Portopiccolo: la nuova Montecarlo !?

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Portopiccolo, si cambia: «Profilo internazionale»

Portopiccolo, si cambia: «Profilo internazionale» - Cronaca - Il Piccolo

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<FIGCAPTION>Portopiccolo il giorno dell'inaugurazione</FIGCAPTION></FIGURE>


«Deteniamo sostanzialmente la governance dell’immobiliare Rilke srl attraverso un amministratore delegato di nostra delega: ne abbiamo acquisito il 30% con la presunzione di poter dare all’iniziativa quella prospettiva internazionale che non è ancora stata sviluppata». E dunque si cambia. Promozione in Europa, un manager del real estate di alto profilo, contatti con catene alberghiere mondiali. Eccolo qui il netto cambio di strategia che sulla gestione di Portopiccolo ha imposto Rizzani de Eccher, colosso friulano delle costruzioni che dopo essersi aggiudicato l’edificazione del complesso ha deciso di crederci fino in fondo. Ne parla Claudio de Eccher.
La situazione pare abbastanza confusa. L’impressione è che la barca Portopiccolo negli ultimi due anni sia andata vicina agli scogli, ci sono dei segnali come le lettere che arrivano in redazione su mancati pagamenti di fornitori.
Devo rettificare. Portopiccolo - che magari avrà dei difetti come qualsiasi progetto può avere - rappresenta probabilmente il più grosso investimento realizzato in regione negli ultimi vent’anni, e forse non lo si è ancora riconosciuto ma oltre a essere un bellissimo intervento costituisce potenzialmente il motore per accelerare la crescita nel settore turistico che un’area così straordinaria come quella triestina si merita e ci auguriamo avvenga: tutti gli operatori ce ne hanno riconosciuto il valore economico.
Ma quali sono stati i problemi?
Chiariamo i ruoli. La lunga storia della baia di Sistiana è partita da un gruppo di operatori economici - Carlo Dodi, la famiglia Fari, poi Valdadige e non so chi altri - che hanno infine conferito i beni in un fondo gestito dalla Sgr Serenissima. Che ha preso noi come appaltatori, una parte dei nostri corrispettivi legati agli introiti delle vendite. Abbiamo realizzato un prodotto di standing unico nel Nord Italia. Alcune attività collaterali non sono state effettuate da noi. Per esempio una delle altre società, che fa capo credo a Dodi o Fari, ha realizzato lo scavo della baia. Non so fare i conti in tasche altrui ma può darsi vi siano ritardi nei pagamenti. Di questi tempi nessuno naviga nell’oro.
Quanti gli appartamenti fin qui rogitati?
Credo attorno al 40%, un altro 10% è in fase di rogito. Attenzione: parliamo di un’operazione immobiliare sviluppata in un momento di crisi. Nel solo mercato più vicino è stato venduto un ammontare importante di immobili. Il numero iniziale di prenotazioni è stato, come sempre si fa, leggermente gonfiato. Si è detto di un 70%, ma era un 60-65%. Parte delle prenotazioni sono state rinunciate ma altri sono subentrati, tuttora stiamo vendendo: tutte smerciate le case più grandi.
A cedere è stato il mercato interno?
E c’è da stupirsi? Siamo da anni in recessione. Ma riteniamo che Portopiccolo possa crescere molto con nuovi utilizzatori che non possono essere solo quelli residenti nel circondario, com’è stato sinora. Promozione in Italia, dunque, ma stiamo anche iniziando in Austria, Germania, Inghilterra, Paesi scandinavi, Est Europa e Russia.
A quanto è ammontato l’investimento complessivo di Portopiccolo?
C’è stata una forte rivalutazione dei beni, siamo intorno ai 300 milioni di euro.
A oggi siete i soci di maggioranza relativa della Rilke srl?
Non saprei, comunque ne abbiamo la governance. Nel Fondo Rilke gestito da Serenissima Sgr un anno fa abbiamo preso solo un 3%. Il Rilke ha poi conferito il tutto in una srl denominata anch’essa Rilke: in quell’occasione, visto che eravamo creditori e le cose andavano più lente del previsto, abbiamo trasformato parte dei nostri crediti in azioni della srl. Crediamo nell’operazione, anche se resto coi beni di Portopiccolo sono contento: sono sicuro che il loro valore aumenterà.
In che rapporti sono ora le società che fanno capo a Dodi e Fari con la Rilke srl?
Loro sono gestori delle attività commerciali: albergo, spa, negozi e ristoranti. Il loro progetto - intelligente, significherebbe valorizzare un po’ l’imprenditoria locale - è di farsi finanziare dal Frie e acquisire immobili e gestione: non sono certo che ne saranno in grado. La nostra parola sarà comunque decisiva. Al 99% il nuovo manager della società di real estate sarà uno che ha gestito l’intera Costa Smeralda, comunque persone che arrivano dal settore gestione di alberghi e spa.
Parliamo del successore di Suppancig?
No, Suppancig rappresentava le società del gruppo Dodi che avevano proposto di acquisire la proprietà degli esercizi commerciali. Lui di immobiliare non si è mai occupato: è stato molto esorbitante nel suo ruolo, io l’ho visto una volta o due e onestamente non condividevo la sua visione. La nostra missione è di far funzionare Portopiccolo e sviluppare Sistiana, e pretendiamo che tutto proceda nel migliore dei modi. Certo, nell’opinione di Rizzani de Eccher è assolutamente assurdo pensare a hotel e spa self-standing, gestiti da soggetti senza specifiche esperienze. Stiamo cercando di coinvolgere operatori economici che oltre a portare professionalità abbiano nel mondo una loro clientela da fare arrivare qui. Abbiamo contatti con catene come Hyatt, Starwood, Falkensteiner... Ci sono anche interessi ad acquisire il tutto. Anche questa potrebbe essere un’opzione. Portopiccolo va offerto all’Europa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
 
