Dubbi su asset allocation (gestione attiva) & valutazioni su consulenza

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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20/6/18
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Dunque, dopo diverse valutazioni (e soprattutto dopo tante, troppe proposte di unit linked), un consulente Credit Agricole mi ha suggerito di investire 30k in fondi a gestione attiva, su prodotti CPR (sicav di amundi) e Amundi. 50k sono ancora in conto deposito e 20k li terrò in liquidità.

Preso atto della mia propensione al rischio media/medio-bassa, dell’orizzonte temporale lungo (oltre 10 anni) mi ha suggerito un portafoglio di cinque fondi:
LU0557859534 Amundi Funds - Bond Euro Government ME-C|LU0557859534
LU0755949418 Amundi Funds - Equity Europe Conservative IE-C EU...|LU0755949418
LU0229386650 Amundi Funds II - Euro High Yield E EUR ND|LU0229386650
LU0916713364 Amundi Funds II - Global Multi-Asset Conservative...|LU0916713364
LU1530899142 CPR Invest - Global Disruptive Opportunities Clas...|LU1530899142

I due azionari puri (CPR Global Disruptive & Amundi Funds II Equity Europe Conservative) prevederebbero un ingresso con PAC, 600 euro su ciascuno all’ingresso + 100 euro al mese. Gli altri tre 6k ciascuno.

Immagino che una risposta tipo sia quella di orientarsi su altro, come su ETF, ad esempio. E infatti ho già fatto notare al mio consulente che valuto altre opzioni. Ho già acquistato in passato azioni (principalmente azionario blue chip Italia/Star), ma non ho mai fatto esperienza su fondi. Il punto che volevo sollevare però è un altro (non sono certo qui a chiedere consulenza!), visto perlopiù che nelle discussioni non ho trovato nessun thread circa asset allocation di distributori puro Amundi. Mi interessava l’evidenziazione di alcune debolezze che secondo me permangono, mi piacerebbe capire “quanto bravo” è stato il consulente nell’identificare una strategia coerente con il profilo fornito e con gli scenari complessi che si profilano almeno nei prossimi due anni, al netto poi dei numerosi prodotti (tutti flessibili, as expected) rispediti al mittente, carichi di costi indebiti come questo (Amundi Best Selection Classic|IT0005125064). Preciso che sconterebbe il 100% delle commissioni di ingresso.

1) Perché non fare un PAC su tutto, obbligazionario incluso? Con duration lunghe come quelle sul primo fondo mi pare imprudente! Ma mi ha caldamente sconsigliato di farlo, bollandolo come inutile, nonostante le prospettive di rialzo tassi.
2) L’High yield è adattato in questa fase? A fronte di una bassa price sensitivity, sono cresciuti tanto e in fase di fly to quality mi sembra una scelta altrettanto azzardata. Anche qui mie perplessità “non accolte”.
3) Dubbi anche su diversificazione geografica, decente, ma non del tutto convincente e il rischio complessivo (forse un po’ troppo sbilanciato verso l’alto).
 
Ciao, io sono un consulente finanziario autonomo, utilizzo strumenti di Amundi ma si tratta di ETF e fondi pensione.

La proposta che ti è stata fatta è ovviamente tutti su prodotti della stessa casa, al di là del fatto che siano fondi od ETF, quindi estremamente limitata.

L'obbligazionario Euro High Yield oggi lo propongo solo (in piccola parte) sui profili più aggressivi, quindi condivido molto i tuoi dubbi. Un fondo gestito ha comunque senso su 10 anni, nel senso che perderà per via dell'aumento dei tassi ma tra dieci anni probabilmente il risultato medio sarà positivo.

Ti stanno facendo una vendita, non una consulenza, ma questo lo hai già capito.
 
Dunque, dopo diverse valutazioni (e soprattutto dopo tante, troppe proposte di unit linked), un consulente Credit Agricole mi ha suggerito di investire 30k in fondi a gestione attiva, su prodotti CPR (sicav di amundi) e Amundi. 50k sono ancora in conto deposito e 20k li terrò in liquidità.

