CRUDE OIL & Energy in Generale - 23.0

xinian70

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I seguenti grafici si autoaggiornano, in quanto link ad immagini aggiornate quotidianamente da finvitz


fut_chart.ashx



Istruzioni per l'uso...
...adattate al petrolio e con il permesso di Prylar :D



Avviso per chi si affaccia per la prima volta sul settore.

Trattare le materie prime non e' come trattare le azioni, a prescindere dalla loro volatilità e fattore di rischio.
Pensare che si possa passare con disinvoltura dall'esperienza di trading sui Paesi emergenti - per citare un settore azionario particolarmente rischioso - al trading sul gas naturale utilizzando magari ETC a leva, attratti dai potenziali rapidi ed elevati rendimenti, è un ottimo sistema per dissolvere rapidamente (e spesso definitivamente) parti importanti del proprio capitale e poi cadere, a ragione, in profonde depressioni.

Il primo suggerimento da dare alle new entry, prima di cimentarsi in questo settore, è di prendersi qualche giornata per rileggersi il più possibile dei post dei vecchi threads.
Rivivere nelle testimonianze fornite in tempo reale da tutti coloro che oltre ad investire hanno scambiato con gli altri idee, euforia, paure e scelte di investimento è il modo migliore per comprendere quanto a dura prova sia sottoposto, nei momenti di maggiore volatilità, l'equilibrio emotivo più ancora del capitale investito.


Quindi si consiglia a chi si avvicina per la prima volta agli ETC di NON investire senza prima

  1. Avere ben comprese le caratteristiche degli strumenti utilizzati (futures, certificati, ETC long e short con o senza leva), il rapporto che questi strumenti hanno con gl'indici sottostanti (ad esempio la dipendenza dagli spread tra i futures a scadenze diversa e quindi la dipendenza da contango o backwardation) e che influenza nefasta hanno su di essi il fattore tempo e il decadimento da volatilità.

  2. Conoscere l'entità e l'imprevedibilità della volatilità delle quotazioni ed essere capace di gestirla, sia tecnicamente sia soprattutto emotivamente.

  3. Aver predisposto una efficace gestione del rischio utilizzando stop loss, take profit, ingressi e uscite diluite nel tempo, strumenti di copertura, eccetera.

  4. Conoscere gli orari di contrattazione e i rischi ulteriori che si corrono a tenere posizioni aperte per più giorni, esposte quindi alle fluttuazioni sul mercato americano mentre il mercato europeo è chiuso: i futures sul petrolio sono scambiati in continuo dalle ore 00:00 alle 23:15, mentre gli ETC si possono trattare solo a borsa italiana aperta.

  5. Essere consapevoli della dipendenza delle quotazioni dal cambio euro/dollaro (i future sul gas sono quotati in dollari).

  6. Essere certi di poter seguire quotidianamente le quotazioni, soprattutto nei momenti di svolta del mercato.

  7. Conoscere la dipendenza delle materie prime da eventi politici, economici, ambientali che possono modificarne radicalmente e improvvisamente l'andamento.
Il mercato delle materie prime è particolarmente pericoloso per i cassettisti, non solo per il loro andamento ciclico ma soprattutto per le caratteristiche degli strumenti di investimento - massimamente gli ETC - che, in talune condizioni che si verificano spesso, possono non seguire (o seguire solo parzialmente) il sottostante nei rialzi, ma seguendolo fin troppo bene nei ribassi, di solito amplificandoli.

Un cassettista che s'illuda di recuperare le perdite attendendo tempi migliori dovrebbe osservare l'andamento in continuo calo, sia pure con oscillazioni, delle quotazioni degli ETC - soprattutto quelli in leva - rispetto al valore dei sottoindici DJ-UBSxx che sono il sottostante di ETC, calo coerente con quanto esposto nel paragrafo precedente: quando dopo una discesa una materia prima recupera la perdita, il certificato/ETC si ferma di solito a un valore inferiore, spesso anche di molto, a quello di partenza.
Suggerisco di guardare i grafici a due anni dell'indice DJUBSNG e dell'ETC "ETFS Leveraged Natural Gas" (ad esempio qui) per comprendere appieno e con solo uno sguardo, che armi di distruzione di capitali siano il tempo e il decadimento da volatilità applicati agli ETC!

