Ho da circa 1 anno investito 65k € divisi in fondi Anima Sforzesco, Sforzesco Plus, Visconteo e una parte in Invesco ma ad oggi escluso circa 300 € di cedole hanno un upl fiscale totale -3100€ se li ritirassi ora perdo molto e la banca dice di lasciarli stare ma io sono tentato di ritirarli per non perdere ulteriori soldi. Che fare ?
Invesco è una società di gestione, ha fondi che sono andati benissimo ed altri meno.
Sforzesco e Visconteo sono vecchi fondi di Anima, in circolazione da una trentina di anni.
Sono dei bilanciati, meno azionario nello Sforzesco, di più nel Visconteo.
Della loro gestione quello che non mi piace è che si sono esposti molto verso banche italiane, associano a titoli di stato titoli emessi da banche Italiane, considerando i costi (soprattutto di gestione e di performance per il Visconteo) negli ultimi anni non hanno fatto granché.
Quest'anno sono risaliti, e potrebbe essere un momento buono per chi volesse uscire.
Il dubbio è: per andare dove?
Data la situazione rimanere su fondi medesimo livello di rischio, affrontando altri costi, non è troppo conveniente, si può cercare di alzare un po' la qualità, ma alla fine dubito valga il costo che affronteresti.
Quello che puoi fare è:
1- Abbassare il rischio: ok se passi dai fondi ad un conto deposito per uscire dal mercato in attesa di quotazioni più basse in cui rientrare in cui anche un fondo prudente mantenga un po' di redditività, non va bene se passi da fondi bilanciati a prodotti obbligazionari o liquidità con rendimenti negativi o che comunque ad oggi non ripagano i costi
2- Alzare il rischio: ottimo se avessi messo in conto la perdita su questi bilanciati 7-8 mesi fa per comprare a sconto un azionario che ti avrebbe dato rendimento, ma oggi vai a comprare l'azionario pagandolo caro... è un azzardo per il profilo di rischio di un investitore in Sforzesco e Visconteo (che è abituato a fluttuazioni negative intorno al 10% massimo, non a 2, 3 volte tanto).
3- Abbassare i costi: puoi disinvestire i fondi per passare a ETF, trasformando in rendimento per te i costi significativi che lasci ad anima ed alla banca. Il problema è l'assenza di ETF bilanciati (replicano indici di mercato), quindi dovresti abbinare tipo 75% di obbligazionari a 25% di azionari (per mantenere lo stesso profilo di visc e sforz). Sui primi avresti i problemi del punto 1 e sui secondi i problemi del punto 2. Tra loro non bilanciabili perché fiscalmente inefficienti. Il problema sarebbe ovviabile con la creazione di un portafoglio fatto con molta attenzione che misceli ad ETF una selezione di titoli amministrati fiscalmente efficienti presi sul mercato (obbligazioni, azioni, ETP, certificati... forse polizze). Questo farebbe probabilmente meglio dello Sforzesco. Però chi te lo fa? Devi cercare un consulente indipendente, che se lo fa pagare bene... insomma può avere senso se hai un paio di milioni spiattellati tra visconteo e Sforzesco, per un piccolo risparmio ascoltare il consiglio della banca o valutare le ipotesi 1 e 2