distacco dal riscaldamento centralizzato

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

soho

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Chiedo gentilmente in questa sezione un aiuto da parte di qualcuno che ha avuto un' esperienza simile alla mia o è pratico della materia, in una palazzina di 10 unità immobiliari con riscaldamento centralizzato datato(caldaia 14 anni), un proprietario di unità, propone al condominio la dismissione della caldaia centralizzata a fronte di una messa autonoma di tutti gli appartamenti, viene richiesto dallo stesso con l'approvazione dell'assemblea uno studio di fattibilità da un tecnico per capire costi, ipotesi, pro e contro tra una messa autonoma un rifacimento del centralizzato o messa a norma con conta calorie come previsto per legge,
viene quindi istituita una riunione straordinaria con il resoconto del tecnico alla modica cifra di 2100 euro la quale riporta 4 fogli A4 senza nessun dato tecnico comparativo rilevato (addirittura indicava la caldaia presente con una vetustà generica di 10- forse 15 anni:censored:) dove esprimeva il parere che l'impianto aveva i suoi anni e che sarebbe meglio sostituirlo, una simulazione di spesa di un ipotetico centralizzato ed una simulazione di spesa di costo singolo u.i. in 4 righe su carta da formaggio) Al di là della spesa dubbia sostenuta per constatare che una Ferrari di ultima generazione è più performante di una Panda degli anni 80, il condomino fanatico del riscaldamento autonomo con l'aiuto dell' amministratore riesce a convincere anche i dubbiosi nel dismettere la caldaia centralizzata e si propone per mettere subito in quattro e quatrotto ai voti il distacco. Allorché, visto in mia considerazione la situazione poco chiara e frettolosa mossi il mio diniego, in quanto dubbioso sulla documentazione tecnica a mio parere non soddisfacente nel capire quale sia realmente la soluzione migliore, visto il prezzo preventivato non accessibile alle mie finanze in questo periodo e visto l' eccessivo interesse da parte dell' amministratore e il solito proprietario (mi sembrava di essere ad una vendità di multipoprietà, con tanto di comode rate in 3000 anni) ho espresso la mia volontà per i millesimi che mi competono di semplicemente mettere a norma l'impianto e procrastinare una spesa più sostenuta fino a quando non ci fosse una situazione più "chiara" e non frettolosa e piena di incertezze dal lato pratico e tecnico.
Da quel momento sono continuate durante questa assemblea insistenti opere di convincimento fino ad arrivare a vere proprie offese verbali le quali mi hanno definitivamente fatto desistere nel prendere una posizione a loro favore.
Viene istituita una seconda riunione straordinaria e nonostante abbia espresso le mie problematiche anche in virtù che l'appartamento di mia proprietà è affittato ad inquilini e "non proprio entusiasti" nel trovarsi casa demolita per effettuare tracce, intonaci e lavori vari nell' eventualità, non avendo concrete risposte di ordine tecnico (es. ma la canna fumaria dove e come la faccio passare se volessi fare il lavoro, ecc..?) ma il tutto gestito come se fosse un piccolo lavoretto di giornata ho ribadito la mia volontà per una semplice messa norma dell' attuale impianto. L'amministratore allora mancando di fatto l'unanimità per la dismissione consiglia ai condomini il distacco di tutti dalla caldaia lasciandomi da solo con l'impianto condominiale informandoli che tanto se avessi fatto causa un giudice gli avrebbe dato ragione perché io sono l'unico dissenziente e con l'espressione "tanto ci vediamo in cassazione tra 20 anni"
l'assemblea decide quindi per il distacco singolo di ogni unità, allorché post riunione chiedo all' amministratore che venga messo a norma il mio appartamento con le valvole termostatiche e contacalorie collegate alla caldaia entro i termini di legge ma mi risponde che è una cosa individuale e che mi devo arrangiare, chiedo che mi venga fornita relazione tecnica ove indichi che il distacco degli altri condomini non creino aggravio di spesa e notevole squilibrio di funzionamento (cosa ovviamente impossibile da provare) dicendo che la relazione tecnica prodotta dal tecnico( quella dei 2100 euro) era sufficiente e che non sa se mi farà fornire il servizio da parte della società del gas se non rilascio lauto anticipo a copertura.

