Spese condominiali straordinarie, a chi spettano?

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compro i sogni
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Situazione : in una compravendita (tra l'altro piuttosto onerosa) le parti, in tempi successivi alle firme del compromesso, concordano di post-porre il rogito ; nel frattempo, (ed in data successiva a quella inizialmente riportata sul compromesso), si tiene la riunione di condominio dove si presentano dei preventivi per dei lavori da effettuare. La necessità dei lavori, tuttavia, venne identificata nella riunione tenuta nel 2017; (tant'è che l'agenda dell'assemblea 2018 non riporta neanche lontanamente l'approvazione dei lavori, ma la scelta del preventivo).
Il venditore, propone all'acquirente di dividere la spesa perché, a suo dire, se si fosse rogitato prima della riunione del 2018, lui non si sarebbe fatto carico della spesa.

Commenti?
 
Salvo accordi diversi (ed espliciti) chi è proprietario vota e paga.
Visto che si è posticipato il rogito vuole anche i soldi dell'IMU metà per uno?
 
Salvo accordi diversi (ed espliciti) chi è proprietario vota e paga.
Visto che si è posticipato il rogito vuole anche i soldi dell'IMU metà per uno?

Spero ne abbia tenuto conto quando ha posticipato il rogito e non lo abbia fatto praticamente a gratis. C'è da dire che può votare in pratica da non-proprietario.
 
ringrazio gibo_O e Sandalio per i commenti e ne approfitto per riportare quanto scritto dall'amministratore del condominio al punto interessato nell'agenda della riunione.

"Relazione e computo lavorazioni redatto dall'Arch. Pinco Pallo : Giusto incarico ricevuto nell'Assemblea del XX. APR. 2017; Relazione e computo lavorazioni richieste (guaina lastrico, pitturazione scala); presentazione offerte per scelta Ditta esecutrice; ogni più ampia deliberazione."

A quanto sopra riportato, deve esser aggiunto che la parte promessa acquirente - fin dai primi incontri avuti (mese di ottobre 2017) con la parte promessa venditrice - ha espressamente chiesto (sebbene verbalmente, ma non è che ogni cosa vada fatta in carta da bollo), se l'immobile nel quale insiste l'u/i oggetto della futura compravendita, fosse oggetto di lavori straordinari; la risposta fu negativa. Posso capire che forse non ne era a conoscenza, ma questo è un suo problema, o al max tra lui ed il condominio.

la parte evidenziata in rosso, vuole significare che la delibera con la quale si evidenziava la necessità di far fare i lavori, sebbene non esattamente computati, venne approvata nel 2017 e non nell'assemblea del 2018, la quale ha solo approvato gli importi della spesa : sbaglio nel dare quest'interpretazione?
 
Io non sono esperto ma leggo che hanno elencato i lavori da fare e presentato i preventivi al fine di deliberare. Quindi al momento dell' acquisto per me non c'erano lavori straordinari IN CORSO.
Inoltre adesso per legge bisogna (bisognerebbe) avere i soldi in cassa prima di iniziare i lavori, quindi può essere che venga semplicemente deliberato un accantonamento (magari in 3 anni) al fine di fare quei lavori, che si faranno magari tra 4 anni.Cmq ripeto che non sono esperto.
 
dunque io ho riportato cosa diceva l'agenda della riunione tenutasi ad inizio aprile 2018; leggo nel verbale della riunione stessa che l'Assemblea ha deliberato di affidare i lavori ad una delle ditte di cui si è discusso nella riunione; quindi la delibera dei lavori c'è, anzi viene verbalizzato anche quali tabelle m/m prendere per il riparto, poi sempre nel verbale si dice quanto da te già accennato e cioè che si deve raccogliere prima almeno il 10% della somma preventivata e che il resto verrà versato in rate mensili.