Preso atto della mia propensione al rischio media/medio-bassa, dell’orizzonte temporale lungo (oltre 10 anni) mi ha suggerito un portafoglio di cinque fondi:
LU0557859534 Amundi Funds - Bond Euro Government ME-C|LU0557859534
LU0755949418 Amundi Funds - Equity Europe Conservative IE-C EU...|LU0755949418
LU0229386650 Amundi Funds II - Euro High Yield E EUR ND|LU0229386650
LU0916713364 Amundi Funds II - Global Multi-Asset Conservative...|LU0916713364
LU1530899142 CPR Invest - Global Disruptive Opportunities Clas...|LU1530899142

I due azionari puri (CPR Global Disruptive & Amundi Funds II Equity Europe Conservative) prevederebbero un ingresso con PAC, 600 euro su ciascuno all’ingresso + 100 euro al mese. Gli altri tre 6k ciascuno.

Immagino che una risposta tipo sia quella di orientarsi su altro, come su ETF, ad esempio. E infatti ho già fatto notare al mio consulente che valuto altre opzioni. Ho già acquistato in passato azioni (principalmente azionario blue chip Italia/Star), ma non ho mai fatto esperienza su fondi. Il punto che volevo sollevare però è un altro (non sono certo qui a chiedere consulenza!), visto perlopiù che nelle discussioni non ho trovato nessun thread circa asset allocation di distributori puro Amundi. Mi interessava l’evidenziazione di alcune debolezze che secondo me permangono, mi piacerebbe capire “quanto bravo” è stato il consulente nell’identificare una strategia coerente con il profilo fornito e con gli scenari complessi che si profilano almeno nei prossimi due anni, al netto poi dei numerosi prodotti (tutti flessibili, as expected) rispediti al mittente, carichi di costi indebiti come questo (Amundi Best Selection Classic|IT0005125064). Preciso che sconterebbe il 100% delle commissioni di ingresso.

1) Perché non fare un PAC su tutto, obbligazionario incluso? Con duration lunghe come quelle sul primo fondo mi pare imprudente! Ma mi ha caldamente sconsigliato di farlo, bollandolo come inutile, nonostante le prospettive di rialzo tassi.
2) L’High yield è adattato in questa fase? A fronte di una bassa price sensitivity, sono cresciuti tanto e in fase di fly to quality mi sembra una scelta altrettanto azzardata. Anche qui mie perplessità “non accolte”.
3) Dubbi anche su diversificazione geografica, decente, ma non del tutto convincente e il rischio complessivo (forse un po’ troppo sbilanciato verso l’alto).

Vado controcorrente, so bene che si dice che i consulenti bancari pensano solo all'interesse della banca, ma in questo caso secondo il mio modesto parere si è comportato da buon professionista, intanto non ti fa pagare commissioni di ingresso mentre Unicredit se li fa pagare, io infatti in Unicredit non prendo più altri fondi.... e poi ti ha consigliato ottimi fondi, il profilo di rischio mi sembra medio e ha fatto bene a non essere molto PRUDENTE visto il tuo orizzonte temporale lungo...
Una volta tanto applauso al consulente bancario...
 
Aggiungo: investirei volentieri sul global disruptive facendo un bel PAC, ma in Unicredit mi farebbero pagare le commissioni di ingresso , quindi rinuncio...
 
Sottolineo comunque che ciò è avvenuto a fronte di iniziali proposte (come detto) di flessibili scadenti. Un'idea potrebbe essere quella di muoversi verso obbligazionari usa al posto dell'high yield ( es. questo Amundi Funds II - Pioneer Strategic Income E EUR ...|LU0162481690), ahimè sul fronte asiatico amundi ha poco di soddisfacente. Sul piano commissioni sono soddisfatto, alcuni fondi hanno spese davvero ridotte.

Sulla consulenza indipendente, ringrazio @consindip , ci sto pensando. Nella città in cui risiedo posso affidarmi a Copernico sim di cui ho potuto apprezzare numero valutazioni positive di clienti soddisfatti.