Ora mi ritrovo con gli atri condomini che si stanno staccando ma senza produrre nessuna documentazione prevista per legge in barba a quello che dice la norma civile (ma per l'amministratore io sono informato male) e nel totale despotismo "non si sa" se garantiranno ai miei inquilini la messa in funzione della caldaia
Ormai è diventata più una questione morale contro un soppruso che una problematica di condominio, vorrei se possibile da parte vostra un consiglio o un parere
 
Non vorrei dire una stupidaggine. Loro si possono staccare ma hanno cmq l'obbligo di pagare una parte del costo del centralizzato anche se non ne fanno uso
 
Anche io sapevo così, ovvero che chi si stacca lo può fare ma deve pagare un tot comunque (solo i costi fissi e di manutenzione ovviamente visto che non consumano), solo che in genere è al contrario:D, tutti i condomini rimangono col centralizzato e solo una minoranza si stacca per passare al riscaldamento autonomo ......

Detto questo spero che qualcuno di più esperto possa darti la giusta risposta :)

PS: Forse era meglio postare qui http://www.finanzaonline.com/forum/...risparmio-e-previdenza-legal-financial-forum/
 
Avendo già una centrale termica unica mi sembra assurdo staccarsi per mettere le singole caldaie. Bisogna creare una canna fumaria collettiva probabilmente esterna e portare il gas a tutti. Penso non sia molto conveniente. Ma lo sanno che devono comunqua pagare lo stesso una quota? Se per esempio la vecchia galdaia si rompe, ed essendo obsoleta devi cambiarla (visto che dal 2016 c'è l obbligo di quelle a condensazione) loro comunqua devon pagare le relative quote millesimali???? Praticamente si trovano con una doppia spesa
 
Verificare (con un avvocato) se:
- impugare la delibera (annullarla)
- ci sono gli estremi per la revoca giudiziale dell'amministratore

Non ci vanno tempi biblici...
 
si ma il problema è che facendo funzionare una caldaia da oltre 100kw per un appartamento mi arriverebbe un conto salatissimo, io dovrei pagare e poi intentare causa come risarcimento del danno, ovviamente per x stagioni fino a sentenza (anni)
 
Purtroppo secondo me ci rimetterai te...
Nonostante anche io sia un fervente sostenitore del riscaldamento autonomo, così non è il modo di comportarsi. L'amministratore è eccessivamente di parte e ti addebiterà tutto il costo del riscaldamento/manutenzioni etc. e sempre con la stessa frase ti chiederà di fargli causa se non ti va bene...e alla fine forse potrai avere anche la meglio te, ma chissà tra quanti anni...e quanti soldi spesi in avvocati. Alla fine era meglio dismettere il centralizzato fin da principio...
 
non so cosa pensare, per come l'hai raccontata, mi sembra un po' difficile che tutti fossero d'accordo tranne te, a meno che le cose non fossero già abbastanza chiare per tutti tranne, appunto, che per te.
Ti dò ragione sul fatto che se hai l'appartamento affittato è un bel fastidio per l'inquilino sopportare lavori.
Non sono invece d'accordo sulla tua descrizione dell'operato del tecnico (non sono un tecnico) "carta da formaggio" "quattro righe" ecc ecc.
La relazione ha risposto alla domanda del condominio, ovvero quale era la proiezione dei costi dell'intervento nell'uno o nell'altro caso richiesti. Non discuto sul costo perché non ho idea se sia commisurato o meno alla richiesta, ma gratis di sicuro non sarebbe stato (non conosco persone che lavorano a titolo gratuito).
Se eri più bravo tu e sapevi farti lo studio di fattibilità meglio e più esasutivo, perché non l'hai fatto?
 
Hai 30 giorni per impugnare la delibera e annullare il tutto... sempre che sia annullabile...
In quel caso non serve fare causa a nessuno nè aspettare tempi biblici...
 