Per contro, gli strumenti disponibili per operare, soprattutto quelli a leva, pur essendo estremamente pericolosi se utilizzati contro trend possono essere estremamente efficaci nelle operazioni intraday o nelle posizioni aperte con un orizzonte temporale brevissimo, ma a condizione di utilizzarli con coscienza e competenza: sono difficili da gestire come tutti quelli basati sui futures, dove disciplina e gestione del rischio sono copiosamente richiesti.

Rileggere e studiare i post precedenti è quindi un'ottima palestra, sia per consolidare le proprie competenze tecniche, sia per comprendere, dal diario in real time di chi c'è già passato, a quali momenti di tensione si andrà incontro.

Valutare quindi con molta attenzione quanto questo tipo di investimento sia compatibile con la propria preparazione tecnica e il proprio profilo di rischio.
Non entrare in questo mercato senza una strategia in grado di tollerare nuovi minimi. Pur senza operare con strumenti derivati tipo future o warrant, anche con strumenti con semplice leva 2 la possibilità di perdere il 20% in una sola giornata e il 50% o più in pochi giorni è tutt'altro che remota, anzi: è piuttosto concreta, come ha dimostrato l'ETC in leva sull'argento ai primi di maggio 2011.


uc


Correlazione fra quotazioni del cambio EUR/USD ed ETC/ETF.

Gli ETC, siano essi short, long senza leva e long con leva, sono strumenti il cui sottostante è quotato in dollari americani. Da un po' di tempo esistono anche ETC ed ETN con protezione dal rischio cambio, ma in questa sede parliamo di quelli che non hanno tale protezione. La quotazione in euro che viene visualizzata sulle piattaforme di trading europeo risente anche del cambio. E' pertanto possibile che un movimento del cambio EUR/USD possa portare sia lo strumento short che quelli long ad essere verdi/rossi contemporaneamente, oppure mostrare variazioni di prezzo non correlate a quelle del prezzo spot della materia prima.

Vista la natura degli strumenti, l'apprezzamento dell'euro sul dollaro è un evento negativo perchè la quotazione in euro di uno qualsiasi di questi strumenti diminuisce. Al contrario, se il dollaro si apprezza sull'euro la quotazione in euro di questi strumenti aumenta di valore. OCCHIO QUINDI AL CAMBIO EUR/USD.

Ringraziando Marble per la pazienza e la tenacia con cui a suo tempo ci spiegò questi concetti, faccio una precisazione molto importante:
sugli strumenti in leva, IL CAMBIO NON HA EFFETTO LEVA. Se l'euro guadagna l'1% sul dollaro, sia lo strumento in leva che lo strumento senza leva perdono l'1% nella loro quotazione in euro.


Raccolta di post e contributi sulle caratteristiche e le problematiche del rollover in presenza di contango-backwardation.

Marble.

Un errore comune che si fa quando ci si avvicina agli ETC sul petrolio è pensare che si stia acquistando petrolio. No.
Non esiste uno strumento che consenta di acquistare “petrolio fisico” come accade per i metalli preziosi. Si acquista uno strumento complesso che si basa su un indice che rispecchia le variazioni di un future; tale future ogni due mesi viene venduto per acquistarne un altro. Il tutto in dollari.


Comunque ora cerchiamo di spiegare perché gli ETC non sono come un ETF o un'azione.
  1. Non si può acquistare petrolio.
    Per tradare petrolio si deve tradare direttamente un future o un qualche strumento che si basa sui futures. Al NYMEX viene quotato un future per ogni mese di "consegna". Ogni future scade 5 gg lavorativi prima della fine del mese precedente (ovvero Novembre scade a fine Ottobre). Ciò comporta che se si vuole tenere nel tempo una posizione sul gas si è costretti a vendere il future prima della scadenza e comprare un future successivo.
    Questa operazione è detta ROLL (o anche "rollover") ed in sé è un fatto puramente tecnico.

  2. Come avviene il Roll? (* - vedere la nota in basso)
    Gli ETC hanno come sottostante un indice (Il Dow Jones-UBS WTI Crude Oil Subindex) che applica regole ferree sul roll: com'è spiegato anche nel post #3 qui sotto, ogni mese pari, fra il 5° ed il 9° giorno di apertura dei mercati, l'ETC vende ogni sera il 20% del future che ha in portafoglio e compra un pari importo del future che scade tre mesi dopo.
    Esempio: a inizio Ottobre, vende il future di Novembre e compra quello di Gennaio. Dopo due mesi, a Dicembre, venderà Gennaio per comprare Marzo. E così via. Gli ETC replicano tale indice.

