scelta portafoglio bilanciato

simone992

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Buonasera,
dopo essermi informato un po meglio qui sul forum e altrove vi pongo alcuni quesiti.
Essendo che ho da poco iniziato a lavorare e vivendo con i miei mi trovo con una certa liquidità a disposizione da investire(determinate cifre mese per mese MA non capitali immediatamente). Ero partito con il fondo pensione del mio settore di CCNL (il cometa) cui fare versamenti aggiuntivi, era molto conveniente se non per il fatto che ad esempio l'anticipo TFR per la casa lo posso richiedere solo dopo 8 anni da quando mi sono iscritto e SOPRATTUTTO per il fatto che del capitale rivalutato ne beneficerei solamente quando sarò in pensione.

Volendo quindi avere una remunerazione del capitale man mano che passano gli anni ho provato a vedere strumenti come i conti deposito ma mi hanno scoraggiato i bassi rendimenti. Sembrerebbe più' interessante l'idea di un Piano di accumulo per un portafoglio bilanciato tra azionario e obbligazionario con orizzonte Medio\lungo che rilasci una sorta di interesse col passare del tempo.

A questo punto non so come orientarmi..Intanto secondo voi e' una scelta sensata? se si con quale metodo scelgo i fondi cui aderire?
 
Il consiglio che ti do io è, forse, un pò fuori dagli schemi.
Provo ad illustrartelo.
Condivido con l'idea di piano di accumulo; dal mio punto di vista, però, la convenienza di questo strumento è tanto maggiore quanto più alta è la volatilità del sottostante accumulato.
Prenderei, pertanto, una percentuale del risparmio mensile (tipicamente il 50%, ma scegli tu in relazione al bisogno che potresti avere di questi risparmi) e la metterei in un PAC con sottostante qualcosa come questo:
H2O Multistrategies R|FR0010923383

o questo:
H2O Vivace R|FR0011015478

Un bel 23% di volatilità su base 3 anni è quello che ci vuole per valorizzare la potenzialità di un PAC

IMHO meglio una piccola percentuale investita in strumenti con potenziali altissimi ritorni ed una parte core su strumenti di tutta tranquillità che un portafoglio più o meno bilanciato, che in caso di ribaltamento dei mercati (che prima o poi avverrà) subirebbe comunque perdite, che saresti costretto a concretizzare in caso di eventuale bisogno di parte delle somme investite.
 
Ottimo, fondo pensione (negoziale a basso costo come Cometa, massimizzando i contributi per avvicinarsi al massimo deducibile).

Per la parte core tranquilla (come dice @mac) i conti deposito che rendono poco ma sono rendimenti certi e noti a priori.

E poi per il rischio quel bel multistrategies. Mi piace. OK!
 
Secondo me se l'orizzonte temporale è lungo, almeno un decennio, va benissimo il PAC perché si tratta di uno strumento che permette di investire nel tempo i risparmi realizzando una media ponderata del valore di ogni quota. Ovviamente non si investe tutto in fondi, occorre diversificare scegliendo anche altri prodotti finanziari, BTP, Polizze a gestione separata, singola obbligazione ordinaria...
Non sono invece così convinto che per investire mediante PAC il Fondo debba essere molto volatile, a mio avviso può essere anche un fondo con ragionevole volatilità ma non eccessiva, con andamento abbastanza regolare nel senso di relativamente stabile altrimenti si rischia se le quotazioni degli ultimi anni del PAC registrano crolli elevati di perdere la plusvalenza conseguita negli anni precedenti. Però mi rendo conto che sull'argomento ci sono opinioni contrastanti perché alcuni sostengono che il PAC esige una scelta di un Fondo molto volatile mentre altri sostengono che il PAC sia più compatibile con un Fondo con andamento non troppo volatile. Intendiamoci secondo me un classico azionario internazionale può sempre andar bene perché si tratta di un fondo che diversifica molto sia a livello geografico che settoriale, invece considero poco adatto un fondo regionale come ad es. il Russian Equity che può salire nei primi due-tre anni del 40/50% salvo poi perdere il 60/70% nei due-tre anni successivi...
Secondo me anche un fondo bilanciato che investe circa il 50% in azioni potrebbe essere adatto...
Ma sicuramente scriveranno anche altri più competenti di me.
 
