporti militari d’oltreoceano. Guarda agli Stati Uniti Thales, multinazionale che opera nei settori della difesa, dell’aerospaziale, del trasporto e della sicurezza e la cui sede milanese, a Gorgonzola, affaccia proprio sul naviglio Piccolo: con una commessa, proveniente nientemeno che dall’Aeronautica a stelle e strisce, per realizzare una trentina di sistemi “Deployable - Instrument Landing Systems” che consentiranno ai velivoli dell’Us Air Force di atterrare senza rischi anche in condizioni atmosferiche avverse e di visibilità ridotta.

Il contratto, del valore di 200 milioni di euro, proietta di fatto il ramo italiano di Thales ai massimi livelli su scala mondiale per quanto riguarda i sistemi di navigazione e atterraggio strumentale. È il frutto di un lavoro avviato diversi anni fa con, in prima battuta, la progettazione di una serie di sistemi mobili per l’Aeronautica italiana, tali da destare l’interesse degli americani che li hanno visti all’opera in ambito Nato. Ne è scaturita la richiesta di cinque D-ILS, realizzati tra il 2014 ed il 2018 ed inviati negli Stati Uniti per una serie di test sul campo e valutazioni iniziali: ciò che li differenzia dalla ILS standard, sistemi ‘fissi’ di atterraggio già presenti in tutto il mondo, è il fatto di poter essere facilmente trasportati ed installati negli aeroporti militari. Il tutto viene assemblato in loco nell’arco di poche ore: una serie di apparati e antenne trasmettono accurati segnali che consentono ai velivoli di effettuare l’avvicinamento strumentale di precisione e di atterrare in sicurezza anche nelle situazioni più estreme, dalle aree colpite da calamità naturali ai contesti bellici e di soccorso umanitario. «Il sistema è completamente realizzato all’interno degli stabilimenti di Gorgonzola», sottolinea l’ingegner Andrea Capolei, direttore del dominio Air Traffic Management di Thales Italia.

È QUI che il gruppo ha deciso di concentrare tutte le competenze per le soluzioni di navigazione aerea militari e civili: «Sulla base delle prime cinque unit e dei test, superati brillantemente e con elogi ricevuti dall’Aeronautica degli Stati Uniti, abbiamo vinto la seconda parte del contratto, chiamata “Production Contract”, per realizzare, da qui ai prossimi mesi, altri 28 sistemi». Una volta completati, verranno trasferiti nella sede americana, a Overland Park, per l’integrazione finale.

La divisione in Martesana, che vanta un fatturato di 35 milioni annui su un complessivo di 170 milioni da tutte le sedi italiane di Thales, è oggi più che mai un fiore all’occhiello per la tecnologia made in Italy a servizio dei sistemi di navigazione e atterraggio strumentale. Vi lavorano 110 persone, circa un quinto di quelle impiegate in tutto il Belpaese, e il 70% sono ingegneri elettronici o meccanici. Importanti investimenti vengono stanziati annualmente per ricerca e sviluppo.
 
Milano è la capitale europea del car sharing
Milano e la capitale europea del car sharing
L'Italia si conferma la nazione europea con il maggiore numero di utenti di car sharing, guidata dal capoluogo lombardo

Milano è la capitale europea del car sharing, confermando un trend nazionale che vede l'Italia come la nazione europea che preferisce i servizi dell'auto condivisa, seguita dalla Germania. Dei circa 4,5 milioni di utenti europei di car sharing ben 1,3 milioni si trovano in Italia, con un dato in crescita del 21% rispetto al 2016. Ancora più interessante è il numero degli utenti attivi, che è quello che conta davvero e che nel 2017 è arrivato a 820.000 utenti con una crescita del 38%. Questo è quanto emerso durante la conferenza “Rapporto sulla sharing mobility” organizzata dall'ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici – proprio a Milano che è la locomotiva europea del car sharing. Nel capoluogo lombardo ci sono ben 640.000 utenti che nello scorso anno hanno effettuato 3.830.000 noleggi utilizzando 3.100 automobili.

Seconda è Roma

Al secondo posto c'è Roma, che compete come numero di utenti assoluti – 430.000 – ma non come numero di noleggi che arriva a 1.770.000 su 2.100 auto. Osservando le cifre si nota subito che le auto condivise a disposizione dei milanesi sono molto più utilizzate di quelle che si trovano nella Capitale. I dati nazionali, in ogni caso, sono positivi, con il totale dei noleggi che è cresciuto del 7% su base annua arrivando a 7.030.000 e il consuntivo delle vetture disponibili che ha raggiunto le 6.600 unità (+9%). Osservando i dati da un'altra prospettiva, ogni giorno si effettuano in Italia circa 20.000 noleggi suddivisi su quattro città: Milano, Roma, Torino e Firenze. Molto interessanti anche le statistiche sugli utenti che in due casi su tre sono uomini, hanno un'età media di 36 anni e utilizzano il car sharing tutti i giorni per circa 31 minuti percorrendo più o meno 7 chilometri.

