Da «vendesi» a «Chushòu wùyè»

Jack folle

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Da «vendesi» a «Chushòu wùyè»: così un cartello in cinese ha cambiato le sorti di uno palazzo in vendita
«Le ho provate tutte ma nessuno era disposto a comprare». Sul balcone dello stabile compare la scritta in lingua orientale. «Adesso il telefono continua a squillare, ho intercettato il mercato»


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Le ha provate tutte il signor Guido (nome inventato, ndr), titolare di un’azienda di Cremona. Più di cinquecento metri quadrati di appartamenti da vendere in una zona non distante dal centro: un affare da diverse migliaia di euro che da anni stenta a decollare. Ma per chiuderlo una volta per tutte, e per trasferirsi magari in un appartamento più piccolo in città, lui e la sua famiglia le hanno provate tutte: dagli annunci online alle agenzie immobiliari, fino ai volantini per farsi pubblicità.

«Non chiamava quasi nessuno – racconta il proprietario dell'immobile al Corriere della Sera –. I pochi che telefonavano chiedevano di acquistare una minima parte del complesso». I giorni di riflessione, le notti a non dormire alla ricerca di una strategia per vendere l’immobile senza correre il rischio di svalutarlo. E alla fine la soluzione: sostituire l’insegna scritta a caratteri cubitali sullo striscione appeso al balcone con un cartello in cinese. Un messaggio chiaro e sintetico. Da «vendesi» a «Chushòu wùyè» nel giro di una notte.

Il motivo? «Intercettare il mercato», spiega il proprietario. «Da anni in città e nel resto di Italia si vede che a fare gli affari che contano sono i cinesi, non più gli italiani. Quindi mi sono chiesto: perché non rivolgermi direttamente a loro?». A quel punto, dopo aver affisso il cartello in lingua orientale, il telefono ha cominciato a squillare. «Ha funzionato – racconta il cremonese, che per il momento sceglie di rimanere anonimo –. In molti stanno chiamando per chiedere informazioni, adesso ho l’imbarazzo della scelta». E scherza: «Ad ogni problema corrisponde una soluzione. In questo caso avere intuito e un po’ di creatività è bastato».


Da «vendesi» a «Chushòu wùyè»: così un cartello in cinese ha cambiato le sorti di uno palazzo in vendita - Corriere.it
 
La lingua cinese e' proprio strana, una preposizione e' di 8 lettere!!
 
Più che altro si capisce solo che i cinesi non sappiano cosa significa in vendita a sto punto :eek:
 
Figuriamoci se non capiscono un cartello "VENDESI"...sono cinesi, mica scemi.
 
Lo sa il venditore che una casa non si può più vendere con la classica "valigetta di contanti" ?
 
Ma alla fine ha venduto, o gli bastano le telefonate ?
 
Lo sa il venditore che una casa non si può più vendere con la classica "valigetta di contanti" ?

E chi te lo ha detto...?? La Legge Italiana??:read:
Magari tu/io, italiano, dove ti contano il peli del deretano.:censored:
Per i cinesi le transazioni immobiliari (e non) in contanti (la "valigetta") sono la norma e nessun notaio o banca fa ostacoli. In barba a tutte le regole antiriciclaggio valide per gli italiani.
Esperienza personale... ho conoscenti che hanno venduto proprio a cinesi con le mazzette in mano. Anche loro hanno fatto lo stesso quesito a notaio e banca sui problemi legali di tale transazione. Hanno fatto una alzatina di spalle e "Non si preoccupi. Con "loro" e' normale. Tuttapposto OK!OK!. La transazione bancaria si sistema:clap:" (non chiedetemi come...:mmmm:)
Ci sono leggi che per gli stranieri non valgono/non vengono applicate. Speciamente quando "pecunia non olet"...:fiufiu:
 
Plausibilmente i cinesi pensavano fosse un altro cinese a vendere e ovviamente per lingua e cultura ritengono più facile negoziare con un connazionale..non mi pare così arcano il mistero.Se mi trovo in cina per comprare e vedo un cartello "vendesi" in italiano plausibilmente una chiamatina la farei..
 
Plausibilmente i cinesi pensavano fosse un altro cinese a vendere e ovviamente per lingua e cultura ritengono più facile negoziare con un connazionale..non mi pare così arcano il mistero.Se mi trovo in cina per comprare e vedo un cartello "vendesi" in italiano plausibilmente una chiamatina la farei..

esatto.

da li a vendere un bene sopravalutato ne hai di strada da fare anche con i cinesi!
 
Plausibilmente i cinesi pensavano fosse un altro cinese a vendere e ovviamente per lingua e cultura ritengono più facile negoziare con un connazionale..non mi pare così arcano il mistero.Se mi trovo in cina per comprare e vedo un cartello "vendesi" in italiano plausibilmente una chiamatina la farei..