Il consiglio che ti do io è, forse, un pò fuori dagli schemi.
Provo ad illustrartelo.
Condivido con l'idea di piano di accumulo; dal mio punto di vista, però, la convenienza di questo strumento è tanto maggiore quanto più alta è la volatilità del sottostante accumulato.
Prenderei, pertanto, una percentuale del risparmio mensile (tipicamente il 50%, ma scegli tu in relazione al bisogno che potresti avere di questi risparmi) e la metterei in un PAC con sottostante qualcosa come questo:
H2O Multistrategies R|FR0010923383

o questo:
H2O Vivace R|FR0011015478

Un bel 23% di volatilità su base 3 anni è quello che ci vuole per valorizzare la potenzialità di un PAC

IMHO meglio una piccola percentuale investita in strumenti con potenziali altissimi ritorni ed una parte core su strumenti di tutta tranquillità che un portafoglio più o meno bilanciato, che in caso di ribaltamento dei mercati (che prima o poi avverrà) subirebbe comunque perdite, che saresti costretto a concretizzare in caso di eventuale bisogno di parte delle somme investite.

grazie per i contributi!

allora io avevo pensato all'interno del pac di avere una parte più tranquilla e una più rischiosa. Quindi potrei scegliere un bilanciato (es 20 az/ 80 obbligaz.) e poi magari un azionario internazionale o multistrategies come mi suggerisci tu ora.

ho visto le performance passate( so che non sono garanzie x il futuro) e sono incredibili, cosi come la volatilità! Che differenza ci sarebbe tra un azionario internazionale( io conosco ad es quello delle poste) e il tuo multistrategia?

Può andare bene l'accoppiata bilanciato + azionario int / multistrategia?
 
Ottimo, fondo pensione (negoziale a basso costo come Cometa, massimizzando i contributi per avvicinarsi al massimo deducibile).

Per la parte core tranquilla (come dice @mac) i conti deposito che rendono poco ma sono rendimenti certi e noti a priori.

E poi per il rischio quel bel multistrategies. Mi piace. OK!

ho visto che i CD rendono veramente poco.. non sarebbe meglio un fondo bilanciato? (20 az/80 oblig)
 
...
Non sono invece così convinto che per investire mediante PAC il Fondo debba essere molto volatile, a mio avviso può essere anche un fondo con ragionevole volatilità ma non eccessiva, con andamento abbastanza regolare nel senso di relativamente stabile altrimenti si rischia se le quotazioni degli ultimi anni del PAC registrano crolli elevati di perdere la plusvalenza conseguita negli anni precedenti
...

Questa affermazione è correttissima.
Infatti avevo omesso di dire che bisogna sempre fissarsi un obbiettivo di rendimento (abbastanza sfidante), al raggiungimento del quale il rendimento del PAC va consolidato, pur continuando i versamenti nel medesimo fondo molto volatile.
 
cosa intendi con consolidare i rendimenti del pac?
 
...
ho visto le performance passate( so che non sono garanzie x il futuro) e sono incredibili, cosi come la volatilità! Che differenza ci sarebbe tra un azionario internazionale( io conosco ad es quello delle poste) e il tuo multistrategia?

Può andare bene l'accoppiata bilanciato + azionario int / multistrategia?

La differenza che c'è tra una fiat ed una ferrari; entrambe ti portano all'appuntamento con la tua ragazza ...

A parere mio, meglio una percentuale minore di un fondo performante che una maggiore di un altro meno performante.

Per la parte "tranquilla" i CD che ti ha consigliato Max69 vanno benissimo (almeno fino a quando non sarai in grado da solo di giostrare con qualcosa di meglio). Cerca quelli che ti offrono buon rendimento, pur se con vincoli elevati, ma che siano svincolatili (anche parzialmente), pur perdendo i rendimenti fino ad allora accumulati, oppure tieni una quota di riserva in un CD libero.
 
cosa intendi con consolidare i rendimenti del pac?

Intendo vendi le quote e mettile su qualcosa di meno rischioso; in altre parole non mettere a rischio (per ingordigia) gli ottimi risultati che hai conseguito. In tal senso parlo di obbiettivo sfidante.
 
Intendo vendi le quote e mettile su qualcosa di meno rischioso; in altre parole non mettere a rischio (per ingordigia) gli ottimi risultati che hai conseguito. In tal senso parlo di obbiettivo sfidante.

capito, e i costi di un multistrategia?
inoltre cosa ne pensi dei fondi bilanciati? io li considero come una via di mezzo tra un CD e un azionario in termini di rischio e rendimento...
 
capito, e i costi di un multistrategia?
inoltre cosa ne pensi dei fondi bilanciati? io li considero come una via di mezzo tra un CD e un azionario in termini di rischio e rendimento...