La maggioranza sono giovani dai 26 ai 35 anni

Le fasce di età più rappresentate sono quelle dei giovani, in particolare quella che va dai 26 ai 35 anni e che vale oltre il 30% degli utenti, seguita dagli utenti di età compresa tra i 18 e i 25 anni. Questa è la situazione attuale, che può crescere ancora, soprattutto se supportata nel giusto modo dalle amministrazioni, come ha spiegato Giuseppe Macchia, il Responsabile del Car Sharing dell'ANIASA. “Il primo tema sono i parcheggi dedicati al car sharing, che devono aumentare nelle aree sensibili ed essere adeguatamente tutelati dal codice della strada che attualmente nemmeno riconosce il car sharing” ha dichiarato Macchia. A questo si potrebbero aggiungere almeno altri due provvedimenti a livello di sistema paese: il primo è la riduzione dell'aliquota IVA dal 22 al 10% che riconoscerebbe il car sharing come servizio pubblico; la seconda è la possibilità per i clienti di detrarre il 19% delle spese riguardanti i servizi di auto condivisa.
 
Il car sharing è davvero un'ottima soluzione a Milano. Di sera quando i mezzi iniziano a mostrare i loro limiti (o in caso di tempo avverso) si può andare dove si vuole senza particolari problemi e con risorse decisamente abbordabili.
 
Visto che ci sei perché non pubblichi anche qualche bell'articolo riguardante le pasticcerie del comune di Gorgonzola oppure i bellissimi paesaggi lombardi:o?

Dalla pianura alle colline, dai laghi alle montagne, manca solo il mare in Lombardia :o
Gorgonzola, nuovo cimitero: boom di richieste - Cronaca - ilgiorno.it
Gorgonzola, nuovo cimitero: boom di richieste
Ora via all’iter per completare il Giardino della memoria
Gorgonzola (Milano), 31 agosto 2018 -

Il progetto “al ribasso” è pronto da mesi, l’accordo in Giunta c’è: ora mano all’iter per il completamento del “Giardino della memoria”, il non più faraonico nuovo cimitero a nord della metropolitana. Primo passo, l’incarico per la progettazione esecutiva. Poi la previsione dei lavori a lotti, con attenzione concentrata sulle esigenze della città. «Prima – così il sindaco Angelo Stucchi – dobbiamo mettere in sicurezza la parte sepolture e organizzare a dovere le nuove realizzazioni. Abbiamo già molte richieste da parte di cittadini. Certo, ora bisogna procedere con celerità».

Si era alla vigilia del primo turno elettorale quando il sindaco Stucchi aveva presentato, con i colleghi di giunta e il professionista Luca Cipelletti, compagno di lavoro degli architetti francesi Anne e Patrick Poirier (tutti progettisti del “Giardino della memoria” prima stesura) la nuova ipotesi progettuale. Il nuovo disegno, sempre pregiato, prevede spese di realizzazione inferiori del 55% in meno rispetto a quanto sarebbe costato il Giardino della Memoria versione Giunta Baldi: oltre otto milioni di euro le previsioni iniziali, poco più di 3 milioni e 400mila euro la previsione attuale. A prescrivere la modifica, oltre alle questioni di cassa, le cifre del nuovo piano regolatore cimiteriale, che la giunta Stucchi aveva commissionato negli ultimi mesi del precedente mandato, e che ha ratificato il sovradimensionamento della struttura inizialmente prevista.

«I numeri del nuovo progetto, che andiamo a realizzare – spiega il sindaco – sono i medesimi che abbiamo illustrato a fine marzo. Anche il cimitero è fra i progetti che abbiamo attentamente visionato in estate, e c’è accordo sulla linea da seguire. Sono peraltro contento che i progettisti, che avevano progettato in passato qualche cosa di differente e di dimensioni ben più importanti, abbiano compreso le mutate esigenze e collaborato con serietà a questa nuova fase di lavoro». Il taglio dei costi si è ottenuto tagliando su tombe e ossari, ma anche su dimensioni dell’area di intervento, molto più ridotta, su piante e materiali di pregio: il Giardino della memoria avrà non 1.800 loculi ma 700, non 1.200 ossari ma 580, almeno la metà delle 500 cappelle previste, ha già un ingresso più semplice e un corredo verde meno sontuoso di quello progettato nel 2012.

«Un budget da ridurre del 55% – aveva detto a suo tempo il professionista Cipelletti – ci è parsa all’inizio una sfida spaventosa. Ma il nuovo progetto mantiene intatto l’appeal della struttura, e questo sarà comunque un cimitero straordinario». Il percorso ha avuto anche l’imprimatur dell’ex sindaco Walter Baldi, che aveva voluto con forza il Giardino della memoria durante il suo mandato, e che ora sottolinea: «Il tempo ci ha dato ragione, quello da noi voluto era, e resta, un progetto di enorme valore»
 
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