Casa: prezzi in lieve calo (-0,4%) nelle grandi cittÃ*

reganam

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Dati Tecnocasa. Anche Agenzia Entrate vede rallentamento
La ripresa del mercato immobiliare c'è, ma si vede ancora poco. Dal lontano 2008 l'indice dei prezzi medi delle grandi città ha continuato a scendere, ma l'intensità del tonfo, che nel 2012 ha raggiunto il picco del -10,5%, si è ridotta quasi a zero nel primo semestre di quest'anno (-0,4%). La speranza, secondo il Centro Studi di Tecnocasa, è che il 2017 possa chiudersi in pareggio e con il 2018 l'indice possa addirittura tornare positivo. E' andata meglio sul fronte delle transazioni, che nel 2008 erano all'apice (845mila unità) e sono progressivamente scese fino a meno della metà (409mila) nel 2013, per poi risalire piano a 464mila nel 2015 e balzare a 525mila l'anno seguente. Per il 2017 Tecnocasa prevede di chiudere a 550/570mila, in linea con il rallentamento registrato nel secondo trimestre dall'Agenzia delle Entrate (+3,8%), attraverso cui passano tutti i contratti di compravendita.
Quanto ai prezzi, tra i grandi centri urbani soffre Genova (-3%), Milano (+1%) si è mossa in controtendenza e Roma ha perso lo 0,7%. A crescere sono state anche le quotazioni degli immobili di Bologna (+1,1%), Napoli (+0,7%) e Verona (+0,5%), quasi invariata invece Firenze (-0,2%), mentre è scesa Bari (-1,3%). Rispetto al 2008 i prezzi delle abitazioni sono scese mediamente del 29,4% nelle grandi città, del 42,6% nelle periferie e del 43,7% nei capoluoghi di provincia, ma ci sono esempi virtuosi come Milano, dove il calo è limitato al 5,7%.
Diversa la dinamica se si considerano i prezzi del 1998, quando c'era ancora la lira. In questo caso il valore degli immobili abitativi è salito del 33,5%, a Milano di oltre il 55% e a Roma di oltre il 57%. La tipologia più richiesta è il trilocale (40,1%), seguito dal quattro locali (24,7%), tranne che a Milano, dove prevalgono le richieste di bilocali (55,8%).
 
A Milano i valori tengono perchè è rimasta l'unica area italiana ad economia vivace, sebbene i valori siano ampiamente non allineati alla qualità media dei lavori e delle retribuzioni, e perchè dal punto di vista demografico è capace di attrarre colletti bianchi e manovalanza dal resto del paese oltre a un numero molto più elevato di immigrati stranieri.
Il resto delle città italiane è alla deriva e i valori esprimono ciò che la realtà del luogo propone.
 
Transazioni in aumento, prezzi in calo, previsioni di aumento nel 2018.

Quello che mi sarei aspettato l'anno scorso
 
Aspetterei a vedere che succede al termine del QE e risalita dei tassi, visto che i tedeschi spingono in quella direzione.. Mi sembra che anche l'euro stia riprendendo quota..
 
Aspetterei a vedere che succede al termine del QE e risalita dei tassi, visto che i tedeschi spingono in quella direzione.. Mi sembra che anche l'euro stia riprendendo quota..

Se i tassi rialzano si affossa anche quel poco che c'è. Che in effetti è dopato dai tassi bassi. Ma i mutui puoi anche regalarli, perchè il valore immobiliare segue soprattutto la vivacità economica di un luogo e la sua capacità di attrazione demografica. Null'altro.
 
Se i tassi rialzano si affossa anche quel poco che c'è. Che in effetti è dopato dai tassi bassi. Ma i mutui puoi anche regalarli, perchè il valore immobiliare segue soprattutto la vivacità economica di un luogo e la sua capacità di attrazione demografica. Null'altro.

In effetti e'quello che penso anch'io...tassi in rialzo significa mutui piu'onerosi e teoricamente calo della domanda.( a parita'di contesto economico )
 
...tassi che si rialzano...se valutiamo (tasso - inflazione) non avremo tassi che si rialzano per almeno un lustro,anzi semmai fino a metà 2018 ancora meglio di quest'anno.
 
...tassi che si rialzano...se valutiamo (tasso - inflazione) non avremo tassi che si rialzano per almeno un lustro,anzi semmai fino a metà 2018 ancora meglio di quest'anno.

Nessuno ha la sfera di cristallo ma visto che usa e canada hanno gia'cominciato in quella direzione e ci sono rumours su londra imminenti e' molto probabile che pure europa cominci a muoversi nel 18...poi grisu' e' a fine mandato...in ogni modo visto che il mercato anticipa sempre i movimenti macroeconomici sarebbe sensato ragionare in un prossimo contesto di tassi in aumento.
 
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