Il punto è che a quella data (inizio aprile 2018) è ancora la parte promessa venditrice ad avere il diritto reale di proprietà (ed anche il possesso), non certo la parte promessa acquirente; questo porta a dire che il promesso venditore ...... fa il solito f.rocio col di dietro degli altri? :D perdonate il linguaggio, ma credo serve a rendere l'idea della vicenda.

a me sembra di capire, cercando in rete, che proprio per evitare quella situazione, che la spesa sembrerebbe essere in capo a colui che a quella data ha il possesso ed il diritto reale sull'u/i in questione.
 
dunque io ho riportato cosa diceva l'agenda della riunione tenutasi ad inizio aprile 2018; leggo nel verbale della riunione stessa che l'Assemblea ha deliberato di affidare i lavori ad una delle ditte di cui si è discusso nella riunione; quindi la delibera dei lavori c'è, anzi viene verbalizzato anche quali tabelle m/m prendere per il riparto, poi sempre nel verbale si dice quanto da te già accennato e cioè che si deve raccogliere prima almeno il 10% della somma preventivata e che il resto verrà versato in rate mensili.

Il punto è che a quella data (inizio aprile 2018) è ancora la parte promessa venditrice ad avere il diritto reale di proprietà (ed anche il possesso), non certo la parte promessa acquirente; questo porta a dire che il promesso venditore ...... fa il solito f.rocio col di dietro degli altri? :D perdonate il linguaggio, ma credo serve a rendere l'idea della vicenda.

a me sembra di capire, cercando in rete, che proprio per evitare quella situazione, che la spesa sembrerebbe essere in capo a colui che a quella data ha il possesso ed il diritto reale sull'u/i in questione.

è cosi! paga chi in quel momento ha il possesso ed il diritto del bene
 
paga chi è proprietario al momento della delibera, a mio parere la stipula del compromesso è già un trasferimento di proprietà ma non saprei se come data di delibera si può considerare quella in cui si decise solo di richiedere dei preventivi. Diverso sarebbe stato se avessero deciso di approvare l'esecuzione demandando la scelta dell'impresa all'amministratore o ai consiglieri.
 
paga chi è proprietario al momento della delibera, a mio parere la stipula del compromesso è già un trasferimento di proprietà ma non saprei se come data di delibera si può considerare quella in cui si decise solo di richiedere dei preventivi. Diverso sarebbe stato se avessero deciso di approvare l'esecuzione demandando la scelta dell'impresa all'amministratore o ai consiglieri.

Scusa, ma il "compromesso", in quanto tale, non è una "promessa a vendere", che poi necessita di un atto successivo per vederla completata?
voglio dire, non è un caso se nel compromesso si usano termini come "parte promissaria venditrice" e "parte promissaria acquirente", termini che poi mi pare scompaiono nel rogito proprio perché è quest'ultimo atto che sancisce il vero e completo perfezionamento della compravendita?
 
"Per ciò, nel caso di vendita di un appartamento, è tenuto alla spesa chi riveste la qualità di condomino al momento in cui viene attuato l’intervento conservativo deliberato in precedenza, anche perché dall’esecuzione dei lavori deriva un incremento di valore delle parti comuni e, di conseguenza, delle singole unità immobiliari."

L’attribuzione delle spese condominiali deliberate prima dell’acquisto di un immobile - pagina 2



I lavori condominiali approvati prima del rogito vengono pagati dal venditore.
I lavori condominiali approvati prima del rogito vengono pagati dal venditore.
 
Ultima modifica:
Se in fase di trattativa avesse correttamente dichiarato che ci sarebbero stati dei lavori da fare nessun problema a venire in contro.
Ma mi sa che ha fatto il furbetto ed è rimasto col cerino in mano.
 
Secondo me:
-spese di manutenzione ordinaria che vanno fatte normalmente in tutti i condomini....paga il venditore fino al rogito, l'acquirente dal rogito in poi.
-le innovazioni (nuovo ascensore, nuovi parcheggi, nuova piantumazione....piscina why not...) che porteranno vantaggio solo al nuovo acquirente....li paga l'acquirente (salvo diversi accordi tra le parti).
 
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