Casa, ritorno al business. Gli immobili che battono la crisi

reganam

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Gli anni del ballo del mattone non torneranno Ora i valori edilizi puntano su servizi e mobilità. Quartieri sicuri e aree comuni decisivi per la scelta
Casa, ritorno al business. Gli immobili che battono la crisi - Economia - quotidiano.net
Milano, 4 dicembre 2017 - Gli anni favolosi del ballo del mattone non torneranno più. La crisi immobiliare non ha solo ridotto il valore di molte case e tagliato il numero delle compravendite, ma ha cambiato pelle al mercato, agli alloggi che si cercano. Per capire la portata del cambiamento vale ciò che è successo ai cellulari: nel 2007 il Blackberry sembrava il futuro, oggi non esiste più. Nessuna speranza, quindi, per chi compra, vende o possiede un appartamento e spera di recuperare il valore perduto? Non disperate. Ci si può difendere dall’epidemia diffusa dalla bolla immobiliare (e dalla tassazione sulla casa) con una serie di precauzioni.

I nostri padri avevano il mito dell’appartamentino per il figlio. Oggi i figli ventenni e quelli che saranno ventenni fra pochi anni sanno che dovranno con molta probabilità girare il mondo per lavorare. Più che un immobile, avranno come valore la mobilità. «L’economia è passata dal possesso all’uso, il concetto di sharing, ovvero di condivisione di un servizio, è preponderante», spiega Fabio Guglielmi, direttore generale di Santandrea Luxury Houses. «Va tenuto presente quando si pensa al mercato immobiliare. Negli ultimi 10 anni ci sono stati cambiamenti mai visti trent’anni prima». La società oggi chiede una casa diversa rispetto a quella che si vendeva 10 anni fa. Ecco dunque un piccolo percorso per cercare di orientarsi nell’acquisto o per valorizzare ciò che si possiede.

«Il quartiere è la prima cosa da considerare», ammonisce Guglielmi. «Il suo primo requisito è la sicurezza, un bisogno che tocca la vita quotidiana. Deve essere un posto dove i miei figli possono muoversi, per invitare amici a cena senza che all’uscita abbiano timore. Il quartiere deve avere servizi e attività commerciali. Cento negozi nel raggio di 500 metri, si dice. La working distance. Devo trovare tutto a portata di due passi. Terzo valore: il quartiere deve essere servito dai trasporti pubblici».

Ma oggi c’è un quarto punto che aumenta il valore dell’alloggio: la possibilità di raggiungere in tempi stretti una stazione dell’alta velocità. Sull’asse Milano-Roma è determinante. Il professionista deve poter raggiungere in treno le principali città restando a vivere a casa sua. I figli devono poter raggiungere le università senza dover cambiare città. «L’alta velocità ha modificato tutto – osserva Guglielmi –. A Napoli stiamo costruendo un intervento a una fermata di metropolitana dalla stazione. In un’ora e mezzo sei a Roma. Un figlio può andare a studiare alla Sapienza o alla Luiss, un professionista può raggiungere la capitale in tempi simili a quelli che gli servirebbero se abitasse nella periferia romana». Ovviamente la vicinanza alla stazione significa anche vicinanza a una linea di metropolitana. A Milano gli operatori immobiliari hanno stimato che un appartamento a 100 metri dalla metro può aumentare di valore del 10/20%. «Lo hanno capito per primi gli straneiri – dice Guglielmi –. Ci chiedono case vicine alla metro o al parcheggio di car sharing perché così non acquistano l’auto».

