Acquisto immobile "protetto" per anziani

P.A.T.

Nuovo Utente
Registrato
8/5/01
Messaggi
31.021
Punti reazioni
1.391
Avete visto la puntata di Report di lunedi', in cui mostravano interi quartieri della Florida per anziani ?
Dicevano che era vietato ospitare i figli per piu' di 30 giorni, per non modificare l'assetto geriatrico del quartiere.
Erano 300 casette tutte nel verde, con campi da golf e senza recinti. Massima sicurezza.

I vecchietti tutti contenti e sorridenti.

Pensate sia un'opportunita' comperare un appartamento in strutture simili in Italia ?
 
Pensate sia un'opportunita' comperare un appartamento in strutture simili in Italia ?

Come prima ricerca avevo trovato questo, sul Garda

Presto On Line – Garda smart Residence

Pensate che la tipologia di immobili simili possano rivalutarsi nel tempo, considerato l'enorme richiesta che si verifichera' nel paese dato l'altissimo numero di divorzi, separazioni, morti del coniuge, abbandono dei figli migrati all'estero ?

E che gli italiani piu' facoltosi, quelli che hanno 3000-4000 Euro di pensione al mese non hanno alcuna voglia di andare in Tunisia oppure Bulgaria ?
 
Non lo so. A volte ci penso anch'io, a questo tipo di business...e avevo anche trovato una palazzina liberty da ristrutturare, con un bel giardino vicino ad un ospedale famoso della mia città.
Però vedo che gli anziani sono molto legati alle loro case, alle loro abitudini, ai vicini e ai negozi di quartiere...che poi stanno chiudendo...giornalaio, panettiere...
 
ce ne sono in Costa Azzurra (mi erano stati proposti). Qui in Italia penso ci sia il solito vuoto normativo, cioè devi affittare con i contratti disponibili, direttamente o tramite un gestore locale. Certo ci sarebbe un certo ricambio, diciamo così, naturale, però come regolamentare i servizi specifici (es: sanitario, lavanderia)? Una quota comune nelle spese di gestione (tipo residence) e poi le singole prestazioni a consumo (come le ore del campo da tennis nei centri sportivi condominiali)?
In Francia se l'inquilino non paga lo mandi fuori, qui un signore di 80 anni? E le spese non pagate le chiedi agli eredi?
Molti anni fa mia nonna fu ricoverata presso un Istituto di suore (lei era cattolica) in un mini appartamento dove portò i suoi mobili e dove aveva la possibilità di cucinare. Era una specie di residence protetto, poteva consumare i pasti serviti in camera oppure mangiare in una saletta con altri ospiti, aveva servizi di lavanderia, l'infermiera se necessario, il tutto molto costoso naturalmente. Però era gestito da un ente religioso, non so un privato.....
 
Interessante.

Il futuro è sicuramente servizi e strutture per anziani. :yes:
 
ce ne sono in Costa Azzurra (mi erano stati proposti). Qui in Italia penso ci sia il solito vuoto normativo, cioè devi affittare con i contratti disponibili, direttamente o tramite un gestore locale. Certo ci sarebbe un certo ricambio, diciamo così, naturale, però come regolamentare i servizi specifici (es: sanitario, lavanderia)? Una quota comune nelle spese di gestione (tipo residence) e poi le singole prestazioni a consumo (come le ore del campo da tennis nei centri sportivi condominiali)?
In Francia se l'inquilino non paga lo mandi fuori, qui un signore di 80 anni? E le spese non pagate le chiedi agli eredi?

Quindi l'idea non e' proprio campata in aria, ma esiste il vuoto normativo.
Per quanto riguarda le incapacita' di far fronte alle spese, questo problema non dovrebbe sussistere in caso di accettazione nella struttura di sola clientela referenziata, con tanto di cedolino di pensione da esibire. Il problema piu' gravoso, invece, e' che grazie al vuoto normativo qualsiasi pretore o giudice di pace puo' ordinare di reintegrare il pensionato moroso per ragioni di ordine pubblico, o di contegno sociale, o qualsiasi altra ragione che la suprema corte si inventi in un paese dove non pagare e' lecito e riscuotere e' difficile.

Grazie degli spunti.
 
Non lo so. A volte ci penso anch'io, a questo tipo di business...e avevo anche trovato una palazzina liberty da ristrutturare, con un bel giardino vicino ad un ospedale famoso della mia città.
Però vedo che gli anziani sono molto legati alle loro case, alle loro abitudini, ai vicini e ai negozi di quartiere...che poi stanno chiudendo...giornalaio, panettiere...