Ma che cos'è? Sembra uno stadio!!! Viva il rispetto ambientale....
 
la parte sotto e' carina..eì la parte alta che mi lascia perplesso...ma considerando che era una cava abbandonata da 15 anni..piena di pantegane..
 
Cos'è, un alveare gigante? fanno anche il miele?
 
la cava era abbandonata..il comprensorio e' nuovo di zecca.
 
Cosa voleva dire il dottor De Eccher con questa frase dell'intervista ?


Quanti gli appartamenti fin qui rogitati?

"Credo attorno al 40%, un altro 10% è in fase di rogito. Attenzione: parliamo di un’operazione immobiliare sviluppata in un momento di crisi. Nel solo mercato più vicino è stato venduto un ammontare importante di immobili. Il numero iniziale di prenotazioni è stato, come sempre si fa, leggermente gonfiato. Si è detto di un 70%, ma era un 60-65%. Parte delle prenotazioni sono state rinunciate ma altri sono subentrati, tuttora stiamo vendendo: tutte smerciate le case più grandi."

===========

A) De Eccher dice nell'intervista che il numero iniziale delle prenotazioni si gonfia sempre. Ma allora, erano prenotazioni o solo manifestazioni di interesse ? Forse quelli di prima, cioe' quelli che poi lui ha sostituito, avevano spacciato le manifestazioni di interesse per prenotazioni vere e proprie ? :confused:

Che sappia io, nelle prenotazioni di beni immobiliari si versa sempre una caparra, quindi dubito che del 60-65% che hanno fatto prenotazioni poi il 20-25% abbia rinunciato perdendo i soldi dato il livello attuale di venduto che De Eccher dice essere il 40% solo.

B) "Nel solo mercato più vicino è stato venduto un ammontare importante di immobili".

Quale il mercato piu' vicino a Trieste dove sarebbe stato venduto " un ammontare importante di immobili turistici" ad uso di diporto ?
Che sappia io,
A) a Jesolo il porto turistico sul Sile non ha fatto chissa' che cosa.
B) a Porto San Rocco a Muggia i negozi sono quasi tutti chiusi o mai avviati:, sono rimasti gli appartamenti, ad essere sporadicamente abitati
C) ad Aprilia Marittima vi e' il deserto in inverno.

Allora, vorrei sapere: dove funziona effettivamente bene il mercato dei marina, dopo la cura "Monti" che ha distrutto il settore della nautica ?

Perché la realta' e' giusto raccontarla per intero: la nautica e' stata criminalizzata in Italia. Chiunque abbia una barchetta od una pilotina appena qualche metro piu' lunga del consentito e' visto come Briatore con il suo panfilo. Le stesse forze dell'ordine vanno in giro per i mari a bloccare i natanti e chiedere loro la dichiarazione dei redditi. Un amico, lupo di mare, mi ha confidato un giorno: " se vuoi andare tranquillo per mare, devi sempre portare con te il modello 740 da esibire ad ogni controllo".
 