Unica punto che mi cruccia è l'ingresso durante tapering e in fase di piena correzione...
 
Ultima modifica:
Sottolineo comunque che ciò è avvenuto a fronte di iniziali proposte (come detto) di flessibili scadenti. Un'idea potrebbe essere quella di muoversi verso obbligazionari usa al posto dell'high yield ( es. questo Amundi Funds II - Pioneer Strategic Income E EUR ...|LU0162481690), ahimè sul fronte asiatico amundi ha poco di soddisfacente. Sul piano commissioni sono soddisfatto, alcuni fondi hanno spese davvero ridotte.

Sulla consulenza indipendente, ringrazio @consindip , ci sto pensando. Nella città in cui risiedo posso affidarmi a Copernico sim di cui ho potuto apprezzare numero valutazioni positive di clienti soddisfatti.

Unica punto che mi cruccia è l'ingresso durante tapering e in fase di piena correzione...

Copernico Sim è un distributore di prodotti, con consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede (venditori con mandato di agenzia), di conseguenza non fanno consulenza indipendente, almeno per come la intendo io e per come la realizzo con i miei clienti. Dato che alcuni di questi venditori si sono fatti dei siti personali definendosi "consulente finanziario indipendente" non posso esimermi dal sottilineare le differenze. Il giorno in cui si qualificheranno pubblicamente (sul web o altro) come ciò che legalmente sono cioè "consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede" con mandato di agenzia di Copernico SIM (e quindi pagati a provvigioni dalla mandante), proverò a cambiare opinione...
 
Vado controcorrente, so bene che si dice che i consulenti bancari pensano solo all'interesse della banca, ma in questo caso secondo il mio modesto parere si è comportato da buon professionista, intanto non ti fa pagare commissioni di ingresso mentre Unicredit se li fa pagare, io infatti in Unicredit non prendo più altri fondi.... e poi ti ha consigliato ottimi fondi, il profilo di rischio mi sembra medio e ha fatto bene a non essere molto PRUDENTE visto il tuo orizzonte temporale lungo...
Una volta tanto applauso al consulente bancario...

Beh, sono avvantaggiati... Amundi è di Credit Agricole.
 
ci sono circa 10.000 fondi (intesi come ISIN diversi) acquistabili in Italia senza commissioni di ingresso e/o uscita, perchè comprare solo fondi della stessa casa???
 
una propensione al rischio media-bassa porta inevitabilmente a dedicare un peso importante al primo fondo, diciamo almeno il 70% del totale, altrimenti il portafoglio facilmente risulterà NON ADEGUATO

il primo fondo è un obbligazionario governativo Euro a medio-lunga scadenza, di conseguenza si prenderà un bel periodo di perdita di qualche anno, causa aumento tassi in zona Euro e fine QE
 
Copernico Sim è un distributore di prodotti, con consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede (venditori con mandato di agenzia), di conseguenza non fanno consulenza indipendente, almeno per come la intendo io e per come la realizzo con i miei clienti. Dato che alcuni di questi venditori si sono fatti dei siti personali definendosi "consulente finanziario indipendente" non posso esimermi dal sottilineare le differenze. Il giorno in cui si qualificheranno pubblicamente (sul web o altro) come ciò che legalmente sono cioè "consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede" con mandato di agenzia di Copernico SIM (e quindi pagati a provvigioni dalla mandante), proverò a cambiare opinione...

Giusto per fare un attimo chiarezza:
Vero che i consulenti di Copernico Sim sono cfaofs (consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede) con mandato da parte di Copernico Sim stessa, i consulenti che si definiscono consulenti indipendenti commettono un errore perchè effettivamente non lo sono.
La Sim si definisce indipendente perchè non è partecipata da gruppi bancari e/o assicurativi e non ha prodotti di casa, fa collocamento di sole case terze.
Tieni presente però che, tramite la Sim, i consulenti possono offrire anche un servizio di consulenza a parcella indipendente esattamente come la intendi te.
 