  3. Non abbiate paura del ROLL.
    Anche se il future che si compra costa di più di quello che si vende (di solito è così e questo fenomeno si chiama "contango"), ciò non comporta un calo della quotazione dell’ETC perché si avranno meno quote ma di valore maggiore: il valore in portafoglio resta costante.

  4. Eventualmente, potreste temere il CONTANGO.
    Come detto, di norma il future successivo costa un po’ di più del future che sta per scadere (soprattutto in vista dell'Inverno). Questa situazione è detta Contango.
    La situazione inversa, detta BACKWARDATION, è più rara. In situazione di Contango può accadere piuttosto facilmente che dopo il roll il nuovo future scenda di prezzo per allinearsi ai future più prossimi alla scadenza. Ciò SIGNIFICA che in assenza di “turbative” che facciano fortemente oscillare il valore del petrolio (uragani, crisi economica, guerre...), l’ETC Long di norma perde valore nel tempo.
    Anche per questo motivo l'ETC NON È strumento da cassettista.

  5. Un'ultima avvertenza.
    I future che hanno scadenza più vicina sono normalmente più volatili di quelli con scadenza più lontana, per cui nei periodi in cui l’indice replica il future vicino alla scadenza l’ETC è molto volatile. Ci sono giornate in cui la quotazione dell'ETC in leva può oscillare in più o in meno con percentuali a doppia cifra in meno di mezz’ora. Ciò accade in particolare il giorno in cui vengono rilasciati i reports del Dipartimento per l'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), principalmente il WASDE (World Agricultural Supply and Demand Estimates).
    Quando invece l’indice replica un future più lontano, le oscillazioni sono più limitate ma in genere concordi con il future più vicino (ovvero se cresce il future prossimo, crescono – meno – anche i successivi, e viceversa).

Dai precedenti contributi, quindi, si capisce che il roll in condizioni di contango aumenta anche di molto la quotazione del future, lasciando purtroppo inalterata la quotazione dell'ETC associato.
E' come se lo spread tra i contratti aumentasse il prezzo di carico della posizione sull'ETC sottraendo integralmente all'investitore il relativo guadagno, come se fosse una tassa occulta.
Quindi, in una lunga fase di crescita delle quotazioni, all'ETC vengono sottratti tutti i potenziali guadagni associati agli spread di tutti i roll eseguiti in condizioni di contango, provocando una perdita solo occulta, in quanto si guadagna meno di quanto si dovrebbe.
Per contro, quotazioni sempre più alte del future ne aumentano proporzionalmente il rischio di ribassi che, al contrario, si ripercuotono integralmente sulla quotazione dell'ETC.

Il contango, quindi, limita il premio al rischio dell'investitore long che compra a prezzi bassi perchè gli erode tutti i guadagni legati agli spread durante i roll, esponendolo invece in pieno ai ribassi del future sottostante.

(*) In QUESTO POST c'è un'ulteriore spiegazione del meccanismo del roll-over e dell'influenza che hanno contango e backwardation sulle quotazioni degli ETC; nello specifico si parla del petrolio ma il discorso è valido per tutti gli ETC in leva.
 
Ultima modifica:
Essendo stato aperto un "doppione", pregasi utilizzare questo 3D in quanto è quello di continuazione aperto da Xinian.
Grazie.
 
Per tutti coloro che tradano con la price action (pin bars, inside, fakey, supporti e resistenze varie) abbiamo una bella pin bar su chart daily in prossimità di livello fibo .382 e banda inferiore. In questo caso il TP1 diventa 47.80 e gli altri due scorrono di conseguenza a 2 e 3 (da sottolineare che non è una pinbar affidabile al 100% in quanto ha ombra in direzione opposta a quella che dovrebbe avere).
Per chi invece trada le flag e vuole maggior sicurezza, aspettate la rottura del livello indicato in long.
Stop loss qualche pip sotto alla pin bar (io l'ho messo a 46). Sono long da 46.30

Ovviamente il setup si considera non più valido alla rottura della banda inferiore.