A fare la differenza non basta più il prestigio, ma impianti che migliorino l’efficienza energetica o la presenza di servizi (come la portineria) adattati alle nuove esigenze. Un palazzo deve esser dotato di uno spazio al piano terra per ricevere i beni acquistati online che vengono ricevuti dalla portineria in assenza dei proprietari. In America c’è chi la chiama Amazon room: alcuni palazzi hanno persino un servizio che avvisa sul telefono dell’arrivo dei pacchi. «Ma bisogna andare oltre – prosegue Guglielmi – Serve anche uno spazio per l’atterraggio dei droni di Amazon. Non pensate che sia un futuro lontano, è ciò che servirà nel giro di due/tre anni. Nella Silicon valley il trasporto con i droni è già diffuso». Altro punto che crea valore, oggi, è uno spazio comune per la condivisione o per conoscersi. In una società di famiglie frazionate (o allargate), di single o di convivenze tra amici, diventa importante utilizzare gli spazi comuni con la logica del cohousing, per avere spazi per feste, cene, incontri, magari aree fitness condominiali. «Noi consigliamo anche la lavanderia comune – prosegue Guglielmi –. Così liberiamo gli appartamenti e si risparmia».

La rivoluzione immobiliare e tecnologica ha modificato anche gli spazi dell’appartamento. La stanza dei figli non è la cameretta ma un luogo di aggregazione, dove i ragazzi studiano, ricevono gli amici, usano i loro pc o tablet per guardare serie, film o youtuber. La tv non è più l’erede del caminetto. Camere più grandi, quindi. E casa connessa con banda larga possibilmente, senza dimenticare di inserire uscite Usb alle pareti accanto alle normali prese elettriche. «Cucine larghe legate al living, poi, perché anche cucinare è di moda, ed è un’azione da mostrare o comunque condividere con famiglie e amici – insegna Guglielmi –. Anche il clima è cambiato. è più mite anche al Nord, quindi il balcone è diventato fondamentale anche a Milano».
 
...bella recensione complimenti!.... davvero... aggiungerei però "per i pochi chi se lo possono permettere"..... ovviamente... con i giovani e meno giovani con in mano un contratto a tempo determinato con un guadagno intorno ai 1.000 euro ( se va bene) e un precariato in forse ascesa... ho i miei forti dubbi che queste case abbiano una forte vendita....
 
Molti spunti interessanti...
Sul co-housing e i rapporti con i vicini, invece ho qualche perplessità. Mentre una volta era normale salutare chi incontravi per le scale, aspettare se arrivava qualcuno prima di partire con l'ascensore, tener aperto il portone alle signore...
Ora mi guardano con sospetto...mi attendo a breve che le anziane stringano al petto la borsetta, le ragazze mi guardino con l'espressione "ci-sta-a-provà", il dentista del terzo piano "ma chi ti conosce".....etc. :(
 
Molti spunti interessanti...
Sul co-housing e i rapporti con i vicini, invece ho qualche perplessità. Mentre una volta era normale salutare chi incontravi per le scale, aspettare se arrivava qualcuno prima di partire con l'ascensore, tener aperto il portone alle signore...
Ora mi guardano con sospetto...mi attendo a breve che le anziane stringano al petto la borsetta, le ragazze mi guardino con l'espressione "ci-sta-a-provà", il dentista del terzo piano "ma chi ti conosce".....etc. :(


ieri alle iene, lite di condominio (piano terra e piano primo) tra due famiglie slave, massacrano un tizio che è ridotto a vegetale.
 
Vi ricordo che la felicità e la prosperità umana si basano sulla collaborazione...che fa vivere meglio tutti.
Impegnarsi troppo nella competizione, nella diffidenza e nel tentativo di danneggiare gli altri....fa perdere tempo ed energie ...e alla fine svantaggia tutti....
 
Vi ricordo che la felicità e la prosperità umana si basano sulla collaborazione...che fa vivere meglio tutti.
Impegnarsi troppo nella competizione, nella diffidenza e nel tentativo di danneggiare gli altri....fa perdere tempo ed energie ...e alla fine svantaggia tutti....

un conto parlare di competizione, tentativi di danneggiare ecc.... un conto è il menefreghismo verso gli altri, quest'ultimo non porta via ne tempo ne energie, solo più tranquillita :)
 
I nostri padri avevano il mito dell’appartamentino per il figlio. Oggi i figli ventenni e quelli che saranno ventenni fra pochi anni sanno che dovranno con molta probabilità girare il mondo per lavorare. Più che un immobile, avranno come valore la mobilità.