Infatti il problema è proprio questo, purtroppo in poche righe non è possibile descrivere tutta la situazione che si è creata, io non ho nulla nel portare autonomo il mio appartamento al di là della spesa e della problematica (inquilini all' interno) ma il modo minaccioso, ricattatorio e offensivo con cui mi obbligano ad adeguarmi a loro non riesco a tollerarlo nella maniera più assoluta, comunque sollecitando l'amministratore per la messa a norma del mio appartamento( contacalorie) mi viene comunicato dallo stesso che se ne riparlerà in una eventuale riunione straordinaria a settembre con all' ordine del giorno il discorso del riscaldamento, morale anche se io volessi mettermi autonomo fino a questa riunione che presumibilmente si realizzerà a settembre io no saperi in alcun modo dove effettuare un eventuale canna fumaria, se effettuata in comune, cosa come dove, quindi anche se in questa riunione si prendessero decisioni a riguardo(dubito) io avrei poco meno di un mese per chiamare idraulico, elettricista,muratore, pittore, trattare con gli inquilini, ecc.. in un immobile sito in una città distante da dove vivo e oltretutto in un condominio molto "scomodo" e poco accessibile in termini di traffico e logistica in pieno centro di capoluogo città, follia pura, questi sono lavori che dovrebbero comunque essere procrastinati a fine stagione di riscaldamento e non 15 gg prima della normale accensione. Stà di fatto che per tutta la situazione Kubrikiana instauratasi e visto che la legge sembrerebbe essere a mio favore decido per lo status quo, stò cercando di capire se l'unica soluzione è quella di dover pagare per anni spese folli per mantenere una caldaia condominiale prima di avere un riscontro legale o se c'è un appiglio per bloccare la situazione che si è generata
 
[...] o se c'è un appiglio per bloccare la situazione che si è generata

Te l'ho suggerito qui:
Hai 30 giorni per impugnare la delibera e annullare il tutto... sempre che sia annullabile...
In quel caso non serve fare causa a nessuno nè aspettare tempi biblici...

Comunque la contabilizzazione è obbligatoria...
Ci sono diverse cose che non vanno... se non vuoi abbassare le braghe hai bisogno dell'avvocato.

Ma per caso ci sono degli inquilini morosi che non pagano il riscaldamento??? E' per questo che vogliono l'autonomo?? Perchè altrimenti non ha senso...
 
l'avvocato dice che non si può annullare la delibera in quanto non è una dismissione dell' impianto ma un distacco di parte di altri condomini prevista per legge
Solo che ogni condomino dovrebbe dimostrare tramite una relazione tecnica che dal proprio distacco non derivino squilibri termici o aggravi di spesa per chi resta, ovviamente la cosa è impossibile da realizzarsi in quanto se si staccasse uno forse due condomini potrebbe "passare", ma tutto il condominio nessun tecnico potrebbe mai relazionare a loro favore e quindi 'lavvocao mi dice in parole povere o ti adegui al loro volere oppure devi subire prima il danno e poi rivalerti, ovviamente con tempi e spese legali non indifferenti sul condominio
 
non hanno mai voluto l'autonomo ma un proprietario ha fatto una sorta di lavaggio del cervello a tutti con il bene placido dell' amministratore completamente di parte
 
Hai 30 giorni per impugnare la delibera e annullare il tutto... sempre che sia annullabile...
In quel caso non serve fare causa a nessuno nè aspettare tempi biblici...

dipende.
se ricorrono i presupposti per la nullità, l'impugnazione può esser fatta in qualunque tempo; se viceversa vi sono i presupposti di annullabilità, allora vale quanto dice l'1137 del c.c.

L?impugnazione delle delibere condominiali
 
Ok perfetto.. volevo solo sapere se avevate intrapreso quella strada.

Però come dicevamo, visto l'articolo 1118 c.c.
Il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.

E' necessaria la PERIZIA di un tecnico che lo dimostri... si può deliberare senza perizia?
Secondo me NO! Può essere considerata quindi una delibera CONTRO LA LEGGE quindi da art. 1137 si hanno 30gg di tempo...
Non sono un avvocato ma mi sembra una strada percorribile.


Esempio:
http://www.altalex.com/documents/ne...sazione-precisa-le-condizioni-per-il-distacco
Va evidenziato che sarebbe affetta da nullità la delibera che vieti il distacco in presenza dei presupposti di legge, così come la nullità potrebbe essere eccepita per la delibera che autorizzi tout court il distacco o determini un concorso alle spese di gestione in misura irrisoria, non avendo provveduto alla loro determinazione attraverso una perizia tecnica.

IMHO cambia avvocato...
 
grazie Gib0 questo sembra molto interessante, il mio avvocato per le ragione che ho detto prima ha deciso per non impugnare la delibera e ormai sono trascorsi 30 gg, non so se questa possa essere comunque definita una delibera nulla
 
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