BULLISH SETUP FOR CRUDE OIL


Per gli amanti delle divergenze come me


BULLISH SETUP FOR CRUDE OIL
 
Ultima modifica:
Vediamo la discesa è discretamente ripida...

Saluti
 
QUOTE=malentino;47533105]una domanda al di fuori della AT. Quando faranno il collocamento della IPO SAUDI ARAMCO? e pensate che i SAUDITI lo facciano salire abbastanza per questo? grazie[/QUOTE]

Ma se non ricordo male i sauditi hanno gia' collocato delle obbligazioni ARAMCO, a fine settembre/primi di ottobre (dopo di che casualmente l'oil ha cominciato a scendere).
 
Sono talmente fiducioso che giri long che ho spostato stop loss 50 pip più in basso.
Sono leggermente sovraesposto rispetto ai miei canoni standard, ma se il mercato mi dà ragione mi sfrego le mani. :D
 
+ 100 pezzi di LOIL...
 
Vedo male o sul WTI c'e' un gap da chiudere a 44.05?
 
reggio estende perdite dopo dati Api su scorte Usa 02/11/2016 13:04 - RSF

LONDRA, 2 novembre (Reuters) - I prezzi del greggio sono in calo per il quarto giorno consecutivo, in attesa della pubblicazione dei dati dell'Energy Information Administration (Eia) sulle scorte statunitensi.

Ieri i dati dell'AmericanPetroleum Institute (Api) hanno mostrato, a sorpresa, un aumento delle riserve, mettendo in luce ancora una volta l'eccesso di greggio sul mercato.

Alle 13 il derivato sul Brent con consegna gennaio <LCOc1> cede 64 centesimi a 47,50 dollari, ilfutures WTI sul greggio Usa perde 75 centesimi a 45,92 dollari.

"Abbiamo un aumento della produzione da parte di Libia e Nigeria che contribuisce a creare ancora più surplus. Inoltre tutti i membri dell'Opec stanno producendo il massimo possibile per partire da una buona base per negoziare alla prossima riunione dell'Opec", spiega l'analista di Seb, specializzato in materie prime, Bjarne Schieldrop.

Ieri il ministro nigeriano del Petrolio Emmanuel Ibe Kachikwu ha reso noto che laproduzione del paese ha mostrato un recupero a 2,1 milioni di barili al giorno.

La Trans Niger Pipeline ha riaperto il 28 ottobre scorso dopo un mese di chiusura, secondo quanto riportato da una portavoce di Shell.

La Libia ha raddoppiatola propria produzione da metà settembre e sta producendo al momento circa 590.000 barili al giorno, secondo la National Oil Corp.




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Oil&gas - Ad ottobre l'export iraniano in Europa supera 700 mila b/d 02/11/2016 12:41 - ALN


Secondo quanto dichirato oggi dal responsabile per gli affari internazionali della Nioc, la compagnia nazionale del petrolio iraniano, le esportazioni iraniane di petrolio verso l'Europa a ottobre hanno superato la media di 700.000 barili al giorno.

L’esportazione totale del petrolio iraniano nel mese di ottobre e' stata in media di 2,44 milioni di barili al giorno, ha chiarito la stessa fonte.


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Oil&gas - Wti testa trend line rialzista in attesa dato Eia su scorte 02/11/2016 11:41 - ALN


Petrolio ancora in calo con Wti a 45,98 dollari (-1,48%) e Brent a 47,47 dollari (-1,39%).




Fonte: Bloomberg
In particolare, il futures sul Wti con scadenza dicembre si trova al test della trend line rialzista dove i prezzi hanno rimbalzato gia' due volte (inizio agosto e meta' settembre) e tracciata a partire dal minimo ytd di febbraio. Si ricorda che la principale ragione dell'ultima correzione, che ha portato il Wti dal massimo di 51,6 dollari agli attuali 46 dollari, e' stato lo scetticismo che prevale tra gli investitori sulla possibilita' di trovare un accordo tra paesi OPEC e non OPEC su un taglio della produzione durante il meeting di fine novembre.

Inoltre ieri il dato Api sulle scorte Usa ha dato il colpo finale portando il greggio a cedere anche oggi oltre un punto percentuale. In particalare secondo l’American Petroleum Institute la settimana conclusasi il 28 ottobre dovrebbe registrare un aumento delle scorte Usa pari a 9,3 milioni di barili, maggiore rispetto alle stime reuters (+1 milione di barili).

