co-host per AirBNB?

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C'è tra di voi qualcuno che abbia fatto attività di co-hosting per conto di altri proprietari di casa iscritti ad Airbnb?
Ho visto che registrandosi al sito ci si può offrire di essere co-host, ma è tutto così nebuloso e non chiaro su come funzioni, e su come si trovino host in cerca di co-host.

Grazie.
 
Ho visto che ogni tanto qualcuno cerca tramite un annuncio sul forum interno di Airbnb (Community Center), ma è tutto abbastanza improvvisato, inoltre c'è il problema dell'inquadramento dal punto di vista fiscale di tale attività.
Teoricamente sarebbe un'ottima opportunità, in pratica il tutto è implementato abbastanza male e in più la burocrazia ti fa passare la voglia anche solo di provarci.

Ad esempio l'autrice di questo post afferma di essere stata sanzionata dalla Polizia Municipale solo per il fatto di essere diventata una co-host di una struttura diversa dalla sua e senza nemmeno aver iniziato a svolger l'attività:

Risolto: Co-host - Airbnb Community
 
Ho visto che ogni tanto qualcuno cerca tramite un annuncio sul forum interno di Airbnb (Community Center), ma è tutto abbastanza improvvisato, inoltre c'è il problema dell'inquadramento dal punto di vista fiscale di tale attività.
Teoricamente sarebbe un'ottima opportunità, in pratica il tutto è implementato abbastanza male e in più la burocrazia ti fa passare la voglia anche solo di provarci.

Ad esempio l'autrice di questo post afferma di essere stata sanzionata dalla Polizia Municipale solo per il fatto di essere diventata una co-host di una struttura diversa dalla sua e senza nemmeno aver iniziato a svolger l'attività:

Risolto: Co-host - Airbnb Community

credo che uno debba essere veramente sfigato per incappare nella municipale (ignorante il più delle volte).

Case vacanze, alloggi, esperienze e luoghi - Airbnb
Su questa pagina ho dato la mia disponibilità generica e mi sono messo in fila per essere "informato", ma ad oggi nessuna istruzione ancora da Parte di AirBnB per divenire co-host...
 
C'è tra di voi qualcuno che abbia fatto attività di co-hosting per conto di altri proprietari di casa iscritti ad Airbnb?
Ho visto che registrandosi al sito ci si può offrire di essere co-host, ma è tutto così nebuloso e non chiaro su come funzioni, e su come si trovino host in cerca di co-host.

Grazie.


I termini host e co-host sono un’invenzione di AIRBNB: non esistono nel nostro ordinamento giuridico.
Il miraggio AIRBNB è quello di far credere agli spensierati che quello che si fa negli Stati Uniti si possa fare anche in altri stati, ove esistono norme e leggi (statali, fiscali, regionali, comunali) alle quali occorre far riferimento.

Ciò promesso, solo un host con un profilo attivo può inserire la mail di un co-host nel suo account per far sì che costui possa iniziare a collaborare sul suo annuncio.

Non è una funzionalità per guest, ma per host. Pertanto anche il co-host deve “hostizzarsi”, salvo “presa di contatto” (che ti sconsiglio: non hai un profilo con cui gestire la casa): l’host comunicherà ad AIRBN che inversionista (e-mail: XXXXXXX; cell. YYYYYYYYY), ogni tanto, lo aiuterà a gestire casa sua.

Ma prima di procedere, sai come inquadrare la tua attività (dipendente? collaboratore? aiuto esterno?) di co-host da un punto di vista fiscale? Sai come conciliare la funzionalità di co-host con la ''realtà'' normativa e fiscale italiana (non con quella americana, inglese, islandese, turca…)?

Le cose fatte spensieratamente o “in amicizia” per un utilizzo “spiccio” di tale prestazione (saltuaria? occasionale? ore lavorate?) possono comportare conseguenze spiacevoli.

Una volta che con il tuo commercialista hai chiarito questo aspetto, l’host ti deve mandare una richiesta per essere suo co-host. Tu gli fai un'offerta preventivo per i tuoi servizi (gestione dell’annuncio, pulizia dei locali, cambio biancheria ecc.). Se vi trovate d’accordo, e tu accetti la sua proposta di collaborazione, lui impostarà nelle sue preferenze di pagamento, con le regole di routing, la percentuale di prezzo che AIRBNB ti invierà ad ogni transazione come tuo compenso, vale a dire il prezzo che avete stabilito in partenza (10%, 20% ecc.).