Assolutamente in disaccordo con l’ingresso in un fondo obbligazionario euro, anche con un orizzonte temporale di 10 anni.

Oggi, investire in obbligazioni euro non significa cercare rendite ma significa non cercare perdite. Aggiungi il rialzo dei tassi al costo del fondo e ai rendimenti nulli della parte con rating migliori ed hai la ricetta perfetta per subire spiacevoli batoste e ritrovarti tra 10 anni con qualche monetina in più, monetina che hai pagato precludendoti la possibilità di bloccare rendimenti migliori.

Taglia via l’obbligazionario in toto e sbatti tutto su un conto deposito vincolato a 6 mesi, portati in saccoccia quei 50/100€ extra e ci risentiamo quando arriva Babbo Natale, ché magari tra i regali ci porta qualche tasso più buono.

Mi sentirei di suggerire CheBanca entro il 30/06 1.35% annuo lordo, interessi anticipati e rimborso capitale in 6 mesi. Chiedi al tuo fondo obbligazionario dove sono i tuoi soldi tra 6 mesi o di sganciarti un 1.35% ;)
 
Giusto per fare un attimo chiarezza:
Vero che i consulenti di Copernico Sim sono cfaofs (consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede) con mandato da parte di Copernico Sim stessa, i consulenti che si definiscono consulenti indipendenti commettono un errore perchè effettivamente non lo sono.
La Sim si definisce indipendente perchè non è partecipata da gruppi bancari e/o assicurativi e non ha prodotti di casa, fa collocamento di sole case terze.
Tieni presente però che, tramite la Sim, i consulenti possono offrire anche un servizio di consulenza a parcella indipendente esattamente come la intendi te.

tutto vero, ti ringrazio per la precisazione

il problema sono alcuni loro cfaofs che si qualificano "consulenti finanziari indipendenti", contribuendo a generare confusione: il cliente che cerca su google "consulente finanziario indipendente" può trovare me e scopre che sono un libero professionista e può trovare uno di questi e il ragionamento automatico sarà: se mi rivolgo ad un consulente indipendente di una società nota sarò più tutelato e avrò una migliore consulenza rispetto ad uno che lavora da solo (che in realtà non è vero, dato che di fatto non sono da solo)
è un pò come se io nel mio sito mettessi tutti i marchi delle banche/sim su cui si appoggiano i miei clienti ...
 
Sono completamente d'accordo. A parte la valutazione di adeguatezza che non può essere coerente con il portafoglio individuato, sono sufficienti due conti della serva per capire che con duration intorno agli 8 anni comporti perdite a due cifre nel breve termine (e non immagino cosa farà il global disruptive in caso di recessione!).
Poi si può discutere di tante cose (che farà la Bce se si va in recessione nel 2019? Dubito ci sarà un Trichet-bis), ma condivido che entrare ora sia un inutile rischio (ed era dopotutto la conferma che cercavo).
Oltre a conti deposito? Fondi con duration negative?
 
ci sono circa 10.000 fondi (intesi come ISIN diversi) acquistabili in Italia senza commissioni di ingresso e/o uscita, perchè comprare solo fondi della stessa casa???

Si, ma è importante prendere il fondo con commissioni di gestione meno cari, se prendo in Unicredit la classe F non pago le commissioni di ingresso ma pago una commissione di distribuzione annua aggiuntiva, che in un fondo azionario e' dello 0,75% e considerando l'investimento in Fondi come investimento di lungo periodo significa che la commissione di ingresso non la paghi subito ma viene differita nel tempo.... come dire che se un fondo azionario lo tieni per almeno 5-6 anni (normale rimanere investiti in un fondo almeno 5-6 anni) hai pagato non meno della commissione di ingresso... e' anche vero che pagheresti lo 0,20% di imposta di bollo in meno (dato da non sottovalutare) comunque c'è sempre lo 0,55% di commissione di distribuzione da pagare.... non è poco....
 
