Anni '60: bastavano cinque anni per comprare casa. Ora ne servono 30. Perche'?

romaforever

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Negli anni 60 bastavano cinque anni di stipendi per comprare casa. Ora ne servono TRENTA. Quali sono secondo voi le cause?

Io additerei le seguenti cause:

1) Boom economico (anni '60), crisi reale (attuale)

2) Politica contro il ceto medio basso

3) Globalizzazione e conseguente impoverimento dell'Italia che non ha investito in ricerca e tecnologie
 
Gli anni '60 e '70 sono stati una eccezione, non torneranno piu'.

La situazione di oggi non e' la regola, passera' anche questa fase.
 
Ciao romaforever, dove hai trovato i dati ? parlo di 5 anni vs 30 anni.

sperequazione della ricchezza (2) e virata verso le rendite (3) : a qualcuno fa comodo che in Italia non si cresca, e parlo di chi la sta svendendo a pezzi da anni.

@sylv magari .... ma penso che le cose potrebbero anche peggiorare e spingersi entro 7-8 anni a rapporti superiori rispetto al 2005.
 
Negli anni 60 bastavano cinque anni di stipendi per comprare casa. Ora ne servono TRENTA. Quali sono secondo voi le cause?

Io additerei le seguenti cause:

1) Boom economico (anni '60), crisi reale (attuale)

2) Politica contro il ceto medio basso

3) Globalizzazione e conseguente impoverimento dell'Italia che non ha investito in ricerca e tecnologie

aggiungerei

4) drenaggio sistematico di ricchezza reale dai ceti medi e medio-bassi ai ceti alti, che detengono la maggior parte del patrimonio immobiliare e quindi di fatto fanno il prezzo in regime di quasi-monopolio
 
La situazione di oggi non e' la regola, passera' anche questa fase.

questa fase non passerà, perchè si sono create condizioni stabili per l'impoverimento sistematico dei ceti medi e medio bassi che erano quelli che sostenevano il mercato (non solo immobiliare)

stanno cercando di fare qualcosa (vedi probabile revisione del mercato del lavoro e delle indennità di disoccupazione), ma saranno interventi tardivi ed inadeguati che non potranno mai fronteggiare il crollo del ceto medio in atto

credo che arriveranno tempi di grande sperequazione sociale, ovviamente il mio augurio dal profondo del cuore è quello di essere smentito dai fatti :yes:
 
Ciao romaforever, dove hai trovato i dati ? parlo di 5 anni vs 30 anni.

sperequazione della ricchezza (2) e virata verso le rendite (3) : a qualcuno fa comodo che in Italia non si cresca, e parlo di chi la sta svendendo a pezzi da anni.

@sylv magari .... ma penso che le cose potrebbero anche peggiorare e spingersi entro 7-8 anni a rapporti superiori rispetto al 2005.

La faccenda dei 5 anni l'ho tirata fuori io oggi in un post; ho un riscontro indiretto da un parente anziano con il quale avevo affrontato la discussione anni fa in tempi non sospetti.

Lui era stato assunto nelle Ferrovie dello Stato da giovane e, vivendo a casa dai genitori, avrebbe potuto comprare un miniappartamento in periferia in due anni :eek: ; provaci oggi.

Per il magari: ho detto che le cose cambieranno (miglioreranno), non ho detto quando (ovvio che non lo so, penso comunque non a breve).
 
questa fase non passerà, perchè si sono create condizioni stabili per l'impoverimento sistematico dei ceti medi e medio bassi che erano quelli che sostenevano il mercato (non solo immobiliare)

stanno cercando di fare qualcosa (vedi probabile revisione del mercato del lavoro e delle indennità di disoccupazione), ma saranno interventi tardivi ed inadeguati che non potranno mai fronteggiare il crollo del ceto medio in atto

credo che arriveranno tempi di grande sperequazione sociale, ovviamente il mio augurio dal profondo del cuore è quello di essere smentito dai fatti :yes:

Non voglio contraddirti qui e adesso (condivido l'analisi, non la previsione); lo scopriremo insieme nei prossimi anni :)
 
Non voglio contraddirti qui e adesso (condivido l'analisi, non la previsione); lo scopriremo insieme nei prossimi anni :)

vorrei che mi citassi qualche fattore in grado di invertire la tendenza in atto che ti porta a non condividere la previsione; non ti chiedo una attenta disamina ma solo indicazioni concrete
 
Perche' e' aumentato il divario, in termini di reddito, tra ricchi e poveri. Di conseguenza sono aumentati i poveri, ma non in termini assoluti, ma relativa ai ricchi.

La poverta' e' relativa e non assoluta.
 
vorrei che mi citassi qualche fattore in grado di invertire la tendenza in atto che ti porta a non condividere la previsione; non ti chiedo una attenta disamina ma solo indicazioni concrete

Da quel poco che ho imparato dalla macroeconomia ogni ciclo tocca i suoi minimi (di consumo) al di sotto dei quali difficilmente sfondera' e poi "di solito" tende a risalire. La velocita' di risalita dipende dall'ingresso di fattori scatenanti (nuove scoperte, nuove tecnologie, guerre, precipue condizioni geo-ambientali)

Il "di solito", per quel che ne so, ha due grandi eccezioni: l'america degli anni trenta ed il giappone a cavallo del millennio. Nel primo caso si sono tirati fuori con una guerra mondiale, nel secondo non ce l'hanno ancora fatta dopo vent'anni ma hanno mantenuto un alto tenore di vita e bassa disoccupazione.

Io credo che il peggio dell'attuale crisi non l'abbiamo ancora visto, purtroppo, e ,senza grosse novita' a breve, l'eventuale uscita necessitera' di diversi anni.

Pero' qualcosa accadra' ne sono fiduciosamente sicuro per ricorrenza dei cicli economici. Forse non sara' il neo.ambientalismo, forse non saranno le energie alternative, forse non sara' la Cina a trainare il resto del mondo ... ma qualcosa ci traghettera' fuori, oltre questo triste periodo.

Io nutro una segreta speranza, ma forse non vivro' abbastanza per vederla germogliare: il definitivo avvio della colonizzazione del sistema solare. Questo si che sarebbe un enorme volano dell'economia mondiale, molto piu' della rivoluzione industriale del '700 o di tutte le crociate e le guerre messe insieme.

Chissa', la prossima generazione ... (nonostante tutto sono anch'io un sognatore :D)
 
Negli anni 60 bastavano cinque anni di stipendi per comprare casa. Ora ne servono TRENTA. Quali sono secondo voi le cause?

Io additerei le seguenti cause:

1) Boom economico (anni '60), crisi reale (attuale)

2) Politica contro il ceto medio basso

3) Globalizzazione e conseguente impoverimento dell'Italia che non ha investito in ricerca e tecnologie

Aggiungerei che da qualche anno in molte città non si costruisce più nulla.
Ne segue che gli immobili a disposizione, sono sempre meno.
Inoltre il costruito degli anni 60 e 70 è prevalentemente senza box, perchè forse non si immaginava il boom di importanza del posto macchina e in molte città il box è importantissimo.
 
Da quel poco che ho imparato dalla macroeconomia ogni ciclo tocca i suoi minimi (di consumo) al di sotto dei quali difficilmente sfondera' e poi "di solito" tende a risalire. La velocita' di risalita dipende dall'ingresso di fattori scatenanti (nuove scoperte, nuove tecnologie, guerre, precipue condizioni geo-ambientali)

Il "di solito", per quel che ne so, ha due grandi eccezioni: l'america degli anni trenta ed il giappone a cavallo del millennio. Nel primo caso si sono tirati fuori con una guerra mondiale, nel secondo non ce l'hanno ancora fatta dopo vent'anni ma hanno mantenuto un alto tenore di vita e bassa disoccupazione.