Commento

Il dato ufficiale dell’Eia, che sara' pubblicato oggi alle 15.30, sara' particolarmente fondamentale per verificare la tenuta della trend line rialzista. Un'eventuale conferma del forte rialzo atteso delle scorte Usa potrebbe generare una rottura al ribasso andando poi a testare il supporto a 43,3 dollari.

Il forte calo del Wti (e Brent) innescato il 20 ottobre ha portato con se una correzione dei titoli petroliferi, in primis Saipem ed Eni usciti non proprio bene dalle rispettive trimestrali. Nel periodo infatti Saipem ha perso il 16%, ribasso legato anche alla deludente guidance 2017 rilasciata dal management, Eni ha circa il 5,83%, mentre Tenaris il 5,91 per cento. Migliore del comparto Saras che ovviamente beneficia della flessione dei prezzi del petrolio portando a casa nelle ultime settimane margini di raffinazione di tutto rispetto.


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..stamattina i maghi di WS scrivevano:
Websim Focus sui Mercati Finanziari 02/11/2016 08:45 - WS

Wall Street ha chiuso in calo, anche se i dati macro non segnalano nulla di negativo in arrivo. Il rischio politico invece è in risalita, Donald Trump ha rimontato ed ora insidia Hillary Clinton. S&P500 -0,7%, Dow Jones -0,6%, Nasdaq -0,7%.

Giornata fitta di appuntamenti.

La Fed termina la riunione (19,00). Il mercato si aspetta che la banca centrale Usa non agirà, alla vigilia delle elezioni presidenziali.

Attesi i dati: Adp, occupati settore privato ottobre (13,15). Indice Ism New York ottobre (14,45). Risultati trimestrali AIG, Facebook, Metlife, Qualcomm, Time Warner.


Asia. Stamattina cali diffusi. Tokyo -1,7%, Hong Kong -1,3%, Shanghai -0,8%. Mumbai -1%. Seul, dove il governo sta cercando di sopravvivere allo scandalo della strana amica della presidente Park Geun hye, perde l'1,5%.

I future sulle borse europee anticipano un avvio in calo di circa mezzo punto.

Analisi Tecnica Borse.

Novembre è partito in modo turbolento, ma non solo per le borse. La rimonta di Trump sta mettendo in agitazione Wall Street e Dollaro. A casa nostra, il nervosismo sull'esito del referendum mette in crisi i Btp. Gli investitori ne approfittano per prendere profitto dopo il generoso rally di ottobre.

MSCI World (409, -0,4%). Fallito il tentativo di spingersi oltre i recenti massimi dell'anno a 425 punti, l'indice scivola verso la prima soglia di allerta a 407 punti. Per ora nulla di grave. Rischi di inversione sotto 398.
MSCI Emerging Markets (902, -0,3%). Dopo 5 mesi consecutivi in crescita, ci sta un po' di assestamento. L'indice arretra dall'area dei top annuali a 930 punti. Verso il basso da monitorare l'importante supporto verso 880/870 punti.

S&P500 (2.111, -0,7%). Settima seduta consecutiva di ribasso e minimi da luglio. Il quadro di breve conferma le crepe evidenziate qualche settimana fa e suggerisce di attendere per gli acquisti. Saltato il primo supporto a 2.134 punti. Allerta sotto 2.070 punti.

FtseMib (16.898, -1,3%). Fallito il tentativo di rompere la prima seria resistenza a 17.400 punti, sono puntualmente scattate le vendite. Primo supporto a 16.750/16.500, la cui tenuta preserverebbe il quadro di recupero avviato da giugno.

Dax (10.526, -1,3%). Non è riuscito a violare la parte alta della banda 10.300 e 10.800 punti e si coglie l'occasione per vendere. Nuova direzionalità fuori da questa banda.

Giappone (Nikkei 17.134, -1,7%). Dopo il +6% accumulato in ottobre e nuovi top da fine aprile, la correzione è quasi fisiologica. L'uscita dal range 16mila/17mila punti favorisce spunti di breve verso 18mila. Tutto da rifare in caso di ritorno sotto 16.900.

Cina (oggi CSI300 3.330, -0,8%). E' in corso un pull back verso il primo supporto a 3.300 punti. Verso l'alto rimane inviolata la forte resistenza a 3.400 punti. Segnali di inversione solo sotto 3.180 punti.