Che intendi per costi:
- commissione di ingresso = zero
- commissione di gestione = quella che è; non puoi farci molto

Quanto ai fondi bilanciati cerco di esplicitare meglio il mio parere.
Tu attivi un pac per fare un investimento, ed ipotizzi che quei soldi non ti servano per molto tempo (se ritieni che ti possono servire in un arco temporale medio lungo -10 anni- allora non puoi investirli, rischieresti di portare a casa una perdita).
a) li metti in un bilanciato ma i casi della vita vanno in modo diverso da quello che hai ipotizzato e dopo 7 anni sei costretto a disinvestire il 30% dei risparmi. Nel frattempo i mercati non sono andati come speravi ed anche il bilanciato (nonostante il PAC) è in perdita. Vendi e concretizzi quella perdita (fino ad allora ipotetica)
b) li metti in un fondo con alto rischio/rendimento per una piccola percentuale ed in un CD per la rimanente parte. Dopo i medesimi 7 anni al manifestarsi del bisogno, nonostante che il fondo ad alto rischio è in forte perdita, puoi vendere parte del CD e non concretizzi tale perdita.

Poi, certo, tutte le supposizioni si basano sull'ipotesi che nell'arco vari lustri il mercato azionario sia l'unico che consenta di realizzare rendimenti reali (cosa realistica con gli attuali tassi negativi degli investimenti obbligazionari).
Se (e quando) i tassi saranno tali da evidenziare la possibilità di ottenere guadagni da questa seconda forma di investimento, si potrà pensare a suddividere il risparmio tra le 2 classi.
 
Che intendi per costi:
- commissione di ingresso = zero
- commissione di gestione = quella che è; non puoi farci molto

Quanto ai fondi bilanciati cerco di esplicitare meglio il mio parere.
Tu attivi un pac per fare un investimento, ed ipotizzi che quei soldi non ti servano per molto tempo (se ritieni che ti possono servire in un arco temporale medio lungo -10 anni- allora non puoi investirli, rischieresti di portare a casa una perdita).
a) li metti in un bilanciato ma i casi della vita vanno in modo diverso da quello che hai ipotizzato e dopo 7 anni sei costretto a disinvestire il 30% dei risparmi. Nel frattempo i mercati non sono andati come speravi ed anche il bilanciato (nonostante il PAC) è in perdita. Vendi e concretizzi quella perdita (fino ad allora ipotetica)
b) li metti in un fondo con alto rischio/rendimento per una piccola percentuale ed in un CD per la rimanente parte. Dopo i medesimi 7 anni al manifestarsi del bisogno, nonostante che il fondo ad alto rischio è in forte perdita, puoi vendere parte del CD e non concretizzi tale perdita.

Poi, certo, tutte le supposizioni si basano sull'ipotesi che nell'arco vari lustri il mercato azionario sia l'unico che consenta di realizzare rendimenti reali (cosa realistica con gli attuali tassi negativi degli investimenti obbligazionari).
Se (e quando) i tassi saranno tali da evidenziare la possibilità di ottenere guadagni da questa seconda forma di investimento, si potrà pensare a suddividere il risparmio tra le 2 classi.

ok, a questo punto per la scelta del fondo mi affido ad una banca, ad un promotore e apro una posizione tramite la banca ? oppure posso aprire un portafoglio titoli e tramite l'assistenza di un promotore procedo io stesso?
inoltre come faccio ad abbinare la metodologia del pac con lo strumento specifico (ad eh il multistrategia di prima)?
 
Comunque a prescindere dalla scelta che tu farai non dimenticare che investire in fondi significa investire in uno dei prodotti più sicuri pur trattandosi di un investimento a capitale variabile perché non sarai esposto ad un singolo titolo obbligazionario e/o azionario e perché nel lungo periodo i fondi rendono, a patto che tu investa in fondi solo quella parte di risparmi che pensi di non dover utilizzare per almeno un decennio, ecco perché è utile investire a rate mediante PAC perché con questo metodo hai modo di accantonare anche piccoli risparmi che nel tempo si trasformeranno in un tesoretto. Io personalmente ritengo che il migliore e primo investimento è l'accantonamento... Investendo con PAC potrai utilizzare la liquidità che detieni sul conto corrente per investirli in un altro prodotto come BTP o altri prodotti a capitale garantito.
 
Prova a parlarne con un promotore Fineco, che lo distribuisce anche in forma di PAC.
L'investimento iniziale minimo è di 1200 euro ed i versamenti minimi successivi (mensili, bimestrali o trimestrali) 100 euro
La spesa per l'apertura del PAC è di 9 euro
Il costo di ogni versamento successivo 0,95 euro
Le commissioni di ingresso (1%) possono essere completamente azzerate dal promotore.

Il consulente riceverà più o meno la metà delle commissioni di gestione retrocesse ogni anno a Fineco (che sono pari allo 0,65%+25% dell'overperformances del fondo) quindi può fare lo sforzo di azzerarti le commissioni di ingresso.
 
