Opinioni nuovo/primo portafoglio ETF

tropicale

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Ciao.
Vorrei iniziare con un portafoglio in ETF, piccole somme che posso permettermi di dimenticare là per diversi anni (anche 10). Ha senso una cosa così?

Ishares Core S&P 500 Ucits Etf Usd Acc (IE00B5BMR087) 50%
Ubs Msci Emerg Mkts Sf Ucits Etf A-Acc (IE00B3Z3FS74) 20%
Ishares Edg Msci Wl Mo Fac Ucits Etf Acc (IE00BP3QZ825) 10%
Db X-Tra Msci Wld Info Tech Ucits Etf Dr (IE00BM67HT60) 20%

Il mio dubbio è che il primo e l'ultimo siano troppo correlati. E poi, ha senso entrare ora nel mercato?
 
Personalmente non peserei così tanto gli emergenti. Forse sostituisci al world momentum+emerging un ETF su MSCI ACWI, che li include già entrambi nelle "giuste" proporzioni (pesati per capitalizzazione). Alcuni ISIN: IE00B3YLTY66 IE00BGHQ0G80 FR0011079466
Sulla tempistica, avresti potuto porti la stessa domanda l'anno scorso. Si continua a correre molto. L'unico modo per ridurre questo rischio è fare un entrata a step, consapevoli della possibilità di perdere guadagni.

Personalmente peserei ACWI 50% - SP500 30% - World Tech 20%. Volendo sovrappesare gli emergenti, 47%-29%-18%-6%
 
Grazie per l'attenzione.
Sì, ammetto che l'ipotesi di seguire l'indice MSCI ACWI mi convince. Ho visto il TER di quelli che hai indicato, su borsaitaliana, vedo che sono 0,4-0,45-0,5. Qual è il TER massimo accettabile per ETF su questo indice?
Sto considerando l'entrata a step, pensavo 4-6 mesi. Ci sta?

Leggendo il tuo suggerimento sul bilanciamento, direi che non reputi troppo correlati SP500 e WorldTech.
 
Grazie per l'attenzione.
Sì, ammetto che l'ipotesi di seguire l'indice MSCI ACWI mi convince. Ho visto il TER di quelli che hai indicato, su borsaitaliana, vedo che sono 0,4-0,45-0,5. Qual è il TER massimo accettabile per ETF su questo indice?
Sto considerando l'entrata a step, pensavo 4-6 mesi. Ci sta?

Leggendo il tuo suggerimento sul bilanciamento, direi che non reputi troppo correlati SP500 e WorldTech.

World Tech contiene molti titoli inclusi nell'SP500, è normale che ci sia un certo grado di correlazione tra i due.

ACWI costa un po' di più di un World (developed). Effettivamente potresti ottenere lo stesso effetto pesando tu stesso nella maniera corretta i due ETF che hai suggerito tu all'inizio (seppure il tuo world utilizzi la strategia momentum, è fattibile). Guardando l'esposizione geografica di un world normale e di un ACWI, possiamo dedurre che ACWI si compone di 88% world e 12% emerging. Tuttavia, le proporzioni di ACWI variano nel tempo, quindi dovresti controllare le proporzioni periodicamente.

Il ribilanciamento è da fare periodicamente, poiché i vari ETF si muovono in maniere diverse. Di solito, per motivi fiscali, il ribilanciamento si fa con la nuova liquidità, acquistando di più degli ETF che sottoperformano gli altri, senza vendere niente.
Il ribilanciamento è da effettuare se si vogliono mantenere "costanti" le percentuali di allocazione del portafoglio, e per mantenere costante il livello di rischio che si vuole ottenere. Se questo convenga dal punto di vista dei rendimenti, è difficile da dire, se non col senno di poi.
 
Ciao, a me sembra un pò troppo sbilanciato verso USA: se vivessi in America non me ne preoccuperei troppo, ma immagino non sia così, e quindi andresti ad aggiungere il rischio cambio a quello di comprare sui massimi un mercato azionario (a meno che tu non intenda entrare con un PAC, allora le cose cambierebbero).
 