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Ecco dunque un piccolo percorso per cercare di orientarsi nell’acquisto o per valorizzare ciò che si possiede.

«Il quartiere è la prima cosa da considerare», ammonisce Guglielmi. «Il suo primo requisito è la sicurezza, un bisogno che tocca la vita quotidiana. Deve essere un posto dove i miei figli possono muoversi, per invitare amici a cena senza che all’uscita abbiano timore. Il quartiere deve avere servizi e attività commerciali. Cento negozi nel raggio di 500 metri, si dice. La working distance. Devo trovare tutto a portata di due passi. Terzo valore: il quartiere deve essere servito dai trasporti pubblici».

Ma oggi c’è un quarto punto che aumenta il valore dell’alloggio: la possibilità di raggiungere in tempi stretti una stazione dell’alta velocità. Sull’asse Milano-Roma è determinante. Il professionista deve poter raggiungere in treno le principali città restando a vivere a casa sua. I figli devono poter raggiungere le università senza dover cambiare città.


La rivoluzione immobiliare e tecnologica ha modificato anche gli spazi dell’appartamento. La stanza dei figli non è la cameretta ma un luogo di aggregazione, dove i ragazzi studiano, ricevono gli amici, usano i loro pc o tablet per guardare serie, film o youtuber. La tv non è più l’erede del caminetto. Camere più grandi, quindi. E casa connessa con banda larga possibilmente, senza dimenticare di inserire uscite Usb alle pareti accanto alle normali prese elettriche. «Cucine larghe legate al living, poi, perché anche cucinare è di moda, ed è un’azione da mostrare o comunque condividere con famiglie e amici – insegna Guglielmi –. Anche il clima è cambiato. è più mite anche al Nord, quindi il balcone è diventato fondamentale anche a Milano».


Quindi si dice che a Milano un single "medio" dovrebbe andare in affitto in un appartamento a 100m dalla metro che abbia almeno 100 negozi a 500 m di distanza (quindi non proprio in periferia estrema).

Ora un appartamento di queste caratteristiche costa almeno 1200 Euro al mese.

Ipotizzando di destinare il 30% del proprio budget mensile all'affitto, servirebbe un reddito netto di 4k euro mensili che equivale ad una RAL di circa 90k.

Davvero le stime sull'andamento del mercato immobiliare tengono conto di valutazioni simili (e non ho tenuto conto di balconi, camere grandi, cucine come zone living, portinerie e piste di atterraggio per droni)?

E davvero c'è così tanta gente con simili redditi/rendite?
 
Io penso invece che i giovani avranno sempre più buoni motivi per andare ad abitare isolati.
Ci sono immobili quasi gratis, che possono ristrutturare piano piano senza fare mutui.
Possono mettersi il fotovoltaico ed addirittura staccarsi dalla rete. I pacchi Amazon li portano con lo stesso costo a Milano centro o in estrema campagna, con Internet puoi essere al centro del mondo anche essendo in periferia.
Se perdi il lavoro con il sussidio vivi da re, mentre in centro voglio vedere come vivi con 1200 di affitto e 400 di sussidio.
 
cioè davvero in questo articolo si parla di 100 negozi nelle vicinanze??? ahah ma è un articolo di 30 anni fa??????

io con amazon ordino alle 20 di sera ed il giorno dopo prima delle 12 ho il pacco consegnato, ed amazon è solo un esempio, abbigliamento su yoox,zalando ecc.. elettronica su unieuro,eprice ....

dovrei uscire di casa, vedermi un commesso? parlare con un commesso??? perdere tempo per strada, quando mi arriva il pacco a casa in tutta comodità????

sarà brutto dirlo visto che ho attività su strada, ma il futuro ormai è quello, anzi il presente è quello! guardare i numeri che fa l'online rispetto ai negozi!

e poi come dicevano sopra, certo casa da 150 mq, cucina grande, salone ancora più grande , in centro, certo immagino quanti giovani possano comprarla una casa del genere ahah
 
cioè davvero in questo articolo si parla di 100 negozi nelle vicinanze??? ahah ma è un articolo di 30 anni fa??????