Il consulente riceverà più o meno la metà delle commissioni di gestione retrocesse ogni anno a Fineco (che sono pari allo 0,65%+25% dell'overperformances del fondo).
Pari a: "25% della sovraperformance dell'OICVM rispetto all'indice di riferimento, l'EONIA capitalizzato, più 2,5% annuo, pari al 3,69% per l'esercizio precedente.", recita il KIID.

Che mi pare tantissimo, comunque... il diavolo è nei dettagli. Non avendo un benchmark, si vanno a prendere il benchmark più assurdo, per remunerare bene la rete di vendita.
 
Pari a: "25% della sovraperformance dell'OICVM rispetto all'indice di riferimento, l'EONIA capitalizzato, più 2,5% annuo, pari al 3,69% per l'esercizio precedente.", recita il KIID.

Che mi pare tantissimo, comunque... il diavolo è nei dettagli. Non avendo un benchmark, si vanno a prendere il benchmark più assurdo, per remunerare bene la rete di vendita.

Non c'è l'hwm?

Comunque i nostri, Ennio in testa, sono sempre i migliori a farloccamenti vari :rolleyes:

fondi-comuni-la-beffa-per-tutti-gli-investitori-400-milioni-di-commissioni-pagate-ai-gestori


PS @mac sai chi colloca il moderato?

Su fineco è l'unico che non trovo :confused:

Grazie
 
Se l’orizzonte temporale medio lungo lo intendi dai dieci anni in su io ti suggerisco quello che mi sto preparando a fare io:

- un conto deposito libero dove accumulare fondi sufficienti per coprire un anno di spese. Questo copre eventuali emergenze senza dover intaccare l’investimento principale. Nel tuo caso mi pare di capire che le spese sono basse, quindi non dovresti avere grossi problemi a creartelo. Come conto deposito io sto considerando Santander
- se hai già in previsione una spesa prima dei dieci anni (es. macchina nuova tra 3 anni) metti sullo stesso conto deposito libero (o su un conto deposito vincolato che si liberi quando devi fare l’acquisto) dei soldi per coprire la spesa. Molto spesso il rendimento migliore per i tuoi soldi te li da non dover pagare interessi sugli acquisti
- un pac con Fineco Replay su etf per quanto riguarda la parte di rischio/crescita. Io prenderei un etf azionario globale + un etf obbligazionario governativo europeo o globale. La scelta più importante in questo caso è la percentuale da assegnare alle azioni (più rischiose) o alle obbligazioni (meno rischiose). Dipende dalla tua propensione al rischio e dall’orizzonte temporale. Sarà anche la scelta che determinerà il 90% dei guadagni. Io sono orientato su questi due etf: SWDA e EMG. Sono tutti e due ad accumulo, se vuoi invece qualcosa che ti dia una “rendita” scegli l’equivalente con distribuzione dei dividendi. Infine imposta fineco replay affinché tenga bilanciato il portafoglio con gli acquisti mensili, in questo modo non dovresti aver bisogno di ribilanciare a fine anno
 
Se l’orizzonte temporale medio lungo lo intendi dai dieci anni in su io ti suggerisco quello che mi sto preparando a fare io:

- un conto deposito libero dove accumulare fondi sufficienti per coprire un anno di spese. Questo copre eventuali emergenze senza dover intaccare l’investimento principale. Nel tuo caso mi pare di capire che le spese sono basse, quindi non dovresti avere grossi problemi a creartelo. Come conto deposito io sto considerando Santander
- se hai già in previsione una spesa prima dei dieci anni (es. macchina nuova tra 3 anni) metti sullo stesso conto deposito libero (o su un conto deposito vincolato che si liberi quando devi fare l’acquisto) dei soldi per coprire la spesa. Molto spesso il rendimento migliore per i tuoi soldi te li da non dover pagare interessi sugli acquisti
- un pac con Fineco Replay su etf per quanto riguarda la parte di rischio/crescita. Io prenderei un etf azionario globale + un etf obbligazionario governativo europeo o globale. La scelta più importante in questo caso è la percentuale da assegnare alle azioni (più rischiose) o alle obbligazioni (meno rischiose). Dipende dalla tua propensione al rischio e dall’orizzonte temporale. Sarà anche la scelta che determinerà il 90% dei guadagni. Io sono orientato su questi due etf: SWDA e EMG. Sono tutti e due ad accumulo, se vuoi invece qualcosa che ti dia una “rendita” scegli l’equivalente con distribuzione dei dividendi. Infine imposta fineco replay affinché tenga bilanciato il portafoglio con gli acquisti mensili, in questo modo non dovresti aver bisogno di ribilanciare a fine anno

In realtà considerando che ho 25 anni vorrei che parte dei soldi che investo fossero a disposizione nel caso di acquisto di una casa da qui a 10 anni ...
 
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