Ultima modifica:
Cosa voleva dire il dottor De Eccher con questa frase dell'intervista ?


Quanti gli appartamenti fin qui rogitati?

"Credo attorno al 40%, un altro 10% è in fase di rogito. Attenzione: parliamo di un’operazione immobiliare sviluppata in un momento di crisi. Nel solo mercato più vicino è stato venduto un ammontare importante di immobili. Il numero iniziale di prenotazioni è stato, come sempre si fa, leggermente gonfiato. Si è detto di un 70%, ma era un 60-65%. Parte delle prenotazioni sono state rinunciate ma altri sono subentrati, tuttora stiamo vendendo: tutte smerciate le case più grandi."

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A) De Eccher dice nell'intervista che il numero iniziale delle prenotazioni si gonfia sempre. Ma allora, erano prenotazioni o solo manifestazioni di interesse ? Forse quelli di prima, cioe' quelli che poi lui ha sostituito, avevano spacciato le manifestazioni di interesse per prenotazioni vere e proprie ? :confused:

Che sappia io, nelle prenotazioni di beni immobiliari si versa sempre una caparra, quindi dubito che del 60-65% che hanno fatto prenotazioni poi il 20-25% abbia rinunciato perdendo i soldi dato il livello attuale di venduto che De Eccher dice essere il 40% solo.

B) "Nel solo mercato più vicino è stato venduto un ammontare importante di immobili".

Quale il mercato piu' vicino a Trieste dove sarebbe stato venduto " un ammontare importante di immobili turistici" ad uso di diporto ?
Che sappia io,
A) a Jesolo il porto turistico sul Sile non ha fatto chissa' che cosa.
B) a Porto San Rocco a Muggia i negozi sono quasi tutti chiusi o mai avviati:, sono rimasti gli appartamenti, ad essere sporadicamente abitati
C) ad Aprilia Marittima vi e' il deserto in inverno.

Allora, vorrei sapere: dove funziona effettivamente bene il mercato dei marina, dopo la cura "Monti" che ha distrutto il settore della nautica ?

Perché la realta' e' giusto raccontarla per intero: la nautica e' stata criminalizzata in Italia. Chiunque abbia una barchetta od una pilotina appena qualche metro piu' lunga del consentito e' visto come Briatore con il suo panfilo. Le stesse forze dell'ordine vanno in giro per i mari a bloccare i natanti e chiedere loro la dichiarazione dei redditi. Un amico, lupo di mare, mi ha confidato un giorno: " se vuoi andare tranquillo per mare, devi sempre portare con te il modello 740 da esibire ad ogni controllo".

Secondo me il mercato più vicino al quale si riferisce è l'Istria....comunque si, è un bombarolo.
 
Secondo me il mercato più vicino al quale si riferisce è l'Istria.....


Ma in Istria non ci sono le tasse sulla nautica che esistono in Italia...

Inoltre le barche detenute in Istria non hanno bisogno del soccorso del leasing come avviene in Italia: uno se le puo' anche intestare. E per finire, anche in Istria nella nautica non c'e' piu' quella cuccagna che c'era in passato.

Basti pensare a quest'estate, dove mi hanno raccontatato che all'approdo a Pola un velista italiano ha trovato ben 4 inservienti croati a lanciargli la cima che scendesse comodo.
 
Molti piloti di formula uno e moto gp stanno trasferendo in fretta e furia la loro residenza a Portopiccolo :D:D

:wall::wall:
 
grazie di aver notato l'articolo rischiava di scapparmi.
Da notare che e' il piccolo che negli ultimi anni prima di completare alcunche'
riportava veline degli immobiliaristi che segnalavano prenotazioni del 60/70 %
soprattutto da clientela austriaca e tedesca !!!! :O
Ora improvvisamente e' stato cambiato il management dell'operazione e non si capiva
perche' .. ci sono cartelli di vendita di residence europa sulla costiera da 10 anni ..
secondo il piccolo naturalmente era tutto venduto 5/6 anni fa o piu'
 
Secondo me il mercato più vicino al quale si riferisce è l'Istria....comunque si, è un bombarolo.

Ah, ho capito, adesso:
Forse De Eccher si riferiva all'operazione immobiliare di Bossi, Pagliarini e Balocchi in Istria.