E' vero, però noto che tutti gli indici "mondiali" sono sbilanciati verso gli US. Inevitabilmente, considerando il ruolo che hanno.
Il rischio cambio leggevo non essere così influente.
Mentre per il discorso timing, sì, confermo che è il mio timore. Contavo, come suggerisci indirettamente tu, di entrare un po' alla volta.

Mi interessa il tuo punto di vista, come bilanceresti il portafoglio?
 
E' vero, però noto che tutti gli indici "mondiali" sono sbilanciati verso gli US. Inevitabilmente, considerando il ruolo che hanno.

Questo è vero, ed in fin dei conti (analizzando il passato) ci arrovelliamo il cervello per cercare di capire come meglio suddividere il ptf per indici/settori/paesi quando la cosa più semplice, economica e performante sarebbe comprarsi un ETF su S&P con TER allo 0,0X% e buonanotte :)

Il rischio cambio leggevo non essere così influente.
Mentre per il discorso timing, sì, confermo che è il mio timore. Contavo, come suggerisci indirettamente tu, di entrare un po' alla volta.

Il rischio cambio è poco influente sul medio/lungo periodo, se questo è il tuo orizzonte meglio uno strumento libero (hedgiarti per anni ha un costo stratosferico). Ottima la scelta del PAC OK!

Mi interessa il tuo punto di vista, come bilanceresti il portafoglio?

Metterei un pò meno USA a favore di Europa ed Asia, evitando inizialmente Momentum e Tech. Però guarderei anche i costi, quanto ti va via di commissione, in che % siamo rispetto all'acquisto? Forse potresti semplicemente limitarti ad un azionario globale per iniziare, sarai sempre in tempo a switchare altrove in futuro
 
Dopo la tua osservazione, ieri sera mi sono perso a guardare un po' di Europa e credo che la scelta migliore possa essere il fratello dello S&P500, quindi lo Stoxx600.
E andrei su quello con TER basso, LU0908500753.

Per le commissioni, ho scelto Directa, profilo proporz. 0,19%. Mentre i TER di quelli indicati non superano lo 0,30.

Mi spieghi perchè suggerisci di evitare Momentum e Tech inizialmente?
Grazie
 
Buona scelta quella del Lyxor, sicuramente il meno caro ma devo ammettere che non ne conosco liquidità e spread. In alternativa c'è Vanguard col IE00B945VV12 oltre a quelli indicati qui I migliori ETF sullo STOXX Europe 600

Lo dicevo per il discorso di sovraesposizine verso USA: guarda i loro ptf, sono quasi tutti titoli yankee. Secondariamente perchè non so fino a quando i mercati continueranno a salire all'infinito: scegliere un indice è più difensivo sicuramente che buttarsi su un unico settore.
 
Ho capito, grazie per le tue opinioni. Ne farò tesoro.
 
Ho un altro dubbio per il quale approfitto dei vostri pareri.
Studiando la mia situazione, intendo investire ad intervalli bimenstrali. Decidendo per tre ETF (USA/EUROPA/WORLD) andrei a versare con cadenza semestrale per ognuno (intervallati). E' il caso di ridurre a 2 aumentando la frequenza dei versamenti?
 
Ho un altro dubbio per il quale approfitto dei vostri pareri.
Studiando la mia situazione, intendo investire ad intervalli bimenstrali. Decidendo per tre ETF (USA/EUROPA/WORLD) andrei a versare con cadenza semestrale per ognuno (intervallati). E' il caso di ridurre a 2 aumentando la frequenza dei versamenti?

Da cosa è motivato questo? Commissioni oppure size troppo ridotta dell'investimento?
 
Corretto, considerato l'ammontare che intendo investire è un modo per ottimizzare le commissioni.
La commissione minima di 1€ mi impone, con directa allo 0,19%, almeno una quota da 530€ circa.
 