Il giardino e' indispensabile, ma contano anche altri aspetti importanti come l'ascensore grande e capiente, i bagni accessbili a disabili, la palestra ...
In previsione di un utilizzo "per me stesso" :_) nel mio appartamento nuovo non ho solo preparato un'impiantistica ad hoc per anziani che prevede la apertura degli avvolgibili in alluminio motorizzati (la forza delle braccia si perde facilmente) ma anche altre cose che in futuro ad un anziano "x", magari anche a me stesso, saranno utili.

Faccio il solo esempio della installazione dell'impianto di VMC, che in un residence protetto dovrebbe essere un optional ancora piu' importante dell'aria condizionata.
 
Pat, quel servizio parla di un luogo condiviso, in termini di servizi (sanitari, alimentari, ecc) dove però ognuno ha la sua casetta (prefabbricata). E' questa la novità. In Italia dovresti prima lottare un'aspra battaglia a suon di concessioni tra asl, comune, municipio. Il progetto è favoloso : in Italia la vedo dura.
 
Negli USA in generale si ha un approccio all'abitazione molto più "strumentale" rispetto che da noi, molte meno persone posseggono una casa di proprietà e si cambia molto più facilmente casa nel corso della vita per il cambiamento delle esigenze. Da noi la "Casa" è, se non il primo, tra i primi pensieri e si ha un approccio molto meno "razionale". La casa e' un traguardo per il quale si fanno enormi sacrifici, e' sinonimo di sicurezza e stabilità. Non è insolito che una persona non cambi casa per l'intera vita o al più se ne trovi una vicina a genitori o suoceri, anche per ovviare alla carenza del welfare per poter accudire meglio anziani e bimbi. Qui un anziano più che l'obiettivo di vivere in un condominio-villaggio di pari età credo che abbia la speranza di avere vicino i propri cari e poter curare la propria casa. Poi non trascuriamo che in una decina d'anni la gente dovrà lavorare fino a 70 anni e che quando smetterà di lavorare (se non crepa prima di stress, fatica e logoramento) non so se avrà la forza di fare tennis, piscina, golf e starsene tranquillamente in autosufficienza per conto suo.
 
Nel mio comune vorrebbero fare qualcosa del genere su iniziativa privata.
Il progetto era partito più di 20 anni fa come una casa di riposo classica (progetto naufragato)
Ora invece hanno fatto uno studio di fattibilità (di scarsa qualità) che va in questa direzione ma per ora è tutto fermo/lento, elemento tipico del made in italy.
Purtroppo però non con villette, ma palazzine di 2 p.ft tipo social housing...
 
Ma la villetta, alla peggio anche in un prefabbricato, è proprio tipica della mentalità anglosassone, con il piccolo giardino davanti e il cortile dietro.
Noi potremmo fare qualcosa di simile in una palazzina con giardino, ovviamente con ascensore comodo etc.
Mi sembra più problematico l'altro aspetto: allontanare un anziano dalla sua casa e dal suo quartiere.
Sta di fatto che dobbiamo rassegnarci a non gravare/rompere le 00 a figli e nuore...per tanti motivi.
-Il primo è che, una volta, molti anziani arrivavano a 60 anni o poco più...ora ho gli amici con vecchietti ultranovantenni. Pretendere cure e pazienza per qualche anno è una cosa...per 20 o più gli rovini la vita.
-Molti figli vivono lontano
-Tradizionalmente le più schiavizzate erano le nuore e le figlie nubili che ora lavorano e sono disponibili il giusto.
 
L'idea è interessante ma le residenze per anziani assumeranno, secondo me, altra tipologia.
Finché ci si sente in forma e si è autonomi, la vedo dura scegliersi un "ghetto" come quartiere dove abitare. Viceversa quando iniziano a sorgere problemi le residenze per anziani saranno sempre più richieste, ma in questo caso non conterà tanto l'aspetto residenziale quanto quello assistenziale.
Il gruppo Kos, che dovrebbe essere nel portafoglio di Cir, sta investendo nel settore e non è il solo.
 
Rispetto ai vostri interventi io volevo portare un contributo nuovo, sulla scorta di quel servizio televisivo che ho visto.

A me non interessava quanto gia' c'e' tipo

gruppo KOS - Anni azzurri
gruppo Blasoni - Sereni Orizzonti

che sono vere e proprie case di riposo con il relooking pubblicitario per non farle apparire tali.

A me interessava una struttura sostanzialmente del tipo da loro proposto per quanto riguarda i servizi accessori, ma al posto della retta con l'appartamento in proprieta' nella struttura.

Kos non ha fatto niente di simile.
E Blasoni neppure.