Brasile (Bovespa 63.326, -2,5%). La galoppata da inizio anno (+85%) e soprattutto quella di ottobre (+11%) non potevano che stimolare le vendite. Confermiamo la nostra strategia operativa: sfruttare gli strappi tra 62/65mila punti per prendere profitto. Si rientrerà in caso di flessioni più pronunciate, almeno verso 55mila.

Commodity.

Brent (oggi 47,8 usd, -0,7%). Prosegue la fase riflessiva dopo che non sono arrivate indicazioni concrete sul taglio della produzione. La proposta di alleggerire le posizione a ridosso dei massimi annuali verso 53,50 usd si è confermata vincente. La nostra visione sul trend di lungo periodo resta tuttavia positiva. Per gli acquisti strategici rinviamo a 43/40 usd.

Oro (oggi 1.292 usd, +0,4%). Quinto rialzo di seguito e top da inizio ottobre. Puntuale come un orologio svizzero, non appena ha cominciato a tirare aria cattiva su azioni e bond, l'oro è ripartito. La tendenza di fondo rimane impostata al rialzo. Segnali di forza solo sopra 1.300 usd. Il trend di fondo cambierà in peggio solo sotto 1.180 usd, nostro stop loss. Manteniamo la posizione nel Portafoglio Modello ETF a protezione di asset più rischiosi.

Forex.

Valute emergenti. Cresce la tensione. Il Peso messicano ha perso il 5% in una settimana per effetto della risalita nei sondaggi di Donald Trump. Vendite anche sul Real (ieri -1,2%) e sul Rublo (-0,3%).
Euro/Sterlina (0,903). Molto meno volatile di qualche settimana fa, ma il recupero avviato dai minimi degli ultimi 5 anni a 0,95 appare ancora fragile. Solo sotto area 0,888/0,88 interverremo con acquisti di Sterline. Per ora monitoriamo.

Euro/Dollaro (1,107). Il Dollaro scivola sui minimi delle ultime due settimane. Il ritorno sopra 1,10 potrebbe decretare la fine del rally del biglietto verde. Su questi livelli preferiamo non impostare acquisti di dollari e piuttosto prendere profitto per le posizioni di trading aperte a 1,15/1,17.

Bond.

Si fermano le vendite di Treasury, mentre i nostri BTP sono sotto attacco.

Treasury USA. Il rendimento del decennale scende a 1,81% da 1,85%. Rendimento a 2 anni stabile a 0,83%. Per il momento non sono saltati il livelli strategici a 1,80% e 0,90% oltre cui ci aspettiamo una accelerazione delle vendite. Si suggerisce comunque di attendere ancora per gli acquisti.

Germania. Il Bund decennale tedesco si stabilizza intorno a 0,18%, dopo aver chiuso il peggior mese dell'anno (ottobre -2,1%). La violazione della delicata soglia a +0,10% dovrebbe accelerare il processo di vendita. Il target di breve è verso 0,30%. Preferiamo attendere ancora per gli acquisti.

Italia. Cominciamo a capire quanto ci potrà costare in "soldoni" l'eventuale fallimento del referendum del 4 dicembre. Il rendimento del decennale è schizzato in un mese da 1,20% a 1,75%, tornando sui massimi da un anno. Il lato peggiore sta nella progressiva perdita di fiducia nel sistema Italia che arriva dalla misura dello spread contro la Spagna balzato a 46 punti base (a nostro sfavore), un livello che non si vedeva dal 2012. Lo scenario è teso per cui preferiamo attendere per nuovi acquisti.

Grecia. Il rendimento del bond governativo a 10 anni ieri è sceso di 21 punti base toccando a 7,95% il livello più basso da inizio settembre. L'Eurogruppo è impegnato ad aiutare Atene se si proseguirà sulla strade delle riforme. Lo ha sostenuto il direttore generale del ESM (meccanismo europeo di stabilità) Klaus Regling parlando con i giornalisti a Nicosia.

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..target di acquisto 43/40, mentre i giorni precedentiv davano 42/45, bravi però:mad::rolleyes::mmmm:
 
non vedo segnali di inversione di trend , nemmeno a breve periodo
il cip l'ho preso solo per seguire il mio metodo di accumulo ,ma sarebbe stato meglio aspettare.
saluto
 
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