Si, ma è importante prendere il fondo con commissioni di gestione meno cari, se prendo in Unicredit la classe F non pago le commissioni di ingresso ma pago una commissione di distribuzione annua aggiuntiva, che in un fondo azionario e' dello 0,75% e considerando l'investimento in Fondi come investimento di lungo periodo significa che la commissione di ingresso non la paghi subito ma viene differita nel tempo.... come dire che se un fondo azionario lo tieni per almeno 5-6 anni (normale rimanere investiti in un fondo almeno 5-6 anni) hai pagato non meno della commissione di ingresso... e' anche vero che pagheresti lo 0,20% di imposta di bollo in meno (dato da non sottovalutare) comunque c'è sempre lo 0,55% di commissione di distribuzione da pagare.... non è poco....

dentro i 10.000 ci sono ovviamente anche i fondi senza commissioni di distribuzione, quindi meno costi di gestione possibile e niente commissioni di ingresso
 
dentro i 10.000 ci sono ovviamente anche i fondi senza commissioni di distribuzione, quindi meno costi di gestione possibile e niente commissioni di ingresso

Non in Unicredit, ma ci sono banche online o Sim che offrono fondi senza commissioni di ingresso.... ad esempio Onlinesim che offre moltissimi fondi la cui classe non è conveniente ma quelli della Templeton e della M&G sono offerti senza commissione di ingresso e senza commissione di distribuzione aggiuntiva...
 
Non in Unicredit, ma ci sono banche online o Sim che offrono fondi senza commissioni di ingresso.... ad esempio Onlinesim che offre moltissimi fondi la cui classe non è conveniente ma quelli della Templeton e della M&G sono offerti senza commissione di ingresso e senza commissione di distribuzione aggiuntiva...

se cerchi altrove ne trovi di più ...
 
Sono completamente d'accordo. A parte la valutazione di adeguatezza che non può essere coerente con il portafoglio individuato, sono sufficienti due conti della serva per capire che con duration intorno agli 8 anni comporti perdite a due cifre nel breve termine (e non immagino cosa farà il global disruptive in caso di recessione!).
Poi si può discutere di tante cose (che farà la Bce se si va in recessione nel 2019? Dubito ci sarà un Trichet-bis), ma condivido che entrare ora sia un inutile rischio (ed era dopotutto la conferma che cercavo).
Oltre a conti deposito? Fondi con duration negative?

Molti fondi obbligazionari flessibili hanno duration negative ma non sono garanzia di rendimento, anzi. Se vuoi mantenere un atteggiamento molto prudente ti conviene optare per un polizza ramo I senza caricamenti sopra l'1% e parallelamente fare dei pac su fondi obbligazionari top di gamma. In questo modo hai la garanzia del capitale e di un minimo di rendimento sulla polizza e nel mentre acquisti dei titoli obbligazionari (tramite fondi) a rendimenti crescenti. In questo modo utilizzi al meglio il meccanismo del dollar cost averaging con un primo periodo del pac in territorio anche negativo, ma avrai in un secondo momento rendimenti superiori con maggiore capitale a disposizione per sfruttarli.
 
Molti fondi obbligazionari flessibili hanno duration negative ma non sono garanzia di rendimento, anzi. Se vuoi mantenere un atteggiamento molto prudente ti conviene optare per un polizza ramo I senza caricamenti sopra l'1% e parallelamente fare dei pac su fondi obbligazionari top di gamma. In questo modo hai la garanzia del capitale e di un minimo di rendimento sulla polizza e nel mentre acquisti dei titoli obbligazionari (tramite fondi) a rendimenti crescenti. In questo modo utilizzi al meglio il meccanismo del dollar cost averaging con un primo periodo del pac in territorio anche negativo, ma avrai in un secondo momento rendimenti superiori con maggiore capitale a disposizione per sfruttarli.

Sì il tuo è un buon punto; a dir la verità il gruppo su cui ho il c/c non ha grandi prodotti assicurativi, una ramo I CA rende oggi ben meno dell'1% al netto commissioni (altissime, con costi di gestione oltre l'1,3%, molti gruppi concorrenti fanno decisamente meglio). Per il pac su obbligazionari aspetterei ancora un pochino.
 
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