io con amazon ordino alle 20 di sera ed il giorno dopo prima delle 12 ho il pacco consegnato, ed amazon è solo un esempio, abbigliamento su yoox,zalando ecc.. elettronica su unieuro,eprice ....

dovrei uscire di casa, vedermi un commesso? parlare con un commesso??? perdere tempo per strada, quando mi arriva il pacco a casa in tutta comodità????

sarà brutto dirlo visto che ho attività su strada, ma il futuro ormai è quello, anzi il presente è quello! guardare i numeri che fa l'online rispetto ai negozi!

e poi come dicevano sopra, certo casa da 150 mq, cucina grande, salone ancora più grande , in centro, certo immagino quanti giovani possano comprarla una casa del genere ahah

le case isolate, senza servizi e negozi vicino ormai sono molto difficili da vendere, conosco gente in frazione qua vicino che sono anni che cerca di vendere.
 
le case isolate, senza servizi e negozi vicino ormai sono molto difficili da vendere, conosco gente in frazione qua vicino che sono anni che cerca di vendere.

Perchè vogliono vendere a prezzi che ormai sono fuori mercato.
Il ghanese senza auto non può andare ad abitare in periferia, nè l'italiano che ha già 2 immobili. Sono per l'immigrato istruito con patente o per chi è qua da anni, quindi il target si stringe di molto, ma tutto va via al giusto prezzo, anche se spezzo il giusto prezzo fa paura al venditore
 
Perchè vogliono vendere a prezzi che ormai sono fuori mercato.
Il ghanese senza auto non può andare ad abitare in periferia, nè l'italiano che ha già 2 immobili. Sono per l'immigrato istruito con patente o per chi è qua da anni, quindi il target si stringe di molto, ma tutto va via al giusto prezzo, anche se spezzo il giusto prezzo fa paura al venditore

è quello che dice l'articolo, che le case non servite si sono svalutate di più per scarsa richiesta.
questa per es è in vendita da anni e non riesce neanche a darla in affitto..

Vendita Villetta a schiera Cassina de' Pecchi. Buono stato, posto auto, terrazza, riscaldamento autonomo, 180 mq, rif. 62338812
 
le case isolate, senza servizi e negozi vicino ormai sono molto difficili da vendere, conosco gente in frazione qua vicino che sono anni che cerca di vendere.



non le vendono semplicemente perchè non adeguano il PREZZO della propria abitazione al MOMENTO STORICO in cui viviamo ... tutto qui!!!

da me ci sono ville che venivano vendute a 8-900 mila euro con annesso parco , piscina e ca@@i vari, ora stanno a 400 mila! e le vendono!
 
è quello che dice l'articolo, che le case non servite si sono svalutate di più per scarsa richiesta.
questa per es è in vendita da anni e non riesce neanche a darla in affitto..

Vendita Villetta a schiera Cassina de' Pecchi. Buono stato, posto auto, terrazza, riscaldamento autonomo, 180 mq, rif. 62338812

ma certo che si sono svalutate di più, è anche normale... ma non è che quelle in "prima periferia" delle grandi città stanno tanto meglio, oppure i tagli grandi in zone centrali stanno meglio...
 
non le vendono semplicemente perchè non adeguano il PREZZO della propria abitazione al MOMENTO STORICO in cui viviamo ... tutto qui!!!

da me ci sono ville che venivano vendute a 8-900 mila euro con annesso parco , piscina e ca@@i vari, ora stanno a 400 mila! e le vendono!

confermo, tutto sta al rendersi conto del fatto che nell'ultimo decennio l'immobiliare è stato decimato.
è dura da accettare perchè parliamo di ridurre le richieste di 50-100K per una casa media, ma o fai così o aspetti il POLLO che magari non arriverà MAI!
pagano pegno soprattutto le case vecchie, e oggi vecchio si intende anche 30 anni, la gente ha paura dei costi di gestione e ristrutturazione.
..poi magari strapaga una casa nuova ma costruita al risparmio.
 
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