A me sembra che la Lega abbia fatto un lavoro molto piu' pregevole di PortoPiccolo.

Poi non so onestamente se abbiano venduto o meno, ma sicuramente e' piu' bello - e di molto - rispetto a Portopiccolo.

Hanno speso anche di meno: 230 milioni contro 350, ma sappiamo che in Italia i lavori costano sempre di piu' che all'estero per i noti motivi che ben sappiamo
 

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Ah, ho capito, adesso:
Forse De Eccher si riferiva all'operazione immobiliare di Bossi, Pagliarini e Balocchi in Istria.

A me sembra che la Lega abbia fatto un lavoro molto piu' pregevole di PortoPiccolo.

Poi non so onestamente se abbiano venduto o meno, ma sicuramente e' piu' bello - e di molto - rispetto a Portopiccolo.

Hanno speso anche di meno: 230 milioni contro 350, ma sappiamo che in Italia i lavori costano sempre di piu' che all'estero per i noti motivi che ben sappiamo

sono due progetti diversi, quello croato è il classico villaggio turistico fatto di hotel, campi sportivi e residences, Portopiccolo è villaggio architettonico (neo)classico+villini costruito per essere potenzialmente abitato tutto l'anno e anche per chi viene da fuori, è pieno di negozi e bar

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col tempo ed il verde l'aspetto alveare che si ha da alcune prospettive sparirà completamente

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Qui ...

Piccoli porti turistici crescono: ecco dove comprare casa - Stream24 - Il Sole 24 Ore

Citazione:

Prezzi, 5.000-7.500 euro/mq; dai 380mila euro di base per un minialloggio di 50 mq, fino a ville a un massimo di 2,8 milioni.

Poi quella di Marina Sant'Elena non l'avevo mai sentita :D

Nemmeno io avevo mai sentito parlare prima del marina di Sant'Elena.
Evidentemente non hanno bisogno di pubblicizzarla, trattandosi di Venezia.

Venezia e' talmente appetibile che si pubblicizza ben poco su Immobiliare.it, Casa.it, Trovacase.it, perché i pezzi piu' interessanti sono in vendita da Sotheby's e siti americani simili.

I grattacieli di Jesolo, al contrario, li trovi su tutti i mercatini: dalla Torre Aquileia ai grattacieli di piazza Drago per finire all'ecomostro Melville che spunta dal nulla tra le dune e le zanzare.

Il russo, l'americano o l'inglese non gliene puo' fregare di meno di vivere in condomini da 100-180 appartamenti al ventesimo piano vista mare: pagherebbe 3 volte tanto pur di prendere quattro mura umide, ma in piazza San marco o tenere la barca a Venezia-venezia. :yes:
 
Portopiccolo, si cambia: «Profilo internazionale»

Portopiccolo, si cambia: «Profilo internazionale» - Cronaca - Il Piccolo

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<figcaption>Portopiccolo il giorno dell'inaugurazione</figcaption>