Considera che l’esplosione di camere e appartamenti concessi in locazione turistica rispetto al passato ha causato una drastica riduzione dei prezzi e se il tasso di occupazione è basso e il servizio non è di ottima qualità (superhost pentastellato) - specialmente in piccoli centri tagliati fuori da eventi, fiere, mostre di richiamo – i ricavi per un host possono essere molto risicati e, conseguentemente, anche i guadagni dell'eventuale co-host

Inoltre mamma AIRBNB negli ultimi tempi, con snervanti tecniche di marketing sempre più aggressive vuole crescere sempre di più (salto in Borsa?), inducendo con tutti i mezzi, anche i più meschini (dare maggiore visibilità alle super case bollinate di Airbnb Plus certificate dall’esperto di turno e le sue stilose Collezioni “Famiglia”, “Lavoro” ecc.) il fornitore di materia prima (gli host) ad aumentare la qualità degli alloggi, insomma ad alzare il tiro, e, conseguentemente, anche il suo giro d’affari, ma lo zoccolo duro, per intenderci gli host che offrono soluzioni modeste (seconde case scalcinate in zone non fieristiche o commerciali), non è caduto nel “tranello” e finora è rimasto insensibile al canto melodioso delle sirene del portale.
 
Ma prima di procedere, sai come inquadrare la tua attività (dipendente? collaboratore? aiuto esterno?) di co-host da un punto di vista fiscale?
Sai come conciliare la funzionalità di co-host con la ''realtà'' normativa e fiscale italiana (non con quella americana, inglese, islandese, turca…)?

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Immagino siano domande cosi' difficili come le domande che si ponevano negli spettacoli di cabaret negli anni '50 :l'Italia, ha vinto o perso la guerra ? :mmmm:
E giu' risate da far crollare il palco di fronte a questa battuta dell'avanspettacolista di turno.

Noi non sappiamo nemmeno ancora, nel caso degli immobili gestiti con Air Bnb, se i ricavi, al netto della cedolare 21% (se pagata) e dell'imposta di soggiorno (se dovuta) siano redditi di fabbricato oppure redditi diversi oppure redditi di lavoro autonomo.

C'e' un considerevole gap informativo tra l'Italia e l'Usa, molto difficile da colmare. E rimarra' fino a quando l'agenzia delle Entrate si sentira' in obbligo di sostituirsi - per alcuni non del tutto legittimamente - al Ministero delle Finanze nella legislazione forsennata per correre dietro, di volta in volta, allo sviluppo del fenomeno mediatico di gran moda.

Grazie del tuo illuminante contributo.
 
Prima di pensare a come legiferare e tassare a morte, la ricchezza e le attività economiche andrebbero prodotte, questo è il grande male di quetso paese comunista.

Quindi ben vengano nuovi operatori che si cimentano in settori economici non normati.

Io sono per la totale deregulation, lo stato si deve ridurre al minimo proprio.
 
Prima di pensare a come legiferare e tassare a morte, la ricchezza e le attività economiche andrebbero prodotte, questo è il grande male di quetso paese comunista.

Quindi ben vengano nuovi operatori che si cimentano in settori economici non normati.

Io sono per la totale deregulation, lo stato si deve ridurre al minimo proprio.

Ok, condivido.
Mi sono un po' informato per quanto riguarda i compensi del co-hosting professionale.
Alcuni prendono dal 15 al 20% di compenso, e dichiarano di riuscire a fare tutto (check in out presentazione professionale, creazione sito su AirBnb, pricing dinamico in base all'occupazione attesa e al periodo stagionale, etc.) meno i lavori di pulizia che vanno pagati a parte.
 
Col 20% di provvigione il co-host mi deve ripulire a specchio i locali ad ogni cambio ed accorrere per ogni imprevisto del cliente, esempi: sostituire le lampadine bruciate, risintonizzare i canali televisivi, cambiare la bombola gpl, ricomprare il materasso rovinato dal piscione di turno. Altrimenti faccio da solo, trovare i turisti e dare le chiavi sono la parte meno faticosa, ho bisogno di sguatteri non di impiegati "mani pulite".
 
Col 20% di provvigione il co-host mi deve ripulire a specchio i locali ad ogni cambio ed accorrere per ogni imprevisto del cliente, esempi: sostituire le lampadine bruciate, risintonizzare i canali televisivi, cambiare la bombola gpl, ricomprare il materasso rovinato dal piscione di turno. .

Ok

. Altrimenti faccio da solo, trovare i turisti e dare le chiavi sono la parte meno faticosa".