Perche' non hai mai avuto a che fare con gli italiani espatriati! Eheheh
 
E chi te lo ha detto...?? La Legge Italiana??:read:
Magari tu/io, italiano, dove ti contano il peli del deretano.:censored:
Per i cinesi le transazioni immobiliari (e non) in contanti (la "valigetta") sono la norma e nessun notaio o banca fa ostacoli. In barba a tutte le regole antiriciclaggio valide per gli italiani.
Esperienza personale... ho conoscenti che hanno venduto proprio a cinesi con le mazzette in mano. Anche loro hanno fatto lo stesso quesito a notaio e banca sui problemi legali di tale transazione. Hanno fatto una alzatina di spalle e "Non si preoccupi. Con "loro" e' normale. Tuttapposto OK!OK!. La transazione bancaria si sistema:clap:" (non chiedetemi come...:mmmm:)
Ci sono leggi che per gli stranieri non valgono/non vengono applicate. Speciamente quando "pecunia non olet"...:fiufiu:

cioè, stai dicendo che poi i tuoi conoscenti italiani hanno versato le mazzette in banca e la banca non ha fatto una piega?:eek::eek:
cioè sul loro normale conto corrente??
e come si fa?:confused:
che io c'ho uno che deve farmi un lavoro sui 15k e io gli ho detto: e dove li vado a prendere io 15k in contanti????
anche volendo?
so' scema io?
 
cioè, stai dicendo che poi i tuoi conoscenti italiani hanno versato le mazzette in banca e la banca non ha fatto una piega?:eek::eek:
cioè sul loro normale conto corrente??
e come si fa?:confused:
che io c'ho uno che deve farmi un lavoro sui 15k e io gli ho detto: e dove li vado a prendere io 15k in contanti????
anche volendo?
so' scema io?

Scusa,se hai un conto aperto quale problema dovrebbe esserci? :mmmm:

Che io sappia,la Banca,finchè depositi non c'è alcun problema. :no:

Al limite le grane iniziano quando inizi a prelevare. :yes:
 
Scusa,se hai un conto aperto quale problema dovrebbe esserci? :mmmm:

Che io sappia,la Banca,finchè depositi non c'è alcun problema. :no:

Al limite le grane iniziano quando inizi a prelevare. :yes:

Vieni subito segnalato per le norme di antiriciclaggio, perchè probabilmente qualche dubbio su dove un dipendente trovi 100k in contanti forse viene :D
 
Vieni subito segnalato per le norme di antiriciclaggio, perchè probabilmente qualche dubbio su dove un dipendente trovi 100k in contanti forse viene :D



100K in contanti sono una bella botta. In caso di acquisti o ristrutturazioni immobiliari,se l'importo è quello di cui si parla,i 15K non sono impossibili da racimolare.
 
Vieni subito segnalato per le norme di antiriciclaggio, perchè probabilmente qualche dubbio su dove un dipendente trovi 100k in contanti forse viene :D

Molto spesso quando capitano queste "trattative" sono presenti anche i direttori di banca, quelli che dovrebbero fare la segnalazione... e che magari tengono anche i depositi dei cinesi... non tutte le banche sono cosi' "scupolose" nelle segnalazioni antiriciclaggio, specie se girano centinaia di migliaia di euro a flusso continuo.

Poi continuo a dire, a me e a te ci contano i peli del c..., ma appena ci sono delle trattative con certe categorie di lavoratori del "grigio" (ma ben pasciuti) i controlli si ammorbidiscono. Non lasceresti al direttore che ti ha fatto la "cortesia" di accettare un versamento "pesante" in contanti la liberta' di "consigliarti" qualche investimento su cui parcheggiare i tuoi soldini appena ottenuti senza grossi ostacoli??

Alla fine non si tratta di essere piu' o meno "scemi" (cit. mrm), ma dipende dai rapporti di fiducia (e conoscenze a vario titolo) con la banca e anche quanto queste banche hanno la disponibilita' di lavorare con le zone un po' piu' in ombra dell'economia italiana.
 
Ultima modifica:
Scusa,se hai un conto aperto quale problema dovrebbe esserci? :mmmm:

Che io sappia,la Banca,finchè depositi non c'è alcun problema. :no:

Al limite le grane iniziano quando inizi a prelevare. :yes:

Mia cognata lavora in banca. Il primo cassiere che ha fatto notare ad un cliente il limite di prelievo giornaliero, alle rimostranze del cliente (della serie "I soldi sono miei e se non me li fate prelevare come e quando dico io cambio banca") e' stato chiamato a rapporto del direttore e alla fine ha dato al cliente cio' che voleva.
Poi, ci sono banche piu' o meno rigorose. E piu' o meno flessibili (specie quando ci sono rapporti di fiducia/affari pluriennali).
 
Mia cognata lavora in banca. Il primo cassiere che ha fatto notare ad un cliente il limite di prelievo giornaliero, alle rimostranze del cliente (della serie "I soldi sono miei e se non me li fate prelevare come e quando dico io cambio banca") e' stato chiamato a rapporto del direttore e alla fine ha dato al cliente cio' che voleva.
Poi, ci sono banche piu' o meno rigorose. E piu' o meno flessibili (specie quando ci sono rapporti di fiducia/affari pluriennali).


È inesatto, non c'è alcun limite ai prelievi e ai versamenti, è vietato il trasferimento di denaro tra privati sopra i 3000 euro. Uno può prelevare anche 200.000 euro se li ha, semplicemente deve dichiarare che cosa ne deve fare.
Sono più controllate le operazioni di versamento che quelle di prelevamento, perché nel caso del prelievo la provenienza è già storicamente accertata da un precedente versamento probabilmente fatto con strumenti tracciabili.

Cmq io una transazione immobiliari in contanti con compiacenza notaio e banca non l hoao vista. So per certo che taluni notai accettano con dichiarazione in atto, acconti prezzo in contanti prima Dell entrata della normativa sul limite.
 
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