Mi sembra un estremo atto di pignoleria per non dire tirchieria.
Considera che quello 0,19% è una tantum, e lo ammortizzi negli anni. Quindi il costo effettivo annuo è minore dello 0,19%.
Se invece paghi 1€ -- che è maggiore quindi del 0,19% -- stai comunque andando ad aumentare il costo annuale di un infinitesimo.

Vedi te cosa ti conviene fare. Per me non vale la pena rinunciare alla diversificazione o all'allocazione che ti sei prefissato per una tale minuzia.
 
Un attimo, forse non mi sono spiegato. Il mio obiettivo è mettere da parte, quindi investire, 300€ al mese. Se diversifico con tre ETF, andrei a pagare 3€ di commissioni al mese. Mi sembrano troppi (sto con moneyfarm e amen).
Partendo da questo immaginavo un versamento ogni due mesi da 600€ su uno dei tre ETF, quindi ogni singolo ETF sarà acquistato ogni sei mesi. Il mio dubbio era sulla frequenza semestrale.

Queste le premesse iniziali, chiedevo appunto quanto fossero stupidate.

*Un chiarimento. Lo consideri una tantum perchè imputato al singolo versamento che dura negli anni, quindi inciderà poco dopo n anni. Corretto?
 
Un attimo, forse non mi sono spiegato. Il mio obiettivo è mettere da parte, quindi investire, 300€ al mese. Se diversifico con tre ETF, andrei a pagare 3€ di commissioni al mese. Mi sembrano troppi (sto con moneyfarm e amen).
Partendo da questo immaginavo un versamento ogni due mesi da 600€ su uno dei tre ETF, quindi ogni singolo ETF sarà acquistato ogni sei mesi. Il mio dubbio era sulla frequenza semestrale.

Queste le premesse iniziali, chiedevo appunto quanto fossero stupidate.

*Un chiarimento. Lo consideri una tantum perchè imputato al singolo versamento che dura negli anni, quindi inciderà poco dopo n anni. Corretto?
Esattamente.
Se il costo dell'investimento mensile è 3 euro su Directa, per risparmiare rispetto allo 0,60% annuale di Moneyfarm, basta superare 6.000€ di patrimonio investito, e nel tuo caso questi li supereresti ben prima della fine del secondo anno.
Se vuoi risparmiare già dal primo anno, potresti investire 600 euro ogni 2 mesi.

(costo commissioni mensili*12)/0,01/0,6 = patrimonio sopra il quale Moneyfarm è meno conveniente

Comunque è da notare che il costo di Moneyfarm è continuo, ogni anno, e crescente rispetto al patrimonio. Mentre con Directa va imputato solo inizialmente ed è indifferente al patrimonio, ma solo ai nuovi ingressi.
 
ciao a tutti, volevo acquistare questo:
Lyxor STOXX Europe 600 (DR) UCITS ETF C-EUR
LU0908500753

Dovrebbe avere un TER dello 0,07%, così dice anche FINECO.
Ma, ho un dubbio....nel loro KIID c'è scritto spese di gestione 0,3%, però non è aggiornato, si riferiscono all'anno 2015.
Secondo voi quali sono le spese del fondo ad oggi?

Altra cosa...che sappia io non dovrebbero esserci costi di sottoscrizione, ma, sempre nel KIID, c'è scritto:

"Gli investimenti in borse valori in cui il Fondo è quotato non sono soggetti a spese di sottoscrizione/rimborso,ma potrebbero essere soggetti ad altre spese quali le commissioni di intermediazione."

Quindi io che lo compro tramite FINECO, mi aspetto di avere solo le spese di Fineco (ETF Replay) e niente altro..
E' corretto?

Grazie
 
Secondo me quando si investe su Fondi azionari, che hanno alta volatilità per loro natura, con orizzonte temporale lungo quelle spese di cui si sta parlando non sono spese significative e non giustificano in nessun modo la rinuncia a ricercare la diversificazione che rappresenta sempre un valore quando si investe in prodotti finanziari a capitale variabile.
 
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