"Trovare i turisti" sarà la parte meno faticosa ma la piu' delicata.
Perché il buon co-host secondo me dovrebbe avere una caratteristica professionale indiscutibile: (i) applicare il miglior pricing possibile a favore dell'host - quindi evitare il piu' possibile i last minute - e (ii) garantire un'occupazione massima annuale.

Prendere il massimo per il maggior numero di giornate.

Ti faccio solo un esempio tipico di come un host in gamba ti gestisce il big data.

Bisogna stimare la latenza tipica delle prenotazioni, ad esempio i turisti prenotano tipicamente 30 giorni prima per quell'unita' immobiliare. L'algoritmo deve calcolare la deviazione standard, che vuol dire, in soldoni, che i turisti nella media dei 30 giorni prenotano da 15 a 45 giorni prima.

Poi, l'algoritmo deve bloccare fittiziamente le prenotazioni dai 60 giorni in avanti con prenotazioni inesistenti, per ingannare il turista che ci sia un fortissima richiesta di prenotazioni su quel sito, esempio AirBnb, per quell'unita' adibita a locazione turistica.

L'algoritmo intelligente mano a mano che arrivano le prenotazioni sblocca le prenotazioni fittizie e deve trovare un punto di sella (si dice cosi' nella cibernetica) tra le giornate perse tra prenotazioni fittizie e le giornate guadagnate grazie all'inganno delle finte prenotazioni.

Io penso che la gente tipicamente e' fessa, in particolare i turisti che credono di essere piu' intelligenti della media perché vanno a vedere Air Bnb e Booking: basti vedere il caso Cambridge Analytics per evidenziare come attraverso i Big Data e l'intelligenza artificiale manipoli come vuoi e quanto vuoi la fragile natura umana.

Il pensiero umano contro l'intelligenza artificiale dei Big Data e' sempre spacciato, perché noi siamo fragili, emotivi, mentre le macchine sono glaciali e volte alla massimizzazine economica del denaro.

E i siti come Booking, Trivago, Airbnb, sono tutti gestiti dall'intelligenza artificiale e dalla conoscenza approfondita di tecniche matematiche, scientifiche, informatiche, esattamente come lo sono Google, Amazone etc.

Ciao
 
Il 15-20% di commissione corrisponde nella maggioranza dei casi, e quando va bene, a 300-400 € lordi mensili per immobile, ovviamente ad esclusione delle ville, dei palazzi d'epoca, dei castelli, degli attici in centro a Roma/Firenze/Milano/Venezia/ecc.
Non si tratta proprio di una gran cifra, specialmente in caso di un elevato turnover dei clienti, i quali per svariati motivi derogano spesso e volentieri sugli orari di arrivo e di partenza e ti subissano con le domande e le richieste più stupide e strampalate.

La gestione dei big data in questo ambito serve principalmente per ottimizzare le politiche di pricing e per impostare il numero minimo di notti prenotabili in base al periodo dell'anno, tutto il resto mi risulta essere di dubbia utilità (prenotazioni fittizie, ecc.).

In ogni caso bastano 2-3 anni di esperienza per capire le dinamiche in atto a livello turistico di una determinata zona, non c'è quindi bisogno di chissà quale algoritmo dotato di sofisticati sistemi di machine learning.
 
La gestione dei big data in questo ambito serve principalmente per ottimizzare le politiche di pricing e per impostare il numero minimo di notti prenotabili in base al periodo dell'anno

Non solo. I Big Data servono per ottimizzare le politiche di pricing in base al tasso di occupazione dei tuoi peers e in base all'evoluzione attesa del tempo meteorologico. Il numero minimo di notti prenotabili è casomai un aspetto legato alla gestione delle politiche laste minute, sempre comunque valutato in ambito empirico con l'ausilio del dato storico ed il suo opportuno trattamento, che sia algoritmico o meno.

In ogni caso bastano 2-3 anni di esperienza per capire le dinamiche in atto a livello turistico di una determinata zona, non c'è quindi bisogno di chissà quale algoritmo dotato di sofisticati sistemi di machine learning.

Vero, ma chi si rivolge ad un co-host come l'estensore di questo 3d non ha questa esperienza. Non vorrai mica che l'inversionista (o chiunque altro) perda 2-3 anni di reddito per giungere all'expertise necessario ? :)
 
Non si tratta proprio di una gran cifra, specialmente in caso di un elevato turnover dei clienti
Mi sono dimenticato di scrivere che loco a settimana e mi roderebbe non poco ammollare ogni volta un biglietto verde da 100 all'esperto di AI (che magari avrà pure i suoi pregi).
 
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