Io volevo

- acquistare un appartamento in una residenza protetta
- affittarlo e ricavarci un affitto
eventualmente .. (ribadisco eventualmente.... l'obiettivo principale e' ricavarne un reddito)
- utilizzarlo io anziché finire in casa di riposo a mia volta.

Chiedo di nuovo: esistono gia' cose simili a milano o da quelle parti? (Oltre al Garda in Veneto non c'e' nulla di simile, forse nei paraggi dell'ospedale di Mestre ma non ne sono sicuro)
 
Non ho visto lo specifico servizio di cui parli, ma sono certa si riferisse ad una retirement community, che è una cosa tipicamente americana.
In sostanza si tratta di veri e propri insediamenti, anche delle dimensioni di piccole città, nati specificamente per ospitare pensionati e anziani in genere, in particolare negli Stati a clima caldo e/o secco (Florida, Texas, Arizona, California, per esempio).
Non troverai nulla di paragonabile in Italia, dove le strutture nascono da un approccio completamente diverso.
 
Non si tratta di retirement community?
In America molti senior vendono la casa e si trasferiscono in Florida, ci sono intere comunità esclusivamente per gli over 55, vietate ai bambini e con strutture attrezzate per chi ha problemi.
 
Le retirement community americane sono semplicemente dei pensionati evoluti, ma quello di cui parla PAT mi sembra diverso : la novità è che sono rivolte a persone con reddito basso ma proprietarie di una casa, che decidono di venderla e con quella pagano la retta per avere una villetta (prefabbricata) in una comunità protetta immersa nel verde ma con tutti i servizi. Almeno, questo ho capito io.
 
Leggendo qui il progetto è quello a cui accenna PAT :

"LUCA CHIANCA FUORI CAMPO
Frank Rolfe è un imprenditore di Saint Louis. Una ventina di anni fa ha comprato dei
terreni come questo in giro per gli Stati Uniti e ha affittato le piazzole per
metterci
queste case mobili. Un po' come da noi si farebbe in un campeggio con la grande
differenza che qui ci rimangono per tutta la vita.
FRANK
ROLFE

IMPRENDITORE
Qui negli Stati Uniti chi non ha molti soldi e va in pensione vende la vecchia casa e
c
ompra queste case mobili che costano dai 10 ai 40 mila dollari, la differenza la
mettono da parte al posto della pensione.
LUCA CHIANCA FUORI CAMPO
In questo parco vivono circa 700 persone e non c'è una selezione all'ingresso in base
all'età, ma la metà della popolazione è over 60 e spesso senza pensione.
DONNA
Io non ho nulla. Ero un'insegnante e ho gestito male i miei soldi. Qui pago 425 dollari
d'affitto. All'inizio era meno e poi piano piano è aumentato.
LUCA CHIANCA
Posso sapere quanto ha pagato
la casa?
DONNA 1
12 mila dollari.
LUCA CHIANCA FUORI CAMPO
Negli anni Rolfe ha aperto 270 parchi diventando il terzo gruppo più grande d'America.
Fattura 100 milioni di dollari l'anno.
LUCA CHIANCA
C'è chi ha scritto che lei fa i soldi sulla povera gen
te con chi non si può permettere
un'abitazione."

Non sono neanche case prefabbricate, quindi, ma case mobili. Un po' come certi campeggi italiani ma dedicati agli anziani e con servizi dedicati.
 
Cero di spiegarmi meglio.
In Italia non puoi fare cio' che stanno facendo in Florida, per vari motivi:
- il vuoto normativo
- la difficolta' degli italiani rispetto agli americani di spostarsi nel corso della loro vita
- il clima che e' caldo, ma non sempre secco

Cio' che piu' assomiglia alle retirement community e' cio' che stanno facendo i paesi limitrofi dell'italia: immobili protetti per anziani di cui si acquista la proprieta' in condominio o in villette accostate (es. Costa Azzurra in Francia, Ankaran in Slovenia)

Io chiedevo semplicemente se e dove sia possibile acquistare un immobile ed affittarlo a vecchietti facoltosi con l'intesa che si possa rientrare in possesso dell'immobile alla scadenza contrattuale, senza che venga eccepito lo stato di necessita' o altre clausole penalizzanti per il proprietario che ritardino la restituzione.

Iniziative di investimento immobiliare simili le ho viste proporre sul lago di Garda, ma non in tanti altri posti.
 
O.T. Per tutti coloro che scrivono continuamente su questo forum di case grandi ricevute in eredita' che nell'impossibilita' di essere vendute potrebbero essere destinate a strutture protette o case di riposo, a me risulta che il numero di 10-15 posti letto sia considerato inadeguato per il problema dell'economia di scala.

Una casa di riposo o una struttura protetta inizia ad essere interessante solo da 50 posti letti all'insu'
 
Indietro