La rivincita dei geometri, più pagati degli architetti

salsipuede

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[...] Non è lontana la fine del percorso parlamentare che porterà in Italia la laurea unica (triennale) per diventare geometra, come l'Europa ci chiede entro il 2020 [...] il fatturato medio di un geometra si sia attestato a 31.832 euro lordi l'anno [...] Questi numeri raccontano una professione che ha tenuto. All'interno di un panorama di riferimento - quello edilizio - che ha visto sparire mezzo milione di addetti. [...] rilevato tra il 2008 e il 2015 una riduzione del reddito annuo degli architetti, professione parente e avversaria, pari al 41 per cento. Un tracollo. Nello stesso periodo i geometri hanno perso solo il 7 per cento. [...] I nuovi geometri hanno preso quote ai mestieri "affini e laureati" (architetti e ingegneri, a cui a volte tolgono la "direzione dei lavori") e ad altri apparentemente lontani (commercialisti e notai). [...] Nello stesso periodo si sono moltiplicate per quattro le certificazioni energetiche. E in generale si richiede l'intervento della figura per i test acustici, i rilievi architettonici, le dichiarazioni di successione, le pratiche fiscali e quelle burocratiche, la digitalizzazione delle procedure professionali [...] Sono geometri sette consulenti dei tribunali su dieci. [...]

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lavorano grazie alla burocrazia... non mi sembra un bene
 
solo per i danni che mi hanno fatto... fossi Dante gli avrei riservato un posto nell'ottavo cerchio, fra la settima e l'ottava bolgia.
Spero che con l'obbligo di laurea migliorino. Di burocrazia temo che ne avremo sempre di più, informatizzata ma
sempre di più. Per sua natura è autoreferenziale...
 
I geometri da sempre sono più ricchi degli architetti... sia di fatturato che di black...
 
Prima di studiare architettura avevi fatto la maturità da geometra?
 
solo per i danni che mi hanno fatto... fossi Dante gli avrei riservato un posto nell'ottavo cerchio, fra la settima e l'ottava bolgia.
Spero che con l'obbligo di laurea migliorino. Di burocrazia temo che ne avremo sempre di più, informatizzata ma
sempre di più. Per sua natura è autoreferenziale...

non lo dire a me...ogni volta che lo vedo mi viene bruciore di stomaco
 
Ora che non si costruisce più... ben vengano i geometri! :D
Cari geom. voi fate bene le pratiche al catasto, l'ape, tutte le scartoffie...ma per favore lasciate perdere quelle villette a schiera anni 70-80 con cui avete distrutto il territorio......
 
Si a te. :)
Quindi, paradossalmente, se non fossi diventato architetto forse stavi meglio?
 
Economicamente sicuramente si, anche perché si comincia prima...
Ma non mi pento affatto della scelta, quello che ho acquisito in 5 anni di università (di cui 1 erasums) non lo avrei mai imparato con la sola professione.
Punto alla remuntada :p

Poi dei 20 diplomati della mia sezione forse 1 è diventato geom libero professionista, 5 hanno fatto l'università (1 arch 2 ing civ, 1 design 1 lingue) Gli altri (se) lavorano in altri settori...
 
credo sia ovvio per il fatto che di geometri liberi professionisti sono rimasti oramai solo gli anziani, gente dai 50 anni in su che ha iniziato la libera professione 30 anni fa quando il paese era in tutt'altra situzione...fra gli architetti abbassano notevomente la media i professionisti più giovani ( diciamo quelli nati dagli anni 70 in poi) che hanno redditi risibili al confronto dei loro colleghi più anziani e anche al confronto dei geometri in eta avanzata...ma questa è una tendenza generalizzata per tutte le libere professioni ( che orami sono svolte solo da laureati...)..i giovani professionisti, se non hanno ereditato lo studio avviato del padre, se la passano parecchio male tanto è vero che ormai la libera professione classica è oggi, per un giovane architetto ingegnere avvocato commercialista ecc.., l'ultima spiaggia per chi non riesce a trovare un posto da dipendente pagato in maniera decente...
 
Il muratore che ha fatto studiare il figlio da geometra. Un'alchimia che ha prodotto disastri dal 1970 al 2000
 
poi il geometra ha fatto studiare il figlio da architetto,
l'architetto ha fatto studiare il figlio da ingegnere,
e il figlio dell'ingegnere andrà a fare il muratore...
 
Guardate che studiare non ha mai fatto male a nessuno. Un ragazzo che vuole fare l'università va sempre incoraggiato, se i genitori non hanno la possibilità dovrebbero esserci più aiuti e più borse di studio. Un laureato è un investimento per il paese.
Stendiamo un velo pietoso su come funziona l'università e su come cercano di ostacolarli (non si possono praticamente saltare gli anni scolastici, non ci si può laureare prima...3+2 etc).
Quella storia che è meglio andare a lavorare presto e che studiare è inutile...non la condivido minimamente.
 
Guardate che studiare non ha mai fatto male a nessuno. Un ragazzo che vuole fare l'università va sempre incoraggiato, se i genitori non hanno la possibilità dovrebbero esserci più aiuti e più borse di studio. Un laureato è un investimento per il paese.
Stendiamo un velo pietoso su come funziona l'università e su come cercano di ostacolarli (non si possono praticamente saltare gli anni scolastici, non ci si può laureare prima...3+2 etc).
Quella storia che è meglio andare a lavorare presto e che studiare è inutile...non la condivido minimamente.
Un laureato è un costo per il paese....esce dall uni che nn sa fare una mazza, quindi nn trova lavoro e quindi nn versa ne tasse ne contributi a fronte di costi certi sostenuti dallo stato.
Se la colpa è dovuta al tipo di istruzione che viene data nn saprei, ma tranne alcune facoltà tipo medicina dove ci sono tirocini obbligatori negli altri casi spesso e volentieri c'è incapacità pratica e nn è comunque colpa degli studenti....ma se il mercato del lavoro nn li vuole è perché operativamente nn sono validi.
Poi ognuno la pensi come vuole ma i fatti mi sembra siano questi al momento.
 
Il mercato del lavoro semplicemente non c'è... o meglio è un discount.
 
un laureato è un costo per la sua famiglia, esce dall'università con una preparazione nonostante tutto spesso migliore di quella impartita in altri paesi, e non trova lavoro per i motivi detti nel post precedente. Quindi se ne va a lavorare all'estero: li trovi nelle università e aziende americane, francesi, tedesche... Se non se la sente di partire e finisce in un call center in Italia... farà la fame, ma sarà comunque una persona arricchita dagli anni passati all'università...
 
Sono d'accordissimo con Sal. Studiare ti apre la mente, ti aiuta a ragionare con la tua testa, ti da degli strumenti di critica.
A molti regimi ovviamente non piace che la gente ragioni liberamente.
Certo una persona può essere molto in gamba anche se non ha la possibilità di laurearsi e anche se non sopporta lo studio a tavolino, è ovvio, ma qualche conoscenza in più non fa mai male.
Inoltre slegherei il guadagno dal titolo di studio....non si fa sempre tutto per soldi. (Per quanto...vorrei vedere le statistiche dei quarantenni: redditi vs titolo di studio)
 
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