Acquisto appartamento ex vano tecnico

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

salva91

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23/1/17
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Buonasera a tutti, questo pomeriggio sono passato da un'agenzia per avere informazioni su un'immobile che avevo visto su internet. L'agente immobiliare mi dice che l'appartamento è nato come vano tecnico ma adesso è accatastato come abitazione. Ciò che mi ha detto l'agente però non mi ha convinto del tutto, anche perché il prezzo mi sembra troppo basso. La palazzina ha 7 anni e l'appartamento è di 85 mq commerciali al prezzo di 110mila euro. C'è da dire che non è rifinito, e per terminarlo occorrono all'incirca 15mila euro. Il prezzo medio degli appartamenti della zona è di 1900 euro al mq essendo quasi a ridosso del mare. Come posso essere sicuro che sia stata effettivamente cambiata la destinazione d'uso dell'immobile ed evitare di incorrere in una fregatura?
 
Semplice : fai una visura catastale. Oppure chiedi all'AI la scheda catastale aggiornata.
 
oltre a chiedere una visuta "storica" catastale, sarebbe opportuno anche farsi avere una copia del titolo edilizio (Dia, per esempio) con cui hanno effettuato questa operazioneper rendere "abitabile" un vano tecnico.
 
L'accatastamento non è probatorio. L'unica cosa che conta è la pratica edilizia. Gli accatastamenti si possono sempre rifare, le pratiche edilizie spesso no (abusi).

Mettetevelo nella zucca. (Cit.)
 
Allora, occorre mettersi nella zucca che la variazione catastale si esegue secondo uno schema preciso :

un tecnico abilitato e iscritto all’Albo, dopo aver effettuato i rilevamenti necessari sullo stato di fatto dell’immobile, redige la pratica e attiva la procedura DOCFA.
Il tecnico invia la planimetria catastale aggiornata e il modulo compilato tramite internet o a mano agli sportelli abilitati.
Il proprietario deve fornire un documento d’identità, estremi dell’atto di provenienza e dell’atto di proprietà, l’autorizzazione o la comunicazione (DIA, SCIA, CILA), grazie a cui ha effettuato i lavori, per verificare la conformità urbanistica.
I tempi per la finalizzazione della procedura di variazione catastale sono rapidi: una volta consegnati i documenti, gli uffici del Catasto protocollano la procedura in pochi giorni.
In caso di lavori di ristrutturazione con opere murarie, il proprietario deve presentare la variazione catastale entro e non oltre i 30 gg dalla data di ultimazione dei lavori, pena sanzioni dell’Agenzia del Territorio.

Nella scheda catastale figura se l'immobile è accatastato A o C. Se è ancora accatastato C, non è abitabile.
 
Vi aggiorno sulla situazione, ho richiesto nei giorni scorsi al proprietario dell'immobile i vari documenti che attestavano i lavori fatti ma si è rifiutato quindi ho deciso di abbandonare quell'immobile (anche se era nella mia zona preferita :( )

Anche se questa domanda non è inerente, voglio evitare di aprire altre discussioni, vi spiego:
ho trovato un'appartamento di recente costruzione (è stato consegnato fine 2015 primi mesi 2016), il prezzo è abbastanza buono in quella zona il prezzo medio al mq per le case in costruzione è di 1600 euro, mentre questo mi verrebbe a costare per 120 mq commerciali 155mila euro quindi sui 1300 al mq. Le divisioni interne rispecchiano le mie necessità quindi non dovrei buttare giù nessun muro, ma dovrei cambiare tutta la disposizione delle prese e rifare i bagni perché sono proprio brutti. Posso richiedere un mutuo ristrutturazione in questo caso o non è possibile e si tratta di manutenzione ordinaria o straordinaria?
 
Hai fatto bene a lasciar perdere, evidentemente c'è qualcosa che non va. Il mutuo per ristrutturazione lo puoi richiedere, se non vi sono condizioni ostative (reddito, ecc). La sostituzione degli impianti idraulici ed elettrici (bagno) è considerata manutenzione straordinaria, se invece si tratta di mera sostituzione piastrelle, sanitari, imbiancatura, ecc. rientra nelle opere di manutenzione ordinaria (e quindi non sono detraibili fiscalmente).
 
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