«Deteniamo sostanzialmente la governance dell’immobiliare Rilke srl attraverso un amministratore delegato di nostra delega: ne abbiamo acquisito il 30% con la presunzione di poter dare all’iniziativa quella prospettiva internazionale che non è ancora stata sviluppata». E dunque si cambia. Promozione in Europa, un manager del real estate di alto profilo, contatti con catene alberghiere mondiali. Eccolo qui il netto cambio di strategia che sulla gestione di Portopiccolo ha imposto Rizzani de Eccher, colosso friulano delle costruzioni che dopo essersi aggiudicato l’edificazione del complesso ha deciso di crederci fino in fondo. Ne parla Claudio de Eccher.
La situazione pare abbastanza confusa. L’impressione è che la barca Portopiccolo negli ultimi due anni sia andata vicina agli scogli, ci sono dei segnali come le lettere che arrivano in redazione su mancati pagamenti di fornitori.
Devo rettificare. Portopiccolo - che magari avrà dei difetti come qualsiasi progetto può avere - rappresenta probabilmente il più grosso investimento realizzato in regione negli ultimi vent’anni, e forse non lo si è ancora riconosciuto ma oltre a essere un bellissimo intervento costituisce potenzialmente il motore per accelerare la crescita nel settore turistico che un’area così straordinaria come quella triestina si merita e ci auguriamo avvenga: tutti gli operatori ce ne hanno riconosciuto il valore economico.
Ma quali sono stati i problemi?
Chiariamo i ruoli. La lunga storia della baia di Sistiana è partita da un gruppo di operatori economici - Carlo Dodi, la famiglia Fari, poi Valdadige e non so chi altri - che hanno infine conferito i beni in un fondo gestito dalla Sgr Serenissima. Che ha preso noi come appaltatori, una parte dei nostri corrispettivi legati agli introiti delle vendite. Abbiamo realizzato un prodotto di standing unico nel Nord Italia. Alcune attività collaterali non sono state effettuate da noi. Per esempio una delle altre società, che fa capo credo a Dodi o Fari, ha realizzato lo scavo della baia. Non so fare i conti in tasche altrui ma può darsi vi siano ritardi nei pagamenti. Di questi tempi nessuno naviga nell’oro.
Quanti gli appartamenti fin qui rogitati?
Credo attorno al 40%, un altro 10% è in fase di rogito. Attenzione: parliamo di un’operazione immobiliare sviluppata in un momento di crisi. Nel solo mercato più vicino è stato venduto un ammontare importante di immobili. Il numero iniziale di prenotazioni è stato, come sempre si fa, leggermente gonfiato. Si è detto di un 70%, ma era un 60-65%. Parte delle prenotazioni sono state rinunciate ma altri sono subentrati, tuttora stiamo vendendo: tutte smerciate le case più grandi.
A cedere è stato il mercato interno?
E c’è da stupirsi? Siamo da anni in recessione. Ma riteniamo che Portopiccolo possa crescere molto con nuovi utilizzatori che non possono essere solo quelli residenti nel circondario, com’è stato sinora. Promozione in Italia, dunque, ma stiamo anche iniziando in Austria, Germania, Inghilterra, Paesi scandinavi, Est Europa e Russia.
A quanto è ammontato l’investimento complessivo di Portopiccolo?
C’è stata una forte rivalutazione dei beni, siamo intorno ai 300 milioni di euro.
A oggi siete i soci di maggioranza relativa della Rilke srl?
Non saprei, comunque ne abbiamo la governance. Nel Fondo Rilke gestito da Serenissima Sgr un anno fa abbiamo preso solo un 3%. Il Rilke ha poi conferito il tutto in una srl denominata anch’essa Rilke: in quell’occasione, visto che eravamo creditori e le cose andavano più lente del previsto, abbiamo trasformato parte dei nostri crediti in azioni della srl. Crediamo nell’operazione, anche se resto coi beni di Portopiccolo sono contento: sono sicuro che il loro valore aumenterà.
In che rapporti sono ora le società che fanno capo a Dodi e Fari con la Rilke srl?
Loro sono gestori delle attività commerciali: albergo, spa, negozi e ristoranti. Il loro progetto - intelligente, significherebbe valorizzare un po’ l’imprenditoria locale - è di farsi finanziare dal Frie e acquisire immobili e gestione: non sono certo che ne saranno in grado. La nostra parola sarà comunque decisiva. Al 99% il nuovo manager della società di real estate sarà uno che ha gestito l’intera Costa Smeralda, comunque persone che arrivano dal settore gestione di alberghi e spa.
Parliamo del successore di Suppancig?
No, Suppancig rappresentava le società del gruppo Dodi che avevano proposto di acquisire la proprietà degli esercizi commerciali. Lui di immobiliare non si è mai occupato: è stato molto esorbitante nel suo ruolo, io l’ho visto una volta o due e onestamente non condividevo la sua visione. La nostra missione è di far funzionare Portopiccolo e sviluppare Sistiana, e pretendiamo che tutto proceda nel migliore dei modi. Certo, nell’opinione di Rizzani de Eccher è assolutamente assurdo pensare a hotel e spa self-standing, gestiti da soggetti senza specifiche esperienze. Stiamo cercando di coinvolgere operatori economici che oltre a portare professionalità abbiano nel mondo una loro clientela da fare arrivare qui. Abbiamo contatti con catene come Hyatt, Starwood, Falkensteiner... Ci sono anche interessi ad acquisire il tutto. Anche questa potrebbe essere un’opzione. Portopiccolo va offerto all’Europa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Mi sembra una riprosizione moderna dei Sassi di Matera.
Quelli sono "patrimonio dell'Umanita'" (fosse per me asfalterei tutto...), ma con un po' di incuria, si potrebbe mirare ad emularli ancora meglio.
Ah, naturalmente Monte Carlo sta gia' tremando...
 
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