Io credo che il peggio dell'attuale crisi non l'abbiamo ancora visto, purtroppo, e ,senza grosse novita' a breve, l'eventuale uscita necessitera' di diversi anni.

Pero' qualcosa accadra' ne sono fiduciosamente sicuro per ricorrenza dei cicli economici. Forse non sara' il neo.ambientalismo, forse non saranno le energie alternative, forse non sara' la Cina a trainare il resto del mondo ... ma qualcosa ci traghettera' fuori, oltre questo triste periodo.

Io nutro una segreta speranza, ma forse non vivro' abbastanza per vederla germogliare: il definitivo avvio della colonizzazione del sistema solare. Questo si che sarebbe un enorme volano dell'economia mondiale, molto piu' della rivoluzione industriale del '700 o di tutte le crociate e le guerre messe insieme.

Chissa', la prossima generazione ... (nonostante tutto sono anch'io un sognatore :D)

la ricorrenza dei cicli economici è una semplice analisi retrospettiva, non un imperativo categorico per il futuro, sappiamo com'è andata finora non come dovrà necessariamente andare in futuro

peraltro negli anni scorsi il mercato è stato sostenuto dall'aumento dei consumi e dallo sviluppo di tecnologie di massa che hanno cambiato la ns. vita (banalmente: automobile, lavatrice, elettronica di consumo), ormai non abbiamo più bisogno di nulla nelle ns. case se non di mangiare e studiare quindi già di base i bisogni devono essere costruiti, il potere d'acquisto è sempre più risicato e non tutti sono disposti ad impiccarsi di debiti per far girare la giostra del consumismo... è quasi matematica

La colonizzazione del sistema solare? Con i costi spaventosi che ha ogni kg di peso da portare in orbita? Io personalmente spero più nella la fusione nucleare controllata, ma siamo nel campo dei sogni, nè più e nè meno come quelli di uno Stanley Kubrik di 2001 Odissea Nello Spazio... e il futuro purtroppo è già qui e non è come nei film :wall:
 
La faccenda dei 5 anni l'ho tirata fuori io oggi in un post; ho un riscontro indiretto da un parente anziano con il quale avevo affrontato la discussione anni fa in tempi non sospetti.

Lui era stato assunto nelle Ferrovie dello Stato da giovane e, vivendo a casa dai genitori, avrebbe potuto comprare un miniappartamento in periferia in due anni :eek: ; provaci oggi.

Per il magari: ho detto che le cose cambieranno (miglioreranno), non ho detto quando (ovvio che non lo so, penso comunque non a breve).

io avevo fatto il confronto tra mio padre, operaio alfa romeo da 1 milione al mese nel 1984 e un operaio attuale di pari anzianità da 1100 euro al mese, veniva 84 stipendi per un casa nuova + box vs 200 stipendi per una casa di 25 anni senza box. Mica male eh ?
 
Aggiungerei che da qualche anno in molte città non si costruisce più nulla. Ne segue che gli immobili a disposizione, sono sempre meno

non si costruisce perchè le unità immobiliari esistenti sono sovrabbondanti ed il mercato non le assorbe... quindi in teoria le unità sono sempre meno, ma diminuiscono con una velocità stratosfericamente lenta....
 
io ritengo che anche il mercato immobiliare sia particolarmente legato ai cicli economici che regolano il funzionamento del mondo dal momento in cui i nostri antenati decisero di abbandonare il sistema economico basato sul baratto..
per quanto possa contare il mio piccolo parere, ritengo che, attualmente, diciamo da circa 20 anni o poco più, ci troviamo all'interno della più grande bolla speculativa che si sia mai verificata da quando esiste l'uomo..
insomma, le borse sono salite dagli anni 80 in poi a ritmi vertiginosi, gli immobili hanno subito lo stesso processo, il mercato obbligazionario idem e, di conseguenza anche i debiti pubblici, nonchè quelli privati ( se qualcuno volesse contraddirmi per favore non tirate in mezzo la balla dell'inflazione perchè l'inflazione c'era anche prima)..
il rapporto costo della vita / reddito invece ha registrato prima una flessione, negli anni 90, e poi un graduale stop, o cmq una crescita minore rispetto all'inflazione a partire dall'avvento dell'euro, nel 2002..eppure il mercato immobiliare è continuato a crescere per altri 6 anni in molte zone anche raddoppiando..
inoltre, se, come sostiene colui che ha aperto il post, negli anni 60 una casa si poteva pagare in 5 anni, negli anni 80, si riusciva in 10/15 anni..e non erano di certo mono o bilocali!!!!
ora, mi spiegate perchè ca..o oggi, per un bilocale, bisogna lavorare 20 anni.
:wall::wall::wall::wall:
 
Aggiungerei che da qualche anno in molte città non si costruisce più nulla.
Ne segue che gli immobili a disposizione, sono sempre meno.
Inoltre il costruito degli anni 60 e 70 è prevalentemente senza box, perchè forse non si immaginava il boom di importanza del posto macchina e in molte città il box è importantissimo.

Mi sembri il bigmad di Genova :D

Vieni in Emilia Romagna a contare le palazzine nuove vuote da tre anni. ;) (e i cantieri che vanno avanti :eek:)
 
la ricorrenza dei cicli economici è una semplice analisi retrospettiva, non un imperativo categorico per il futuro, sappiamo com'è andata finora non come dovrà necessariamente andare in futuro

peraltro negli anni scorsi il mercato è stato sostenuto dall'aumento dei consumi e dallo sviluppo di tecnologie di massa che hanno cambiato la ns. vita (banalmente: automobile, lavatrice, elettronica di consumo), ormai non abbiamo più bisogno di nulla nelle ns. case se non di mangiare e studiare quindi già di base i bisogni devono essere costruiti, il potere d'acquisto è sempre più risicato e non tutti sono disposti ad impiccarsi di debiti per far girare la giostra del consumismo... è quasi matematica

La colonizzazione del sistema solare? Con i costi spaventosi che ha ogni kg di peso da portare in orbita? Io personalmente spero più nella la fusione nucleare controllata, ma siamo nel campo dei sogni, nè più e nè meno come quelli di uno Stanley Kubrik di 2001 Odissea Nello Spazio... e il futuro purtroppo è già qui e non è come nei film :wall:

Stiamo dicendo piu' o meno la stessa cosa; ribaltiamo il concetto: come vedi la situazione tra 20 anni? e 30? e 50? Si, ok, noi non ci saremo piu' ma il mondo (l'economia) avra' seguito il suo corso.
 
Mi sembri il bigmad di Genova :D

Vieni in Emilia Romagna a contare le palazzine nuove vuote da tre anni. ;) (e i cantieri che vanno avanti :eek:)

Chiaro che parlo di Genova.
Le nuove costruzioni qui, si contano sulle dita di una mano.
 
...
per quanto possa contare il mio piccolo parere, ritengo che, attualmente, diciamo da circa 20 anni o poco più, ci troviamo all'interno della più grande bolla speculativa che si sia mai verificata da quando esiste l'uomo...

Vai a rileggere i libri e gli articoli sulla bolla immobiliare in Florida nel 1924; dico davvero :yes:. C'erano frotte di coppie anziane che impiegavano tutti i risparmi per comprare pezzi di palude perche' erano sicuri che avrebbero rivenduto anche solo il terreno al doppio o al triplo dopo solo tre mesi (qualcuno c'era anche riuscito).

Esattamente come la bolla dei tulipani.

Per quanto ci sembra difficile da accettare non stiamo ... "inventando" (vivendo) niente di assoluto ed originale.
 
Qui si da per scontata la faccenda dei 5 anni contri i venti attuali .

per quanto sappia non mi pare che la situazione sia questa.

Siamo sicuri dei dati ????
 
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